“Tornano tutti, sai?
Ci sono quelli che tornano chiedendoti scusa,

chiedendoti di metterci una pietra sopra e dimenticare.

Ci sono quelli che le scuse nemmeno te le fanno,

tornano soltanto, come se nulla fosse successo.
Poi ci sono quelli che tornano perché non c'è la fanno senza di te,

perché hanno capito di aver fatto un grosso errore.
Ci sono quelli che si fanno vivi solo perché si sentono soli.
Torna chi ti ha mentito, chi ti ha sputtanato,

chi ti ha insultato, chi ti ha usato,

chi ti era amico, chi ti amava

o almeno diceva di farlo.
Tornano tutti,

qualcuno per restare, altri per andarsene di nuovo.
Tornano tutti, e tu? Tu quando torni? "

Ti aspetto.

Ti aspetto come ogni secondo della mia vita.

Aspetto di vederti tra la folla di passeggeri che scende dall'aereo.

Aspetto di vedere il tuo volto.

Aspetto di sentire la tua voce.

Aspetto di sentire le tue braccia intorno a me.

Perché io aspetto sempre?

Eccoti.

Mi vieni incontro e io non posso fare a meno che correre verso di te e di stringermi al tuo corpo, sentendomi finalmente a casa.

Alzo gli occhi e ti guardo, ancora stordita dalla tua presenza improvvisa.

Incrocio i tuoi occhi e sento il cuore rompersi in mille pezzi.

Non sei tu.

Dall'ultima volta sei cambiato ancora.

E io non faccio altro che restare indietro.

“ Tutti tornano, sai?” 

Tu mi guardi e mi sorridi.

Io ti guardo e non ti riconosco, però ti sorrido anche io.

Un sorriso falso, sporco, contaminato dal dolore.

Tu sorridi ancora e io non resisto più e abbasso lo sguardo sulla tua maglietta.

Non sono le tue braccia che mi stringono forte.

Non sono le tue labbra quelle che baciano la mia pelle.

Chi sei? Vorrei chiederti.

Rimango in silenzio e continuo a sorriderti, tu mi stringi ancora.

- Mi sei mancata -, mi sussurri all'orecchio.

Nascondo il viso nell'incavo del tuo collo, chiudo gli occhi e nascondo le lacrime.

“Tornano tutti,

qualcuno per restare, altri per andarsene di nuovo.” 

Ogni volta che capisco che non sei più il ragazzo di cui mi sono innamorata, tu mi sorridi.

Sorridi, e io ti amo di nuovo. Amo il nuovo te. Amo il cambiamento per te.

Ogni volta che ritorni a casa, sei un pezzo in più che io non conosco.

E io rimango sempre la stessa.

Io rimango indietro.

Ogni volta che tu sorridi, io muoio dentro.

E il mio cuore si spezza.

Si frantuma in tanti piccoli pezzi, uccidendomi.

Pezzo dopo pezzo.

“ E tu? Tu quando torni?” 

Quando riesco a ritrovarti, quando riesco a capirti di nuovo, tu parti.

Vai di nuovo via. Da me.

E' la tua esperienza, lo so.

Tutti mi dicono che sono coraggiosa perché una relazione a distanza è difficile da mantenere.

Tutti parlano, come se sapessero.

Tutti danno giudizi, prendendosi il permesso di dire quello che pensano.

Tutti mi chiedono cosa si prova, come ci si sente.

Io provo a spiegarmi, ma capisco dai loro occhi che non possono comprendere.

Loro non sanno niente.

E io allora sorrido. Mi limito a un leggero sorriso e una frase concisa: “ E' dura, ma si sopravvive.”

Sì, si sopravvive e basta.

“Tornano tutti, e tu?”

Odio l'aeroporto. Odio l'intera struttura.

Sembri così piccolo con quello zaino in spalle.

Assomigli a un bambino il primo giorno di scuola.

Ci guardiamo. Cerchiamo di imprimerci nei ricordi a vicenda.

Mi baci, mi stringi forte e poi mi parli nell'orecchio.

- Torno tra poco. Ci rivediamo tra due settimane. Mancano solo quattordici giorni. -

Io stringo forte la tua maglietta leggera, poi ti prendo il viso tra le mano e ti osservo.

- E tu? Tu quando torni? -

Mi osservi confuso e prima che tu possa dire qualsiasi altra cosa ti bacio.

Ti lascio andare, ti sorrido un'ultima volta, e mi allontano lentamente verso l'uscita.

E io? Io quanti giorni dovrò aspettare prima di ritrovarti di nuovo?