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Autore: ferao    17/09/2012    4 recensioni
- Beh, non vorrai davvero andare lì, sdraiarti a terra e aspettare che qualcuno ti infligga una morte pietosa, no? Sai già di non poter sopravvivere, ma questo non significa che tu non possa combinare qualcosa.
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(NOTA: riferimenti a dettagli che emergono in "La ragazza di fuoco" e "Il canto della rivolta". Sono marginali, ma ci sono.)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haymitch Abernathy, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali:
1) è la prima volta che dedico un'intera one-shot a Haymitch. Ho cercato di rimanere fedele al personaggio, aiutandomi anche con l'uso smodato di parolacce nel testo. Spero non vi infastidisca: il risultato che volevo ottenere non è, ovviamente, quello di creare una storia volgare o sgradevole, ma di rendere l'idea del modo di parlare e pensare di Haymitch.
2) La storia ha avuto la benedizione del mio guru nell'ambito Hunger Games, ossia LauriElphaba. A lei ovviamente è dedicata questa ff.
3) Come ho scritto nell'introduzione, ci sono, sparsi qua e là e ben nascosti, riferimenti a dettagli che emergono in "La ragazza di fuoco" e "Il canto della rivolta", per gli anglofoni "Catching fire" e "Mockingjay". Se li avete letti, o se non avete timore di spoiler (piccolissimi, ma spoiler), leggete pure.
4) ... niente, volevo solo augurarvi buona lettura!








La possibilità






È innamorato.
L’ha capito subito, al primo sguardo. Non serve essere sobri per accorgersene; basta vedere come la osserva, di sottecchi, timoroso e al contempo speranzoso di essere notato.
Il biondino è innamorato della tipa. Che sfiga. Uno così è praticamente già morto, non si concentrerà mai abbastanza per sopravvivere all’Arena, starà sempre a rimpiangere ciò che poteva essere e non è stato e alla fine si immolerà in qualche maniera stupidamente eroica.
È innamorato ed è già morto, Haymitch l’ha capito subito.
D’altra parte, la tipa non sembra essere fatta dello stesso materiale. Tosta, senza dubbio. Forse anche troppo. Nemmeno lei sopravvivrà all’Arena, ma per un altro motivo: non sa giocare. Haymitch ne ha conosciute molte, di ragazze come lei: partono con il loro fare da dure e il loro muro di ostinazione, e alla prima gelata o alla prima ferita muoiono miseramente perché se ne sono fregate di fare ciò che il mentore richiede. Ciò che gli sponsor richiedono.
Lo capisce subito, Haymitch: quei due sono solo l’ennesimo paio di morti che non avrà sulla coscienza.
 



 
L’idea gli viene all’improvviso, di notte. È così semplice, chiara, persino un deficiente ci sarebbe arrivato, maledizione – vedi che succede, a essere sempre sbronzo?
È un lampo, una vera illuminazione come non ne aveva da secoli. Balza giù dal letto e cammina avanti e indietro, avanti e indietro, finché non si convince che sì, è davvero un’idea grandiosa, e sì, cazzo, sì, può funzionare. Può funzionare alla grande.
Dipende tutto dal biondino, ma oh, non c’è da preoccuparsi. Un innamorato farebbe di tutto, farebbe le pazzie più grandi. Un innamorato arriverebbe a morire, Haymitch lo sa, oh se lo sa, non sarebbe morto, lui, per la sua ragazza? E anche il biondino lo farà, sì, tutto per la sua tipa.
Torna a letto, ma non dorme: come potrebbe? Per la prima volta, cazzo, per la prima volta nella sua fetida vita le cose girano bene, per la prima volta può fare qualcosa, può salvarne uno – o almeno provarci.
Cazzo, finalmente una serata fortunata.
 
 



Anche la mattina dopo è fortunata: il biondo è sceso prima della tipa. Ottimo. Meglio che quella non ci sia, darebbe di matto e basta.
Col ragazzo invece si può parlare. Haymitch sa di non stargli simpatico, e francamente non gli può dar torto… ma confida che, dopo la chiacchierata che ha in mente di fargli, cambierà idea.
Non lascia nemmeno che Peeta si sieda, per iniziare.
- A te piace lei.
Gli viene da ridere vedendo la faccia del biondo, ma evita. - Ti piace Katniss, vero?
Il ragazzo arrossisce e sta per balbettare qualcosa, ma Haymitch lo ferma. Non gli va di ascoltare, ha fretta di tirar fuori la sua idea, perché adesso è sobrio e non sa se e quanto riuscirà a rimanerlo ancora.
- Parliamoci chiaro: tu non l’avrai mai. Non è il tipo che si dà via per disperazione, o per puro e semplice romanticismo. E soprattutto, tu non le interessi minimamente.
Osserva il biondo arrossire ancora di più, chinare la testa e rispondere: - Sì. Lo so.
- Bene. Una cosa in meno da spiegare. E sai anche - stringe impercettibilmente i denti - che non uscirai vivo dall’Arena, vero?
Peeta annuisce.
- Perfetto. Ora, che pensi di fare in proposito?
Stavolta non riesce a non sorridere mentre il ragazzo sgrana gli occhi e lo fissa. - In… in che senso?
- Beh, non vorrai davvero andare lì, sdraiarti a terra e aspettare che qualcuno ti infligga una morte pietosa, no? Sai già di non poter sopravvivere, ma questo non significa che tu non possa combinare qualcosa.
È innamorato, ma intelligente. Haymitch scorge un brillio nei suoi occhi, come se iniziasse a intuire la sua idea. - E… tu cosa suggerisci?
Il sorriso di Haymitch si fa più largo.
- Ad esempio, potresti – potremmo – fare qualcosa per la tua amica.
Il brillio si fa più intenso, l’espressione di Peeta cessa di essere quella di un ragazzino e diventa quella di un uomo. Perfino Haymitch se ne accorge.
- Potremmo - risponde. - Potremmo.
 
 



È fatta.
Haymitch esulta in silenzio mentre le ultime gocce di alcool gli scivolano in corpo.
È fatta. È fatta. La tipa ha abbastanza attributi da cavarsela, e se non ce la fa da sola il suo innamorato l’aiuterà. E l’aiuterà sia fuori che dentro l’Arena, perché oh, cazzo, quanto piacerà agli sponsor la storia degli innamorati infelici? Quanto ci piangeranno sopra quegli smidollati di Capitol?
È fatta. È fatta. Ne ha salvata una, i Giochi non sono ancora iniziati ma Haymitch lo sa, che la tipa è salva.
E tutto per quella colossale botta di culo.
- Mi spiace, Peeta - dice tra sé. Ma in fondo è una mezza bugia.
Non gli dispiace, non del tutto. Anzi, una parte di lui invidia quel ragazzo.
Lui non ha potuto far niente per le persone che amava; magari gli avessero dato la possibilità di morire per loro.
Peeta invece… ce l’ha, questa possibilità. Ce l’ha, ed è concreta, e nessuno gliela può levare.
Che culo, pensa Haymitch, prima di crollare esausto sul letto.





   
 
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