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Autore: MartaAka97    17/09/2012    1 recensioni
Adesso è finita, ma non avrei potuto desiderare altro. Questa è la storia dei tre mesi che mi hanno cambiato la vita, facendomi vivere un'avventura irripetibile.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2, Dancing in the rain Era una ragazza davvero bassa. Sarà stata sul metro e sessanta, se non di meno. Aveva un visino tondo. Il fisico non era granchè, aveva i fianchi abbastanza larghi, ma anche questi contribuivano a renderla unica. Avevo un lungo cappotto grigio, sotto una lunga sciarpa rossa che faceva intravedere le tre coppie di grossi bottoni grigio scuro; portava delle calze a rete con ricamo zembrato blu e un paio di scarponcini neri.
Gli occhi erano bellissimi: un castano intenso che però, in qualche modo, tendeva al verde smeraldo, fatto risaltare ancora di più dal trucco scuro. Aveva la stessa acconciatura che io avevo nel video di "I Remember". Le stavano davvero bene quei capelli.
-Già, sono proprio io- le risposi.
Sembrò illuminarsi. Mi fece un bellissimo sorriso e dopo avermi fatto un inchino mi disse che era una mia grande fan. Avrei voluto dirle che si vedeva, ma non ero sicuro al cento per cento che i capelli li avesse copiati dai miei. Lo venni a sapere solo in seguito.
-Sono contento che tu lo sia. Come ti chiami?- le chiesi senza toglierle gli occhi di dosso.
-Marta! Oddio non posso ancora credere che tu sia qui! E poi? Ci sono anche tutti gli altri! Oddio se è un sogno non svegliatemi, per favore!- strillò tutta euforica.
-Allora, sei del posto o no?- dissi riprendendo il discorso.
-Si, certo. Abito proprio in centro, a dieci minuti da qui- rispose.
-Che fortuna! Lei saprà sicuramente quali sono i posti meno affollati e quelli che lo sono di più- interevenne Jae.
Marta si girò subito verso di lui e gli occhi le si illuminarono: provai una strana sensazione, ma allora non capii cosa fosse.
-Oh mio dio- disse piano.
Jae la guardò stranito. Poi le sorrise.
-E' un piacere conoscerti- ammise lei.
-Lo è anche per me- rispose cortese il nostro cervellone.
-Ahahah! Si certo, come no. Comunque, se posso chiedere, che ci fate in Italia? E poi perchè proprio in questa piccola città?- chiese curiosa.
-Beeeh.... in realtà non potremmo dirlo, ma - -Siamo venuti a girare il video di Secret Love che diventerà la prima canzone del nostro nuovo mini album!- lo interruppe Zelo, che nel frattempo si era messo tra me e la ragazza.
-Zelo! Doveva essere una sorpresa per tutte le fan!- lo rimproverò Jae. Lui fece spallette.
La guardò per qualche secondo, poi sorrise e disse:
-Marta, dico bene?-
-Benissimo- rispose lei con un'espressione imbambolata.Si strinsero la mano e in quel preciso istante, capii che se avessimo continuato a frequentarci con quella ragazza, lei e Zelo avrebbero instaurato un rapporto abbastanza intimo, che sarebbe sicuramente andato oltre l'amicizia. Invidiavo quel lato sfacciato del nostro maknae. Riusciva a fare subito amicizia con tutti e senza problemi. Io invece, non sono neanche capace di parlare con un adulto. Sinceramente, non so ancora come quel giorno, io sia riuscito a parlare con lei, senza tanti problemi.
Daehyun, Jongup e Himchan, finalmente si avvicinarono e si presentarono anche loro a Marta. Purtroppo noi non eravamo in viaggio di piacere, certo ci lasciavano molta libertà, ma eravamo lì soprattutto per lavoro, così Jae ci riportò "alla realtà" :
-Senti Marta, conosci qualche parco poco frequentato oltre a questo? Perchè abbiamo cercato un po' ovunque e non abbiamo trovato nulla- spiegò.
-Mmm... Beh, oltre a questo c'è il parchetto dietro la chiesa, che verso l'ora di pranzo è deserto. Oppure c'è quello dietro ai negozi cinesi, però arrivarci a piedi è lunga. Ci si mette quasi un'ora... - disse lei. Vedevo che continuava a fissarmi e ogni volta che incontrava il mio sguardo, lo spostava su un altro membro del gruppo oppure guardava a terra. Non so perchè lo facesse, ma la rendeva davvero tenera.
-Beh... noi non abbiamo nulla da fare. Tu devi fare qualcosa?- chiesi.
-No. Vi ci potrei portare se proprio volete- rispose con un sorrisetto.
-Bene, allora è deciso- concluse Daehyun.

Ci mettemmo davvero un'ora ad arrivare al parchetto dietro i cinesi, se non di più. Però passò in fretta, tra domande e rivelazioni. Avevamo scoperto che frequentava un liceo artistico nelle città vicina di ... Cavvara? Carrava? Una cosa del genere. Aveva sedici anni, uno in meno di Zelo. Ed era davvero simpatica ed estroversa. Per quanto femminile potesse sembrare, di femminile aveva ben poco: rideva a crepapelle senza preoccuparsi di urlare o schiamazzare, faceva un sacco di versi e di espressioni davvero divertenti e in quel modo passammo il tempo.

Arrivammo al parco: era davvero bellissimo. Era situato su un terriccio di un marroncino davvero bello, che mi colpì subito. Anche se non ho mai capito perchè mi colpì proprio il colore del terreno. Era pianeggiante non aveva rilievi o piccole collinette era tutto sullo stesso piano. C'era un scivolo blu e giallo, con il tetto rosso e altri molti giochi. Mi sembrava davvero perfetto per girare il video di Secret Love. I due attori potevano incontrarsi in quel parchetto, senza dare nell'occhio e vivere la loro storia d'amore segreta.
La guardai e stavo per ringraziarla, quando vidi che stava guardando in un punto fisso. Zelo era vicino a lei, ma si era spostato e adesso stava parlando con il resto del gruppo.
Vidi un ragazzo orientale, quasi sicuramente cinese che si stava avvicinando a lei. Divenne rossa, ancora più rossa di quando si era resa conto di non essere da sola nel viale alberato. Lui le sorrise e lei fece lo stesso. Le diede un bacio sulla guancia, cosa che mi sembrò strana, visto che non era di nazionalità italiana, e nella nostra cultura non è proprio normale mostrare segni di affetto in pubblico. Ma non doveva importarmene. Però m'importava. Quel gesto mi aveva dato fastidio.
Parlarono per qualche minuto, poi lui tornò da dove era venuto e lei lo guardò allontanarsi. Le scappò un sorriso e da lì capii: quel ragazzo le piaceva, e anche tanto.

Tornò da noi e ci suggerì molte idee che avremmo potuto sviluppare nel video. Il pomeriggio passò così e per l'ora di cena la accompagnammo a casa di sua nonna, perchè, a quanto ci disse, sua madre era via per lavoro.
Promettemmo di vederci l'indomani al solito posto, e così fu.
  
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