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Autore: ohsobieber    17/09/2012    3 recensioni
Una palla mi colpisce dritto in faccia e cado a terra.
"Oddio, stai bene?" Sento la voce di un ragazzo avvicinarsi a me.
Porca banana, quanto è figo!
Mi metto a sedere. "Tutto bene?" Questa volta sorride.
"Sai, se questo è un nuovo modo per colpire una ragazza, non funziona." Dico, massaggiandomi la testa.
Ride.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Kot, sai dov'è la cla-" Mi interrompe di nuovo.
"E quegli occhi! Voglio dire, hai visto che occhi ha? Sono di un verde stupendo!" Dice sognante, facendo traballare la tracolla sulla spalla.
Annuisco velocemente. "Kot, la classe di Diri-"
Mi interrompe. "Ha dei capelli stupendi! Quanto vorrei incontrarlo. Secondo me è così gentile, e poi ha delle belle mani."
Oh, si. Mani stupende. Dovrebbero vincere qualche premio.
Magari faranno un concorso chiamato Best Hands Awards. Sarebbe figo.
Comunque. "La classe di Diritto, Kot!"
Si risveglia dai mondo dei sogni e mi guarda. "Cosa?"
Sbuffo e le porgo il foglio su cui sono annotate le nostre classi. Grazie a Dio le abbiamo in comune tutte.
"Ah, già. É l'aula 47." Dice infine.
"Lo so anche io quello! Dov'è l'aula 47?" Mi guardo intorno.
Fa spallucce. "Ho sentito dire le a Harry Styles piace molto il numero 47." Dice casualmente, guardandosi le unghie laccate di verde.
Che schifo. Annuisco. "Si, bene. Allora cerchiamolo, così non faccio tardi il mio primo giorno di scuola. Che ne di-" 
Una palla mi colpisce dritto in faccia e cado a terra.
"Oddio, stai bene?" Sento la voce di un ragazzo avvicinarsi a me. 
Porca banana, quanto è figo!
Mi metto a sedere. "Tutto bene?" Questa volta sorride.
"Sai, se questo è un nuovo modo per colpire una ragazza, non funziona." Dico, massaggiandomi la testa.
Ride. "Mi dispiace." Si alza e mi tira su. "Vuoi che ti accompagni in infermeria?"
"No, penso di potermela cavare." Prendo il foglio delle classi.
Annuisce. "Bene, allora. Ci vediamo in giro." Sorride, per poi allontanarsi con i suoi amici al seguito.
Dakota mi prende per un braccio e mi trascina fino all'aula 47. "Vedi che lo sapevi dov'è l'aula!" Alzo gli occhi al cielo, sedendomi.
Si butta accanto a me. "Ora dimmi come hai fatto."
"A fare che?" Inarco un sopracciglio, esponendo accuratamente i libri di Diritto sul banco.
"A parlare con Justin! Sono tre anni che ci sto provando e non mi ha mai degnata di uno sguardo! Rivelami i tuoi trucchi!" Dice velocemente, gesticolando con le mani.
Faccio spallucce. "Mettiti a correre per i corridoio e fatti arrivare una palla in faccia. Molto romantico come primo incontro. Ma ti immagini se vi sposaste cosa vi raccontereste anni dopo?"
Mi da una sberla sul braccio e alza gli occhi al cielo. "Sono seria, stupida! Come hai fatto?!"
"Non ho fatto niente, Kot! Stavo cercando di trovare la classe di Diritto, e tu non mi stavi aiutando! Magari Jason o come si chiama aveva un piano, visto che subito dopo la sua pallonata mi ritrovo magicamente in classe."
Ridacchia e tira fuori i libri. "Chissà, magari ci inviterà al suo tavolo."
"Come no, subito." Annuisco convinta, e vedo la prof entrare in classe.
"Buongiorno, ragazzi. Com'è andata l'estate?" Chiede, posando la borsa sulla cattedra e sedendosi.
Rispondiamo con un 'Bene, grazie', e lei si mette a fare l'appello.
Chiude il registro e incrocia le braccia sulla cattedra. "Bene, ragazzi. Siamo in quarta, non penso sia il caso di farmi raccontare le vostre magnifiche vacanze e quant'altro, anche perchè le mie sono state uno schifo. Ho divorziato, il mio ex marito si è preso mio figlio e si è trasferito in Cina. E mi hanno anche licenziata dal mio lavoro part- time di spogliarellista. Sapete quel club dove andate di solito voi ragazzi il Sabato sera?"
Rimaniamo tutti a guardarla scioccati e lei scoppia a ridere, tirando fuori i suoi libri.
"Sto scherzando, ovviamente." Dice, e tutti tiriamo un sospiro di sollievo. "Mio marito si è trasferito a New York, non in Cina."
Oddio, che schifo...
 
"Allora, devi provare assolutamente le patate al forno. É l'unica cosa buona che cucinano, perciò dovrai abituarti ad essere magra. E a digiuno." Dice Dakota, porgendomi un vassoio.
Arriccio le labbra. "Non sono tanto sicura di aver fame. Ho appena visto una ragazza che si infilava un asparago nel naso."
"Si, quello è il gruppo dei nerd. Non devi assolutamente avvicinarti al loro tavolo, oppure ti risucchiano." Sbuffa leggermente e si mette un piatto di patate sul vassoio, mentre il poso il mio.
"Va bene." La seguo a un tavolo e ci sediamo in mezzo ad altra gente.
"Ciao, sono Lucas, tu?" Un tipo biondiccio mi porge la mano, sorridendo.
"Ehm, Lola." Stringo la sua mano e lui annuisce.
"Sei tu quella che si è trasferita da Washington, no?" Mi chiede, prendendo un grissino in mano e iniziando a romperlo.
Annuisco. "Si. Come mai lo sai?"
Ridacchia. "Sono il migliore amico di Dakota."
Spalanco gli occhi. "Aspetta, tu sei quel Lucas!"
"Quel Lucas?" Ride, inarcando un sopracciglio.
"Massì! Quello che mi ha hackerato il computer." Gli lancio un'occhiataccia e lui ride.
"Si, sono quel Lucas. Ah, e mi dispiace. Dakota voleva vedere la tua foto con Drake perchè non credeva l'avessi incontrato." Fa spallucce tranquillamente.
Scuoto la testa. "Non importa."
"Ehi, voi due, unitevi alla nostra conversazione molto educativa." Dakota mi tira accanto a sè. "Pensavamo di organizzare una gita per Marzo."
"Le organizzate voi le gite?" Chiedo, bevendo un sorso d'acqua.
Tutti annuiscono. "Siamo i rappresentanti di classe. Diamo idee sui posti dove potremmo andare, e alla fine scegliamo tutti insieme." Dice una ragazza, aggiustandosi gli occhiali.
"Pensavamo a New York." Comincia Lucas, ma Dakota lo ferma subito.
"No, rischiamo di incontrare il marito della Penpraze." Scoppiamo a ridere.
Una ragazza si siede al tavolo e sbutta lanciando sul tavolo la sua bottiglia d'acqua. "Odio quel coglione! Lo odio! Ciao, sono Maddie." Mi stringe la mano. "Lo odio!"
"Che è successo?" Chiede Lucas.
"Mi ha dato buca per oggi! Avevamo programmato il weekend da settimane!" Alza gli occhi al cielo.
"Che deve fare?" Dakota inarca un sopracciglio.
"Deve andare al mare con sua mamma perchè ha paura di rimanere a casa da solo." Maddie incrocia le braccia.
"Ma non aveva 19 anni?" La ragazza con gli occhiali ridacchia. "Ah, sono Eve." Mi sorride.
"Lola." Accenno un saluto.
"Ah, come Miley Cyrus in LOL!" Maddie ridacchia. "Adoro quel film. In quel film il ragazzo non abbandona la ragazza.
"In quel film il ragazzo scopa con un'altra ragazza e lo dice alla sua ragazza." Faccio spallucce.
Maddie annuisce. "Almeno la abbandona per fare sesso, non per andare al mare con la mamma!" Ridiamo.
 
"Ehi, ragazza della palla." Il ragazzo della palla mi affianca.
"Oh, ciao." Accenno un saluto mentre mi passo il telefono da una mano all'altra.
"Non so ancora come ti chiami." Annuncia ovvio.
"Lola." Rispondo velocemente.
"Lola?" Inarca un sopracciglio. "Davvero?"
"Si, che c'è di strano?" Lo guardo male. Stronzo!
"Beh, ecco, ho sempre pensato che fosse un nome..." Fa una pausa, schiarendosi la voce. "Da cane."
Gli tiro una sberla sul braccio. "Ma sei serio?!"
Ride. "Sono Justin." Mi porge la mano.
La stringo. "Buon per te, ragazzo con un nome non da cane."
Ridacchia. "Ti fa male la testa?"
"No, sto bene. Grazie." Faccio spallucce e ricompongo il numero di mio padre.
Qualche secondo dopo risponde. "Tesoro, sto arrivando, sono dietro al cancello!" Vedo la sua macchina entrare.
"Io devo andare, grazie per avermi accolta così bene a scuola." Sorrido al tipo ed entro in macchina con mio padre, che parte.
"Com'è andato il primo giorno?" La solita domanda da genitori.
"Bene." Annuisco, accendendo la radio.
"Quello che ho visto accanto a te era un ragazzo?" Chiede ridacchiando.
Sbuffo. "Papà, ti prego. Ho 17 anni." 
"E quindi? Sarebbe anche ora che ti trovassi un ragazzo." Fa spallucce tranquillamente.
"Di solito i padri non vogliono che le figlie abbiano un ragazzo." Lo guardo stranita.
Ridacchia. "Non vedo l'ora che ti sposi e finalmente potrò camminare per casa nudo."
"Papà! Che schifo!" Alzo gli occhi al cielo e lui ride.
"Pizza per cena?" Sorride.
"Ho la visione di te nudo, che schifo." Scuoto la testa e lui ridacchia.
"Scusa, tesoro. Allora, pizza?" Ritenta.
Sbuffo. "Si, pizza."
"Bene, perchè io devo lavorare. Stiamo finendo un progetto molto impo-"
Lo interrompo e alzo il volume della musica. "Papà, ci sono i Simple Plan, ne parliamo dopo." Annuisce e lascia che 'Welcome To My Life' rimbombi nell'auto.
Arriviamo a casa una ventina di minuti dopo. Mi precipito in camera mia e butto la borsa per terra, prendendo il mac e buttandomi a letto. Apro Skype in qualche secondo e apro la casella col nome della mia migliore amica: Abby.
"Ehi!" Saluta appena parte la videochiamata.
"Oddio, mio padre è completamente impazzito!" Mi nascondo il viso tra le mani.
Ride. "Che ha fatto? Ha ballato di nuovo 'Like A Virgin' davanti ai tuoi amici?"
"No! Peggio!" Sbotto.
"Ha appeso foto tue sul portone di entrata?" Ritenta.
"Peggio ancora!"
"É entrato con te in classe e ti ha presentata come 'La mia piccola gorillotta' come ha fatto il primo anno di liceo?" 
Sbuffo. "Grazie per avermelo ricordato, Abby. No! Ho scoperto che cammina nudo per casa quando non ci sono!"
"E quindi?" Ridacchia.
"Ma come quindi?! E se si è seduto nudo sul divano? E se ha fatto il bagno nudo in piscina? Che schifo!" Sprofondo tra i cuscini e Abby ride.
"Com'è andato il primo giorno?" Chiede infine.
Faccio spallucce. "Normale. Un tipo che piace a Dakota mi ha dato una pallonata in faccia." 
Ride. "Mi sembra un bion inizio."
"Oh, perfetto." Annuisco. "E la prof di Diritto è una spogliarellista di notte." 
Scoppia a ridere e scompare dalla webcam. "Oh, mio Dio! La nostra prof non sapeva neanche scrivere col gessetto!"
Rido anche io. "Voglio tornare a casa!"
"Ci credo! Quella scuola è piena di pazzi. Ti hanno dato un bel benvenuto."
"Oh, non te lo immagini neanche." Sorrido sarcasticamente.

Ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooilà :3
Boh, non so, stavo facendo Economia in classe (Dannate fatture differite e immediate -.-), e mi è venuto in mente questo :3
Spero vi piaccia D:
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Sciao, belle.
  
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