Crossover
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Autore: katyjolinar    03/04/2007    0 recensioni
Crossover NCIS/X-Men.
Una notizia sconvolgente indurrà Tony DiNozzo a rivelare il suo segreto ai colleghi.
Come reagiranno?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Dark Past- L'Oscuro Passato

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La prima mezzora, in macchina, passò in silenzio; Rogue non aveva molta voglia di parlare, e Tony rispettò la sua volontà.

Fu lei a rompere il silenzio.

Rogue: "Quindi tu conoscevi il Professor Xavier?"

Tony sorrise: aveva letto nel pensiero della ragazza, e aveva capito che stava cercando un modo per rompere il ghiaccio.

Tony: "Sono stato uno dei primi allievi della scuola. Mi ha aiutato molto, quando nessuno poteva... o voleva."

Rogue: "Ha tentato di aiutare anche me, ma è una partita persa in partenza..."

L'uomo fece uno dei suoi luminosi sorrisi, continuando a guardare la strada.

Tony: "Se c'è una cosa che il Professore mi ha insegnato è che le uniche persone in grado di aiutarci siamo noi stessi, che la cosa deve partire da dentro, da te."

Rogue: "Me lo ripeteva spesso anche Logan."

Dinozzo tornò serio: quel mutante non riusciva ancora a sopportarlo, e Rogue se ne accorse.

Rogue: "Logan non ti piace, vero? Neanche a Ciclope piaceva."

Hermes decise di cambiare argomento: non voleva rimanere su quel discorso; Logan non gli piaceva, punto e basta.

Tony: "Come sei arrivata alla scuola? Il Professore, o qualcuno in sua vece, è venuto a reclutarti a casa, come ha fatto con me?"

Rogue: "No. Sono stata portata alla scuola dopo essere scappata di casa ed essermi aggregata al viaggio di Logan. Dei mutanti del gruppo di Magneto ci hanno attaccato e, quando Logan è andato KO, Ciclope e Tempesta sono venuti in soccorso e ci hanno portato via."

Tony sbuffò: di nuovo Logan. Ma era possibile che, in qualunque discorso entrassero, si finiva sempre col nominare Logan?

Dopo due ore arrivarono a Washington. L'auto si fermò davanti al centro di distribuzione della Cura, all'esterno del quale c'era già una lunga fila. Prima che la ragazza scendesse, Tony volle dirle un'ultima cosa.

Tony: "Sei sicura di volerlo fare veramente, Marie?"

Rogue: "Sì."

Tony: "D'accordo, allora tieni questo..." prese un biglietto da visita dal suo portafogli e lo porse alla ragazza "C'è il mio numero di cellulare. Chiamami se hai bisogno di qualcosa. Qualunque cosa."

Marie prese il biglietto da visita e se lo mise in borsa, poi uscì dalla macchina e andò a fare la coda, dietro le altre decine di mutanti che intendevano "curarsi".

Il cellulare di Tony squillò, proprio mentre stava ripartendo verso casa.

Tony: "Dinozzo... dimmi, Capo... sì, sono quasi a casa, perchè?... chi?... perchè?... ok, dammi un'oretta per cambiarmi e darmi una ripulita, che arrivo... d'accordo."

Richiuse la telefonata e sfrecciò verso casa.

Entrato nel suo appartamento, andò dritto verso la sua camera da letto, aprì la porta dell'armadio a muro e ne tirò fuori una grossa scatola di plastica, di colore nero, con una X inscritta in un cerchio, il tutto di colore argento, sul coperchio. Non la prendeva da anni, ma visto quello che aveva appena sapuo, decise di riprenderla.

Aprì la scatola ne tirò fuori il contenuto, ovvero degli indumenti.

Li indossò, secondo una specie di rituale: prima i pantaloni in pelle nera, con le rifiniture verde-scuro, la Tshirt semi aderente, nera, a cui attaccò, all'altezza del cuore, una spilla magnetica color argento, raffigurante lo stesso simbolo disegnato sulla scatola, lo stemma degli X-Men, poi gli anfibi, e infine la giacca in pelle nera, con le rifiniture verde scuro e lo stesso stemma raffigurato sui bottoni e su una manica.

Dopo essersi aggiustato la giacca, prese dall'armadio il lungo cappotto in tela e lo indossò sopra gli altri abiti, nascondendo accuratamente tutti gli stemmi. Infine prese i guanti in pelle e gli occhiali da sole a specchio a mascherina e se li mise in tasca, ed uscì di casa, dirigendosi finalmente in ufficio.

Quando entrò, Gibbs lo stava aspettando, assieme a Ziva.

Tony: "Cos'è questa storia, Capo?"

Gibbs: "Andiamo in sala conferenze. Ziva, vieni con noi."

Sul maxischermo della sala conferenze, l'enorme faccione del capo della sezione dell'FBI "anti-terrorismo mutanti" li osservava.

...: "Era ora..."

Gibbs: "Scusi l'attesa. Ripeti quello che mi hai detto prima."

...: "Vi ricordate quel convoglio che trasportava mutanti pericolosi alla prigione speciale?"

Tony: "Mh... mi faccia indovinare... Magneto ha attaccato il convoglio e ha liberato Raven Darkholme, alias Mystica, Kain Marko, il Fenomeno, e James Arthur Madrox, alias Uomo Multiplo..."

...: "Vedo che Gibbs vi ha già informati. Comunque non è proprio così: pare che Magneto abbia abbandonato la sua fedele Mystica al suo destino."

Ziva: "Per quale motivo?"

...: "Ecco perchè..."

Limmagine venne sostituita dal primo piano di una donna, seduta a un tavolo, la quale aveva gli occhi chiari e i capelli neri. Quando la vide, Tony strinse i pugni.

Tony: "Avete usato la Cura contro di lei?" chiese, adirato "Avevano detto che era volontaria, non che sarebbe stata usata come arma!"

Gibbs: "Tony, calmati. E ascolta cosa ha ancora da dirci."

...: "Ah, sì, dunque... abbiamo bisogno di un'informazione da lei, ma non sappiamo come estorcergliela."

Tony: "Che tipo di informazione?"

Gibbs: "L'ubicazione del covo di Magneto. E tu sei l'unico che potrebbe riuscire ad avere quell'informazione."

Tony: "Sei sicuro? Mi sa che non sarà molto semplice farla collaborare."

Gibbs: "In tal caso, servirà anche l'esperienza di Ziva."

Tony: "D'accordo. Facciamo questa cosa, anche se non sono d'accordo sul metodo che avete usato per neutralizzarla."

...: "Ok, tra quanto potrete essere qui?"

Tony e Gibbs si lanciarono uno sguardo, poi il primo rispose:

Tony: "Se mi date le coordinate esatte della stanza adiacente alla sala interrogatori dove tenete Raven, saremo lì in meno di 5 minuti."

...: "Cinque minuti? Ma è impossibile: siete dall'altra parte della città."

Gibbs: "Scusi, non le ho detto che Tony è in grado di teleportarsi ovunque nel raggio di 100 km, in pochi secondi."

L'altro si convinse, e inviò le coordinate.

Gibbs poggiò una mano sulla spalla di Tony, poi disse a Ziva, che sembrava un po' riluttante all'idea di smaterializzarsi in un posto per rimaterializzarsi a 8 km di distanza:

Gibbs: "Avanti, non è così brutto come può sembrare!"

Tony: "Basta che ti avvicini, poi a tenerti e a fare tutto il resto ci penso io."

Gibbs: "Tu devi solo chiudere gli occhi e trattenere il respiro."

Ziva si convinse, quindi Tony le passò un braccio attorno ai fianchi e la tenne stretta, mentre Gibbs stringeva maggiormente la spalla del mutante.

Tony: "Pronti? Trattenete il respiro quando ve lo dico... ora!" i tre vennero avvolti da un turbinio di scintille, che si dissolse quando ricomparvero alle coordinate indicate.

Gibbs lasciò la presa immediatamente, mentre Ziva era impallidita.

Gibbs: "Scusa se non te l'ho detto: anche per me il primo viaggio è stato un po' traumatico, ma dopo un po' ci fai l'abitudine."

La donna si piegò sul cestino, in preda alla nausea.

Dall'altra parte, dietro il falso specchio, Mystica aspettava, impassibile.

Quando Ziva si fu ripresa, lei e Tony entrarono nell'altra stanza. L'uomo, prima di presentarsi davanti a Mystica, si era di nuovo aggiustato l'impermeabile, nascondendo abilmente tutti i simboli dell'uniforme, che indicavano la sua appartenenza al gruppo degli X-Men.

Tony: "Ciao, Raven." disse, freddo.

Mystica: "Non usare il mio nome da schiava!" rispose.

Tony: "Mh... d'accordo. Comunque io sono l'agente Anthony Dinozzo, e lei è la mia collega Ziva David." si rivolse alla collega "vuoi sederti?" usando la telecinesi, spostò una sedia in direzione di Ziva, la quale la prese, sotto gli occhi di Mystica.

Cominciò l'interrogatorio.

Tony: "Allora, mi dici dove si nasconde il tuo amico?"

Nessuna risposta.

Tony: "Guarda che posso leggerti nel pensiero..."

Lo fece, e lei, col pensiero, gli disse: "fottiti, sporco traditore!"

Tony non raccolse la provocazione, e continuò. Si tolse l'impermeabile, mettendo in mostra l'uniforme, e indossò i guanti e gli occhiali, che erano a mascherina, avvolgenti e con le lenti a specchio, e lo stemma degli X-Men in rilievo su entrambe le stanghette..

Tony: "Se non vuoi dirlo a un agente federale, perchè non lo dici a un X-Man?"

Mystica spalancò gli occhi, alzandosi in piedi, e saltò addosso all'uomo, urlandogli:

Mystica: "Sporco traditore! Un cane al servizio dello Zio Sam!"

Ziva si era alzata in piedi, pronta a correre in suo soccorso, ma Tony la fermò, nel frattempo aveva già immobilizzato l'altra donna.

Tony: "Io sarei un traditore? E il tuo amico Magneto che cosa è, allora? Ti ricordo che ti ha abbandonato a te stessa, quando ti sei fatta colpire da quel dardo al posto suo! Se non è tradimento questo, allora che cosa è?" Mystica si calmò, e lui riuscì a penetrare nella sua mente e avere le coordinate del nascondiglio di Magneto. Si voltò verso il falso specchio e disse: "So dove si trova Erik Lehnsher. Ora arrivo."

Lasciò andare Raven e uscì dalla stanza, seguito da Ziva.

CONTINUA...

   
 
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