Disclaimer:
Questa
Fanfiction
non è stata scritta a scopo di Lucro,
ma bensì solo per
divertimento.
I riferimenti a luoghi,
persone, personaggi
Sono puramente
casuali.
L’opera di VK non ci
appartiene.
Se provate a
plagiare la Fic,
Mukuro Rokudo vi
taglierà una mano
[Mukuro: Perché sempre
io il lavoro sporco!]
I diritti sono
strettamente riservati
Vampire Knight © Hino Matsuri
Blood’s Tie © Vanilla Cupcake
Blood’s Tie
{Legame di Sangue}
Sigla
[Story by Lien_ and
Thrush.
Don’t copy if you want to live]
Capitolo
00
[Underworld]
Tokyo,
Istituto Cross, Aula
19
21/03/12, h 19:06
Da poco il
pendolo
in cima alla prima rampa di scale aveva battuto le sette di sera.
Le lunghe
ombre
del pomeriggio marzolino allungavano le loro dita arcuate, squarciando
le
piccole pozze di sole che ancora macchiavano l’erba del
giardino interno.
I giovani
volatili
acciambellati sulle cime degli alberi tacevano già da un
po’.
Il
complesso
scolastico era immerso in un totale ed inquietante silenzio, spezzato
solo dal
rapido susseguirsi di alcuni passi sul selciato.
«
Si sta facendo
tardi » Sayori Wakaba si affrettò a trotterellare
dietro all’amica, prendendola
per mano. Il suo sguardo preoccupato tradiva tutta la tensione di cui
era
capace.
«
E’ la quarta
volta che lo ripeti » Yuki fece spallucce, palesemente
scocciata.
Per sua
fortuna,
la propria indole incredibilmente imprecisa la faceva essere molto meno
ansiosa.
Infondo
erano solo
le sette di sera.
Yori era
troppo
nervosa per i gusti della moretta.
«
Guarda che siamo
qui per causa tua » esclamò Yori, accelerando il
passo e scrutando in modo
nevrotico il sinuoso sentiero lastricato dietro di loro.
«
Non ricordarmelo
» mormorò l’altra, seguendo il filo dei
propri pensieri.
L’aver
dimenticato
il volume di aritmetica in classe era stata una delle peggiori cose che
avrebbe
potuto fare.
Soprattutto
perché
il giorno dopo avrebbe avuto il Test.
Sospirò.
Perché
era così
sbadata?
Alle volte
le era
difficile persino sopportarsi da sola.
«
Ma… » mugugnò
nuovamente la castana, vacillando « Se ci scoprono?
»
«
Insomma, Yori »
sbottò la moretta sgarbatamente « Chi vuoi che ci
sia in aula alle sette di
sera?! »
«
Un assassino? »
la ragazza ridacchiò istericamente, scuotendo il capo
ricciuto « Magari con
lunghe dita scarne e un coltello insang… »
«
Basta così » la
fermò Yuki, notandone il tono irrisorio e melanconico. Un
brivido le corse lungo
la schiena.
“Certo”
ironizzò
la moretta “Un assassino alla Cross”
Che
pensiero
impossibile.
Alzò
il capo,
perdendosi qualche istante ad ammirare le maestose guglie imbiancate
che svettavano
contro il cielo che andava via via scurendosi.
Corrugò
le
sopracciglia.
«
Meglio sbrigarsi
» tagliò corto, sentendosi inquieta.
La notte
sarebbe
calata presto, e lei preferiva non trovarsi ancora dentro quella cupa
classe quando
sarebbe successo.
Armeggiò
freneticamente
col chiavistello del piccolo cancello di ferro battuto che immetteva
nell’enorme Hall della struttura.
Con un
colpo
d’anca andò a colpire
l’estremità della cancellata, che si
aprì sui cardini,
cigolando orribilmente.
A Yori si
rizzarono i capelli in testa.
Si nascose
appena
dietro la schiena dell’amica, ostentando sguardi diffidenti
agli angoli bui
della stanza.
Alcuna
esili lame
di luce rossastra facevano capolino sotto gli scuri tendaggi che
oscuravano le
finestre.
Yuki
deglutì.
Con passo
felpato
salì la ripida scalinata bianca, il cuore in tumulto nel
piccolo petto.
La 3^ C era
al
primo piano, proprio alla fine dello stretto corridoio che conduceva
all’aula
di Musica.
Il respiro
di Yuki
si velocizzò.
Strinse
forte la
mano sudaticcia a quella dell’amica, che trasecolò.
Ma infondo
cosa
poteva esserci di male?
Quella
classe
sarebbe stata vuota e silenziosa come sempre.
Sospirò,
tremendamente accaldata.
Azzerò
la breve
distanza che la separava dalla porta con piccoli e rapidi passi.
Si
fermò, inspirando
profondamente.
I suoi
muscoli
erano tesi fino allo sfinimento.
Appoggiò
la
piccola mano candida sulla maniglia.
Il metallo
era
gelido.
La
abbassò con un
movimento meccanico e controllato.
La porta si
schiuse lievemente, rivelandone la sistemazione ordinata dei banchi, la
lavagna
linda, i cartelloni ordinatamente appesi alle pareti inamidate.
La prima
cosa che
le fece scattare un campanello d’allarme nella mente fu
l’odore.
Arricciò
istintivamente il nasino diafano a causa olezzo presente nella stanza.
Assieme al
solito
puzzo di polvere e chiuso c’era qualcos’altro.
Era
dolciastro, ma allo stesso tempo penetrante e
metallico.
«
Ma cosa…? »
pigolò, la voce ridotta ad un sussurro difficilmente udibile.
Nella
semioscurità
della stanza si scorgeva poco del macabro scenario che faceva da
cornice
all’aula.
Yuki mosse
qualche
passo vacillante in avanti, sorreggendosi allo stipite della porta.
«
Che diamine
succede?! » sbottò Yori, facendo capolino da
dietro alla porta.
«
Non entrare! »
strepitò Yuki, in preda ad una risata nervosa, sbarrandole
la strada.
«
Perch… » troppo
tardi. Yori barcollò all’indietro, finendo addosso
al muro accanto all’uscio.
Si
coprì la bocca
secca per la tensione, accasciandosi.
Mormorava
frasi
sconnesse, spezzate.
«
Io dicevo per
scherzo » le lacrime le rigavano il volto mentre osservava
quell’orribile
scena. Le sue pupille erano dilatate fino all’inverosimile.
Yuki, dal
canto
suo, era immobile.
Osservava
la
parete in fondo con le palpebre socchiuse.
Solo un
piccolo
tic all’angolo della bocca faceva presagire tutto il suo
stupore.
Senza dire
una
parola accese la luce, sussultando.
Aveva visto
bene.
La parete
infondo
era completamente imbrattata di sangue.
Strisce
vermiglie,
solchi profondi e impronte di mani si notavano sull’intonaco
bianco.
E
nell’angolo
accanto alla finestra…
Quando lo
vide,
Yori gridò, stringendosi convulsamente le gambe al petto.
«
Quello è… »
mormorò con la voce spezzata dal pianto.
«
Un cadavere »
Yuki finì la frase, con un tono di voce che non faceva
presagire nulla di
buono.
Dai
ichi kurushinde taegatai hodo no itami
[Il Primo patì un dolore atroce]
Note
d’Autrice:
Olà!
Che ne dite di
questa storia?
Spero che dall’incipit
vi sia piaciuta e che continuerete a seguirla.
Questa è, come
avrete capito, una Zeki <3
Sono una bella
coppia, infondo.
Al momento chi parla
è Lien, ma poi mi raggiungerà anche Thrush!
Penso saremo d’accordo
nel dedicarla a tutti i fan della coppia,
ma soprattutto ad Flea [Che non
è Fan della Zeki], perché
sappiamo che a lei
questo tipo di
storie piacciono una cifra.
A partire dai
prossimi capitoli, l’ending cambierà.
Penso inoltre che
inserirò una rubrica
‘Chi sarà il
prossimo a morire?’
In cui chiederò chi
morirà nel capitolo successivo.
Un bacio
Lien