Il mio nome è Yuki Cross e ho sedici anni; dieci anni fa fui aggredita da un vampiro ma Kaname Kuran, a quanto pare un altro vampiro, mi salvò la faccia, cosi da quel momento in poi lo chiamai la mia ancora di salvezza, il mio unico amore.
si, il mio unico...
ovviamente dopo sei anni tutto cambiò. Avete mai notato che quando tutto sembra perfetto... all'improvviso cade tutto nell'oblio più profondo? beh, a me è successa la stessa cosa. Non che mi dispiaccia la sua onnipresente faccia pallida e quel suo carattere cosi prepotente e freddo, tanto per essere chiari. Ma come al solito oggi abbiamo litigato per il suo ritardo alle ronde diurne. Come mi aspettavo tocca a me impedire a quelle ragazze urlanti di scavalcare il cancello solo per vedere la famosa classe della notte. Mentre pensavo e ripensavo al mio "dolce" compagno, ricordai quella notte nevosa in cui comparse in casa del mio padre adottivo, Kaien Cross, nonchè proprietario della nostra scuola, la Cross Academy; bussarono alla porta d' ingresso della casa, pensai subito fosse mio padre cosi aprii e notai che in braccio teneve un ragazzino misterioso - poteva avere all'incirca tredici anni -, con dei grossi occhioni viola e i capelli argentei, era anche basso...ma moolto carino. Non so come abbia fatto la sua altezza ad arrivare a un metro e ottanta, so solo che ancora a questa età sono solo alta un metro e sessanta. Mio padre lo presentò:
si chiamava Zero Kiryu e la sua famiglia fu sterminata da un vampiro... chissà se anche ai miei genitori fosse successo cosi, perchè di loro oppure della vita precedente di quei sei anni non ricordavo proprio nulla, dentro di me c'era solo un vuoto totale. mormorai un ciao riferito al bimbo ma non rispose, anzi, in quell'istante notai che aveva gli occhi traboccanti di odio. Ma non un odio comune, un odio puro.
infine mi accorsi di una piccola ferita sul suo collo niveo. Pensai subito che fosse stato il morso di un vampiro, allarmandomi, ma quando ripulii la ferita, non ne era nemmeno l'ombra. mi asciugai nella mente il sudore dalla fronte, sentendomi enormemente sollevata, poi gli preparai un bel bagno caldo e gli diedi la privicy che sicuramente gli sarebbe servita... direi, dentro il bagno!
ma la sera arrivò un altro problema. Kaname era stato invitato a cena da mio padre per conoscere il mio nuovo amico Zero, ma la reazione di quest' ultimo fu di scagliare un coltello contro la mano ormai sanguinante del Nobile. < Zero!> esclamai preoccupata. Adesso cosa gli prende?, pensai.
< non sono affari tuoi Yuki!> rispose violento. sgranai gli occhi e le lacrime rigarono velocemente le mie guance.
< è un vampiro, hai la stessa aurea di quella donna!>
donna? quale donna?
< sono molto dispiaciuto per la tua famiglia, ma questo non vuol dire che dovrei essere attaccato come se niente fosse pur essendo innocente> disse con tranquillità Kaname, lanciando il coltello per terra.
ancora quegli occhi pieni d'odio...
Zero ringhiò a denti stretti e poi se ne andò nella sua nuova camera.
< piccola Yu...> incominciò il vampiro.
ma io non gli feci finire la frase, gli diedi una piccola spintarella per farmi passare e seguii Zero.
era sdraiato sul suo letto, troppo enorme per un ragazzo cosi piccolo. a dedurre dal suo respiro regolare pareva che si fosse calmato, cosi ne approfittai;
< scusa se non te ne avevo parlato prima ma sei arrivato soltanto oggi e non mi sembrava il caso di...>. Avevo proprio la netta sensazione che le mie parole si fossero appena buttate al mare da sole, perchè lui teneva la testa bassa e non mi stava ne guardando ne ascoltando. Allungai una mano per farlo guardare nella mia direzione, ma lui con unico rapido schiaffo la scacciò via.
< non mi toccare con la stessa mano che ha toccato quel vampiro!>strillò.
< ma...> balbettai
< lasciami da solo, vattene!>
quelle parole mi entrarono dritte nel petto e lo squarciarono
< bene!> dissi, altrettanto con il suo stesso tono e sbattendo la porta.
camminai a passo lento verso la sala da pranzo, trovando il Nobile sulla soglia. All'improvviso mi misi a piangere e lo abbracciai, singhiozzando contro il suo petto.
Questo è quello che ho passato con Zero solo per una sera, immaginate durante questi quattro anni! Ovviamente le altre cose ve li racconterò dopo...
finite le ronde, senza nessuna traccia di Zero, andai nella mia stanza - che si trova dentro la scuola - e bevvi un bicchiere dell'ottimo sackè della scorta segreta della mia compagna di stanza - nochè mia migliore amica -, Sayori Wakaba. Lo so che non è permesso bere alcolici dentro l'ambiente scolastico e che essendo un guardiano della scuola - insieme al mio amico Zero - dovrei dare il buon esempio ma in momenti difficili come questo posso tranquillamente permettermelo.
dopo ben quattro bicchieri pieni pieni, uscii barcollando per fare le ronde e non mi accorsi che c'era qualcuno nei dintorni che mi stava seguendo e all'improvviso sentii una pressione appuntita sul collo.< ma chi è!?> gracchiai nel classico tono da sbronza.
due occhi rossi mi fissavano ma ancora non riuscivo a intravedere chi era quel vampiro.
era Aido, il vampiro biondo.
< aspettavo da tanto questo tempo mia piccola Yuki, e ne è valsa la pena; il tuo sangue è davvero ottimo, posso averne un altro po?>
< ma perchè? stavi succhiando il mio sangue prima?> chiesi come una scema andando a sbattere contro il freddo muro della night class.
i suoi canini fuori uscirono dalla bocca, pronti a darmi il colpo di grazia, quando sentimmo una pistola.
quello sparo... mi sembrava familiare. Ma certo era Zero!
< ehi,tu! Ho dovuto fare tutto il lavoro al posto tuo oggi... forse dovresti ripagarmi!>
e mi misi inconsciamente, maliziosamente a ridere.
< sei ubriaca?> domandò l' argenteo.
< si! Qualche problema, fustaccio?>
feci un bellissimo sorriso da ebete proprio degno di un oscar.
< Anabusa, lasciala in pace, o ti sparo...>
< o che paura..> farfugliò il biondo fingendo un po di paura.
< no! perchè la dovrebbe smettere? Non mi ha fatto alcun male!>
< la piccola ha ragione, perchè non accontentarla?>
detto questo si lanciò sopra di me, succhiando avidamente il mio sangue.
zero emise un rantolo di preoccupazione, con l'intenzione di prendere la sua arma anti vampiro.
emisi un risolino, vedendo la scena. nonostante il dolore, ma un buco allo stomaco mi bloccò. Si chiama nausea.
< aido, spostati..> sussurrai, ma lui non si staccava < aido! >
proprio nel momento in cui Zero sfoderò la sua Bloody Rose, emisi un gemito di disgusto e una folata di vomito, uscii dalla mia bocca, costringendo Aido a non bere il suo drink speciale. un' altra folata e un'altra ancora...
< ma che schifo! > disse con ribrezzo il biondo.
< Zero, portami in bagno! >
mi fece quasi ridere la faccia da poker che in quel momento lui aveva ma mi prese dalla mano lo stesso, e magicamente in cinque secondi arrivai nel bagno del direttore.
< stai bene?> mi chiese tenendomi la testa fra le mani. mi persi in quegli impenetrabili occhi.
ebbi la forza di annuire.< non berrò più Zero, te lo prometto>
< sembra che sia tutto apposto.. Buonanotte>
< aspetta!> gridai.
e senza pensarci gli baciai una guancia, sussurrando un grazie. vedendo il suo viso sbigottito le mie guance arrossirono.
oddio, che stava succedendo? doveva essere sicuramente l'efffetto ancora persistente dell'alcol..
sicuramente..