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Autore: Vale999    17/09/2012    0 recensioni
"Finii di berla e vidi che aveva i baffi rossi per la vodka, allora, sorprendendolo lo baciai.
Anche perché ero un po' brilla.
E, dopo due minuti che mi parvero troppo brevi, mi staccai.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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-Capitolo 1-


-...Va perfettamente...perfettamente.- disse così, il dentista, quando mi sedetti sulla quella comoda poltrona. –Okay Valentina, hai una dentatura perfetta! Ora potremo toglierti l' apparecchio!-
Un urlo di gioia provocò nella sala d'aspetto un misto di stupore e sgomento. Quell'urlo proveniva da me, Valentina, quindici anni, asfissiata da quel maledetto apparecchio che ormai portavo da quasi sei anni.
-M-m-ma ne siete proprio certi?- chiesi balbettando.
-Certamente, Vale.- risposero loro ancora intontiti dalle mie urla-In questo preciso istante.
Dopo la bellezza di un ora dentro quel buco, ne uscii senza ferraglia in bocca e con un sorriso da copertina.
Appena arrivata a casa mandai un messaggio alla mia migliore amica, con la quale dovevamo vederci la sera stessa ad una sagra.
-Polly!!! Comunque per stasera dì ai tuoi che andiamo via da sole, tanto siamo qua vicino...-
-Vale!!! Non so se i miei vorranno, sai che devo tenere i miei fratelli...-
-Puttanate! Esistono le nonne per un motivo! Finalmente ho tolto quella fottuta ferraglia, stasera si festeggia, stasera si fa conquiste! Mi raccomando vestiti bene e… mettiti i pantaloni lunghi, che fa freddo!
-Si mamma,-si affrettò a rispondere-Ahahah, comunque i miei hanno detto di sì, ho tirato fuori l'opzione della nonna e pare che funzioni! Allora ci vediamo davanti casa tua alle otto in punto!
-Cazzo, allora dovrò cominciare a preparami adesso!
-Ma se sono solo le sei!
-Sì, e allora?
-Sei senza speranze... ci vediamo stasera!
-Ciao!
Un ora e mezza e due milioni e novecento quarantotto vestiti provati dopo ero pronta, mancava solamente la parte più semplice... il trucco. Di solito non mi truccavo molto ma quella sera volevo essere bellissima, quindi, senza speranze chiamai un altra mia amica.
-Ehi Sara, senti avrei un grosso probl --
-Non dirmi altro, arrivo tra cinque minuti!-e riattaccò.
Quattro minuti e cinquantanove secondi dopo era lì, carica di trucchi e ogni ben di Dio.
-Ma non ti avevo detto nemmeno cosa mi serviva...-
-Taci.- fu la sua risposta-Di solito quando mi chiami o hai bisogno che ti trucchi o che ti dia consigli sui ragazzi...Allora, cosa ti serve?-
Ci pensai su: forse una lezione sui ragazzi da una ragazza diciasettenne mi sarebbe servita…
Quindi svelta risposi:-Entrambi!-
-Ok, perfetto, inizieremo con il trucco, la cosa più semplice.-
-Fammi lo smoky eye, così sarò prontissima. A proposito vuoi venire anche tu? Ci sarà anche la Polly.-
-Oh...aspettavo che me lo chiedessi.- E così da una borsa che non avevo visto prima tirò fuori dei jeans attillati e una maglia senza spalline.
-Eh no, cazzo! Così sei vestita come me!-
-Ok, mi metto l' altra...-Così tirò fuori una seconda maglia con la schiena nuda.
-Tu un vestito più da suora non ce l'hai?-
-No, solo per andare a scuola.-
-Me lo aspettavo...-
Alle 8.15 arrivò Polina, come al solito sempre in ritardo.
-Tu puntuale mai, eh...!-
-Eh...sono andata a fare spese per stasera e ho fatto tardi fra scarpe e trucco.-
-E... non dirmi che hai comprato quella maglia.-
-No, questa era per uscire senza che i miei mi vedessero- appena finito di rispondermi, mostrò una canottiera ricoperta sulla schiena di pizzo.
-Ah...okay, questo va bene.-
-Possiamo andare?- Chiese Sara
-Sì, ha ragione Sara: dobbiamo andare o non ci sarà posto a sedere...
-Eh, in caso dovremo sederci vicino a dei bei ragazzi, facciamo con calma, domani compio 16 anni.-
-Ah, giusto! Hai ragione ,ma andiamo comunque, la strada in bicicletta è lunga.-
-Okay!-Fu la mia unica risposta
Dopo essere uscite dal portone con le nostre biciclette, passarono altri ragazzi dell' età di Sara che lei conosceva bene. E così fra una chiacchera e l'altra partimmo in sella alle nostre bici. Arrivammo solamente dieci minuti dopo: avevamo corso come delle scalmanate per tutta la strada e io non me n'ero accorta?
-Okay, benissimo ragazzi!-Iniziò Sara-Domani la mia amica Vale compie sedici anni e noi dobbiamo festeggiare, quindi smammate che portate sfiga!-
Così dopo aver mangiato andammo in pista a ballare, anche se dopo tre canzoni eravamo già esauste.
-Minchia! Come fanno a tenere, i vecchietti? Io sono già esausta!.-Disse Polina-Andiamo a sederci in quella panchina, c'è movimento in parte!-
-Ok, se hai visto movimento andiamo li...-
Prima di riuscire a sederci tre ragazzi corsero in modo di prendersi prima di noi la panchina ,e ci riuscirono. Vidi Sara passare dal rosso dello sfinimento per aver ballato, al rosso di arrabbiatura precoce.
-Levate i vostri sederi mosci dalla nostra panchina!-Le diedi una gomitata: erano pur sempre ragazzi carini, dell'ultimo anno e molto popolari-Intendevo dire, se per piacere potete farci sedere su quella panchina. Sapete, abbiamo ballato molto e abbiamo bisogno di un attimo di pausa con un mojito ,e per il caso ce l'abbiamo già in mano. Allora, possiamo sederci?-
-Ma anche…
-Ragazzi, lasciatele sedere, tanto comunque dopo si sposteranno visto che la panchina non è loro.- Rispose quello più carino fra loro, che mi pare si chiamasse Davide. -Prego ragazze, sedetevi.-
-Oh, ma che gentile-mi soffermai a guardarli in faccia ,presi un pennarello nero e scrissi sulla panchina i nostri nomi.
-Bene ora la panchina è nostra: ci sono scritti i nomi con l'indelebile, e penso che ci resteranno a lungo!-Feci una risata e dopo di me mi seguirono le mie amiche.
-Ragazze furbe, perfetto. -sentii che sussurrava Davide ai suoi amici-Sarà ancora più complicato, ma in compenso ci divertiremo-
Perfetto, questi ci volevano portare a letto. Mentre noi stavamo bisbigliando sentii una presenza di fronte a me :era Davide.
-Tu devi essere Valentina vero?-Mi chiese
-Si, ma chiamami Vale.- Risposi maliziosa- E tu devi essere il famoso Davide… lo spezzacuori del Liceo scientifico, dico bene?
-Come fai a saperlo?-
-Eh...sai, io sono al Linguistico, devo fare il terzo anno, mentre loro due-Mi voltai a indicarle, ma non c'erano più-… loro vanno al quarto. A proposito, dove cazzo sono andate?-
-Sara è con Alessandro, mentre Polina è con Marco.-
-Ah, benissimo, mi hanno abbandonato.- Risposi, contenta per loro-Mi sto annoiando, andiamo a ballare?-
Gli tesi la mano in modo che venisse con me a ballare. Si alzò e in quel preciso istante venne un lento.
-Merda-dissi fra me e me-Proprio un lento ci doveva!
-Odio i lenti, sono pallosi!-Ma prima di riuscire a finire la frase ero avvinghiata tra le sue braccia in un lento che dopo diventò un valzer-No, tutto ma non il valzer, è un ballo per vecchi!-
-Hai ragione, vieni con me che ti faccio vedere una cosa!-
Mi portò di nuovo lì del parchetto, ma questa volta mi condusse in un buco nella rete che prima non avevo notato. Dopo aver attraversato quella griglia, mi ritrovai davanti sia Sara che Polina: notai che erano impegnate e notai anche una grossa quantità di alcolici; dalla birra alla vodka ,dal mojito al vino di qualunque tipo .Presi un bicchiere, anche se ero già leggermente andata con la testa e lo riempii fino all' orlo di vodka alla fragola, quanto l' adoravo! Ma prima di riuscire ad avvicinarmi il bicchiere alla bocca, qualcuno mi precedette e Davide bevve metà del mio bicchiere.
-Davideee!!!-Risposi incavolata nera-Già sono bicchierini che non contengono un cazzo, se ne bevi metà che gusto c'è dopo?! Dopo che quei bevoni hanno bevuto tutto ora non c’è n’è nemmeno più!
Finì di berla e vidi che aveva i baffi rossi per la vodka, allora, sorprendendolo la baciai.
Anche perché ero un po' brilla.
E, dopo due minuti che mi parvero troppo brevi, mi staccai.
-Perché l'hai fatto?-Si portò la mano alla bocca
-Scusa, rivolevo indietro la mia vodka!- risposi allora con un sorriso stampato in faccia.
-No ,volevo dire perché ti sei staccat--
Non riuscì nemmeno a finire la frase che mi lanciai addosso a lui, facendogli perdere l’equilibrio e cadendo a terra sopra di lui. Fu Sara che si accorse che eravamo stesi uno sopra l’ altro, e in più che ci stavamo baciando e con la sua solita delicatezza fu la prima a parlare.
-Ehi!!Ragazzi, trovatevi una camera! Non si fanno queste cose in pubblico!-
-Ah...senti chi parla! Quella che ha detto, “Senti se stasera troviamo dei fighi e io me li faccio”- Mi misi a ridere come una matta staccandomi da Davide, ma ormai non riuscivo nemmeno a stare in piedi.
Sara, che ora rideva sguaiatamente come me, rispose in modo altrettanto volgare:-Senti chi parla! Non sei te quella troia che ha detto che avrebbe passato la sua prima notte da sedicenne con Davide?-
E mentre noi continuavamo a ridere, vidi i ragazzi scambiarsi due occhiate fameliche.
-Merda! Sara, abbiamo sbagliato a dirglielo… guarda ai piani bassi!-Tutti ci voltammo, persino la Polina che sembrava non respirasse nemmeno a forza di baciare Marco,
-Cazzo Vale, hai ragione! Siamo grandi!-ci battemmo il cinque.-Ma almeno sapete come farvela passare?
-Ma certo che si!- Rispose Ale –Davide, vieni che ce la facciamo passare a nostro modo...!-
-Ragazzi,-mi intromisi io-mi fate schifo!
-Ahahaha!-Incominciarono a ridere i ragazzi ,persino Marco, che era rimasto in parte fino ad allora e che sembrava un tipo timido .
Con Polly ci andava perfettamente, perché lei era abbastanza estroversa e magari lui l'avrebbe cambiata un po'.
Dopo minuti di risate alle quali ci unimmo anche io e le mie amiche ormai eravamo tutti stesi per terra.
Mi avvicinai gattonando a Davide che era con gli occhi chiusi che si teneva la pancia per il troppo ridere, quando arrivai vicino a lui mi alzai e mi sedetti a gambe aperte sotto la cintura dei suoi pantaloni: l'unica cosa che ci separava era il tessuto dei nostri indumenti.
Aprì gli occhi come se avesse fatto un brutto sogno, solo che aveva un eccitazione tale da far alzare la temperatura del mio corpo a livelli impressionanti, tanto che non resistetti e lo baciai, venendo ricambiata poco dopo.
Ma non era il bacio di prima, scherzoso, giusto per divertirsi.
Era un bacio di pura passione, come se noi fossimo stati creati per stare insieme.
Lui si accorse che volevo che stessimo un po’ da soli, e avvertì gli altri del fatto che ci saremmo allontanati un attimo -feci l'occhiolino sia a Polina che a Sara, segno che la notte era ancora giovane.
Davide i portò in una specie di giardinetto segreto: solo una panchina, solo io e lui.
-Allora...-iniziò lui...imbarazzato?-Com’ è andata la serata?
-B-b-b-bella!-Oddio, stavo balbettando!-Okay, non è possibile. Prima ci baciamo ,dopo bevi la mia vodka, dopo ci ribaciamo per due volte di seguito e ora parliamo come se ci avessero combinato un appuntamento al buio? Io non so che cazzo dire se non che: Penso Di Essermi Innamorata Di Te! Ecco, l'ho detto. E mi sono tolta questo peso di dosso. È dal primo anno che ti corro dietro, e una banale cotta è diventata un ossessione. Ogni volta che accendevo Facebook andavo a vedere se ti eri fidanzato con una ragazza, e se capitava non dormivo tutta la notte mi stavo a logorare il fegato perché tu non mi calcolavi proprio e … e io non ne potevo più. Io… se ora non vorrai più vedermi ti capisco. Sono stata una stupida a pensare di poter stare con uno come te.-
Me ne andai via con le lacrime agli occhi, senza voltarmi, ma prima di riuscire ad allontanarmi abbastanza qualcuno mi bloccò, e mi ritrovai a piangere sul petto del ragazzo di cui mi ero innamorata anni prima. Rimanemmo così ; mentre io singhiozzavo e lui mi consolava. Dopo due minuti meravigliosi, lui si staccò e io lo guardai.
-Ora ti dico anche io la verità: anche io sono sempre stato innamorato di te, da quel giorno che eri in prima Liceo e dovevi portare una lettera nella nostra classe. Eri ancora una matricola, ma dimostravi due anni in più sicuramente, con quei capelli rossi e il piercing sul naso. Mi ricordo che quel giorno ci guardavamo e, mentre io ti guardavo a bocca aperta, tu ti girasti, tutta rossa in viso. Quel giorno ha cambiato la vita anche a me. Ho provato ad uscire con altre ragazze, ma ogni volta che cercavo di baciarle mi venivi in mente tu e due giorni dopo le mollavo. -Parlò anche lui con le lacrime agli occhi -Allora, la mia ragazza vuole venire a vedere con me i fuochi d'artificio di mezzanotte?
-La mia ragazza cioè io cioè sono la tua ragazza cioè cosa?-Stupita guardai lui; questo sarebbe stato uno dei compleanni migliori della mia vita
-Sì, tu E chi se no?- replicò, sarcastico,
Io come unica risposta gli feci una linguaccia, ma dopo pochi secondi lo baciai: corrispondeva al mio sì. Verso la fine del bacio ci furono i fuochi d'arificio di mezzanotte.
-Buon compleanno, Amore-furono le sue semplici ma bellissime parole.
-Ma quanto sei sdolcinato,-gli diedi un bacio casto sulle labbra-Amore-
Ritornammo alla base per mano, e mi aspettai che gli altri mi facessero gli auguri ,ma a quanto pare si erano già ubriacati prima del mio arrivo, quindi ,visto che loro lo stato di brillo l' avevano già passato da quattro superalcolici ci buttammo a capofitto anche io e Davide.
Ma io non sapevo reggere molto gli alcolici, per questo bevvi molto poco - ma per colpa del drink che mi aveva fatto assaggiare Ale ero già praticamente ubriaca. Ma che cazzo ci aveva messo dentro?
E forse mi aveva fatto anche male, perché dopo pochi secondi caddi in un sonno profondo.
  
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