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Autore: Whatshername    18/09/2012    6 recensioni
Kurt, Sebastian e il centro commerciale.
Kurt lanciò un'occhiata gelida a quello che doveva essere l'anello mancante tra l'uomo e il cavallo. « Credevo che tu vivessi al Lima Bean, non rischi l'esilio per aver sconfinato le terre del branco? »
Sebastian Smythe, in tutta la sua cavalleresca presenza, ammiccò. « Oh citazioni dei cartoni animati, che carino. Vuoi lanciarmi addosso della polvere volante? »
Altro che polvere volante, se avesse potuto gli avrebbe tirato addosso il libro di scienze.
Che, per chi non lo sapesse, ha più di milleduecento pagine, ed è considerata arma in molti paesi perchè a detta di molti studenti causa la morte per noia.
« Ma tu vivi per sbucare nei momenti meno opportuni e dare fastidio alla gente? Non hai mai pensato di trovarti un hobby? Sai, cose come leggere, fare sport, buttarsi da un ponte... »
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Kurbastian
Bella camicia

Kurt emise un gemito insoddisfatto.
Il dodicesimo gemito insoddisfatto dell'ultima mezz'ora, per essere precisi.
Possibile che tutti i commessi del centro commerciale di Lima fossero daltonici?
O quei terribili accostamenti di colore erano un tentativo di provocare crisi epilettiche nei clienti per far loro dimenticare di aver davvero visto dei jeans a zampa d'elefante nel reparto uomo?
Appoggiò la mano sulla spalla di un manichino. « Lo so che non è colpa tua, lo so. Andrà meglio la prossima stagione. »
Superò un altro manichino con un'occhiata compassionevole, un unico pensiero in testa: doveva andarsene da quella città al più presto, e mettere quanta più distanza possibile tra sè e -bleah- quella giacca di jeans decisamente fuori moda.
Ad un certo punto si fermò: forse era una visione dovuta alle tre ore sotto le luci abbaglianti del centro commerciale, ma ad un tratto adocchiò un paio di pantaloni dall'aria non letale, e si avvicinò cautamente aspettandosi di trovare paiettes in posti improbabili o qualcosa del genere.
« Allora è vero che chi non muore si rivede. »
No. No, dai, non anche qui...
Kurt lanciò un'occhiata gelida a quello che doveva essere l'anello mancante tra l'uomo e il cavallo. « Credevo che tu vivessi al Lima Bean, non rischi l'esilio per aver sconfinato le terre del branco? »
Sebastian Smythe, in tutta la sua cavalleresca presenza, ammiccò. « Oh citazioni dei cartoni animati, che carino. Vuoi lanciarmi addosso della polvere volante? »
Altro che polvere volante, se avesse potuto gli avrebbe tirato addosso il libro di scienze.
Che, per chi non lo sapesse, ha più di milleduecento pagine, ed è considerata arma in molti paesi perchè a detta di molti studenti causa la morte per noia.
« Ma tu vivi per sbucare nei momenti meno opportuni e dare fastidio alla gente? Non hai mai pensato di trovarti un hobby? Sai, cose come leggere, fare sport, buttarsi da un ponte... »
Sebastian esibì il suo collaudatissimo sorrisetto strafottente e si appoggiò allo scaffale dei maglioni. « Sai, credevo non potessi vestirti peggio di quella volta alla Dalton, e invece... »
« Detto da uno che indossa sempre la stessa divisa non ha molto effetto, sai? »Continuò Kurt sarcastico, incrociando le braccia al petto. « Ma ve la cuciono addosso? » 
Il Warbler scosse la testa come per riprendersi, « Scusa, non ti stavo ascoltando, il tuo ciuffo alla Elvis mi ha distratto -si lanciò qualche occhiata attorno- So che l'altezza non è il forte di Blaine, ma non vedo sbucare il suo bellissimo fondoschiena da nessuna parte. Gli hai dato la giornata libera? »
La mandibola di Kurt si contrasse quasi impercettibilmente e per un attimo i suoi occhi si staccarono da quelli di Sebastian.
« Dove sia Blaine non sono affar tuo. » Disse freddo, tornando a spostare vestiti con una certa foga.
Sebastian lo guardò incuriosito con quell'espressione da suricata sull'attenti, e nonostante la sua politica anti-violenza Kurt avrebbe tanto voluto prenderlo a schiaffi.
Lo detestava. Davvero, sentiva una sorta di fastidio ogni volta che quegli occhietti da mangusta assassina lo guardavano in quel modo divertito.
« Non mi dirai che il nostro Blaine è di nuovo sulla piazza? »
« Nemmeno questo è affar tuo. »Abbaiò Kurt di rimando, girovagando qua e là per il negozio con Sebastian-Sono-un-Segugio Smythe alle calcagne.
« Ma nemmeno tuo, vero? »
Kurt si bloccò di colpo e l'altro quasi gli andò a sbattere contro.
Il soprano lo fulminò, gli occhi azzurri a pochi centimetri da quelli di Sebastian.« No, non è più nemmeno affar mio. Anzi, sai cosa? Vai. Vai da lui. Copulate, sposatevi, abbiate tanti puledrini insieme... » E riprese a muoversi per il negozio.
Dopo un istante di esitazione, Sebastian tornò alla carica con rinnovato vigore.
« Sai, potrei essermi sbagliato. Forse non è Blaine quello interessante. »
Kurt si fermò di nuovo e stavolta Sebastian gli andò davvero a sbattere contro. 
Il Warbler fece un passo indietro rassettandosi la giacca blu e rossa. « Lo sai che non ti funzionano gli stop? »
« Davvero, che diavolo vuoi? »Sbottò Kurt con le braccia conserte.
Non aveva paura di lui.
Sebastian inclinò un po' la testa. « Vedere quanto ci metti ad usare quella stampella per picchiarmi. »
« Beh non dovrai aspettare molto. »Borbottò il soprano, circospetto.
Per un attimo si fissarono, in silenzio, e nonostante il coraggio Kurt ebbe la sgradevolissima sensazione di essere appena diventato una preda.
E ovviamente Sebastian era un serpente.
Pericoloso, inquietante e vagamente attraente.
Molto vagamente.
Vagamentissimamente.
« Cosa vuol dire che non è Blaine quello interessante? »Domandò non più così sicuro di volerlo sapere.
Sebastian fece semplicemente un sorrisetto sghembo, mera imitazione di Edward Cullen probabilmente.
« Diciamo che se passassi allo Scandal con dei pantaloni estremamente stretti potresti addirittura guadagnarti un drink, Kurt. »
Da quando lui era Kurt?
Il soprano non era "faccia da checca", per Sebastian?
E perchè aveva la brutta impressione che ci stesse provando spudoratamente con lui e che non stesse soltanto cercando di fargli saltare i nervi?
Okay, non era mai stato molto sveglio in queste cose, ma lo sguardo del Warbler era piuttosto eloquente.
Sebastian scoppiò a ridere all'espressione sconvolta di Kurt: si stava divertendo molto più del necessario.
Quando il soprano parlò la sua voce suonò molto meno convinta di quanto avesse sperato. « Sebastian, chiariamoci. Io ti odio e tu mi odi, e andiamo bene così. Ognuno per la sua strada, finchè tu non capiterai sulla mia strada mentre sto guidando: allora ti investirò. »
Il ragazzo si limitò a sporgersi un po' in avanti, assaporando il momento. « Sai, Kurt, chi disprezza ama. »
Il soprano avrebbe voluto spiegargli che lui lo disprezzava e basta, nel modo più totale, assoluto e sincero, ma la loro sconveniente vicinanza e lo shock gli impedirono di farlo.
Era l'occasione perfetta per tirargli un colpo di taglio e fargli il più male possibile, ma la lasciò sfumare.
Sebastian si trattenne a pochi centimetri da Kurt un istante di troppo, e quando si decise ad allontanarsi gli rivolse un'ultima occhiata, piuttosto eloquente.
Poi girò i tacchi e si allontanò, per voltarsi soltanto a diversi metri di distanza. « Ah, Kurt? Bella camicia. »
Il soprano sgranò gli occhi, sconvolto, e Sebastian continuò.« C'è anche il modello per uomo? »









Angolino di Sara
Ogni tanto la Kurtastian chiama, e non si può non rispondere, dai! xD
Altro che Klaine e Seblaine, loro due sono fatti per stare insieme... O almeno, nella mia testa è così, e spero di trovare qualche altro amante di questa coppia dall'aria improbabile ma ad alto contenuto di shipposità.
Spero vi sia piaciuta almeno un pochino, alla prossima!
   
 
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