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Autore: n0nch1amarm1gatt1n0    18/09/2012    2 recensioni
Mi sono sempre preocupata che Kate tradisse Josh con Rick (non che mi dispiacerebbe). se invece fosse lui...
Questa è la mia prima storia in assoluto, spero vi piaccia :) Devo ammettere che l'idea non è niente male, siate buoni con le recensioni, sò di avere ancora molto da imparare :)
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rick si svegliò di soprassalto. Contemplò la sveglia sul comodino, le 15:25. Avevano dormito per quatro ore, insieme. Kate dormiva ancora, il lenzuolo non la copriva del tutto lasciando scoperte le spalle e la schiena. Richard sorrise, era la prima volta che si trovava una donna nuda davanti senza pensare al fatto che fosse svestita, non era pazzia, una stranezza, era amore. Con le sue ex mogli non aveva mai provato sensazioni del genere, con lei invece... voleva starle accanto a lui bastava questo. Si sdraiò accanto a lei, reggendosi la testa con il braccio. Con due dita le sfiorò le spalle, scosto i capelli dal collo, si chinò su di lei lasciando piccoli e dolci baci sulla nuca. Lei si mosse, facendosi sfuggire un gemito "che risveglio piacevole!" disse con un filo di voce, lui sorrise e si mise seduto, poi anche lei si alzò, lo scrittore la guardava con aria sognante, i suoi occhi non avevano mai visto una creatura più bella, un angelo caduto dal celo che chiedeva asilo tra le sue braccia, senza rendersene conto la sua bocca parlò per lui "wow!" Kate lo sentì anche se il tono di voce era basso e profondo, "ti è piaciuto??" aggiunse lei maliziosa "ooo " rispose lui affannato e con un sorriso a trentadue denti "anche a me" si avvicinò a lui, avvolse le braccia intorno al suo collo, e lo attirò a avvolgendolo in un bacio, dolce e passionale allo stesso tempo, per loro valeva più di mille parole, scese dal letto e lentamente si avviò verso il bangio"ho bisognio di una doccia" lui la guardava dal letto imbambolato, "vieni con me?" a quelle parole tornò padrone di stesso, balzò in piedi e la raggiunse facendo ben attenzione a chiudere la porta.

"COSA!! vuoi andare al distretto?? ma, Kate perchè ora non puoi andare domani!!" "no, il capitano vuole che mi presento" rispose lei mentre si infilava i Jeans "ok... mi vesto e arrivo" disse lui di mala voglia "Rick non sei costretto a venire" "ti aspetto in macchina" lei lo guardo con un sorriso radioso, mentre uscivano lo prese a braccetto e lo baciò sul collo respirando a fondo l'odore della sua acqua di colonia. Al 12th non non c' era lavoro, e tutti i dipendenti divagavano, passeggiando, mangiando ciambelle e sorseggiando caffè. Nell' ascensore, Kate fece un bel discorso a Castle "quando entriamo non baciarmi, non toccarmi e soprattutto non guardarmi con quegli occhioni da cucciolo. Intesi?" "non preoccuparti" "glielo diremo, prima però devo parlarne con Lene" pigiò il tasto giallo, e l'ascensore si fermò lei lo prese per il collettolo della camicia e lo avvicinò alle sue labbra, dandogli un bacio lungo, appassionato. Appena si staccarono, disse: "mi mancheranno le tue labbra, quindi faccio scorta" "non prenderne troppo però, non mi dispiacerebbe se ogni tanto venissi a fare rifornimento"chiarì lui con un sorriso malizioso, lei alzò un sopracciglio e strinse le labbra si stacco dalla presa dello scrittore "aggiudicato".Quando le porte si aprirono, Castle si fece sfuggire una risatina. L'intero distretto sembrava avvolto dalla pigrizia, persino Ryan ed Esposito si muovevano lenti e di malavoglia "Bhè anche gli assassini si prendono qualche giorno di pausa nel week-end" aggiunse Rick con un sorriso, il quale scomparve quasi subito dopo che Beckett l' ebbe fulminato con lo sguardo.

Kate si avvicinò alla scrivania di Ryan ed Esposito" non avete niente da fare voi due?" "Bhè anche gli assassini si prendono qualche giorno di pausa nel week-end" rispose Ryan. Beckett guardò Castle con la coda dell' occhio e sorrise scorgendo un ghigno compiaciuto sul suo viso. "Lenie?" chiese Kate "dovrebbe essere all' obitorio, non siamo scesi per niente oggi" "beh io vado, voi due mettetevi al lavoro, anche se non c' è niente su cui lavorare" aggiunse perfida. L' obitorio era deserto "Lenie?" "TESORO!! sei tornata!!" lo scrittore sobbalzò, dalla penombra uscì la patologa e si precipitò ad abbracciare l'amica. Si conoscevano da quando avevano frequentato il tirocinio all' accademia e da allora erano grandi amiche. Sciolta dall' abbraccio, Lenie si rivolse a Castle con aria interrogativa "Castle... che hai fatto un testa?" lei si avvicinò e scrutò la ferita, Castle l'aveva qusi dimenticata " io... " si blocco intravedendo la detective che, con gli occhi spalancati, negava scuotendo la testa "io... sono caduto dalle scale mentre... sistemavo un quadro, Aia iiii!!!" gemette lo scrittore mentre Lenie lo medicava "BUGIARDO CHE NON SEI ALTRO!! se fossi caduto dalle scale la ferita sarebbe in questo puntò qui!!" e con un dito indicò i lati del cranio "qualcuno ti ha rotto qualcosa in testa... un oggetto di vetro..." "WOW, ho sottovalutato la tua bravura" lei le sorrise "allora?? chi è??" "è una lunga storia" lui guardò un basso, sentiva il bisognio irrefrenabile di guardarsi le scarpe "ecco Lenie..." iniziò Kate, ma si interruppe. La porta dell' obitorio si spalancò. Josh.

  
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