Là, dove giace il mio cuore
Ricordi. Strani ricordi che ora mi affollano la mente … Quello che ho dinnanzi non è che il misero e insignificante panorama di Tokyo, città dove conobbi Yusuke Yurameshi … al tempo ero un demone spietato che non guardava in faccia nessuno … ma a quel tempo non avevo la stessa pietà che avevo adesso … e quello che mi ha condotto ad essere così non è solamente che cominciai ad affezionarmi ai miei compagni … ma qualcosa che mi cambiò internamente … da una cosa nuova sconosciuta a una grave perdita …
Inverno. E’ sempre stato inverno. Al tempio dove si trovava mia sorella Yukina … Ci andavo spesso per poter vedere che stava bene e non correva danni … un giorno mentre me ne stavo appollaiato su un albero, un rumore mi distrasse dall’osservare mia sorella … Mi alzai in piedi su un ramo robusto e vidi da lontano una figura che correva … poteva essere un animale, il che non mi interessava minimamente ma, una volta convinto che Yukina non corresse pericoli , mi diressi verso quella figura …
Rimasi nascosto dietro a dei cespugli … e vidi una figura femminile che cercava di difendersi da dei demoni molto più forti di lei … Aveva dei capelli lunghi rossi che le ricoprivano tutta la schiena, la pelle di un rosa candido,ovunque vi erano segni di tagli e lividi, segnale che non era da poco che combatteva, quella specie di vestito che indossava era una specie di lenzuolo che le copriva il seno e una gonella sempre dello stesso materiale che le andava dalla vita a fin sopra le ginocchia …
La sentii gridare per il dolore e a quel punto non mi tratenni più … mi buttai davanti a lei e attaccai i demoni che per me non erano che insetti … Li sconfissi tutti … La ragazza spalancò i suoi occhi tra il blu e il verde e accennò un “grazie” prima di svenire … cercai di farla rinvenire, ma aveva perso molto sangue … così rimasi con lei finché non si risvegliò … in quell’arco di tempo mi resi conto che la fanciulla doveva avere all’incirca qualche anno in più di mia sorella e che assomigliava in modo impressionante a Kurama … notai il “vestito” che aveva e mi levai la giacca e le coprì le spalle con essa … aveva un odore dolcissimo che mi trascinava … mi avvicinai per annusarlo profondamente …
Fu allora che si svegliò … io mi trovavo davanti a lei … ci misi un secondo ad allontanarmi … le chiesi “come stai?” lei si accennò a rispondere “non lo so … “ con un filo di voce, dolce come il suo profumo … mi fissava con occhi spaventati … “non devi temermi …” la rassicurai “chi sei e perché quei demoni ti inseguivano?””veramente non sai chi sono?” mi domandò, certo che no, non l’avevo mai vista … “no” le risposi, lei mi guardò … “Hai mai sentito parlare dei demoni rossi?” si, ne parlavano quando ero un demone spietato, alcuni demoni dicevano che se riuscivi possederne uno questo ti aumentava i poteri …
“si, ne ho sentito parlare …” io … sono uno di loro …” mi disse abbassando lo sguardo … ecco perché quei demoni la inseguivano, perché non aveva protezione? Una creatura così non aveva il diritto di essere trattata così … me la presi così tanto a cuore che mi alzai in piedi e mi avvicinai a lei … la fanciulla si chinò in terra, presa dal terrore e mi implorò “ti prego … no …” …
Le scostai una mano dal viso … lei mi fissò e arrossì … forse non aveva mai visto un demone come me … dopotutto i demoni che la inseguivano non erano molto attraenti … “salimi in groppa …” le dissi, lei senza discutere mi salì sulla schiena … non era molto pesante … mi allontanai mentre lei si tranquillizzò, l’avevo capito dal battito del suo cuore, e si addormentò …
Erano due giorni che camminavamo fianco a fianco, avevo scoperto molte cose di Hirumi , nome della ragazza, che era colta e aveva studiato per poter avere dei demoni di alta nobiltà come pretendenti … ma “ un dì, uno di quei demoni di livello maggiore ci attaccò e io iniziai a fuggire … trovai rifugio presso delle persone … ma tutti quelli che mi alloggiavano finivano per essere uccisi, così non mi rifugiai più in casa altrui e continuai a correre e scappare sola … due giorni fa i demoni mi scovarono e volevano fare di me ciò che tu sai … finché non sei arrivato tu …” io mi voltai imbarazzato “mi tro-trovavo lì per caso … e non lascio che dei demoni si approfittano delle fanciulle …””Grazie” mi disse …
“e tu?” mi domandò, segno che si interessava a me … “non mi va di parlarne …” le dissi seccato, non mi va di parlare della mia vita passata … “ti capisco sai” Mi disse prendendo una ciocca di capelli con la mano e mettendosela dietro all’orecchio “creature come noi non meritano di soffrire, meriterebbero solo di vivere la loro vita liberamente e …”… s’interruppe e mi sorrise “scusami, forse ho parlato troppo …””no” le dissi” non mi disturba la tua compagnia …”…
Era così dolce che l’avrei ascoltata all’infinito … ma non mi sarei dovuto affezionare troppo a lei sapendo quello che avrei dovuto fare … ma non riuscì a farne a meno … quella fanciulla mi dava qualcosa che nessun’altro prima mi dava …. Una notte la fissai mentre era seduta di fronte a me … e qualcosa di incontrollabile mi incitò ad avvicinarmi a lei e a stringerla forte a me … lei non si allontanò … forse era convinta che i quel momento la stessi proteggendo da qualcosa … la realtà era che non riuscivo a controllarmi … volevo che nessun demone più le potesse fare del male … che nessuno potesse mai farla soffrire …
In quel momento, mentre quelle parole mi sfioravano la mente, mi ritrovai a baciarle la fronte …
non si muoveva … il suo cuore batteva forte … come il mio del resto … sentivo che se non l’avessi fatto subito sarei impazzito … le presi il volto con le mani … i suoi occhi blu brillavano ed erano bagnati dalle lacrime … così tentai di baciarla … cosa strana … non sapevo nemmeno come si faceva bene … visto che mai mi è capitato di baciare una persona verso cui ero attratto … attratto o altro? Ma non mi importavano questi pensieri … così tentai alla mia maniera un po’ brusca di sfiorarle le labbra … lei tentò di allontanarsi ma qualcosa oltre a me la fermò … cosa? …
“Hiei, perché fai così? Non capisco …” mi domandò … imbarazzato mi scostai da lei … “non …. Niente!” mi affrettai a dire … “ voi demoni uomini … siete veramente enigmatici!” disse piegando le gambe e abbracciandole… avrei preferito che avesse abbracciato me … in quel momento qualcosa cadde sul fuoco spegnendolo ma io capii … la presi per un braccio e iniziai a correre …
“Hiei!” mi diceva urlando … era spaventata e non riusciva a correre al mio passo … così con un gesto con il braccio la lanciai in volo e la presi in braccio … lei arrossì …
Quando vidi che nella grotta in cui eravamo tutto era tranquilla mi sedetti col fiatone … a quel punto fu lei ad avvicinarsi a me … con timidezza mi tocco la guancia e passo il dito sopra il taglio che mi ero fatto correndo … si sedette sulle mie gambe e mi diede un bacio sulla guancia … il quel momento il cuore mi batte all’impazzata … sentivo che a momenti sarei morto d’infarto …ma avrei preferito morire così piuttosto che ucciso da un demone … “Hirumi …” lei mi chiuse le labbra con un dito …
Ci fissammo a lungo attraverso il riflesso della luna … poi spostai la sua mano con la mia e la strinsi … lei contraccambiò il gesto … era evidente che quello che provavo per lei non era un bene qualsiasi, forse mi ero innamorato veramente di quella creatura … quella creatura che andava protetta, che andava amata … non ero sicuro di quello che provava lei ma no mi importava … allontani la mia mano dalla sua e la posai sopra la sua guancia … lei chiuse gli occhi poi toccò la mia mano con la sua … era di un dolce … poi allontanai quella mano che si andò a posare su un suo fianco con anche la mia altra mano … poi mi avvicinai con il viso verso di lei che rimase immobile con gli occhi aperti, spalancati, che quasi sembravano brillare … il mio respiro si agitava per il gesto che stavo per compiere e che da troppo tempo rimandavo …
Le dissi con un filo di voce un po’ tremolante di lasciarsi guidare dal cuore … e in quel momento appoggiai le mie labbra sulle sue che non si ritrassero da quel semplice sfioro di labbra … poi la baciai … e lei baciò me … ci baciammo come due creature innamorate e che si nascondevano dalla luce del giorno … con la stessa paura e la stessa passione … poi una forza dentro di me mi affrettò a posare la mia mano sulla sua testa e a poggiare Hirumi in terra … poi quando mi resi conto di quello che stavo facendo mi sottrassi dal bacio e mi alzai in piedi e fissai la luna … l’imbarazzo mi fece arrossire gli zigomi …
Non mi era mai capitato di comportarmi così … continuavo a pensarci mentre il giorno dopo camminavamo diretti chissà dove … mi bastava solamente starle accanto per essere la creatura più felice del mondo … “ Ci stiamo dirigendo vicino ad un villaggio?” mi disse, ma non l’ascoltavo… “Hiei?” mi chiamò … “Dimmi, che c’è?” le domandai “Ci stiamo avvicinando ad un villaggio?” mi richiese “Si, voglio che indossi qualcosa che ti copra di più…” le dissi … non mi andava che se ne andasse in giro mezza nuda … il rapporto che lega un ragazzo ad una ragazza sulla Terra lo chiamano “Stare insieme”, tra me e Hirumi era qualcosa del genere …
Arrivati al villaggio, lei mi stava vicinissimo … lo capì, aveva paura … entrammo nel villaggio, vi era un mercato … non avevo molto denaro, ma volevo comprarle qualcosa di bello… Hirumi si avvicinò ad un banco ed estrasse una stoffa rosa pallida … ne era così entusiasta, che riuscimmo ad acquistare la stoffa e farne un vestito… “Fortuna che la stoffa non era molto cara …” mi disse elettrizzata …
I demoni sentivano la sua presenza … la presenza di questa meravigliosa creatura da quei bellissimi capelli rossi come il sangue, che possedeva una dolcezza che non avevo mai visto in nessuno … insomma appariva quasi come una dea …
La sua vita piena di dolore e sofferenza … mi raccontò di esser stata abbandonata … per timore, probabilmente … nessuno poteva permettersi di proteggere una creatura così debole ma pericolosa allo stesso tempo …
Un giorno, camminavamo … lei mi prese per un braccio, sorridendo … era incredibile amare così ed essere amati così … ogni cosa, ogni singola cosa di lei era così bella e nuova … il profumo dei suoi capelli, il tatto con la sua pelle, persino il sapore dei sui baci …
E poi … l’ho persa … fu l’unica creatura che io abbia mai amato anche se per così poco … troppo poco per un demone a cui forse non è concesso neanche di amare … ci attaccarono dei demoni superiori, erano in troppi ed io non ero in grado di ucciderli tutti … lei, invece, sapeva cosa fare … mi si parò davanti e mi difese da un fendente che però uccise lei … con le sue ultime parole, mi sussurrò “Ti amo, Hiei… ti amerò sempre” …
L’ho persa come se avessi perso la mia stessa vita … lei mi difese, sempre ed io l’amai anche per questo … per il suo coraggio e la forza di andare avanti … Ora è là, dove giace il mio cuore… là dove giace Hirumi, l’unica creatura che io amai veramente …