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Autore: Stellina_21    19/09/2012    6 recensioni
Un Adam padre, un Adam cantante con una vita frenetica.
Un migliore amico, Tommy, che forse diventerà qualcosa di più.
Due figli, un maschietto e una femminuccia che sono la sua vita.
Questo è quello di cui parlerà questa storia...
(Adommy)
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tommy Joe Ratliff
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 Eccomi un bel pò in ritardo ma...ho fatto il possibile.
Direi di poter descrivere questo come un capitolo di passaggio nonostante accada una casa important ai fini della storia.
Spero vi piaccia e scusate per gli errori!!

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Adam dormiva tranquillo, esausto dal concerto che aveva tenuto la sera prima.

All'imporvviso un suono infastidì Adam che aprì gli occhi accorgendosi che qualcuno stava suonando il campanello, si alzò per niente felice dal suo letto passandosi distrattamente una mano fra i capelli.
Scese i pochi gradini che lo separavano dal salotto e poi scese nuovamente le scale per arrivare alla porta d'ingresso, guardò sul piccolo monitor del citofono e vide che era Caroline.

Sbuffò irritandosi quando suonò per la quinta volta, avrebbe finito per svegliare i bambini.
Aprì il cancello e la porta lasciandola entrare.
-Cosa fai qui??Sono appena le otto del mattino!!-Le chiese con un tono di voce che esprimeva tutta la sua irritazione.
-Ho il giorno libero e quindi sono venuta a pendere i bambini.-
-Cosa??Assolutamente no!!Mi devi chiamare quando li vuoi prendere, devi avvisarmi e non piombare qui alle 8 del mattino nel primo giorno in cui posso dormire e dopo che ieri ho avuto un concerto...-
-Sono miei figli non devo chiederti il permesso...-
-Papi che succede??-Chiese un Matt assonnato rischiando di inciampare sugli scalini, Adam corse verso di lui prendendolo in braccio appena in tempo.
-Nulla cucciolo, è arrivata la mamma..-Matt si stroppicciò gli occhi allargando la bocca in un sorriso e mostrando i suoi dentini.
-Mamma!!-Adam lo mise a terra lasciando che corresse verso Caroline.
-Ho pensato di portarvi a fare un giro e a farvi conoscere una persona..-Adam si girò di scatto-cucciolo va a svegliare tua sorella va bene??Devo parlare un attimo con la mamma.-Matt annuì correndo per raggiungere la sua cameretta.
-Chi gli devi fare conoscere??-
-Oh su Adam...è il mio ragazzo ha diritto di conoscere i miei figli.-Rispose lei con tono scocciato.
-E io sono il loro padre e pretendo di conoscerlo prima che lo conoscano loro e sopratutto in MIA presenza!!-
-Li porto a fare un giro e ci vediamo stasera al solito ristorante così lo puoi incontrare con loro, te li porto verso le 16 e per le 20 ci vediamo al risporante.-Adam annuì sconsolato capendo che non aveva altra via d'uscita.
Addio alla sua idea di passare la giornata a casa a rilassarsi.
Durante le sue ultime relazioni flash, la più lunga negli ultimi tre anni, durata due settimane, aveva sempre fatto in modo che i suoi figli non incontrassero le persone con cui si "divertiva" non ci teneva assolutamente.
Il suoi figli erano una cosa del tutto estranea al mondo che aveva prima, mondo che logicamente non aveva dimenticato, ne abbandonato del tutto.
Era sempre in fondo, quello che non si era fatto nessun probelma a slinguazzarsi in diretta nazionale Tommy, quindi decisamente non poteva essere cambiato così tanto in soli tre anni.
Semplicemente ora, sapeva quali erano le sue priorità. Per quanto amasse i party, perdere la testa e divertirsi come un matto, se li doveva confrontare con una notte passata con i suoi figli sul suo grande letto a guardare un cartone bhè, decisamente ora la seconda opzione era più allettante per lui della prima.
-Preparo i bambini, preparagli la colazione almeno prima di portarli via. Trovi tutto in cucina.-Le disse prima di raggiungere i suoi figli.
-Voglio quello rosa con la fascetta bianca con il fiocco!!-Dichiarò la sua principessina, era peggio di lui, in fatto di vestiti era peggio di lui!!E non poteva lamentarsi con nessuno se non con se stesso. Alla fine crescendo con un padre come lui, vanitoso fino all'esaurimento, non potevano essere cresciuti diversamente.
Ma andava fiero del gusto estetico dei suoi figli.

-Tu Matt??-Matt corse verso il suo armadio tirando fuori un paio di jeans neri strettini, che gli aveva regalato Tommy e una maglia sempre nera a maniche corte con una stampa bianca davanti. Decisamente voleva somigliare a qualcuno e non potè trattenersi dal sorridere.
-Chissà perchè mi ricordi qualcuno Matt!!-
-Zio Tommy??-Chiese sorridendo e allargando gli occhietti in attesa di una sua risposta.
-Direi che gli assomigli parecchio..mancano solo i tatuaggi e i capelli biondi ma per quello mio caro...ci vorranno anni e anni..-
-Uffffffff ma io li voglio adesso!!-
-Cucciolo, per poco non mi svieni alla vista di un ago...i tatuaggi sono fatti con degli aghi...-Gli spiegò pazientemente.
-Oh...ma sono forte posso farcela!!-Rispose cercando di sembrare convinto.
-Certo..puoi farcela, ma non ora e non prima di una ventina d'anni!!-
-Andate in cucina che la mamma ha preparato la colazione, vi raggiungo subito.-I piccoli corsero fuori dalla loro cameretta mentre Adam si sedette sul lettino di Matt prendendosi il viso tra le mani.
Era stanco di tutto questo, era davero esausto, si alzava prestissimo ogni giorno per accompaganre i suoi figli a scuola nonostante la sera prima avesse avuto un concerto o un intervista o chissà cos'altro, perchè per quanto magari fosse assurdo per certi genitori, ci teneva davvero ad essere persente anche in queste piccole cose.
Amava svegliarli la mattina, vedere i loro occhietti chiusi aprirsi ancora assonnati, amava prepararli e salutarli davanti alla scuola. La sera prima era arrivato a casa verso le 5 della mattina, come ormai succedeva da un mese a questa parte, troppe interviste o concerti per promuovere il nuovo album e il fatto che dovesse fare viaggi lunghissimi per un intervista di massimo trenta minuti lo faceva innervosire.
E quando arrivava il sabato, aveva bisogno di dormire!!

Raggiunse anche lui la cucina guardando stranito i suoi piccoli giocare con il latte e i cereali.
-Che c'è??Perchè non mangiate??-Chiese confuso, il latte e i cereali al cioccolato erano una delle cose per cui andavano matti non c'era davvero la minima possibilità che si stufassero o che non li mangiassero appena se li vedevano davanti.
-I cereali...-Rispose Matt abbassando lo sguardo, Adam allora si avvicinò e scoprì che i cerali erano quelli che teneva in casa più per altri che per lui e i suoi figli, erano cereali integrali, e non avevano affatto sapore. O meglio quello che avevano disgustava lui e i suoi bambini.
-Perchè gli hai dato questi??Non gli piacciono!!-
-Ogni tanto mangiare questi gli fa bene..-Adam sbuffò cercando di non fare scenate davanti ai suoi figli.
Aprì un anta e tirò fuori il cacao, non sarebbe stato lo stesso ma almeno avrebbero mangiato più volentieri la loro colazione e mise un bel cucchiaino di cacao in tutte e due le tazze.
-Meglio??-Chiese e i suoi tesori annuirono.
Mentre i piccoli facevano colazione Adam decise che era arrivato il momento di parlare con Caroline, e per farlo aveva escogitato qualcosa.

-Allora, sai che tra meno di un mese devo partire per le prove con i Queen e poi i 6 show mi terranno lontano da casa per un pò. Volevo sapere se li potevi tenere tu, così non dovrebbero stare con mia madre.-In realtà questo era l'ennesimo test che le stava facendo Adam, perchè a dirla tutta, preferiva che i suoi figli stessero con sua madre che con lei.

-Adam...non puoi chiedermi una cosa simile con così poco preavviso.-Gli occhi di Adam restarono impassibili, trattenendosi dall' alzarli al cielo. Si era aspettato una risposta simile.-Manca ancora un mese, non mi sembra poco come preavviso...il punto è puoi o no??-
O meglio il punto era "vuoi o no??"

-No.-
-Allora mi sa che stasera abbiamo molte altre cose di cui discutere, dico ad Hanna di venire a fare una bella cena e puoi potare il tuo fidanzato se vuoi. Ma stasera io e te parlimo.-Concluse serio Adam prima che i loro figli gli raggiungessero nel salotto.
-Papà vieni anche tu con noi??-Adam scosse la testa negativamente baciando la punta del naso della sua principessina.
-No, oggi state solo con la mamma, ci vediamo tra poche ore.-
-Ma perchè??-Adam sperava davero che in quel momento non cominciasero con tutti i loro perchè, o non ne sarebbero più usciti.
-Andate su, che la mamma vi sta aspettando.-Li abbracciò entrambi per poi abbandonarsi sul divano.
Chiuse gli occhi solo un momento bisognoso di estraniarsi dal mondo e invece si addormentò.

Si risvegliò solo quando suonarono al campanello e ancora frastornato andò ad aprire venendo abbracciato da due piccoli cicloni, uno che piangeva e l'altra che urlava.
-Shhh shhh, il papà ha tanto male alla testa. Calmiamoci un attimo e mi dite cosa succede va bene??-Gli chiese inginocchiandosi e prendendo il visino del suo piccolo tra le mani, asciugandogli le guance dalle lacrime.
-Mi sono fatto la bua.-Adam esaminò il ginocchio e il gomito del suo bambino, niente di grave, ma erano due brutte ferite.
-Adiamo in bagno così disinfettiamo...tu ferma qui, stai con la mamma.-Caroline aveva l'aria esausta e Adam si trattenne dal ridere, non era abituata a passare così tante ore da sola con i suoi figli. Prese il piccolo Matt che ancora piangeva in braccio e raggiunse il bagno, lo fece sedere sopra la lavatrice procurandosi poi dell'acqua ossigenata e del cotone pronto a disinfettare ignorando gli urli del piccolo.
Due bei cerotti blu con disegnati alcuni cartoni animati ed era ritornato il sorriso sul volto del suo bambino.
-Stai bene adesso??-Chiese preoccupata Aly a suo fratello.
-Si, sto bene.-Gli sorrise lui in risposta ma non fidandosi Aly, si avvicinò al suo papà guardandolo seriamente negli occhi.
-Sta bene??Non muore vero??-
-Certo che no!!Perchè dovrebbe morire??Si è solo fatto la bua..-Gli spiegò sorridendo cercando di calmarla.
-Non avevo con me il kit di pronto soccorso e non sapevo che fare..-Ammise Caroline.
-E' tutto okay, sta bene.-Si sentì strano a rassicurarla, anche se non aveva il kit in macchina, come lui, avrebbe comunque potuto pulire la ferite con un pò d'acqua, in quel modo anche Matt si sarebbe calmato, pensò.
-Mi dispiace.-Disse ad un certo punto Caroline.
-Per cosa??-
-Per tutto questo!!-Spiegnò indicando i bambini con una mano che si erano seduti davanti al televisore ora acceso su un canale musicale.
-Non sono portata per questo, io e loro...non posso Adam!!C'ho provato ma è più forte di me, non posso.-Adam la guardò da un lato stupido e da un lato sollevato.
-Quindi cos'hai intenzione di fare??-Gli chiese dopo un pò che lo sguardo di lei era fisso sui bambini.
-Ti lascio la custodia definitiva...-
-Care, non puoi piombare qui quando vuoi, devi decidere se esserci o no. Non posso e non ti permetterò di farli soffrire in questo modo.-
-Adam, non mi vedranno più, non sarò una brava mamma, ma gli voglio bene Adam. Non gli farei mai soffrire in questo modo!!-
Ed ora erano lì, seduti tutti e quattro sul grande tappeto del salotto e per la prima volta Adam lesse negli occhi di Caroline l'amore che lei provava verso i suoi figli, solo, non era così forte da farle cambiare vita, da mettere loro, prima di tutto il resto.
-Devo fare un viaggio, un viaggio molto lungo...quindi, non ci rivedremo per molto tempo piccoli.-Girò intorno per un pò all'argomento cercando di far carpire ai due bambini che non l'avrebbero vista per un pò di tempo, ma i suoi bambini, anche se piccoli erano piuttosto svegli e la domanda sucessiva di Matt, non lo sorprese affatto.
-Non ti vedremo più??-Gli chiese con le lacrime agli occhi e ad Adam si strise il cuore, era la scelta giusta e lo sapeva, ma...vederli così lo distruggeva.

Caroline aveva lasciato la casa e dietro di lei due piccoli bambini che non smettevano di piagere, Adam non era più sicuro che quella di Caroline fosse la scelta giusta.
Non era più sicuro di tutti i suoi discorsi fatti con Tommy, sul fatto che Caroline dovesse sparire o essere sempre presente.
Cercò di calmarli, rassicurarli ma nulla.
-Basta basta...-Disse ad un certo punto con un tono di voce abbastanza alto tanto da farli alzare lo sguardo ora pieno di dolore su di lui.
-Hey!!Siamo qui, noi tre, come sempre.-Gli fece presente stringendoli a se.
-Noi tre.-Concordò Aly, asciugandosi gli occhi con una manina, mentre l'altra era intenta a stringere la maglia di Adam.
Il piccolo Matt invece non simise affatto di piangere e si aggrappò con forza alle spalle del suo papà che lo strinse a sua volta con il cuore a pezzi.
Matt, a differenza di Aly, era molto legato a Caroline, entrambi le volevano bene, era la loro mamma, ma Matt, era sempre stato quello più legato a lei.
Adam rimase seduto sul pavimento per un bel pò fino a che esausto Matt non si addormentò sulla sua spalla, sorrise a sua figlia che invece si era distesa sul divano a guardare la tv e alzandosi si diresse verso la cameretta dei gemelli.
Lo disetse cautamente sul letto coprendolo con il lenzuolo, lo fissò per un paio di minuti accarezzandogli perso nei suoi pensieri, i capelli per poi baciargli la fronte e uscire dalla cameretta.
Raggiunse la sua principessina che stava ancora guardando un cartone animato e la prese sedendosi con lei in braccio.
Ogni tanto aveva bisogno anche lui di conforto e le piccole manine della sua bambina che gli strinevano il collo erano tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento.
Lasciò la piccolina a colorare alcuni fogli e decise che era il caso che si mettesse ai fornelli se a cena volevano mangiare qualcosa, ma non ne aveva assolutamente voglia.
Aprì il frigo trovandolo stranamente, quasi vuoto. Di solito se ne occupava Hanna di fare la spesa.
-Aly??-Urlò dalla cucina. -Che dici di andare a cena fuori stasera??-
-Siiiiii..-Urlò euforica ed entrò saltellando in cuicina con un sorrisone in viso. 
Decise di chiamare Scarlett così che portasse anche Riff a cena.
Decisero il ritorante e si diedero appuntamento alle 20.30.
-Aly, ci facciamo adesso il bagno così poi sei pronta??-La piccolina annuì non risparmiandosi un bello sbuffò che fece per forza di cose sorridere Adam.
Adam lavò la piccolina pettinandogli poi i capelli imbalsamati al profumo di cocco e poi con pazienza li asciugò con i phone, lasciandoli ricadere sulle spalle ondulati.
Quando arrivò il momento di scelgliere i vestiti Adam rimase a braccia incorciate appoggiato al muro in attesa che sua figlia uscisse dall'armadio, grande tre volte lei e pieno di vestitini.
Quando uscì ne aveva due in mano.
-Quale??-Gli chiese fissandolo negli occhi.
-Ehm...direi quello grigio, con sotto dei leggings bianchi e le ballerine che dici??-La piccolina annuì entusiasta e laciò i vestiti sul letto e corse ad abbracciarlo.
-Shhh o svegliamo Matt.-Le ricordo quando lanciò un urletto eccitato.
-Scusa.-Adam sorrise andando a rimettere a posto l'altro vestito e a prendere i leggings, i suoi figli avevano decisamente erediato da lui la passione per i vestiti, e se si trattava di tirarli fuori erano bravissimi, ma quando si trattva di rimetterli al loro posto bhè...stranamente sparivano nel nulla, non che potesse poi pretendere tanto visto che avevano solo tre anni, quasi quattro.
Adam aiutò la piccola ad indossare il pigiamino pulito, rosa e nero e poi la lasciò correre a guardare la tv.
Pensò indieciso se era meglio svegliare prima Matt e fargli il bagno o farselo prima lui.
Decise alla fine di farsi il bagno prima e prese dei vestiti da casa puliti, consapevole che se prendeva subito quelli da usare la sera, durante il bagno a Matt si sarebbe ritrovato bagnato da capo a piedi.
Erano ormai le 19, quando Adam si decise ad alzarsi dal divano in cui era sdraiato con la piccola stesa sopra di lui a guardare un cartone, per svegliare il suo bambino.
Aveva dormito un bel pò, più del solito ma non se l'era sentita di svegliarlo prima.
-Piccolo....hey...-Lo scosse delicatamente ma nulla, era completamente addormentato.
Sorridendo cominciò a lasciargli tanti bacini su tutto il visino fino a che la risata di Matt non arrivò alle sue orecchie e al suo cuore, che si calmò leggermente.
Era davvero preoccupato per il suo bambino.

Con le mani scese ad alzargli la maglietta e cominciò a fargli il solletico al pancino scatendando definitivamente le risate del piccolo miste a urletti.
-Bastaaaa ahahahah non respiroooo......papiiiiiiiii!!-Adam rise forte togliendo le mani dal pancino del suo bambino ormai rosso in viso e gli baciò il nasino prendendolo poi in braccio e stringendolo forte a se.
-Cosa succede??Ho sentito che ridevate!!-Adam scambiò uno sguardo complice con il suo bambino e andarono all'attacco.
Adam corse verso la sua bambina e la sollevò in aria facendola ricadere sul letto di Matt che subito incominciò a farle il solletico.
Si distesero tutti e tre senza fiato sul letto decisamente troppo piccolo per Adam, o meglio Adam si distese sul letto e i due piccolini su di lui.
-Ora, ci dobbiamo fare il bagno Matt...andiamo a cenare fuori con Riff...-Riff era la parola segreta di Adam da usare con suo figlio, Matt era totalmente pazzo di Riff e si divertiva come un matto quando era con lui.
Dopo aver fatto il bagno anche a Matt e averlo vestito con dei jeans, mini covers nere e una maglia a maniche corte grigia, ed aver vestito anche la sua bambina li lasciò in salotto per andarsi a preparare nella sua stanza.
Jeans neri, stretti, maglia grigia con sopra una giacca elegante nera a con le maniche che gli arrivavano al gomito, stivali di pelle nera. Anelli, collana, e bracciali.
Si guardò sodisfatto allo specchio ripassandosi il mascara sulle ciglia, non si era truccato tanzi, anzi, ma il mascara non poteva mancare!!
Scese in salotto e dopo aver recuperato cellulare, chiavi della macchina e della casa dal tavolo in cucina uscirono di casa.
Aiutò i piccoli a salire sulla jeep nera, nuova e parì subito.
Come al solito non fece nemmeno in tempo a parcheggiare e si ritrovò la macchina circondata dai paparazzi.
Sbuffò, non aveva mai avuto troppi problemi per via della mancanza di privacy, ma in serate come quella, voleva solo stare con i suoi figli e i suoi amici.
Era una semplice cena fuori, nulla per cui la gente sarebbe andata in edicola a comprare il giornale il giorno dopo.
Scese per primo, intimando come al solito ai suoi bambini di non togliersi la cintura e di non uscire dall'auto per nessuna ragione. Rispose ad un paio di domande lasciando che gli facessero delle foto per poi chiedergli gentilmente solo di lasciargli un pò di spazio, non li voleva così vicino ai suoi figli.
Stranamente nessuno disse niente e si spostarono di qualche passo continuando a riprendere e fare foto.
Adam fece scendere i piccoli e camminarono velocemente fino all'interno del ristornate, dove trovarono quasi subito Scarlett, Lee con il piccolo Riff al centro, Tommy e Danielle.
Li raggiunsero salutandoli con caldi abbracci come erano soliti fare e si sedettero a tavola, Adam in mezzo ai gemelli e di fianco a Matt, Tommy.
-Ti aiuto a tagliargli la pizza.-Chriarì Tommy ad Adam dopo che gli aveva lanciato uno sguardo confuso visto che aveva cambiato posto.
-Grazie..-
Cenarono tranquillamente sotto risate e racconti per poi salutarsi e dirigersi ognuno alla propria macchina.
-Ci vediamo domani mattina per quell'incontro in radio??-Chiese per assicurarsi Tommy ad Adam che era già seduto all'interno della sua auto.
-Si, vieni per le 8??-Tommy annuì per poi lasciarli un casto bacio sulle labbra e aprire la porta posteriore e baciare sulla fronte quelli che reputava i suoi nipotini.

Eccoci alla fine anche di questo capitolo, spero vi sia piaciuto!! =)
Un piccolo chiarimento:
Non doveva esserci questo capitolo inizialmente, la scomprasa di Caroline diciamo doveva avvenire tra almeno due o tre capitoli ma è uscito così.
Ricordo una cosa, per quanto questa storia sia un Adommy, la cosa che più è importante per me e spiegare e raccontare il rapporto di Adam con i suoi figli.
Quindi si, avrete una bella storia Adommy, bella o almeno spero bella per voi, ma con i tempi giusti.


   
 
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