All’individuo fortunato
quando nasce, un carro vien dato.
Giorno per giorno deve imparare
il suo carro bene a tirare.
Sul carro vorrà caricare
il meglio, il molto in cose, soldi, felicità
per una migliore identità.
Va il tempo nel fare, nello sperare:
anche l’auto è grande amica
correr le strade è lieve fatica.
Eppure a un momento il cervello si sperde
le membra son consunte;
il carro è pesante, non si tira più.
Abbarbicato al badante
l’individuo va a mensa a sedere:
mangiare un buon boccone è
tutto il suo potere.
Ma spera sempre una migliore sorte.
Ancora non si gira a vedere
che sul suo carro è seduta
la morte. Con carta e penna per la successione,
Per tirare bene il carro
è stata questa l’unica vera ragione.