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Autore: Tayr Seirei    19/09/2012    8 recensioni
Le palle di pelo...
Che portarono Jonouchi ad avere un'intuizione geniale.
E lo portarono a correre nell'ufficio di Seto Kaiba, quel pomeriggio.
E lo portarono a dire tante idiozie. Perché, stavolta, Jonouchi era sicuro di poterlo battere. In un certo modo.
Una piccola oneshot su cose pucce e pelose e altre cosette. Chissà che Jono non ce la faccia, eh...?
*E' sorprendente. E rating VERDE, chiariamo.*
La mia prima Puppy, allegramente idiota. *O*
Dedicata ad Hikari93! *^*
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Seto Kaiba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono, talvolta, dei momenti in cui si hanno dei colpi di genio. Quei momenti che possono essere descritti appieno solo con "illuminazione divina".
Modestia a parte, Jonouchi ne aveva spesso, di quei momenti.
(A detta sua, perlomeno. Che poi il resto del genere umano non fosse d'accordo era... irrilevante.)
E quel giorno, mentre guardava il campo di battaglia in cui figuravano contemporaneamente i quattro Scapegoat e Kuriboh - e sullo sfondo Anzu, Shizuka e Atemu (?) che fissavano le palle di pelo con sguardi sbrilluccicosi (Be', Yami è un po' fissato con Kuriboh.) -, lui comprese.
C'era qualcosa in cui lui, e i suoi amici, erano indiscutibilmente superiori a Seto Kaiba, e perfino il summenzionato avrebbe dovuto cedere all'evidenza dei fatti e ammetterlo.
Certo, certo, in realtà le "battaglie per la superiorità" erano alquanto idiote e solo Seto poteva pensare a cose del genere; ma se per una volta Jonouchi poteva batterlo al suo stesso gioco... beh, ben venisse.
Doveva correre subito dal riccastro.

Le dita di Seto rimasero d'improvviso sospese sopra la tastiera del computer e, a giudicare dalla strana contrazione che avevano avuto, Jonouchi avrebbe giurato, ridendo, che in quel momento il moro stava pensando come sarebbe stato bello avvolgerle intorno al suo collo e stringere. Forte.
D'altronde, erano anche venti minuti che si era infiltrato nel suo ufficio e blaterava cose insensate (Passando dal tempo che faceva, ai piatti tipici australiani, per concludere con le sue inesistenti conoscenze informatiche.) per cercare di attirare l'attenzione del sommo presidente che, imperturbabile, continuava ad ignorarlo, manco fosse una macchia di muffa.
Al suo "Ho usato la tastiera del computer fisso per grattarmi la schiena", però, aveva ceduto.
No, Jonouchi non aveva mai fatto niente di simile. Ma tanto sapeva che l'alta stima che Seto aveva di lui l'avrebbe spinto a crederci senza problemi. (Però un pensierino a quei bei tasti piccoli, sporgenti e pieni di rientranze ce l'aveva fatto).
- Dunque, bonkotsu, ti do sessanta secondi. Dopo prenderò provvedimenti.
- Tipo? Farai spalancare un enorme botola sotto i miei piedi?
Seto strinse appena le palpebre e Jonouchi si disse che, sì, avrebbe potuto farlo.
Forse quell'ufficio era davvero disseminato di mine, tagliole e botole nascoste. Non se ne sarebbe stupito troppo. Per non rischiare, decise di giungere in fretta al sodo.
E di spostarsi sulla destra, a lato della scrivania. Così, giusto per...
- Ebbene, Kaiba - esordì, trionfante - Sappi che ho trovato qualcosa in cui ti supero indiscutibilmente. Anzi, non solo io. Anche tutti i miei amici!
E l'altro lo fissava con uno strano sguardo; non avrebbe saputo dire se fosse acceso da una vaghissima curiosità o se avesse solo voglia di sperimentare effettivamente la sedicente botola.
- Ah sì, bonkotsu? E dimmi, cosa sarebbe? - L'accenno di un ghigno, mentre tornava a posare gli occhi sullo schermo del PC - Ti avviso che "La stupidità" non vale come risposta.
Calmo. Doveva stare calmo. Non poteva far sfumare un meraviglioso momento di gloria con una scenata da adolescente isterico.
Jonouchi, quindi, si limitò ad inarcare un sopracciglio con aria di sufficienza, per poi tornare a sorridere apertamente. - Eh, c'è una cosa che non potrai mai superare. In cui, per la precisione, sei del tutto carente.
E prese fiato, prima di enunciare quella che era un'innegabile e grandissima verità: - Il tuo deck non è affatto puccioso!
... O forse una grandissima stronzata, d'accordo.
Seto gli rivolse uno sguardo vacuo, mentre il biondo alzava le dita e cominciava a contarvi su: - Ecco, sì, insomma, noi TUTTI abbiamo almeno uno o due mostri adorabili fra le nostre carte, di quelli tutti coccolosi che ti fanno venire voglia di abbracciarli! Io ho le mie quattro caprette, Yuugi e Atemu hanno Kuriboh, perfino Anzu ha quella palla di pelo con le ali di cui non ricordo mai il nome, ma tu... - E qui Jonouchi gli puntò il dito contro, accusatorio - Siccome sei un cattivone rompiscatole, non hai nemmeno un mostro grazioso, ecco, ma solo roba tutta zanne e artigli di due metri e mezzo. Ovvero, ti superiamo in pucciosità dei nostri deck!
Evidentemente, perfino Kaiba era rimasto troppo perplesso da cotanta idiozia per trovare qualche valida argomentazione con cui fermare il fiume delle sue parole.
- Per questo - proseguì quindi Jono, soddisfatto di averlo spiazzato - Ho cercato fra tutte le mie carte e ne ho trovata una che possa sopperire a tale mancanza. - Frugò freneticamente nelle tasche, per poi tirare fuori il suo tesoro. - Eccolo. Il Drago Peloso!
A quel punto, Seto parve riscuotersi. Chiuse di scatto il portatile e ordinò, imperioso: - Bonkotsu, seduto.
E l'aveva detto con un tono tale da spingere Jonouchi ad arguire che, forse, era meglio evitare proteste sul fatto che fosse un comando da cane. E anche obbedire in fretta, quindi si piazzò su una sedia lì accanto.
Uhm... forse è arrivato il punto in cui cerca di uccidermi.
Ma si aspettava un pugno sulla mascella, non le labbra di Seto sulle proprie.
Intercettò lo sguardo dell'altro, incredulo - piacevolmente incredulo - ma Kaiba, scostandosi appena, si limitò a replicare - Sappi che ti sto baciando solo per evitare di rompere tutte e duecento circa le ossa che hai in corpo.
Jonouchi sorrise in risposta, con un accenno di perfidia. Stavolta aveva vinto, eh?

- Ma Kaiba... alla fine l'hai messo davvero il Drago Peloso nel tuo deck?
- Figurati. Piuttosto che stare in compagnia di quel botolo, tutti e tre i miei Blue Eyes si trasferirebbero nel deck di Mutou senza alcun ripensamento!
Però lo avrebbe conservato con cura, questo sì.
Ma a Jonouchi non l'avrebbe detto,
ovviamente. Tsk!

Fine! (Diciamo!)


Yoh!
Uhm, e così anche la mia prima Puppy fu una colossale idiozia. *Avevo detto approssimativamente lo stesso per le Pride.* X°
In realtà non era assolutamente in progetto che la scrivessi (oggi, dico); l'avevo già in mente da qualche mese *Idee random fluttuano per la sua testa* ma stamane mi sono svegliata rivolgendoci un pensiero e dopo mi è venuta voglia di scriverla.
Quindi l'ho fatto. U.U E' stata scritta di getto, senza molte pretese. E mi è piaciuto molto buttarla giù. XD *Anche se pensavo fosse più corta...*
Cooomunque! Un paio di cosette da dire: partite dal presupposto che Seto e Jono fossero già fidanzati, anche se non viene specificato (si dovrebbe capire dal grado di confidenza e dal fatto che Jono è entrato nel suo ufficio senza problemi XD). All'inizio, invece, Jonouchi sta duellando con Yuugi. (E' per quello che fra la "tifoseria" c'è anche Yami. XD).
Il titolo deriva dalla canzone Eh? Ah, sou che stavo ascoltando a manetta mentre scrivevo. Più precisamente, la cover di 96Neko, basata sul videogioco "Ib". Tutte cose con cui mi sono allegramente fissata questi giorni. XD *Consigliatissimo tutto, sia canzone che gioco!*
Poi. L'ho dedicata ad Hikari perché se la Puppy ha cominciato a piacermi è stato merito suo e delle sue fanfic su questa coppia di idioti. XD Continuo pacificamente a preferire Polar/Mizu/Blue/Dragon/Pride, ma adesso anche questa mi piace moltissimo!
*Quindi, se sono arrivata a scrivere pure io una Puppy, è anche merito suo, sì. Anni fa non avrei mai pensato sarebbe potuto succedere. U_U''*.
Ultima news: fra un paio di giorni partirò per Roma (il 23, esattamente) perché, sì, QUEST'ANNO vado al Romics (l'avevo detto anche l'anno scorso, ma poi non avevo potuto. Ma come ho già detto, pensiamo al presente.U__U) sono disponibile per chiunque mi voglia incontrare *^*v poi, lo dico anche perché visto che starò là fino all'8 ottobre, sappiate che le prossime due settimane non sarò attivissima. (Ma il PC ce l'ho appresso. E vedo tutto. Ricordatelo.)
Bene, e adesso posso pure salutarvi. *O*
Bye!

  
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