TADAAANN! Rieccomi qui con una ficina nuova-nuova sui miei adorati ( uno più dell’altro in verità ahahahah). L’intento è quello di fare una raccolta di mini one-shot - dando libero sfogo alla mia mente malata e deviata - che vedranno protagonisti Nowaki&Hiroki in alcuni momenti particolari delle loro giornate, perché ho pensato: “Hum, mi piacerebbe vederli alle prese con la spesa al supermercato. Oppure: vorrei proprio vedere come se la cavano mentre si fanno la barba la mattina”. Anzi, se avete delle richieste particolari, voi sparate pure^^. Intanto partiamo dal momento della giornata che io adoro di più: DORMIRE! ^//////^ A dopo per i saluti finali. Enjoy.
 
 

1. BedTime Story

 
 
A vedere come le lenzuola risultavano sfatte o meno la mattina dopo, si poteva capire che razza di giornata avesse avuto Hiroki il giorno precedente.
Il lato del letto usato da Nowaki la mattina risultava sempre perfettamente lindo e stirato dato che il nostro bel dottore del cuore anche nel dormire, manifestava il suo carattere placido e tranquillo. Il lato del letto appartenente ad Hiroki Kamijio invece, rifletteva perfettamente ogni singola incazzatura, ogni rospo da ingoiare, ogni minimo intoppo che aveva dovuto subire durante la sua giornata lavorativa e questo Nowaki lo sapeva benissimo.
Se la giornata era andata bene, la mattina dopo anche le lenzuola dalla parte di Hiroki erano perfettamente ordinate – a parte ovviamente quando Nowaki gli tendeva degli agguati, mai rifiutati dall’altro in verità – segno di un sonno tranquillo, ma se aveva avuto una giornata d’inferno, allora era come avere affianco al letto una piccola tarantolina da quante volte si muoveva, si girava e rigirava nel letto nell’incoscienza di un sonno burrascoso. Addirittura Nowaki, in base alle pieghe sulle lenzuola, capiva quanti giorni mancassero alla prossima sessione d’esami o quanti studenti avesse dovuto bocciare. Anche in queste piccole cose, Hiroki era un libro aperto per lui.
E quanto si divertiva Nowaki a vedere le sue espressioni accigliate, allo sbuffare, al parlottare concitato e al continuo cambiar posizione in un sonno sempre più agitato. Era una cosa che gli trasmetteva una dolcezza e una tenerezza unica, perché sapeva esser una visione che solo lui aveva il privilegio di poter guardare. Non gli dava fastidio tutto quel movimento tellurico, anzi: era questa una cosa che semplicemente adorava perché in quei momenti il suo Hiro-san – nella dolce incoscienza del sonno – si mostrava per quello che era, sapendo che comunque c’era lì Nowaki a vegliare su di lui. E anche in questo caso, quanta pazienza dimostrava quest’ultimo, sì perché Hiroki non si fermava un attimo nel suo pellegrinare inconscio e di sfogo su e giù per le lenzuola, ma il giovane dottore non era mai per nulla infastidito, lo osservava con uno dei suoi sorrisi più dolci sapendo che quando il labbro dell’altro fremeva voleva dire che si stava sicuramente sognando dei suoi soliti alterchi con il Professor Miyagi, quando abbracciava e torturava il cuscino significava che si era dovuto trattenere più del solito dall’insultare i suoi studenti della loro plateale ignoranza oppure quando si scostava in continuazione le coperte di dosso, Nowaki poteva esser certo che non fosse riuscito ad andare avanti quanto avrebbe voluto con il suo ultimo lavoro di ricerca.
Più di qualche volta, il ragazzo dagli occhi color dell’oceano aveva dovuto mordersi il labbro inferiore per non scoppiare a ridere quando vedeva il corrucciarsi di certe espressioni con sommesso borbottio e sbuffi, per non parlare di quando Hiroki iniziava a parlare nel sonno e lui si metteva pancia sotto, con una mano appoggiata al mento ad ascoltare deliziato quell’infervoro incomprensibile, quei suoni senza senso, quell’insalata di parole e quanto si arrabbiava Hiroki quando lui cercava di intromettersi in quelle discussioni torturandolo divertito e allora si girava dall’altra parte del letto con un grugnito per poi rimettersi nuovamente a scalciare via le coperte.
Era così dolce il suo Hiro-san …
E quando alla fine, dopo essersi dolcemente divertito alle sue spalle ed essersi inebriato di quella tenera visione del suo amore così vulnerabile e indifeso, solo allora Nowaki gli forniva l’antidoto a quel pellegrinare. Lentamente gli posava una mano tra i capelli per poi passare ad accarezzargli con un dito la fronte, dissipando piano piano la solita ruga che gli si formava in centro e già da questi piccoli gesti si vedevano gli effetti benefici che il dottore aveva sul suo innamorato, dato che solitamente accompagnava queste coccole un piccolo sospiro che induceva il respiro di Hiroki a tranquillizzarsi via-via fino a renderlo calmo e regolare nel momento in cui Nowaki – messosi supino – lo attirava delicatamente a sé e allora Hiroki si accoccolava sul suo petto facendosi cullare dal battito del suo cuore e l’altro poteva sentire come i muscoli del suo adorato andassero rilassandosi. E solo allora, finalmente, anche “ Il Diavolo Kamijo” poteva godersi il suo meritato riposo.
Inutile dire che la mattina dopo, il giovane docente universitario ignorasse e non conservasse memoria alcuna della tempestosa notte appena trascorsa, ma anzi: nella maggior parte dei casi dava la colpa della sua sonnolenza al povero Nowaki, accusandolo di non aver fatto altro che rigirarsi per il letto tutta la notte e aver interrotto più e più volte il suo sonno.
Il tutto veniva accolto dal più giovane tra i due con un sorriso sibillino e un buffetto tra i capelli del suo innamorato con relativo bacio sulla fronte, cosa che faceva irritare ancora di più Hiroki.
- Questa notte dormirò da solo in divano … - lo sentiva borbottare Nowaki come da copione mentre era intento davanti allo specchio a sistemarsi – inutilmente per l’altro, perché ancora troppo assonnato – il nodo della cravatta.
- Nowaki … - lo sentiva chiamare quando alla fine si dava per vinto in una muta richiesta d’aiuto che Hiroki cercava sempre di far passare come una gentile concessione.
- Arrivo! –
Questo era il suo adorabile testone. Quell’adorabile testone che Nowaki amava alla follia come mai aveva amato nessun altro.
 
CONTINUA …
 
Clau: Eccoci qui^^ Cercare di fare delle one shot mini-mini di senso compiuto ovviamente, in poco spazio, è proprio una grande sfida per me che quando parto con i miei trip, ciao! Non mi ferma più nessuno. In particolar modo se riguardano Nowaki hi hi hi
Hiroki: Ti ho sentito, smettila!
Clau: Che carino il nostro pipparo geloso.
Miyagi: Ci sarà spazio in una one shot anche per me.
Clau: Prof scusi, mi sfugge un particolare: dov’è il punto interrogativo in questa sua frase?
Miyagi: Semplicemente la mia non era una domanda ma un’affermazione^^
Clau: Ecco, avevo capito giusto allora -______-
Nowaki: Ciao a tutti, ci vediamo presto - o almeno è quello che mi auguro -. Chissà quale momento particolare della giornata mia e di Hiro-san ci farà scoprire la nostra Clau la prossima volta^^
Hiroki: Nowaki, non darle il la per favore.
Ricchan: Hiroki, ricordati che quella ti sente sempre. Chotto matte: ma cosa ci faccio di nuovo intrappolato nelle note di una fic di JR???!!!!!NOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Clau: Hi hi hi!! Alla prossima bella gente! Xiaù