Sbuffai. Era la mattina di un piovoso giorno dei primi di settembre, e io, sola in casa, non sapevo proprio cosa fare: al mare non potevo certo andarci, la linea non prendeva...insomma, proprio il quadretto perfetto! Rimaneva solo una cosa da fare: sprofondare nella lettura di un libro, che mi avrebbe trasportata in un altro mondo...possibilmente con un tempo migliore! E che cosa scegliere? Ma, ovviamente, IL libro: il volume che preferivo in assoluto, l'unico capace di farmi sognare, di lasciarmi ogni volta con il fiato sospeso nonostante sapessi a memoria ogni frase, di farmi emozionare sempre di più..."Il Signore degli Anelli". Il padre di tutti i libri fantasy e di avventura, che non erano altro che pallidi tentativi di imitarlo (a parte forse la saga di Harry Potter o la trilogia di Hunger Games). Pregustando la lettura, mi avvicinai alla libreria da poco allestita, presi il volume (che conteneva tutti e tre i libri) e sprofondai nella storia. ... DRIIN!!! Il suono del cellulare, infrangendo il silenzio, mi fece sobbalzare, e mi spinse ad esibirmi in un acrobatico salto dalla poltrona al soffitto, con successiva discesa verso il terreno. Solo allora mi resi conto che forse, e dico FORSE, non stavano per rapinare la casa ma era solo mia madre che voleva dirmi qualcosa, o magari Gaia in vena di chiacchiere. Con un sospiro, rialzai il libro che il mio salto aveva inevitabilmente fatto cadere a terra e aprii il messaggio. Come pensavo, era di mia madre. "Mia, io devo fare degli altri servizi, poi stasera sono a una cena con le colleghe...tu lascia stare quel libro, che tanto lo so che lo stai rileggendo! Hai 21 anni ormai! Ci vediamo domani, ciao amore!» Sospirai mentre le rispondevo "Okay Ma, forse stasera viene Gaia comunque...a domani!" poi chiusi il cellulare e mi ributtai sulla poltrona, reprimendo uno sbuffo nel pensare a quello che aveva scritto. Mia madre odiava il fatto che amassi tanto il genere fantasy, credeva che per una ragazza di 21 anni, che tra un mese si sarebbe iscritta all'universitá, fosse da bambini rileggere libri di quel tipo. Ma per me, che ero abbastanza isolata, con pochi amici, con la testa fra le nuvole, sognatrice, i libri e i film fantasy erano un rifugio, una porta per altri mondi, un motivo per sorridere... Non poteva lamentarsi , a scuola ero sempre andata bene,non ero una secchiona ma me la cavavo, non davo noie tipo fumo o alcool, l'unico problema era forse che, ogni tanto, preferivo stare a casa a leggere anzicchè uscire, ma, dopotutto, era una mia decisione, no? E invece sembrava che non le andasse bene. Oltretutto tendeva a criticarlo, senza averlo mai letto, giudicandolo "scritto male e privo di contenuto". E quello era il punto in cui io solitamente perdevo le staffe, e aveva inizio una litigata che avrebbe fatto sfigurare le due Guerre Mondiali messe insieme. Sbuffai, per poi sorridere tra me e me: "Tu lascia stare quel libro" , aveva detto, eh? Certo certo come no. Lo ripresi, ma, proprio mentre stavo tornando nella Terra di Mezzo, a viaggiare con la Compagnia, il secondo squillo interruppe (di nuovo!) la mia lettura. Quella volta evitai di esibirmi in un salto stile acrobata Olimpica, limitandomi a scattare in piedi mentre brandivo minacciosa il libro come un'arma. E in effetti avrebbe potuto fare davvero male, se schiantato sulla testa di qualcuno con la dovuta forza. "Avanti, fatti vedere! Non ho paura di te!! TUUUU-NON PUOIIII-PASSAREEEEEEE" strillai con tutte le mie forze, non avrei lasciato che il nemico ci raggiungesse e....e... Oh, era soltanto il cellulare. ...forse il libro mi aveva presa troppo. «Pronto Mia che accidenti facevi?!» la voce squillante di Gaia, la mia migliore amica, mi trapanò i timpani non appena premetti il tastino verde. «Ehi...calma calma!! Ti sento! Allora, stasera vieni sì?» chiesi alla mia amica, che non vedevo da giorni. «Vengo vengo...mi devi far vedere quei film, no?» "Quei film". Che offesa per capolavori come i film del Signore degli Anelli. Evitai uno sbuffo mentre le rispondevo :«Sí Gaia, devi vedere almeno i film! Quindi alle sette ti voglio QUA che tra popcorn e bibite ce ne vediamo almeno due.» in effetti mi sarebbe piaciuto farglieli vedere tutti insieme, ma erano già le sei avremmo finito a notte fonda. Certo...se avesse insistito....«Due? Ma te sei fuori ragazza, io non me le faccio sei ore di film!!» come non detto. «va be,tu per ora vieni, poi decidiamo.» dissi. «Ok, a dopo.» mi salutò e io chiusi il telefono. Le otto arrivarono velocemente, e come avevo immaginato la mia amica arrivò solo alle otto e mezzo. «in ritardo come al solito, vedo.» la salutai fingendomi arrabbiata «amichevole come al solito, vedo.» mi rimbrottò con le stesse parole, e poi sorridemmo entrambe: quello scambio di frasi era il nostro solito modo per salutarci. «Allora Gaia, muoviti: ho la missione di aprirti gli occhi su questo film fantastico!» dissi con aria di importanza, poi ci chiudemmo nella mia stanza, con a disposizione cibo, due bottiglie di birra e altre bibite, e presi il primo DVD: la compagnia dell'Anello. "Inizia...omiodio inizia!" pensai, emozionatissima come la prima volta che l'avevo visto, e iniziai a seguire tutto, scena dopo scena, col fiato sospeso. «Allora Gaia, ti piace?» le chiesi ad un certo punto, precisamente al formarsi della Compagnia «sì...credo. Cioè, é un po'pesante ma immagino migliorerà» disse lei, rischiando di scatenare i miei istinti omicidi. Non le risposi, e continuai a vedere il film anticipando le battute dei personaggi con gran fastidio di Gaia. La mia migliore amica dopo il breve dialogo di poco prima non stava dicendo una parola, sembrava abbastanza interessata dal film e dalle vicende...o almeno, così credevo. Verso la fine del film, la guardai, per vedere come avrebbe reagito alla morte di Boromir...e la vidi con la testa sul cuscino, gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, che dormiva beata. «Gaia....ehi sveglia! Stai vedendo un film non una ninnananna!» la scossi, facendola svegliare bruscamente. «...Che? Uh sì é un bel film...ma come siamo arrivati qui non c'era la neve?» Farfugliò, mentre io non sapevo se ridere o piangere.«Non mi dire che dormi da allora!» le dissi «Non dormivo! ... Ho solo chiuso un secondo gli occhi!» Si come no. «vabbè comunque zitta mo che devo seguire!» in silenzio, vedemmo le ultime scene del film, Gaia sicuramente non si aspettava che morisse qualcuno lo vedevo dalla sua faccia confusa... Quando anche le ultime note dei titoli di coda svanirono, mi alzai per andare a prendere il secondo DVD, lo infilai nel lettore e mi preparai alla visione...ma, non appena mi sedetti sul divano, cercando di svegliare una Gaia semiaddormentata, una strana ed improvvisa sonnolenza prese anche me...cosa inusuale... perché... di solito... non dormivo mai... davanti ai film... nè tantomeno...davanti a...film come... que...l... ... Nemmeno il tempo di finire di formulare il pensiero, che crollai sul divano accanto a Gaia, nel sonno più profondo.