Prima Fan Fiction in assoluto fatta su un anime! Siate clementi! (anche se spero vi piaccia seriamente!) Buona lettura!


“Welcome, you gotta believe, that right here right now, you’re exactly where you’re supposed to be…” le parole di Bon Jovi stanno uscendo dal mio computer per avvolgermi con la loro bellezza e riscaldarmi l’anima.
Sto lavorando ad una produzione da consegnare lunedì alla mia professoressa di spagnolo ma sentendo quelle parole e quella melodia la mia concentrazione va a farsi benedire.
Decido allora di chiudere il quaderno e di far partire “Always”, canzone che adoro.
Una volta finita la canzone vado a controllare se è uscita la nuova puntata di Fairy Tail, uno dei miei anime preferiti e noto con grande gioia che lo streaming è stato messo a disposizione.
Subito vengo presa dalle avventure di Natsu e la gilda: la puntata è concentrata sulla battaglia che si svolge alla Torre del Paradiso tra Natsu e Gerard.
Un combattimento senza esclusione di colpi. Natsu in difficoltà. Natsu che mangia l’Etherion. Natsu che si batte con forza per i propri amici.
Come vorrei poter entrare nella storia… Proprio in quel momento una strana luce viene emessa dallo schermo.

Gli oggetti intorno a me cominciano a vibrare, la testa mi gira e tutto comincia a diventare sempre più sfuocato fino a che non mi ritrovo avvolta da una luce accecante.
Quando tutto sembra finito riapro gli occhi e mi ritrovo… dove sono? Mi guardo un attimo in giro e riconosco il posto in un istante. Ma questa è… la Torre del Paradiso!
Sento dei colpi che si avvicinano sempre di più, così decido di ripararmi. Succede tutto così velocemente che non me ne rendo quasi conto: un’esplosione di fuoco avviene a qualche metro di distanza da me e scioglie la parete dietro alla quale mi sono nascosta. Mi ritrovo a fissare un ragazzo dai capelli azzurri e con un tatuaggio sulla parte destra del viso. GERARD! Oddio cosa faccio ora?!
“E tu chi saresti?” mi chiede con sguardo gelido.
“Ehm…” non trovo le parole. Come posso anche solo spiegare questa situazione? E poi sono ancora così emozionata di essere lì che anche se sapessi cosa dire non mi uscirebbe una parola.
“Sei una loro amica vero?!” dice Gerard prendendomi per il braccio alzandomi per poi stringere il suo attorno al mio collo. “E ora cosa farai Salamander?”

Natsu. Il ragazzo più figo, coraggioso, onesto, spontaneo e pieno di amore per i suoi amici, insomma il ragazzo che mi capita di sognare quasi tutte le notti, si trova davanti a me e mi guarda con occhi spalancati. “Chi è lei?”
“Come chi è? Scommetto che è una dei tuoi amici no?!” dice Gerard per poi ridere beffardo.
“Io non la conosco in realtà e non l’ho neanche mai vista”.
“Ecco io…” comincio a dire prima di essere interrotta da Gerard “Non mi interessa. Anche se non la conosci non ti piace vedere soffrire le persone, non è vero Natsu?” e dicendo ciò sento la stretta sul mio collo aumentare.
Mi spavento. Il respiro comincia a farsi sempre più pesante e faticoso e così cerco di liberarmi senza riuscirci e non riuscendo neanche a fargli diminuire la presa.
Cerco il viso di Natsu e quando lo incontro credo che riesca subito a leggere nei miei occhi la richiesta di aiuto che gli sto inviando poiché si scaglia contro Gerard.
L’unico problema è che Gerard decide di usare me per pararsi e così mi ritrovo scagliata ad almeno una decina di metri di distanza.
Il pugno infuocato ricevuto da Natsu mi fa mancare il respiro per qualche minuto. Noto che la lotta tra i due continua e che Natsu riesce a sopraffare Gerard.
Una volta finito lo scontro vedo Natsu girarsi verso di me e corrermi incontro portando Erza in braccio. Dopo ciò non vidi più nulla.
 
“Dite che è straniera?” sento una voce dire sommessamente.
Sento di essere in un letto ma per qualche motivo i miei occhi non trovano la forza di aprirsi.
“Non saprei” risponde un’altra voce (maschile direi) in risposta alla domanda appena posta “so solo che mi sembra abbastanza fragile”.
“Quel bastardo! Ha usato lei per difendersi ed io non ho fatto in tempo a deviare il pugno. L’ho colpita in pieno stomaco. Credo di averle fatto davvero male” dice la voce che riconosco subito essere quella di Natsu.
“Potevi fare peggio…” riesco a dire con un filo di voce mentre apro gli occhi.
“Hey!” Natsu è subito alla mia destra “mi dispiace davvero molto. Non avevo alcuna intenzione di colpirti è che Gerard ti ha usato come scudo e…”
“Non preoccuparti Natsu” rispondo con un sorriso.
Lo vedo spalancare gli occhi “Come… come conosci il mio nome?”
Ecco, ed ora cosa mi invento? Gli dico la verità? Mi prenderà per pazza!
Volto appena lo sguardo e vedo che in fondo al letto ci sono altri due visi a me familiari e che non mi sorprende vedere insieme.
“Conosco il nome di tutti qui a Fairy Tail. Ciao Levy, ciao Gajeel”.
A questo punto sono in tre a spalancare gli occhi guardandomi. Mi viene quasi da ridere.
“Vorrei parlare con master Makarov se ci fosse ed anche con Fried. E gradirei anche la tua presenza Levy” dico cercando di essere il più gentile possibile.
“Ehm… ok ma potresti almeno dirci come ti chiami?” mi dice con voce leggera e con un piccolo e dolce sorriso Levy.
“Oh certo scusatemi! Che sciocca! Non mi sono minimamente presentata! Mi chiamo Erica e vengo da un posto abbastanza lontano da qui direi”.
“E cioè?” chiede un po’ scettico Gajeel.
“Questo è proprio quello di cui vorrei discutere con il master. Mi dispiace non dirvelo, non è che non voglia! È che temo sia qualcosa di complicato…” dico cercando di far capire che l’argomento è delicato, sebbene io non voglia nascondere nulla.
Si guardano per un attimo ed escono tutti e tre dalla porta.

Dopo qualche minuto torna nella stanza Levy seguita da Makarov, Fried e… Natsu?!
“Ciao Erica!” mi dice cordialmente il master con un sorriso che va da un orecchio all’altro.
“Salve master Makarov e salve anche a te Fried” rispondo con altrettanta gentilezza ottenendo in risposta un cenno da parte di Fried.
“Allora mi hanno detto che volevi vedermi. Non sappiamo molto di te e vorremmo scoprire qualcosa. So già, da quanto mi ha riferito Natsu, che sei come comparsa dal nulla alla Torre del Paradiso e che ti sei presa anche un bel pugno ma ancora non ci hai detto da dove vieni”.
“Ecco la cosa è complicata. Io vengo da un mondo chiamato ‘Terra’. Su questo mondo esistono persone che disegnano personaggi e con essi creano una storia. La storia fatta a disegni viene chiamata ‘Manga’. Ci sono inoltre persone che fanno muovere questi personaggi grazie a computer e tecnologie in modo da non poter solo leggere la storia ma anche poterla vedere. L’animazione che ne viene fuori viene chiamata ‘Anime’ ” noto che tutti sono molto attenti e concentrati a seguire il mio racconto così continuo “Fairy Tail e le sue avventure sono raccontate in uno di questi manga e ne hanno creato anche l’anime. Il vostro mondo, nel mio, non è altro che la fantasia di qualcuno che ha deciso di creare voi e la storia.”

Sono circondata da facce sconvolte e mascelle che quasi toccano terra.
“Stavo guardando una puntata dell’anime in cui Natsu combatteva contro Gerard e, dopo aver desiderato di poter entrare nella storia, mi sono ritrovata sulla Torre del Paradiso. Il resto lo sapete…” concludo.
“Quindi, se ho capito bene, vieni da un mondo dove noi siamo solo fantasia? Dove siamo solo una storia?” chiede conferma Fried.
“Esattamente! E questo è anche il motivo per cui conosco tutti i vostri nomi e so già tutto quello che vi riguarda”.
“Quindi ogni cosa che abbiamo fatto tu la conosci?” chiede Levy “Ogni cosa che abbiamo pensato, provato…” continua arrossendo leggermente.
“Esatto. Vi conosco come se avessimo vissuto insieme per anni”.
“Se posso chiederlo, perché hai voluto che Fried e Levy ascoltassero il tuo racconto?” chiede Makarov.
“Beh pensavo che loro potessero trovare qualcosa in libri antichi come iscrizioni o formule per poter tornare nel mio mondo”.
“Perché?” dice Natsu ingenuamente “Alla fine sei tu che hai desiderato essere qui con noi no?!”.
“Si, però anche io ho una famiglia che mi aspetta a casa mia. Capite, non so se mentre io sono via il tempo passerà veloce, lento oppure non passerà per niente. Non posso rischiare di rimanere qui e di tornare nel mio mondo trovando che tutti quelli a cui volevo bene non ci sono più…” dicendo ciò una lacrima scende sulla mia guancia.
Sento un abbraccio caldo. È Natsu. Arrossisco subito spingendolo leggermente per far sì che si allontani (dopotutto ho sempre voluto poter stare con lui, abbracciarlo, baciarlo, amarlo ma non posso permettermelo).

Il master e gli altri decidono di cominciare avvisando la gilda e raccontandogli la mia storia, mentre Natsu decide di rimanere con me ancora un po’.
“Senti Erica…” “Dimmi” sorrido.
“Mi dispiace davvero per il pugno.”
“Non ti preoccupare Natsu. Non volevi. Ora però sono stanca e vorrei riposarmi se non ti dispiace”.
“Non c’è problema tranquilla. Aspetterò che tu ti sia addormentata allora per farmi perdonare!” dice sfoggiando uno di quei suoi sorrisi che mi hanno fatta sempre sciogliere.
“Buonanotte piccola stellina che ha perduto il suo cielo” mi dice stendendosi accanto a me e  stringendomi in un abbraccio.
In questo momento, mentre gli occhi si chiudono, le parole di Bon Jovi tornano alla mia mente: “right here, right now, you’re exactly where you’re supposed to be”.