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Autore: Tamar10    20/09/2012    4 recensioni
Questa One-short è dedicata ad Axel, un MITO!!! *-* è ambientata nella parte finale di Kingdom Heart 358/2 e KH2.
I dialoghi sono in gran parte inventati, anche se si attengono abbastanza alla realtà.
Leggete e ditemi cosa ne pensate, è la mia prima storia su KH!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, KH 358/2 Days, Kingdom Hearts II
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Questa storia racconta del mio personaggio di KH preferito: Axel.
Le parti in corsivo sono le sue riflessioni al presente. Gli asterischi sono usati per separare un flashback dall'altro.
Buona lettura! ^^
 
Ciao, mi chiamo Axel. A-X-E-L, l'hai memorizzato?! Questa è la mia storia, la storia di un Nessuno. Speravo che scrivendola, in qualche modo, forse sarei finalmente diventato Qualcuno...
 
Al contrario di come credono in molti, quando ti si spezza il cuore non si sente CRACK e improvvisamente ci si rende conto che vivere non ha più senso.
Il cuore ti si spezza lentamente, quasi non te ne accorgi neanche. Come un puzzle che perde un piccolo pezzo alla volta finchè l'immagine rappresentata non si vede neanche più.
E alla fine resta solo un grande buco.
O almeno questo vale per le persone che un cuore ce l'hanno. Io sono un Nessuno, un involucro vuoto. Ricordo ancora bene le parole di Xemnas la prima volta che ci siamo incontrati.
                                                                                         * * *
-Benvenuto nell'Organizzazione XIII. Tu sei un Nessuno, non sei capace di provare sentimenti perchè hai perso il tuo cuore e con esso tutta la tua vita precedente. Anch'io sono come te, ma con noi potrai ottenere di nuovo il tuo cuore. D'ora in poi sarai il numero VIII, Axel.-
Lo guardai confuso, incapace di proferire parola (evento più unico che raro nel mio caso).
-D'ora in poi il tuo unico scopo sarà recuperare cuori per formare Kingdom Heart! Così finalmente noi Nessuno torneremo ad essere Qualcuno.-
                                                                                         * * *
Essere Qualcuno... come si fa ad essere Qualcuno?
Tutti dicono che non posso provare sentimenti eppure io sento sempre un dolore, una tristezza infinita; eppure io rido con i miei amici; eppure io sogno; eppure io, molto raramente, riesco ad essere felice.
Mi piace illudermi che ho un cuore anch'io. Che potrei semplicemente alzarmi, andare a prendere un caffè mentre leggo il giornale, prendere il tram di Crepuscopoli, fare una passeggiata, aiutare una vecchietta a portare i pacchi della spesa, fare un lavoro normale e magari, alla fine della giornata, andare a prendere un ghiacciolo al sale marino con i miei amici.
Io non ho un cuore, eppure ho il cuore spezzato.
Come dicevo prima non ti rendi subito conto di quando ti si spezza il cuore (a maggior ragione se è un cuore metaforico), ma ripensando alla mia vita mi rendo conto che il primo pezzetto si è staccato quando mi hanno incaricato di riportare a casa Xion.
                                                                                         * * *
C'era anche Roxas quella volta.
Io li spiavo da lontano. Lui cercava di convincerla a parole, ma io sapevo già che era tutto inutile. Ormai aveva già scelto la sua strada.
'Come faceva a scegliere di morire?' Mi chiedevo. 'Meglio un'esistenza, seppur vuota come un fantoccio, che la morte. Dopo tutto non è quello che facciamo tutti noi Nessuno?'
Pensavo ancora di poterla salvare. Magari riportandola all'Organizzazione avrebbe capito l'importanza che aveva nel nostro piano e si sarebbe fermata. Mi illudevo, come sempre.
All'improvviso lei estrasse il Keyblade, era giunto il momento di intervenire.
Non volevo farle del male, ma sapevo che stavo facendo il mio dovere. Ogni colpo che ci scambiavamo vedevo la faccia di Roxas, sempre più sofferente e confusa.
Alla fine non poteva più sopportarci.
-BASTA!- gridò.
Xion si fermò a guardarlo, bastò quell'esitazione. Un colpo dietro la testa e cadde a terra svenuta.
Roxas mi guardava disperato, come potevano i suoi due migliori amici combattere uno contro l'altro?
Presi il corpo di Xion e me ne andai attraverso un portale oscuro, sfuggendo al suo sguardo accusatore.
                                                                                         * * *
Andai subito a parlare con Saix. Io e lui eravamo migliori amici, inseparabili. Ma tutto questo nella vita precedente quando ancora avevamo un cuore.
Da quando siamo entrati nell'Organizzazione Saix non sa più neanche cosa vuol dire la parola amicizia, per lui esitono solo il capo e Kingdom Heart.
Lo trovai proprio lì, sotto il grande cuore che ci stavamo impegnando a relizzare.
-Perchè?!- Gli chiesi furibondo. -C'è veramente bisogno di trattare in questo modo le persone?-
Lui mi lanciò uno sguardo di sufficienza.
-Vedi, ti stai sbagliando.- Disse con un sorriso ironico. -Lei non è una persona, non è neanche un Nessuno, è semplicemente un fantoccio.-
Avrei voluto staccargli qual sorrisetto dalle labbra a suon di schiaffi, ma avrei solo peggiorato la situazione, quindi soffocai il mio carattere focoso e decisi di mantenere il sangue freddo.
-Cosa le farete?-
-Niente che ti riguarda.- Sbottò Saix. Poi il suo sguardo si velò un attimo. Era tristezza quella che vedevo nei suoi occhi?
-Che senso ha tutto quello che abbiamo fatto in questi anni?- chiesi. -Il nostro lavoro ci sta solo rovinando! Non ti riconosco più!-
Alzò la testa a contemplare Kingdom Heart, illuminato da una miriade di piccoli riflessi colorati, come si lì si celasse la risposta alle mie domande.
-È giusto.- sussurò infine. -Facciamo tutto questo per qualcosa di meglio. Lo facciamo per Kingdom Heart. Un piccolo sacrificio è sempre necessario per ottenere qualcosa di più grande.-
Sembrava pazzo, gli occhi brillavano di uno sguardo fanatico.
-Non sei più tu.- gli dissi addolorato. -Sei cambiato.-
Saix distolse lo sguardo da Kingdom Heart e mi osservò serio.
-È dolore quello che vedo nei tuoi occhi? Ti dispiace per quella stupida ragazzina? Cos'è, ti sei fatto dei nuovi amici?- disse sfottendomi. -Sei un Nessuno. Non puoi più provare niente, neanche l'amicizia, le tue sono solo illusioni. Mi fai pena.-
Mi voltai furioso. Era solo uno stupido. Un enorme stupido.
-Sai una cosa?- disse Saix mentre ormai io avevo già raggiunto l'entrata. -Anche tu sei molto cambiato... Lea-
Mi bloccai con gli occhi sgranati, ormai era tantissimo tempo che nessuno usava più il mio vero nome.
Poi chiusi gli occhi, girai la maniglia e rientrai.
                                                                                         * * *
Si può essere soli anche senza sapere cos'è la solitudine? Io penso di sì.
D'altronde niente ti fa sentire più solo della perdita di un amico...
 
                                                                                         * * *
Era buio fra i gratttacieli di Crepuscopoli.
Solo le scritte al neon illuminavano la strada. Lo stavo aspettando, sapevo che Roxas sarebbe passato di lì.
Dopo tutto per lui Kingdom Heart evidentemente non era importante, l'Organizzazione non era importante, io non ero importante. Se ne stava andando, e con lui se ne andava un altro pezzo del mio cuore.
-Cosa vuoi fare?- gli domandai e lui si bloccò di colpo.
-Ho bisogno di capire chi sono veramente.- rispose il biondo.
-Non puoi lasciare l'Organizzazione! Se li indispettisci ti distruggerano!- gli urlai contro. Era solo un egoista, non capiva cosa mi stava facendo?!
-Non m'importa. Tanto nessuno sentirebbe la mia mancanza.-
-Non è vero!- gridai.
Roxas continuò semplicemente a camminare per la sua strada.
-Io la sentirei...- sussurai, ma lui era già lontano.

                                                                                         * * *
Stavo mangiando il gelato sul campanile di Crepuscopoli.
Avevo sempre adorato il ghiacciolo al sale marino, eppure quel giorno aveva un sapore strano, non era buono come quando lo mangiavo insieme a Roxas e Xion.
Anche il tramonto sembrava meno rosso. Scossi la testa e tornai a casa.
Notai una lettera bianca immacolata in mezzo al caos che c'era sulla mia scrivania, attirò la mia attenzione quasi per caso.
La aprii svogliatamente e controllai il contenuto.
Rimasi stupito, gli occhi sgranati.
Nella busta c'era solo una cosa: uno stecchino dei ghiaccioli come tanti altri.
Sopra c'era una scritta: 'Hai vinto'
                                                                                         * * *
L'ho rivisto solo molto tempo dopo. Intanto anche Xion mi aveva lasciato, avevamo combattuto un'ultima volta, ma lei aveva deciso di seguire il suo destino e con la sua morte Sora aveva riacquistato parte dei ricordi. Mancava solo Roxas e sapevo che anche lui si sarebbe presto ricongiunto al suo originale, quindi decisi di andarlo a trovare, per vederlo per l'ultima volta.
                                                                                         * * *
Non mi riconosceva neanche più. Eppure mi aveva detto di aver memorizzato il mio nome. Lui non era più Roxas, il numero XII dell'Organizzazione, era solo un Roxas qualunque, un bambino come tanti altri. Però era ancora il mio migliore amico, non l'avrei mai abbandonato.
Lo sfidai. Magari così avrebbe recuparato la memoria.
Lui sfoderò il Keyblade e mi affrontò con un'epressione a metà fra il concentrato e il dispiaciuto (d'altronde lui era sempre un po' dispiaciuto).
Sorrisi, era proprio questo il Roxas che ricordavo.
-Dimmi cosa mi sta succedendo!- gridò.
Sembrava più confuso dell'ultima volta. Ancora non aveva risolto i suoi dubbi.
Ci affrontammo, era diventato proprio bravo, ma proprio al culmine del nostro scontro arrivò DiZ. Quello era il suo mondo, non potevo combatterlo.
Volevo riportare indietro Roxas così saremmo tornati ad essere migliori amici e tutto sarebbe stato come prima che il mio mondo andasse a pezzi.
Ma fallii e decisi di abbandonare l'Organizzazione.
                                                                                         * * *
Mi sono sempre chiesto, come si fa a essere sicuri di non avere un cuore? Ansem è uno scienziato che ha studiato approfonditamente gli Heartless e i Nessuno. Ha detto che i Nessuno non hanno il cuore, non POSSONO avere il cuore. Eppure io sento qualcosa dentro di me, mi sento triste, ferito, ho nostalgia; quindi cosa sono questi sentimenti che provo? Sono falsi o li provo per davvero?
Può la scienza sbagliarsi?
                                                                                         * * *
Quando vidi Sora capii subito che era l'originale di Roxas.
Si somigliavano molto anche se in fondo erano così diversi: uno timido, l'altro esuberante, uno riflessivo e l'altro così impulsivo. Avrei voluto ritrovare il mio amico, ma sapevo che c'era un solo modo per rivederlo.
Fu così che decisi il mio destino, dopo tutto sacrificarsi per i propri amici mi sembrava una morte abbastanza eroica.
Trovai Sora intento a combattere più di mille Nessuno, non ce l'avrebbe mai fatta. Era spacciato. Lo osservai un attimo, cos'era quel ragazzo per me? Praticamente uno sconosciuto. Ma sentivo che il mio amico Roxas viveva ancora da qualche parte dentro di lui.
Feci ciò che era giusto fare, in effetti tutti pensano di essere nel giusto.
Usai tutto il mio potere, tutta la mia furia verso l'Organizzazione per ciò che aveva fatto ai miei amici, tutta la mia focosità e annientai tutti i Nessuno.
Sapevo di aver consumato tutto il mio potere, mi sentivo stanco e vuoto, mi accasciai a terra.
Il ragazzo corse subito verso di me preoccupato. Mi parlava agitato, ma non lo ascoltavo neanche.
Ormai lo sapevo che era finita, Game Over.
Lo guardai un'ultima volta e vidi la faccia di Roxas, il mio migliore amico.
Finalmente potevo morire in pace.
Chiusi gli occhi.
'Sì' pensai 'Devo dire che questa è proprio una morte con stile.'
 
Sono finalmente diventato Qualcuno? Penso di sì.
Alla fine non bisogna avere un cuore per essere Qualcuno, perchè quello che conta veramente è essere Qualcuno per le persone a cui si vuole bene.
E anche per te, se ti è piaciuta la mia storia e la terrai sempre nel cuore, diventerò Qualcuno.
Grazie, Axel, numero VIII.
 
Nota dell'autrice:
Beh che dire? Ha già detto tutto Axel ^^
Recensite! Dai che sono all'inizio della mia carriera(?).
Alla prossima :)
  
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