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Autore: Heart    20/09/2012    2 recensioni
Storia partecipe al contest ideato da Himero nel apposito forum "Twin princess". Tema il mare.
Arrivata al secondo posto.
I loro occhi s’incontrarono in quel mare simile, Milky cercò di pronunciare qualche frase con senso ma , poco avvenne. Ma dopotutto a Shade bastava questo.
Spero che vi piaccia :D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Milky, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                            La mia principessa




 
La mongolfiera era appena atterrata.
Due lucertole dalle striature verdastre si rincorrevano tra le mura pallide. Diverse lampade a neon automatiche si accedevano una dopo l’altra, illuminando il viale composto di pini e betulle.
Il profumo dei fiori invase l’atmosfera come per magia.
Dolci campane risuonavano nella zona, il vespro stava per iniziare.
Da lì a poco, l’aggeggio appena atterrato si apri, con un rumore frastornato.
“ Devo ricordarmi di mettergli del lubrificante quando ritorno a casa” riferendosi alla mongolfiera.
Una figura coperta dall’ombra apparse e si guardo in giro.
Non vide nulla di sospetto e cosi, con fare calmo, prese il piccolo fagotto all’angolo dell’aggeggio,
cullando dolcemente la piccola creatura.
La luna stava emergendo dal suo sonno giornaliero, con i suoi raggi argentei inondavano il paesaggio di una luce splendida. Ogni piccola cosa s’illuminava al suo passaggio, mentre piccole stelle le facevano compagnia.
Shade scostò la lunga frangia e chiuse gli occhi.
Gli serviva proprio alcuni giorni di riposo, aveva lavorato duramente per tutto l’anno. Si voltò verso la piccola bambina che dormiva come un angioletto sul letto e sorrise, aveva voglia di rimanere accanto alla sua sorellina, voleva imprimere nella sua memoria quegli attimi che non si sarebbero più capitati.
Riapri i suoi grandi e meravigliosi occhi blu cobalto e si recò a cambiarsi, gli aspettava una lunga giornata.
Pose la testa sul suo cuscino e pian piano si assopì.
 
Il nuovo giorno apparse e, il principe fu svegliato da alcuni piccoli schiaffi sul viso.
Nel primo momento si sentiva strano ma poi, capendo di chi si trattava inizio a infuriarsi.
“Milky, che stai facendo?” La bambina sorrise, salendo sopra il fratello e tirandogli un pelo dal petto.
Shade si lamentò e si alzò dal busto.
La piccola scappò per non ricevere l’ira del fratello.
Il giovane si calmò con alcuni respiri profondi, si diresse verso il bagno, dove fece una lunga doccia tiepida.
Al suo ritorno la piccola era quasi vestita, solo che, aveva gli abiti al contrario.
Sorrise e si avvicinò a lei. Con una mano posata sulla sua testolina, aiutò con semplicità.
“ Anche se credi, di essere grande non lo sei. Milky non affrettarti a crescere. “ divenne triste. “ Goditi questo periodo della tua infanzia, ci sarà tempo per essere grandi” si spostò ad altrove e preparò la borsa.
Quando uscirono dalla camera, il sole era molto caldo, per fortuna aveva preso la crema protettiva se no, qualcuno andava a finire al pronto soccorso. Si avviarono verso la spiaggia e li montarono l’ombrellone e poi gli asciugamani.
Uno blu per lui e l’altra rosa e giallo per Milky.
Si tolse la maglia rimanendo con il costume azzurro e iniziò a spalmarsi la crema, per poi fare la stessa cosa con lei.
La piccola si lamentava poiché voleva andare a giocare.
“Un momento “ e fini. La lasciò giocare, fino a che la sua attenzione fu richiamata.
“Giocare, giocare” disse a balbettare, Shade si alzò e prese due cappelli uno per lui e l’altro per Milky.  Con l’aiuto del secchiello e delle palette iniziò a costruire un castello, prima le mura, un cancello con la sabbia bagnata e poi le varie torri. Al centro della muraglia il castello, che nel primo momento venne giù, ma il secondo era perfetto.
I due scultori contenti per il capolavoro si diedero il cinque, mentre scoppiarono a ridere.
“Era da qualche tempo che non ridevamo, Milky, vorrei tanto che la mamma fosse qui” il suo sguardo si diresse lontano, ma con sorpresa la piccola, grazie alla sua stella volante gli toccò il viso.
I loro occhi s’incontrarono in quel mare simile, Milky cercò di pronunciare qualche frase con senso ma , poco avvenne. Ma dopotutto a Shade bastava poco, non gli importava di qualcos altro.
Nessuno poteva descrivergli quella sensazione di benessere e di vita.
Il pomeriggio trascorse velocemente tra schizzi d’acqua e bagni lunghi nell’immenso blu del mare.
Shade provò a farle imparare a nuotare, allungandoci le piccole braccia ma, si rese conto che ancora non era arrivato il momento.
“Adesso ritorniamo in camera”
“Ti, Ti “ gridò, tutta pimpante per poi crollare sul letto.
“Birichina” la copri con un leggero lenzuolo.
Scartò le tovaglie da dentro la borsa e li pose sulla ringhiera della terrazza, mentre il fresco della sera potava con sé la sabbia.
Era stata una giornata piena di emozioni, quanto avrebbe pagato per avere i suoi genitori li, accanto a se.
Ma si accontentò di questo.
Lui e la sua sorellina.
Erano appena le dieci quando uno strillo lo fece preoccupare, rientrò dentro e non vide più Milky, la cercò sia sotto il letto, sia nel bagno, poi quando alzò, il viso verso l’alto la vide. Si stringeva al lampadario, mentre i suoi grandi occhi erano rivolti a qualcosa.
“Milky che ci fai lassù?” domandò.
La piccola con una mano tremante indicò qualcosa per terra, Shade si volse e vide un piccolo insetto nero, con tante zampe.
Rise.
Milky s’infuriò.
“Ta, taaaa” impernava contro il fratello.
“Ci penso io” con un colpo solo lo uccise con la scarpa.  “ Ecco fatto, adesso ritorna giù” ma lei non lo fece.
“Non fare la capricciosa, scendi.” Cosi sotto ordine scese, leggermente come una stella cadente.
Shade in tanto era già sdraiato sul materasso e si beava del fresco notturno.
Un colpo lo fece girare, Milky era al suo fianco con un libro; lo conosceva fin troppo bene, e cosi con fare amorevole si pose per bene per leggerlo, mentre la piccola principessa si accucciava tra le sue gambe. Gli diede uno sguardo sognante “non ti stanchi mai?”, disse Shade. La piccola come risposta disse di no e cosi iniziò.
“Tanto tempo fa, in un’ isola molto lontana viveva un regno di nome “Argentato” ...il quale vivevano “
La sua voce era calda e mielosa, dolci sinfonie che riscaldava il piccolo cuoricino di Milky. Amava la voce del suo fratellone, il quale ricordava ogni sfida che aveva attraversato per salvare il suo regno.
Il suo Shade era coraggioso come il principe della favola, determinato e intelligente, nessuno lo fermava.
Si addormentò cullata dal suo corpo, mentre con la fantasia viaggiava.
Shade accorgendosi che la piccola si era addormentata pose il libro, e la pose sul letto, le diede un tenero bacio sulla guancia morbida.
“Sarai una bellissima principessa Milky, io ne sono sicuro” se l’abbracciò, i suoi pensieri viaggiarono a quel giorno
della sua nascita, lo avevano catturato subito con quegli occhi uguali ai suoi. Dal cuore nobile e puro. Dalla sua testardaggine e dalla sua furbizia. Dalla sua generosità e dal suo sorriso come le stelle.
Il regno della luna doveva essere fiero di lei, anche se piccola, diffondeva un mare di amore.
Lei sarebbe stata per sempre la sua piccola principessa, anche se un giorno sarebbe cresciuta.
Lei sarebbe stata  sempre la sua stella, e quando si smarrerà, chiederà aiuto, perché lei non aveva paura di mostrare ciò che era veramente.
Lei era il suo esempio.
Da grande era diventato piccolo. In fin dei conti i più piccoli fanno ricordare sempre qualcosa, che nel tempo hai dimenticato.
“ Ti voglio bene Milky” disse, prima che tutto si oscurasse.
 
 
 
 
 
 
  
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