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Autore: watchmeburn__    20/09/2012    0 recensioni
Hand in mine, into your icy blues
And then I’d say to you we could take to the highway
With this trunk of ammunition too
I’d end my days with you in a hail of bullets.
I’m trying, I’m trying
To let you know just how much you mean to me
And after all the the things we put each other through and
Continuerei a guidare verso la fine insieme a te
Un negozio di alcolici o due per tenere piena la tanica di benzina
E mi sento come se non fosse rimasto niente da fare
Se non mettermi alla prova per te e continueremo a fuggire.
Perché alla fine il mio sopravvivere è dovuto solo a Frank.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Demolition Lover.

 

 

 

Voglio morire. È un altro giorno di merda e voglio morire. Solo, come sono sempre stato. Ah no, c'è Mikey che non fa che ripetermi che posso contare su di lui sempre, che se ho qualsiasi problema possiamo parlarne da bravi fratelli e cercare una soluzione. Il problema è che io ne ho troppi, di problemi. Che gioco di parole stupido, come me del resto. Sono solo Gerard Way, lo stupido fumettista incapace, lo stupido ragazzo diverso, quello che non sa relazionarsi con gli altri, che ama il buio, le mummie, i vampiri, i supereroi, i fantasmi, tutto ciò che vorrebbe essere ma che alla fine non gli appartiene. Perché io non mi appartengo. Anche se sono invisibile non sono un fantasma, anche se sono un'ombra non potrò mai essere tutt'uno con il buio, quello fitto che fa paura, quello di mezzanotte, anche se cerco di aiutare le persone con la mia musica non assomiglierò mai ad un supereroe, perché non riesco a salvare nemmeno me stesso.

Frank. C'è sempre lui dappertutto. Lo vedo prima di addormentarmi, nei miei incubi è sempre quello che mi guida tenendomi per mano, appena mi sveglio, quando bevo il caffè, quando disegno, quando non ce la faccio più a continuare a vivere come un automa senza emozioni e cerco l'unica cosa che mi fa sentire ancora vivo: il dolore. Come adesso. Anche in questo momento mentre vado in bagno vedo Frank davanti a me che mi cerca la mano. Riesco a sentire perfino il tocco delle sue dita calde sul mio polso, su quello segnato da tutto il male che ho dentro. Tutto ciò mi fa tremare. Tremo come un matto mentre frugo nei cassetti alla ricerca di una lametta o qualsiasi altra cosa, tremo quando cerco di afferrarla, quando mi siedo sopra il gabinetto e sistemo la manica della maglia sopra il gomito. Lo so che non dovrei farlo, lo so che così non risolvo niente, anzi. Ma il mondo mi sta bruciando dentro, mi sento ogni singolo organo e muscolo prendere fuoco ogni secondo di più, come se ogni mia azione avesse deciso di ritorcersi contro di me adesso, per sottolineare la mia inutilità, il mio falso egoismo, la mia imperfetta felicità. Se bevo dopo vomito e non mi è mai piaciuto, anche se spesso è utile per svuotarsi del tutto l'anima. L'anima, non so neanche se ce l'ho ancora o se ne ho mai avuta una. Non importa, tanto che differenza fa? Non credo nel paradiso o nell'inferno, io credo che quando morirò smetterò di esistere e basta. Tanto questo non fa nessuna differenza, infatti non è poi così diverso da oggi. Nessuno sa chi sono, nessuno ha mai creduto in me, si è fidato o meglio, affidato a me. Alla fine ho solo bisogno di sfogarmi ed avere poi qualcuno che mi abbraccia mentre piango sulla sua spalla e mi sussurra all'orecchio che va tutto bene. Forse la nonna lo faceva, non mi ricordo. Sembra che io abbia cancellato completamente i ricordi felici dalla mia testa, o forse non ne ho mai avuti di veramente felici, di quelli che quando ci ripensi ti sbuca un sorriso, quelli importanti insomma. Forse nessuno. Forse. Che merda.

Ho il braccio bianchissimo, segnato solo da cicatrici quasi invisibili ma che io conosco a memoria. Ognuna di esse ha una storia, io lo so, ma non mi va di raccontarla. E poi è come un segreto tra me e loro, di quelli che probabilmente mi porterò nella tomba.

Ciao dolore, per i prossimi cinque secondi non ti sentirò più. Prendo quella che posso definire la mia arma e l'appoggio con calma sul polso, un po' sopra l'ultima linea sottile e non ancora cicatrizzata del tutto che risale a circa una settimana fa. Sento il freddo della lama sulla mia pelle, in contrasto con il calore del dito immaginario di Frank che dopotutto sento ancora.

Non devo sentirmi in colpa.

Sono problemi miei, gli altri non centrano.

Devo cavarmela da solo come ogni fottuto giorno.

Il mondo è una merda, la vita è una merda.

Cazzo, sono stufo.

Premo contro la pelle e faccio scorrere la lama in orizzontale con un gesto netto, da esperti se possiamo chiamarlo così. La cosa bella è che all'inizio non si sente niente, ma poi vedi il sangue. Brucia, ora brucia che è una meraviglia. Mi sembra che mille aghi si stiano introducendo nella mia pelle e facciano pressione verso l'interno, come se volessero andare sempre più giù, fino a sparire. Che poi io ho paura degli aghi, ne ho paura da quando sono piccolo e la nonna mi portava all'ospedale a fare i vaccini ed io piangevo, mi sembrava che quando l'infermiera mi infilava la siringa nell'incavo del gomito il tempo scorresse più lentamente e che lei godesse del terrore che traspariva dai miei occhi, che prolungasse quell'insana tortura solo per vedermi soffrire.

Alla fine è più grande il dolore che ho dentro di questo taglio. Lui è solo una scusa. Strano, non è da me accampare scuse.

Io sono il primo a non chiedere scusa, anche quando so di aver sbagliato.

Brucia, cristo come brucia. Mi concentro solo su quello, come se il mio mondo girasse attorno al mio polso che sta prendendo fuoco, ed insieme a lui il mio cuore, il mio cervello, il mio stomaco, i miei occhi e anche i miei capelli. Li sento dritti che mi tirano la pelle. Ho quasi paura di perderli tutti e di rimanere calvo.

Sono stupido, solo stupido. Ed inutile.

 

 

 

- Gee, devo farti sentire una cosa. -

Frank mi ha appena chiamato. Lui chiama sempre nei momenti meno opportuni. Ed in un certo senso è un bene, perché la sua chiamata mi permette quasi sempre di smettere di torturarmi l'anima. Lui mi salva inconsapevolmente.

- Frankie, non puoi aspettare che ci vediamo alle prove? Tanto mancano meno di due ore. -

- No non posso, è troppo importante. Vengo lì, adesso. -

- Adesso? No senti Frank, non mi sembra il caso. Mikey è andato a fare la spesa un'ora fa, potrebbe arrivare a momenti e...Frank? - Ha messo giù, quel bastardo ha messo giù. Non mi lascia mai via di scampo.

 

 

 

- Ciao. - È sulla porta, chitarra a tracolla ed un sorriso che mi fa tremare le ginocchia ogni fottuta volta.

- Ciao. - Mi abbraccia un po' frettolosamente ma in modo da permettere al suo corpo di lasciare su di me il calore ed il profumo della sua pelle. C'è Frank a casa mia, ed è qui per me.

Entra e si dirige sicuro verso la mia camera, tanto ormai conosce la strada a memoria. Io lo seguo un po' imbarazzato, è sempre così quando siamo a casa da soli, solo io e lui. Mi piace ma non sono ancora del tutto abituato. Prima ero soltanto io e me, un corpo solo, un calore solo, un odore solo. Ora si è tutto raddoppiato e posso dire di essere quasi felice.

È seduto a gambe incrociate sul letto, con le All Star e tutto, e la chitarra in braccio. La sta accordando, le sfiora le corde con una tale delicatezza che sembra quasi abbia paura di farle male, di romperle. Con me non corre questo pericolo, io mi sono già spezzato troppe volte.

- Sono venuto qui per farti sentire una cosa. L'ho iniziata a scrivere due giorni fa e l'ho finita del tutto stamattina. Dimmi che ne pensi. -

Annuisco e cerco di mettermi comodo sul materasso che è per metà già occupato da lui.

- Ah, aspetta. Chiudi gli occhi e promettimi che non sbircierai e starai buono buono ad ascoltare, fino alla fine. -

- Ok, prometto. - Ora vedo solo nero, sento la presenza di Frank ma non il suo corpo. Un brivido mi scende lungo la schiena. So che Frank se n'è accorto e mi sembra quasi di vederlo sorridere.

- Sono pronto. -

Una melodia malinconica inizia a farsi spazio nella stanza e nella mia mente, scaccia via il buio e tutta la merda che mi sentivo addosso poco prima.

 

« Hand in mine, into your icy blues
And then I’d say to you we could take to the highway
With this trunk of ammunition too
I’d end my days with you in a hail of bullets. »

 

Mi sembra di conoscere già queste parole, come se ce le avessi nascoste dentro da una vita, come se ci volesse qualcuno per farle uscire. E quel qualcuno è sempre stato Frank per me.

 

« I’m trying, I’m trying
To let you know just how much you mean to me
And after all the the things we put each other through and

 

Continuerei a guidare verso la fine insieme a te
Un negozio di alcolici o due per tenere piena la tanica di benzina
E mi sento come se non fosse rimasto niente da fare
Se non mettermi alla prova per te e continueremo a fuggire

 

But this time, I mean it
I’ll let you know just how much you mean to me
As snow falls on desert sky
Until the end of everything

Until the end of everything
I’m trying, I’m trying
To let you know how much you mean
As days fade, and nights grow

 

E ci raffreddiamo.

 

Until the end, until this blood
Until this, I mean this, I mean this
Until the end of…

 

Sto cercando
Di farti sapere quanto significhi per me
Mentre i giorni svaniscono, e le notti aumentano
E ci raffreddiamo

 

But this time, we’ll show them
We’ll show them all how much we mean
As snow falls on desert sky
Until the end of every…

 

Siamo solo, siamo solo
Proiettili, dico davvero

Mentre le piogge continueranno a passare attraverso i nostri fantasmi


 

Per sempre, per sempre

Like scarecrows that fuel this flame we’re burning

Per sempre

Know how much I want to show you you’re the only one
Like a bed of roses there’s a dozen reasons in this gun

 

E mentre cadremo, e in questa pozza di sangue

And as we’re touching hands, and as we’re falling down
And in this pool of blood,
e mentre cadremo
I’ll see your eyes, e in questa pozza di sangue
I’ll meet your eyes, I mean this

Forever. »

 

Perché alla fine il mio sopravvivere è dovuto solo a Frank.

Non ho il coraggio di aprire gli occhi. Mi sono ritrovato a cantare quelle parole che sembrano mie da sempre senza conoscerle realmente. Ora il mio è un respiro spezzato e bagnato di me. Perché sto piangendo quando pensavo di non saperlo più fare.

Alla fine apro gli occhi e mi ritrovo Frank davanti a me. Anche lui ansima. Ha le pupille dilatate che fanno sembrare i suoi occhi nocciola ancora più grandi. Mi sto aggrappando a lui, a quello sguardo, come se fosse l'unico salvagente che mi permette di non affondare e finire sul fondo.

È sempre stato lui il motivo per tutto.

Potrei essere morto già da un pezzo, dimenticato, cenere e basta. Ed invece no, sono ancora qui che respiro e tiro avanti tra una bottiglia di vodka e uno spinello. Respiro. Tutta la mia aria la ruba lui, il motivo per cui esisto.

Vorrei dirgli grazie, dirgli che lo amo, che è davvero lui la mia vita adesso, ma non sono il tipo che fa queste cose e lui lo sa.

- Frank. -

-Dimmi Gee. - Una goccia di sudore gli scorre lungo il bordo della guancia destra destra per poi cadere sul cappuccio della sua felpa, lasciando solo una scia bagnata dietro di se.

Mi sono liberato da ogni ferita, ora sono finalmente pulito.

- Se vivo - ho detto vivo, non sopravvivo - è solo grazie a te. -

- Anch'io ti amo. -

 

Adesso forse ho iniziato a credere che la felicità esista davvero, ma non come emozione astratta o cose del genere. La felicità di ognuno di noi appartiene ad una persona, e la mia la custodisce Frank.

 

Perché io ero un amante della mia distruzione, mentre ora sono solo un amante della felicità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ehm, saaaaalve

Vi prego supplico in ginocchio non trucidatemi o prendetemi a sprangate, io vi amo tutti (?)

No lo so, io l'unica cosa che so fare è scrivere FF, o meglio, Frerard depresse e tristi dal punto di vista di Gee che poi finiscono in modo scontato e bla bla bla

Lo so, e per questo vi chiedo perdono in ginocchio, scusatemi tanto D: è che in questo periodo Gerard sembra l'unica persona che riesca a capirmi davvero, non so se mi spiego u.u

vabbuò, grazie a tutti per aver letto questa cosa e se avete qualsiasi commento positivo/negativo o consigli da darmi non abbiate paura di recensire :)

Ah, e se volete insultarmi pubblicamente (?) questo è il mio twitter: @GiulScarecrow

*sparge amore*

Graaaaazie ciao e tanti baci *manda baci e se ne va*

P.S. Si lo so, sto tanto male LOL Ah, il titolo, Demolition Lover senza S finale è fatto apposta perché si riferisce a Gee u.u Ok, sciao <3

  
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