20/09/2012
3 recensioni
HOME IS WHERE YOUR HEART IS …
Then I'll come for you
Although I've travelled far
I always hold a place for you
In my heart
If you think of me
If you miss me once in a while
Then I'll return to you
I'll return and fill that space in your heart …
"SAM...AIUTACI..."
"TYLER...FINIRANNO PER AMMAZZARCI TUTTI..."
"SAAAAM..."
Si svegliò di soprassalto, la fronte imperlata di sudore freddo e l'eco di quelle urla che gli rimbombava ancora nella testa.
Le tempie gli pulsavano dolorosamente.
Era già la quarta notte di fila che succedeva.
Ormai quell'incubo tormentava regolarmente il suo sonno, senza dargli tregua.
Ne aveva parlato con lo strizzacervelli del dipartimento, con gli amici, perfino con sua madre.
Sarebbe stato disposto a fare qualsiasi cosa pur di scrollarsi di dosso quell’orribile senso di colpa, che lo accompagnava
dal giorno in cui aveva riaperto gli occhi, in quel letto dell’ospedale di Manchester.
Era tornato a casa ma, in qualche modo, era come se una parte di sé fosse rimasta laggiù.
In quel luogo misterioso in bilico tra la vita e la morte.
Sembrava che nulla fosse in grado di sradicarlo via da quel mondo, non completamente.
Non quanto avrebbe desiderato.
Ovunque andasse, qualunque cosa facesse, avvertiva costantemente un profondo senso di disagio.
Si sentiva uno straniero nella sua città, nel suo tempo...perfino nel suo stesso corpo.
Si era impegnato così tanto e aveva lottato con le unghie e con i denti per poter tornare a casa, dalla sua famiglia e dai suoi
amici, e adesso che era lì non faceva altro che pensare a ciò che si era lasciato alle spalle.
Quel mondo illusorio in cui si era ritrovato imprigionato durante il coma, pullulante di personaggi d'ogni genere. Il burbero e
volgare Hunt, la dolce e bellissima Annie, l'impacciato e fedele Chris, il macho fiero e impassibile Ray …
Tutte persone che probabilmente erano un semplice parto della sua fervida immaginazione.
Nulla di più.
Non esistevano … non potevano esistere davvero.
Continuava a ripeterselo, sempre … aveva un disperato bisogno di convincersene.
Remembering your touch
Your kiss
Your warm embrace
I'll find my way
Back to you
If you'll be waiting
Eppure, pensando e ripensando ai momenti trascorsi in loro compagnia, in quel posto così folle e tuttavia così reale e
tangibile, si era reso conto di una cosa.
Aveva vissuto più intensamente e con maggior entusiasmo, in quei pochi mesi trascorsi con quella gente, che in tutta la sua
vita.
Sua madre continuava a ripetergli che doveva solo avere un po’ di pazienza e che presto tutto sarebbe tornato alla normalità.
In altre circostanze le avrebbe dato retta, ma non stavolta.
Sentiva che c’era dell’altro.
Qualcosa che non aveva il coraggio di ammettere neppure a se stesso.
Una verità sconvolgente che lo avrebbe cambiato per sempre.
Era lì, nel suo mondo … respirava, parlava, si muoveva … eppure sentiva nel cuore un vuoto enorme.
Come se gli mancasse qualcosa per essere di nuovo completo.
Ciò che più lo turbava era il fatto di sapere esattamente di cosa si trattasse.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana … si era gettato di nuovo nella routine quotidiana cercando di ricominciare a
vivere, dimenticando per sempre quel posto in cui era stato e le persone che aveva conosciuto … soprattutto LEI.
Più cercava di non pensare ad Annie, più il suo volto si faceva spazio con prepotenza tra i ricordi.
Ogni volta che il suo sguardo incrociava un volto di donna tra la folla, il cuore gli balzava nel petto e un unico pensiero gli
attraversava la mente: DOVEVA RIVEDERLA.
Non era neppure riuscito a dirle addio prima di svanire nel nulla, le aveva promesso che non li avrebbe abbandonati, che
sarebbe tornato indietro ad aiutarli e invece non c’era riuscito.
Non era riuscito a mantenere la promessa fatta ad Annie, aveva deluso l’unica persona che gli era stata accanto e l’aveva
sostenuto in quei mesi d’inferno psicologico.
Era sempre rimasta al suo fianco, senza fare domande, senza pressioni.
Non lo aveva mai raccontato a sua madre, per paura di essere considerato del tutto fuori di testa ma, ciò che gli mancava
veramente della vita trascorsa nel 1973, era il suo rapporto con Annie.
Amava il fatto di poter sempre contare su di lei, nei momenti migliori e in quelli peggiori della giornata, amava averla accanto
a se, farla sorridere con una stupida battuta, amava sentire il battito palpitante del suo cuore sotto le dita quando le sfiorava il
petto con la mano.
If you dream of me
Like I dream of you
In a place that's warm and dark
In a place where I can feel
The beating of your heart
Forse quel mondo non esisteva, forse se l’era solo immaginato e probabilmente non avrebbe mai scoperto la verità … ma
una cosa era certa.
I suoi sentimenti per Annie erano profondi e sinceri, più di quanto lo fossero mai stati quelli per Maya o per qualsiasi altra
ragazza che in passato aveva fatto parte della sua vita.
Se n’era reso conto quando ormai era troppo tardi per rimediare, e forse quel rimpianto gli sarebbe rimasto nel cuore per il
resto della sua vita.
Oppure no?
Ripensò alle parole del suo amico Nelson, il barman di colore che lavorava al pub frequentato da Hunt e dal resto della
polizia nel 1973.
“Sai che sei vivo perché riesci a sentire qualcosa, sai che non lo sei perché non senti niente … “
Era fisicamente vivo in quel mondo, il mondo reale, ma sentiva di non appartenervi.
Non più, almeno.
La sua mente, il suo cuore e la sua anima erano rimasti altrove.
Si sentiva come svuotato di qualsiasi emozione o sensazione, era come se stesse viaggiando in un corpo inerme, privo di
vita.
Quello non era vivere, a stento sopravviveva.
Provò a pensare all’ultima volta in cui aveva riso di gusto o si era sentito davvero vivo e l’unica immagine che gli balenò
davanti agli occhi fu il volto sorridente di Annie … la sua Annie.
Si lasciò sfuggire un sorriso e fu allora che capì.
Sua madre gli aveva insegnato fin da bambino a seguire sempre il suo cuore, ovunque lo conducesse, e fino a quel
momento lui non aveva mai capito veramente che cosa significasse. Crescendo, aveva sviluppato una logica e una
razionalità che spesso lo avevano guidato nella direzione opposta a quella che avrebbe voluto seguire.
Ma in quel momento, forse per la prima volta in vita sua, aveva deciso di seguire davvero il suo cuore ed era certo che, se
solo avesse saputo la verità, sua madre sarebbe stata fiera di lui.
Annie aveva fiducia in lui e non poteva tradirla.
Doveva tornare da lei … da loro … portarli in salvo.
Doveva mantenere la promessa.
Non gli importava delle conseguenze, di ciò che sarebbe accaduto o non accaduto.
Sentiva che era la cosa giusta da fare e questo gli bastava.
“La tua casa è dove si trova il tuo cuore” recitava un vecchio detto popolare.
Finalmente ne comprendeva il significato.
Il suo cuore ormai apparteneva ad Annie e, ovunque lei fosse in quel momento, qualunque cosa stesse facendo, era certo
che stesse aspettando il suo ritorno e lui non l’avrebbe fatta attendere ancora a lungo.
Avevano aspettato abbastanza, entrambi.
Era giunto il momento di recuperare il tempo perduto.
Ad iniziare dal … “PER SEMPRE” .
I've longed for you
And I have desired
To see your face your smile
To be with you wherever you are
ANGOLO DELL'AUTORE: Ho amato la coppia Sam / Annie, fin dall'episodio pilota di Life on Mars. Il loro legame è innegabile e tenero e ascoltando "The Promise" di Tracy Chapman, la canzone che ho scelto come colonna sonora di questa fanfiction, mi è venuta la voglia di scrivere una one shot su di loro...spero che vi piaccia :))