< feels like the first kiss>>
Forgive Me - Brayan Adams
 

E’ bastato poco, sai? La gita di quinta superiore, i letti uniti, le luci che si spengono: e poi? Solo io e te. Io che ero la tua migliore amica, io che volevo aiutarti e starti accanto. Te stavi lì, indifeso, quasi piangendo e chiedendo silenziosamente comprensione. Siamo rimasti lì, lunghi, su quei letti scomodissimi, a centinaia di chilometri da casa, dio solo sa per quanto tempo; un’ora? Due? O tutta la notte?

Quante volte, quella sera, le tue bellissime mani hanno cercato e stretto le mie? Quante volte le nostre dita si sono incontrate per lasciarsi subito dopo, ci siamo cercati e abbandonati l’uno fra le mani dell’altra.
Soli, in silenzio. Era incredibile come a tanta tranquillità esteriore potesse contrapporsi un moto di sentimenti, un turbinìo di emozioni interiori che all’improvviso vennero fuori, con tutta la calma del mondo, con tutta la lentezza di cui potevano servirsi. Lì, sdraiati, con la mia fronte appoggiata alla tua, potevo chiaramente avvertire il tuo respiro delicato e triste sulle mie guancie. Poi hai parlato,con un soffio mi hai chiesto A che pensi?  e ho sentito le tue labbra sfiorare le mie, con leggerezza: ho dovuto chiudere gli occhi, in quel momento chiedere al mio cervello di non pensare, di non fare una sciocchezza…richiedeva uno sforzo immane, ma non potevo rovinare tutto!