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Autore: _FamigliaVargas_    21/09/2012    1 recensioni
21 Dicembre 2012.
Le ultime Nazioni viaggiano verso le arche che li salveranno dalla fine del mondo, ma due Nazioni in particolare decidono di restare con il loro popolo.
Lovino e Feliciano.
...
Crossover con il film 2012: La fine del mondo.
La scena è ambientata in parallelo ad un fatto particolare avvenuto nel film.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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2012


Signor Jones, siamo riusciti a collegarci con le altre Nazioni, sarà in linea tra poco!”
Ti ringrazio Cole.”

Alfred prese posto davanti agli schermi connessi al computer centrale.
I collegamenti vennero presto ripristinati, anche se in modo molto approssimativo, e pian piano fecero capolinea i visi stravolti delle Nazioni sopravvissute alle catastrofi.
Suo fratello Matthew, Ivan, Yao, e Kiku erano già al punto di ritrovo, dove si trovavano le così dette “Arche di Noè”.
Ludwig, Antonio, Francis, Arthur...della grande Europa era rimasto davvero ben poco...stavano sorvolando i cieli per arrivare anche loro al punto X.
Antonio, più agitato che mai, interruppe Alfred ancor prima che aprisse bocca.

¿Dónde están mi niños!”

Chiese a tutti ed a nessuno in particolare.
È vero, mancava ancora l'Italia all'appello!

Cole! Ripristina immediatamente il collegamento con l'Italia!”

Gridò Alfred, rivolgendosi al soldato interpellato in precedenza.
Quest'ultimo annuì immediatamente, cercando di stabilire un contatto con il satellite italiano, cosa assai difficile, anche se non riusciva a capire il perché.
Per qualche minuto, le Nazioni presenti trattennero il respiro, sperando.

Ci siamo Signor Jones, Italia collegata!”

Nello schermo apparvero Lovino e Feliciano.
Le Nazioni poterono tornare a respirare, fino a quando un piccolo, piccolissimo dettaglio attirò l'attenzione di Antonio.

M-mis niños...siete ancora a Roma?!”

Dietro ai due ragazzi si poteva benissimo vedere San Pietro, in tutto il suo immenso splendore.
A Roma?!
Come potevano essere ancora a Roma?!
Come potevano pensare di arrivare in tempo?!
Loro stavano già sorvolando il cielo russo diretti in Cina!

Mis niños?!”

Feliciano e Lovino si guardarono, stringendosi forte le mani intrecciate, prima di tornare a fissare il resto del mondo, letteralmente.

Noi non verremo in Cina.”

Esordì tranquillamente Lovino, quasi si poteva vedere un sorriso sul suo volto.
Feliciano annuì, confermando le parole del fratello, appoggiandosi un poco a lui.

Do-dove siete di preciso? Verrò a prendervi!”

Antonio serrò le mani attorno allo schermo, appiccicandosi quasi ad esso, come se potesse raggiungerli attraversandolo.

Sulla sommità di Castel Sant'Angelo, c'è una vista meravigliosa da quassù.”

Lovino circondò le spalle di Feliciano con un braccio, calmo, come se stesse parlando del bel tempo.
Le Nazioni non sapevano davvero cosa dire.
Nessuno di loro sarebbe potuto andare a prenderli, neanche volendo.
Sia Lovino che Feliciano erano condannati...
Antonio si accasciò sulla sedia, reggendosi la testa con entrambe le mani ed arpionandosi i capelli marroni, strappandoseli.
Cercava davvero di trattenere le lacrime, ma non riusciva proprio a mostrarsi forte, non adesso, non in quella situazione disperata.
Francis si portò una mano alla bocca, mordendosela, non voleva perdere anche i suoi petits frères...

P-Pourquoi?”

Chiese leggermente balbettante, non era più lui, come il resto delle Nazioni.
Nessuno di loro, se sarebbero sopravvissuti, sarebbe stato più lo stesso, nessuno.
Feliciano sorrise sereno, sospirando piano.

Che diritto abbiamo noi di sopravvivere, quando il nostro popolo morirà?
Resteremo a casa con loro e ci affideremo alle mani del Signore.”

Lovino gli baciò la sommità del capo, chiudendo gli occhi.
Li riaprì di scatto, osservandoli tutti, uno ad uno.

Ma voi, tutti voi, dovete vivere e ricostruire il mondo, c'è ancora speranza...”

E sorrise.
Quelle semplici parole, dette da lui, sconvolsero quasi più del suo sorriso, Lovino non sorrideva mai.
L'immagine dei teleschermi cominciò a sbiadire ed il segnale quasi cedette.
Da San Pietro, si udivano ancora le preghiere...ma poi...
Tutto accadde all'improvviso.
Videro la Cupola crollare su se stessa, distruggendo definitivamente la Cappella Sistina che crollò miseramente, come un fragile castello di carta, sulle persone riunite in piazza.
Le urla e le grida di panico cominciarono a diffondersi in tutta Roma, come un ultimo canto.
Lovino e Feliciano si strinsero in un abbraccio consolatorio, mentre piangevano insieme per il loro popolo, per la loro Roma.

Pro-promettetemi una cosa...”

Feliciano alzò il capo, rivolgendo alle Nazioni un'ultima frase.

Essere Nazioni, significa avere a cuore il destino della propria gente...salvate più persone possibili perché è grazie a loro se noi esistiamo...pregheremo per voi...”

L'ultima cosa che le Nazioni videro, prima di perdere definitivamente il collegamento, furono i sorrisi di Lovino e Feliciano ed il loro stretto, strettissimo abbraccio.

Credi ancora in Dio Feliciano?”

Gli chiese Lovino, stringendoselo al petto.

C'è ancora speranza, lo hai detto tu stesso...”

Feliciano alzò il viso, perdendosi negli occhi del fratello, mentre sotto di loro Castel Sant'Angelo tremava.

C'è ancora speranza.”

Ripeté Lovino.
Ebbero il tempo di un ultimo bacio, prima che Castel Sant'Angelo cedette, trascinandoli con se.


......



¡Dios mío! ¡Dios mío! Los encontré! Los encontré!”

Francis accorse subito al richiamo di Antonio, seguito dal resto del gruppo.

Mon Dieu! Presto, tiriamoli fuori da lì!”

Sollevarono le poche macerie rimaste di Castel Sant'Angelo, le uniche a non essere state trascinate via dallo tsunami, recuperando i corpi di Lovino e Feliciano.
Il cuore di entrambi batteva ancora, ma non respiravano.
Velocemente, fecero ad entrambi la respirazione bocca a bocca, osservandoli con trepidazione ricominciare a respirate.
Lovino spalancò improvvisamente gli occhi, respirando affannosamente.
Il risveglio di Feliciano fu molto più dolce e meno traumatico.

Merda! Mi fa male tutto cazzo!”

Furono le prime parole di Lovino, mentre cercava a fatica di mettersi seduto.

Veeeee...”

Feliciano ridacchiò tra le lacrime, aiutato da Francis ed Antonio.

Visto Lovino, c'è sempre speranza!”


-.-.-.-.-.-.-.-.
Note:
Emmm, non date la colpa a me.
Hanno trasmesso su Cielo 2012, l'avevo già visto, ma tipo mi ero persa la scena del primo ministro italiano.
Ed eccola qui, in perfetto stile hetaloso!
Per sicurezza ho messo Crossover negli avvertimenti, visto che la scena si svolge durante la caduta della Cappella Sistina nel film.
Ammetto che il film mi ricordava più “L'Arca di Noè” che “Independence Day” comunque ok.
Grazie a chiunque abbia letto questo sclero post film.

   
 
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