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Autore: TakaChan_    21/09/2012    0 recensioni
Dai una rapida occhiata alle persone presenti nello scatto per poi soffermarti a guardar una persona in particolare, odi quella persona, la odi con tutto te stesso.[Hanamiya Makoto/Kiyoshi Teppei]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tua madre, quella rompi palle, ti ha chiesto di aiutarla a mettere in ordine la soffitta, ragione per cui ora ti ritrovi seduto in un posto polveroso e pieno di ragnatele, circondato da scatoloni contenenti diversi oggetti, che in comune hanno ben poco. 
Non ti fai molti problemi e cerchi di far capire alla persona che ti ha incaricato di questo compito che non sei affatto entusiasta all'idea di dover stare in soffitta a frugare tra cose vecchie e inutili ma, ovviamente, a lei non importa gran che.
Rassegnato decidi di smettere di urlarle contro e, nonostante tu non abbia affatto voglia, inizi a svuotare quegli scatoloni e a suddividere i diversi oggetti che vi sono contenuti, formando diversi "mucchietti". Ma, improvvisamente, qualcosa all'interno di uno dei tanti scatoloni cattura la tua attenzione: una vecchia fotografia.
Ti guardi intorno prima di prenderla, come se avessi paura che qualcuno potesse vederti, nonostante, in fin dei conti, non stessi facendo niente di male. Ma, molto probabilmente sei tu che pensavi di star compiendo un atto in qualche modo sbagliato.
Dopo esserti accertato che nessuno ti stesse osservando, ti decidi a prendere quella fotografia: era una foto di gruppo, risalente ai tempi delle medie. Dai una rapida occhiata alle persone presenti nello scatto, per poi soffermarti a guardare una persona in particolare. Odi quella persona. La odi con tutto te stesso.
Di lui odi la sua faccia, la sua risata ed i suoi modi di fare. E' sempre stato così, sarà per il fatto che siete due persone completamente diverse; tu sei sempre stato una persona fredda e distaccata mentre lui era, ed è tutt'ora, una persona sempre disponibile a tendere la propria mano verso il prossimo e, forse, è questa la cosa che odi più di tutte: la sua eccessiva bontà.
Ti viene voglia di strappare quella foto in tanti minuscoli pezzi ma qualcosa ti impedisce di farlo. Sospiri, e decidi di mandare a quel paese le faccende che ti erano state assegnate, per poi stenderti, accartocciare la fotografia e lanciarla non molto distante da te. Chiudendo gli occhi, cerchi di pensare ad altro, ma a quanto pare, la tua mente non è d'accordo. Che rabbia, con tutte le persone alle quali potevi pensare proprio a lui?
Nonostante i tuoi continui sforzi non riesci a concentrarti su altro, così decidi di assecondare la tua mente. Ora che ti prendi un po' di tempo per ragionarci su, realizzi che il motivo per il quale odi così tanto quella persona. Lui è tutto quello che tu non sei mai stato e che, molto probabilmente, non sarai mai in grado di essere. Questo pensiero ti fa incazzare, non hai bisogno di essere come lui, tanto meno hai bisogno di amici. Li hai sempre considerati come dei grossi pesi, che riescono solamente a rallentarti, inutili. 
Allora perché sei invidioso di lui?
Basta. Non vuoi più sprecare del tempo pensando a quella persona, così, semplicemente, ti alzi e tiri un calcio a uno scatolone accanto a te, per poi posare lo sguardo sulla foto che avevi accartocciato qualche minuto prima. Ti avvicini, la raccogli e te la metti nella tasca destra dei pantaloni.
Alla fine non è stato del tutto uno spreco di tempo cercare di riordinare la soffitta, hai trovato una foto perfetta per giocare a freccette.
Sospiri nuovamente. Le cose fra voi due non cambieranno mai e questo tu, ormai, lo sai benissimo; però, dentro di te, speri che ti dia una possibilità. Che ti tenda la mano come fa con tutti gli altri e che rivolga anche a te un sorriso vero.
Fino ad allora continuerai ad odiarlo.
Sbadigli e ti stiracchi leggermente. Non hai più voglia di rimanere in quel posto polveroso e pieno di ragnatele così ti avvii verso le scale che portano al piano inferiore. Una volta scese, ti dirigi verso camera tua, ignorando quello che tua madre ti dice, non ti interessano le sue lamentele, che se la pulisca da sola la soffitta.
Tiri fuori la foto, per poi riporla nel primo cassetto del comodino situato accanto al tuo letto. La attaccherai dopo al muro, adesso hai solo voglia di chiudere gli occhi e abbandonarti in un lungo e profondo sonno, così ti stendi sul tuo letto, lasciandoti avvolgere dal buio.
 
"Non so cosa ti sia successo per diventare così, ma dovresti dare una seconda possibilità alle persone. Non tutte sono cattive sai?"
 
< Kiyoshi Teppei, sei proprio senza speranza. >
 
Dopo poco, la stanchezza prevale su ogni altra cosa e ti addormenti, con il sorriso sulle labbra.
  
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