Scese dal palco con il respiro affannoso, cercava di trattenere le emozioni ma era evidente che non ci riuscisse.
La sua Cherryn era stata estratta, aveva sperato con tutto se stesso che il suo nome non fosse scritto su quel minuscolo pezzo di carta ma non era andata come speravo.
L'aveva tenuta tra le sue braccia mentre per poco sveniva sul palco, sapeva che non avrebbe voluto vederlo li accanto a lei, pronti ad andare davanti alla morte ma...era la sua ragazza!
Ora ne era certo!
Cherryn Macchiavelli era la sua fidanzata!
Arrivarono al Palazzo di Giustizia, dove avevano la possibilità di scambiare quattro parole con i parenti prima di salire sul treno, sapeva che sua madre sarebbe venuta ma ora il suo più grande desiderio era catapultarsi nella stanza con la sua Cher per abbracciarla, starle vicino, consolarla in questo momento terribile.
Chissà quanto dolore aveva racchiuso nel suo animo in quel momento.
L'idea di percorrere la stessa strada che un tempo aveva fatto il suo migliore amico, l'idea di sedersi su una delle sedie dove probabilmente anche il suo Tom si era seduto...era terribile, come lo era per lui se ripensava a Jenna.
Aveva deciso che non voleva dimenticare Jenna, se hai amato profondamente una persona questa non ti lascia mai nemmeno se trovi la forza di andare avanti, aver amato intensamente non preclude la possibilità di amare altrettanto intensamente, ed ora lo sapeva!
Lo sapeva perché aveva trovato Cherryn, che amava con tutto se stesso!
Si lasciò cadere sulla sedia, indossava il suo abito migliore, uno smoking nero confezionatogli da sua madre. Decise di togliersi il papillon e sbottonarsi i primi tre bottoni della camicia candida.
Era sudato, come se avesse corso 1000km sotto il sole, era sudato perché era in un grandissimo stato di tensione ma non per lui..la sua sola preoccupazione era non riuscire a proteggere la sua amata come era già successo qualche anno fa.
Si impietrì quando sentì il rumore dei singhiozzi di una ragazza nella stanza accanto, ne era sicuro!
Era la sua Cherryn che piangeva!
Sbattè con forza tre pugni contro il muro per attirare l'attenzione della ragazza poi avvicinò la bocca alle pareti ed urlò più forte che potè, sperando che lei lo sentisse!
<< Cherryn, amore mio, io ti amo e non ti lascerò sola ora! Non ti lascerò sola mai! Noi sopravviveremo, sopravviveremo te lo giuro, io ti proteggerò sempre Principessa! Sempre! >>
Un Pacificatore agguerrito irruppe nella stanza
<< NON SI PUò COMUNICARE CON GLI ALTRI TRIBUTI!!>>
Urlò a gran voce intimandogli di smettere, smise di parlare per non mettere in pericolo Cher ma, dato che probabilmente aveva udito la sfuriata dell'uomo, colpì il muro altre tre volte per farle capire che stava bene, che non gli era successo nulla
Improvvisamente la portà si aprì!
Bolt si sforzò di sorridere mentre sua madre entrò con in braccio la piccola Rowena.
Lui corse incontro alle sue "donne" e prese la piccola mettendola al sicuro tra le sue braccia, forse quello era l'ultimo abbraccio che poteva dedicarle..la strinse al suo petto con vigore dandole un bacino sui capelli scuri.
La donna si sedette davanti a lui accarezzandogli una guancia con la mano sinistra...
<< Amore mio...speravo che...questa era l'ultima possibilità per essere estratto ed io...io speravo che...>>
la donna scoppiò in un pianto convulso!
Dopotutto aveva acquistato fiducia nella fortuna in questi anni, vedendo che il figlio non era mai stato estratto nonostante le numerose tessere che prendeva ogni anno per la sua famiglia, eppure non capiva perché fosse così sconvolta d'altronde doveva ben sapere che se non fosse stato Capitol a sceglierlo, lui si sarebbe offerto per Cherryn.
La donna cercò di riprendersi e staccò il viso dalle mani dove l'aveva affondato poco fa, i suoi occhi erano lucidi e pronti a piangere di nuovo.
<< E poi la ragazza del piano di sopra...vi ho visto l'altra notte insieme...sembravate due rose che sbocciavano insieme, che triste destino per voi...>>
Bol prese le mani della madre stringendole nelle sue.
<< Torneremo mamma non temere!>>
esclamò con sicurezza.
<< Io amo Cherryn e non permetterò a nessuno di farle del male, la terrò al sicuro nel caso il mio piano non potesse essere attuato, ma se dovessi sacrificarmi per lei e lei riuscisse a vincere, promettimi che non la odierai! Promettimi che la aiuterai a superare questo momento terribile, che ce la farete insieme! >>
La donna annuì lentamente
<< Non potrei mai darle la colpa, tuo padre avrebbe fatto lo stesso per me...>>
Purtroppo il tempo a loro disposizione era finito, il Pacificatore entrò intimando le due donne di uscire.
Bolt passò la bambina alla madre dandole un ultimo bacio sulle guance smunte, poi abbracciò la donna tremante.
<< Ti amo mamma>>
le sussurrò dolcemente mentre lei usciva in lacrime...
Ecco, ora la sua vita al Distretto 3 era ufficialmente finita, ora era un TRIBUTO!