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Autore: _icaneatnutella    21/09/2012    2 recensioni
Amanda è una ragazza con pochi amici e presa in giro da tutti per il suo aspetto fisico. Durante l'estate cambia, cambia del tutto. Vuole iniziare il quarto anno di liceo in pace con se stessa, non vuole più essere presa in gira da nessuno, ma più che altro vuole farsi notare dal suo amato Marco. il primo giorno di scuola però conosce un ragazzo misterioso, che cerca di diventare subito suo amico. Amanda si fiderà di lui? Proverà a fare amicizia con Nick?
Leggete la storia e lo scoprirete.
-Jas
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Hej Amanda, io ti amo”
“Anche io, ti ho sempre amato”
“Posso baciarti?”
“SI!”
“Oh…”

“Believe, believe, believe 
I don’t know how I got here 
I knew it wouldn’t be easy 
But your faith in me was so clear 
It didn’t matter how many times I got knocked on the floor 
But you knew one day I would be standing tall 
Just look at me now


Sveglia del cazzo che mi svegli proprio quando sto per baciare Marco. Per questa volta ti perdono perché è il primo giorno di scuola e sono felice perché potrò vederlo ogni giorno e potrò guardarlo come Homer Simpson guarda una ciambella glassata.

“Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Where would I be, if you didn’t believe”


Questa stupida sveglia che continua a portarmi via dai miei pensieri. Meglio che mi alzi dal letto o dovrò correre per arrivare in tempo a casa di Lucia dato che quest’anno andrò con lei a scuola, non ho voglia di prendere il pullman e vedere tutte quelle persone che riescono ad urtarmi lo stomaco di prima mattina.
Sono pronta in poco tempo dato che avevo preparato tutto la sera prima. Vado davanti allo speccchio e mi fisso per minuti e tra me e me dico che quest’anno sarà diverso dagli altri. Il quarto anno di liceo sarà stupendo. Marco mi noterà. Nessuno mi prenderà in giro per il mio peso, sono dimagrita quest’estate e anche di molto. Forse sono diventata anche più bella, chi lo sa.
Senza troppi pensieri, prendo lo zaino, tiro un gran sospiro, mi metto le cuffiette ed esco di casa. Pronta per una nuova avventura.

Cammino e vedo ragazzi che corrono per non perdere il pullman e io me ne vado tranquilla perché sono anche in anticipo. Dall’ipod parte ‘loser like me’, credo che sia la mia canzone preferita, mi da un sacco di energia e i ragazzi del glee sono la mia vita.
Parte il ritornello.

“Just go ahead and hate on me and run your mouth
So everyone can hear
Hit me with the words you got and knock me down
Baby, I don’t care
Keep it up, I’m tunin’ up to fade you out
You wanna be
You wanna be
A loser like me
A loser like me”


Senza nemmeno accorgermene sto cantando e ballando come una deficiente in mezzo alla strada, quando ad un certo punto quasi inciampo e vedo un ragazzo davanti a me. Bello, alto, riccio che mi fissa. Scoppiamo a ridere tutti e due contemporaneamente, anche se io sono rossa come un peperone. Il ragazzo misterioso continua a ridere, ma per fortuna dice qualcosa:
“balli bene”
“ehm… gra… grazie”
e inizio a riprendere il passo senza cercare di guardarlo, ma non ci riuscivo. Aveva un sorriso stampato in faccia, era dannatamente bello.

Sono quasi arrivata da Lucia e non riesco a smettere di pensare a quel ragazzo e alla grande figura di merda che ho fatto, chissà cosa avrà pensato, sicuramente crede che io sia una deficiente che non sa camminare, ma chi se ne importa, non lo rivedrò più sicuramente.
Arrivo da Lucia  e suono al citofono.
“Chi è?”
“Sono Amanda”
“Aaaaaamy! Scendiamo subitooo!” l’allegria di Lucia mi irrita, ma le voglio bene.
Scende di fretta sbattendo il portone e corre da me, abbracciandomi talmente forte da farmi diventare bianca come il latte. E pensare che ci siamo viste ieri per ripetere latino. Le racconto subito della mia bellissima figura e lei ovviamente ride di me, ma fa niente, ormai lo sanno tutti che sono una frana e che cado sempre.
In macchina ascolto la musica, perché Lucia parla troppo, ma è convinta che io la stia ascoltando. Poverina.

Arriviamo a scuola e vedo l’inferno. Gente nuova e vecchia. Le solite facce di cazzo che dovrò vedere ogni giorno per l’ennesimo anno. Da lontano vedo Valentina che inizia ad urlare come un’oca.
“Luciaaaaaaaaaa!”
“Oh no” rispondiamo insieme senza nemmeno accorgercene.
“Valentina tesoro, come stai?” Le risponde Lucia con un tono finto.
“Benissimo cucciola, come hai passato le vacanze?”
“Bene e t…” Valentina mi guarda dalla testa ai piedi e con una voce stridula tanto da stordirmi le orecchie dice “OH-MY-GOD! Amanda! Ma non ti avevo riconosciuta tesoro! Sei diventata a dir poco FA-VO-LO-SA! Sei dimagrita tantissimo e sei diventata bellissima! Però dovresti truccarti sai!”
“Oh grazie”
Valentina non la sopporto, sono in classe con lei dall’asilo, mi ha sempre presa in giro e criticata,  certe volte fingeva di essere mia amica, ma finiva sempre che mi sparlava da dietro o fingeva di esserlo solo perché aveva bisogno di qualche favore dal genio del computer.
Quasi nessuno mi ha riconosciuta.
Saluto Lucia e inizio ad andare verso la mia classe. Purtroppo non siamo insieme, lei fa il linguistico e io lo scientifico.
Non appena arrivo in classe vedo che è vuota e cerco di prendermi il posto migliore, il più possibile isolato da tutti. Pian piano arrivano tutti e mi salutano con un tono sorpreso e divertito allo stesso tempo. Chissà chi prenderanno in giro quest’anno. Valentina si siede dietro di me. Che beeello! Io sono seduta da sola ovviamente, ma meglio sola che mal accompagnata, no?
Alla prima ora abbiamo italiano. Nemmeno il buongiorno che già inizia a dire che siamo una massa di capre imbecilli. Amo troppo questa prof, forse perché sgrida in continuazione Valentina. Dopo un discorso senza fine bussano alla porta, ma io non guardo chi è. Sono impegnata a pasticciare il diario scrivendo da tutte le pareti “M+A”.
“Salve professoressa. Mi scusi per il ritardo, ma dovevo firmare delle carte in segreteria”
“Oh ma non ti preoccupare caro, sei il benvenuto! Ragazzi, lui è il vostro nuovo compagno, Nicholas Jonas. Fa parte di uno scambio culturale americano e starà qui in italia per due anni e cercate di non fare i soliti cafoni e fatelo sentire a casa!”
Alzo la testa per vedere il nuovo cocco della prof e rimango a bocca aperta.
“Tu…” diciamo all’unisono.
La prof ci guarda confusa.
“Allora Maglia, dato che vi conoscete già e non voglio sapere come, sarai la compagna di banco di Nicholas”
“Ma prof..”
“Niente storie Maglia! Accomodati pure Nicholas”
Si siede vicino a me sorridendo. Che caspita ha da ridere?
“Puoi chiamarmi Nick” dice con il suo accento americano dannatamente sexy.
“Mh.. Sono Amanda” cerco di non guardarlo negli occhi. Mi vergognerei troppo.
“Ehi tesoro, io sono Valentina” e ti pareva.
“Io sono Nick” come fa ad essere così bello?
“silenzio lì dietro?” mi fa saltare dalla sedia ogni volta che grida.
Le prime due ore non passano mai e io voglio vedere Marco. Quest’anno è nella mia classe accanto. Ho una cotta per lui dall’asilo e si sarà messo con Valentina parecchie volte e ogni volta finiva che mi chiudevo in classe a piangere come una deficiente. Marco non mi parlava quasi mai, solo se aveva bisogno di qualcosa e quando lo faceva ero la ragazza più felice del mondo.
Finalmente suona la campanella e io mi precipito alla porta e cerco Marco con lo sguardo. Eccolo, con la sua solita bellezza e con il suo sorriso dannatamente perfetto.
Sento Valentina che urla.
“Marco amore mioooo” e lo stringe in un abbraccio e iniziano a chiacchierare. Io continuo a guardarlo con uno sguardo da ebete.
“Piccola cotta eh? Bhe, se ci provi con un ragazzo così come balli avrai successo” dice ridendo.
“Non è divertente mr America” cerco sempre di evitare il suo sguardo.
“Oh si se lo è”
“Va bene forse un po’” e faccio un piccolo sorriso.
“Spero che possiamo diventare amici, a quanto pare abitiamo pure nello stesso paese, magari ci possiamo vedere i pomeriggi per studiare insieme”
“Ehi calma calma mr America. Io sono Amanda Maglia. La ragazza più sfigata dell’intero liceo. È il tuo primo giorno qui, non rovinarti da subito la reputazione. E poi io sono una tipa solitaria”
“Ah si? E perché mai saresti la ragazza più sfigata del liceo?”
“Lascia perdere. Dovresti farti amici come Valentina”
“Non mi piace, sembra molto falsa”
Lo guardo incredula, ha capito in poco tempo il vero carattere di Valentina. Io ci ho messo anni e ho sprecato un sacco di lacrime. Non è così tanto male mr America, credo.
“va bene mr America, posso aiutarti in italiano proprio se ne hai bisogno, ma tu mi devi aiutare in inglese”
“Affare fatto, dammi il tuo numero”
Perché lo sto facendo? Sto scambiando il mio numero con mr America, l’ho appena conosciuto e già credo di potermi fidare di lui. Spero non sia come tutti quelli della mia scuola.
“Ciao Amanda”
Mi cade il cellulare e fisso Marco a bocca aperta “C…c… ciao”
Mi fa l’occhiolino e se ne va in giro per il corridoio.
Suona la campanella, riprendo il cellulare, scanso Nick e torno a sedermi. Pensando tutto il tempo a Marco.

Continuo ad avere un sorriso da ebete per tutto il giorno. Poteva iniziare meglio il primo giorno di scuola? Marco, il ragazzo più bello della scuola, mi ha salutato, ha salutato ME. La ragazza sfigata. Solo oggi avrò scritto tre pagine di diario su di lui. Mamma mia quant’è bello.
Mi metto le cuffiette con la musica al massimo e continuo a pensare a quant’è bello e perfetto Marco.
Mi addormento ascoltando Believe.
“Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Where would I be, if you didn’t believe”









E' la mia prima ff, quindi siate gentili con me çç 
Mi è venuta in mente perché la stupenda figura che ha fatto Amanda è capitata a me qualche giorno fa e così mi è venuta l'ispirazione. E una mia amica mi ha obbligata a pubblicarla e.e
Spero vi sia piaciuta c:
-Jas.



  
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