21/09/2012
1 recensioniTears in Rain
a Ceol
-Raccontare...le mie memorie?-Gilbert guardò la lettera che gli era stata inviata, era da una casa editrice interessata a conoscere di più riguardo la sua storia, quella dell'"Oresama" Gilbert Beilschmidt. Era...in che stato era? Uhm...stranito, ecco. Era decisamente stranito. Non perché non fosse abituato a rilasciare interviste e simili, sia chiaro, ma perché, una proposta del genere, non gliel'aveva mai fatta nessuno. Si sedette alla scrivania, appoggiandovi i gomiti sopra e intrecciando le mani, riflettendo sul da farsi. Accettare o rifiutare, cosa scegliere? Il suo passato non era stato semplice...e il peso della sua grandiosa storia lo sopportava tuttora, ogni qualvolta gli veniva ricordato che ormai era solo un'ex-nazione gloriosa e nulla più. Sospirò, prendendosi la testa tra le mani. Rifiutando, non avrebbe dovuto affrontare per l'ennesima volta i fantasmi del passato che puntualmente lo tormentavano nelle lunghe notti piene di incubi. Ma d'altra parte, accettando, avrebbe provato a sconfiggere quei fantasmi, mettendo a nudo il suo lato più intimo e profondo, mostrando che c'era altro, dietro quell' "ex-nazione". -Pensa, Gilbert, pensa...- ripetè a se stesso come un mantra, tentando di prendere una decisione. Alla fine, però, non fu capace di decidere. Per riuscire a pensare meglio, perciò, scelse di ritrovare i suoi diari, nel caso gli venisse una qualche ispirazione. E proprio mentre era alla ricerca, tra gli scaffali traboccanti di roba nello scantinato di casa sua, del primo volume dell'innumerevole serie dei suoi diari, cominciò a ricordare. E gli venne in mente....
Quando ancora apparteneva all'Ordine dei Cavalieri Teutonici. All'epoca era ancora piccino e anche abbastanza povero, solo in seguito sarebbe diventato lo Stato forte che tutti ricordavano. Però già dava segni di forza, espandendosi man mano verso la Pomerania e Danzica e rendendole suoi possedimenti. E poi, dopo tanto, avendo come capi prima Federico Guglielmo detto "Il Grande Elettore" e dopo suo nipote, Federico Guglielmo I, entrambi appartenenti agli Hohenzollern, divenne finalmente uno Stato vero e proprio. Essi riuscirono a farlo crescere, riunendo nelle loro mani vari territori, e anche con l'aiuto della politica intrapresa, incentrata sul "do ut des" (come accadde con gli ugonotti, che vennero accolti solo per poter sfruttare le loro preziose capacità di lavoro), Prussia si rafforzò molto. Successivamente, con il cancelliere Otto von Bismarck, Prussia continuò il suo cammino di crescita e rafforzamento, espandendosi e ingrandendosi sempre più. Ormai poteva fregiarsi del titolo di "Gilbert il Magnifico", era davvero al massimo del suo splendore. Ma, in seguito, iniziò il suo lento, lungo, ma ormai inesorabile declino. Ogni cosa ha una sua fine, dopotutto. Dopo il duro colpo che ricevette dal cancelliere Fritz von Papen e il "Preußenschlag", colpo di Stato considerato poi anticostituzionale, Gilbert concluse la sua storia il 25 febbraio 1947, quando la legge n.46 emanata dal Consiglio di controllo alleato cancellava la sua nazione dalla cartina. Ricordava ancora quell'articolo a memoria, come se stesse ascoltando in quel preciso istante
quelle parole ...
le parole della sua fine...
Tutt'a un tratto si ridestò. Era finito seduto a terra,appoggiato alla libreria, e...stava piangendo. Calde lacrime gli scivolavano lungo le gote, lacrime di un passato che fa sentire tutte le sue sofferenze. Di un passato pieno di momenti memorabili, ma che un giorno sarebbero andati perduti. Cosa era, in fondo, la sua storia in confronto a quella dell'universo intero? Nulla di più di una semplice goccia che si disperde nella pioggia, ecco.
-All those moments will be lost in time. Like tears in rain...-
pronunciò semplicemente, racchiudendo quello che pensava in quell'unica, piccola frase. Però, forse, non era detta l'ultima parola....Prese il cellulare e ritornò di sopra, per poter così chiamare la casa editrice. Avrebbe pubblicato quel libro, e sarebbe stato assolutamente fantastico.
Angoletto dell'autrice
Allora, questa storia è nata da una specie di scommessa tra me e un'altra autrice, la Ceol a cui è appunto dedicata, che mi ha proposto "Cosa ne pensi di scrivere entrambe una one shot con lo stesso titolo per vedere cosa ne uscirà?" L'idea m'è piaciuta, ed ecco il risultato, che è ciò che avete appena letto sopra :) Spero vi sia piaciuto, commentate se vi va! :D