Occhi di ghiaccio

Erano venti minuti che stavamo in pullman, io ero con lo sguardo perso verso l'esterno, sul paesaggio che scorreva velocemente sotto i miei occhi.

Mia sorella era seduta di fianco a me, che parlva tranquilla con Alex, che come al solito faceva il deficente, provandoci tranquillamente con la mia sorellina, incurante delle occhiate assassine che gli lanciavo.

Di solito non me ne fregava niente se Alex ci provava con Lily, ma oggi era più irritabile del solito quindi ogni minima cosa mi dava fastidio.

Non capivo l'utilità di quell'idiozia.

Andare in un liceo umano per provare ad individuare la nostra sposa, compagna per la vita di un demone.

Su su, che può essere che ti innamori, e mi porti una bella ragazza a casa al tuo rirorno.

Si, come no!

Se quel dannato vecchio pensava una cosa del genere si era sicuramente sniffato qualcosa, pur avendo la veneranda età di 500 anni.

Trovarmi una sposa in un liceo di ragazzine allupanate, che alla mia vista si sarebbero sciolte come burro al sole, non era la mia più grande ambizione, non mi interessavano molto nenmmeno per una seratina di sesso, non ci sarebbe stato gusto a conquistarle, perchè erano già completamente cotte di me.

Per queste cosa preferivo donne più mature, almeno loro tentavano di resistermi.

Tentavano, perchè prima o poi, con o senza poteri, mi cedevano tutte.

Naturale, come si non può cedere a me?

Il mio carettere e la mia superbia potevano allontanare ,ma il mio corpo no.

Non per vantarmi, ma potevo spesso e volentieri esibire un fisico che alle donne faceva impazzire.

Quindi sicuramente appena entrato in quella sottospecie di scuola mi sarei ritrovato circondato da gruppi impazziti di ragazzine adoranti.

Sbuffai nuovamente, attirando l'attenzione di Lily, che mi guardo sorridendo e di Alex, che gnigno e passo lascivamente una mano sul braccio di mia sorella, mano prontamente bloccata da me.

<< Su Adrian! Non essere così scontroso, stiamo andando a caccia, ti immagini le ragazzine che ci scoperemo? >> mi guarda tutto contento, come se avesse fatto chissà quale scoperta.

La guardo sbuffando di nuovo, al punto che lui ormai perde la speranza.

Passo i restanti dieci minuti di viaggio in religioso silenzio, imprecando contro mio padre e quel coglione che ci prova con mia sorella.

Il pullman si ferma, e mia madre, in tutta la sua bellezza è la prima a scedere, essendo la preside del nostro istituto.

In poco tempo tutto il pullman si svuota delle vente persone scarse oltre a noi, quindi con lentezza mi alzo e con le mani in tasta scendo.

Guardo la facciata del liceo che ci ospiterà per cinque lunghissimi giorni e ammetto a me stesso che non è poi così brutto.

Vedo mia madre e il gruppo ristretto di persone sorteggiate per venire a questa pagliacciata incaminarsi verso un tizio, che da quello che redo di aver capito sia il bidello.

Ci fa andare dietro la scuola, verso una grande costruzione di legno, ed intendo sia la palestra da tutti i palloni racchiusi nelle ceste all'esterno.

Ci fermiamo davanti la porta e l'ometto basso ci dice di aspettare un attimo.

Lo vedo sparire.

Da dietro la porta si sentono parecchi rumori, segno che tutti si stanno sistemando, poi il bidello arriva e apre la porta.

Mia madre entra, ed io intanto fattomi avanti entro al suo seguito, con i miei compagni dietro.

Guardo verso la miriade di teste girate nella nostra direzione e poi e un attimo.

Nel mio campo visivo entrano due occhi azzurri.

Due occhi di ghiaccio.

Due occhi di ghiaccio che calamitano la mia attenzione, facendo diventare il possessore di questi occhi mia unica ragione di vita.

Lo sento, e come se la mia anima fosse nata solo per sfiorare e congiungersi con LEI.

Tutto ciò che mi importa e correre da quegli occhi e rendere un essere divino, colei che è la mia compagnia, colei che venererò.

Perchè è una lei, il taglio deglia occhi felini son femminili.

Sento un bruciante desidero di fare miei quegli occhi.

Miei, solo miei, voglio legare lei a me fisicamente, mentalmente e spiritualmente, attraverso la cerimonia, bere il suo sangua e vederla con gli occhi stravolti dalla passione per me.

Poi questo ghiaccio che mi ha infuocato sparisce, e io sperduto cerco di nuovo un contatto, che mi riporti al quel posto idilliaco che mi sembrava il paradiso.

Mia madre vedendomi avanzare mi blocca.

Va avanti prima di me o poi mi fa segno di seguirla sul palco con Alex e Axel, per il discorso di benvenuto del preside.

Salgo sul palco e vengo spostato vicino una bionda tinta, con le tette che le arrivano in gola.

Mia madre mia guarda dubbiosa pre il fatto di essermi fatto comandare così facilmente.

Ma io non le do peso, sono ancora piacevolmente scioccato dalle emozioni della vista della mia sposa.

Perchè lei doveva essere la mia sposa.Lo sentivo e ne ero sicuro.

Ora capito il perchè di tutti quei vaneggiamenti sulla pace dei sensi e suoi sentimenti.

Poi li rividi, due splendidi occhi, messi come gemme su una pelle pallida, delle labbra rosse il tutto incorniciato da una cascata di capelli neri come le ali di un corvo.

Occhi divini potevano essere incorniciati solo da un viso divino.

Occhi negl' occhi.

Occhi di dea.

Occhi da venerare.

Occhi di sogni, che popoleranno la mia mente.

Occhi di Ghiaccio.


Angolo autrice
Ciao a tutti questo è un missing moment della storia la sposa del demone, volevo consigliare la lettura della mia storia completa a chi è piaciuta questa shot.
Volevo ringraziare in anticipo che recensirà e ricorderà questa storia.
Volevo scusarmi con chi segue la storia principale, in settimana cercherò di aggiornare.
Per chi volesse entrare nel nostro gruppo di pazze https://www.facebook.com/groups/483107111717601/

Secretly99
Ps. Una piccola recensioneeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!