Perdonami…
Perché
avevi quello sguardo triste L?
Sapevi
che dovevi morire?
Per
questo hai passato gli ultimi istanti della tua vita con me?
…Che
cosa mi volevi dire…L?
Perché
sto così male? Perché non faccio finta di niente come al
solito e continuo il mio cammino? Perché? Me lo puoi dire tu, L? No che non
puoi…perché ormai non ci sei più…perché ormai sei morto…
Non
resisto…mi sento male, ho solo voglia di vedere ancora il tuo volto, i tuoi
occhi, di saggiare ancora le tue labbra che ho potuto provare per poco, eppure
già mi mancano. Mi manchi. Sei felice, adesso? Adesso che sei riuscito a farmi
innamorare di te? Non lo so e credo che non lo saprò mai, infondo, quando
morirò, non andrò ne il cielo ne all’inferno, per me
ci sarà solo il nulla ed in quel nulla, tu non ci sarai…
Se
ripenso a quello successo qualche ora fa, mi viene da ridere, ma poi vorrei
piangere…strano, no? Io che non ho mai pianto, io che sono sempre stato forte e
che l’ho dimostrato più volte…adesso, perché ti ho ucciso io, nonostante a
farlo sia stata Rem, avrei una voglia assurda di
versare tutte le lacrime che non ho mai pianto.
Ricordo
quando ti ho visto lì, su quel tetto, con il volto rivolto verso al cielo
piangente, forse anche lui sapeva che saresti morto e piangeva per te, non
credi? Ricordo che quando mi hai visto hai sorriso, invitandomi ad avvicinarmi
a te e l’ho fatto. In breve eravamo entrambi bagnati fradici, eppure tu non
volevi rientrare, volevi rimanere lì a sentire le campane che non riuscivo a
percepire, ma poi le ho sentite anch’io quelle maledette campane. Quando siamo
rientrati, io stavo seduto sugli scalini a tamponarmi i capelli, ricordi? Tu mi
sei avvicinato e hai iniziato ad asciugarmi i piedi, nonostante ti avessi detto che non volevo, eppure ti ho lasciato fare e tu
mi hai praticato anche un massaggio. È stato così rilassante! Però tu non ti
eri asciugato la testa ed i tuoi capelli bagnati hanno cominciato a gocciolare.
Piccole gocce sulla mia pelle. Mi chiedo se fossero
veramente gocce di pioggia quelle. Ti ho asciugato i capelli con il mio
asciugamano e tu mi hai fissato chiedendomi scusa mille volte, per poi
continuare e sussurrarmi semplici parole
« Sono
triste…»
E quando
ti ho chiesto il perché, tu mi hai guardato con un sorriso amaro in volto,
eppure eri bellissimo, rimasi incantato da te, da quell’occhio che mi guardava,
poiché l’altro era coperto dai capelli, così triste ma pieno di dolcezza e lì
l’hai fatto, dopo avermi sussurrato altre poche parole mi hai baciato ed io,
quelle parole le sentii solo brevemente, troppo impegnato a pensare alle tue
labbra su di me, oh, ma quanto avrei volute sentirle prima!
« Presto
capirai il perché…»
Mi sono
lasciato andare, baciandoti a mia volta con passione ed irruenza. Non so come, ne perché, ma ci siamo ritrovati stesi quei gradini a fare,
adesso posso dirlo con certezza, l’amore. È stato magnifico entrare dentro di
te, sentire che mi sei appartenuto completamente ma dopo, quando siamo tornati
alla base, Watari è morto cancellando tutti i dati
nel computer e tu…sei morto dopo poco…
Quando ti
ho visto cadere al terreno, senza che potessi fare nulla per impedirlo, mi sono
spinto verso di te, afferrando il tuo corpo nella caduta e tu mi hai guardato,
stringendomi il braccio con quelle poche forze che avevi ed io…io che ho fatto?
Ho sgranato gli occhi, incapace di credere a niente e poi…poi, poco prima che
tu morissi, ti ho mostrato il mio vero volto. Un demone. Sono sicuro che hai pensato questo. Ti ho guardato con un ghigno malefico in
volto, sussurrandoti
« Ho
vinto io »
E tu hai
sorriso per l’ultima volta, sicuro che in realtà, a vincere sei stato tu. Avevi
ragione. Avevi maledettamente ragione! Dopo che i tuoi occhi si sono chiusi, mi
sono sentito sprofondare nell’oscurità ed il mio ghigno è sparito velocemente,
lasciando il posto ad un’espressione disperata…finta…no, vera. Ho urlato il tuo
nome, o quello che ci avevi detto, chiedendoti di svegliarti, dovevo far vedere
la mia preoccupazione fasulla, altrimenti gli altri avrebbero sospettato di me,
ma non sai quanto vera fosse la mia disperazione
mentre ti stringevo a me per l’ultima volta.
Guarda
cosa mi hai fatto.
Tu
dall’alto guardami, e pensa a quanto sia stupido
quest’uomo che hai amato fino all’ultimo, perché lo so…perché ti ho sentito.
Dentro di te, il tuo ultimo pensiero, il tuo ultimo sorriso, mi diceva solo una
cosa
« Ti amo
»
E adesso
sono qui, sul tetto di un edificio, a scrivere nomi e nomi
sul mio Death Note, perché anche se ti ho
perso, se ho perso la mia guerra, almeno il mio mondo lo devo costruire. Un
mondo dove nessuno è malvagio e quando ci sarò riuscito, morirò, sperando di
poterti vedere un’ultima volta, solo per dirti questo
« Hai
vinto »
Ma fino
ad allora aspettami, guardandomi dall’alto della tua postazione o chissà,
magari ti sei reincarnato e mi stai cercando, se è così, allora ti aspetterò.
Ricordati L, ti riconoscerò sempre, anche fra milioni di anni, perché noi…siamo
uguali…
OWARY
Ok,
piccola shot senza pretese, ma non ho resistito dallo
scriverla! Allora, per chi non lo sapesse, è vero che L
asciuga i piedi a Light e che gli fa un massaggio, così come è vero che Light
intanto gli tampona i capelli con il suo asciugamano! Ciò che non è vero è il
seguito, e si era capito, tranne l’ultimo sorriso di L ed il ghigno e la
disperazione di Light. Spero in un commentuccio,
almeno per L, che prima odiavo e speravo che morisse, ma poi, dopo aver visto
questa scena così shonen ai e pucciosa
mi era simpatico ç_ç addio L, spero che tu possa
rivedere il tuo amato Kira!