Una tacita promessa.

-Lucy POV-

Quasi non ci credo.

Vedere Natsu star lì, accanto all'altare, le mani congiunte, lo sguardo sfuggente, il peso caricato ora su una gamba ora sull'altra, nervoso, è davvero strano.

Ho fantasticato più volte su questo momento.

Come nelle mie fantasie, è lì, fermo, ad aspettare nervosamente.

Come nelle mie fantasie, non appena il suo sguardo si posa sulla sposa, che percorre la navata centrale lenta e con una grazia che ha dell'innaturale, il suo volto si distende, le mani vengono lasciate penzolare ai suoi fianchi, i piedi ben impiantati al suolo, gli occhi che non la lasciano nemmeno per un secondo.

Il sorriso più bello che abbia mai fatto.

Questa volta, però, la ragazza a percorrere la navata ha dei candidi capelli argentati, tagliati corti, e degli splendidi occhi azzurri.

Questa volta, a differenza dei miei sogni, a raggiungere Natsu, radiosa, non sono io.

Ma, in fin dei conti, lo avevo capito, che sarebbe andata così.

Quello che mi sorprende, è che non sento quel dolore che mi ha accompagnata tutto questo tempo.

Che si ripresentava più forte ogni qual volta li vedessi assieme.

Quello che mi sorprende, è che sto bene. Bene davvero.

È come essere avvolti da un'aura benevola, di quelle che cullano l'anima e curano le sue ferite.
Sento di avere le lacrime agli occhi, ma non per la tristezza, o la gelosia, me per la gioia, la commozione.

Sono grata agli spiriti per avermi concesso la possibilità di essere qui, oggi.

Sono grata agli spiriti per avermi concesso la possibilità di assistere alla realizzazione di una tacita promessa.

Lisanna ha raggiunto l'altare, il master lascia il suo braccio, piangendo silenziosamente, mentre lei si porta al fianco del suo sposo, mentre Mira, Levy e Lluvia prendono i loro posti da damigelle d'onore.

Lei ha uno splendido abito bianco. Di quelli semplici, che cadono leggeri sulla pelle, privi di tutte quelle decorazioni pacchiane che spesso si vedono sugli abiti da matrimonio.

Una piccola coroncina azzurra, abbinata ai fiori che regge con entrambe le mani, le fa da copricapo.

Una catenina sottile, alla cui estremità è posto un piccolo ciondolo del medesimo colore della coroncina, le mette in risalto il collo magro.

Niente veli. Niente decorazioni ottocentesche.

Non ne ha bisogno, lei.

Sorride radiosa, bellissima, mentre i suoi occhi lucidi e brillanti si posano sul suo compagno.

Lui indossa un classico smoking nero. Ci è voluta tutta la pazienza mia e di Erza, per convincerlo a lasciare da parte i suoi abiti usuali, almeno per un giorno.

Non porta la cravatta, però.

Al suo collo c'è l'inseparabile sciarpa.

Quella si è rifiutato di lasciarla, anche solo per un po'.

Alla sua destra, in qualità di testimoni, Elfman si abbandona ad un pianto da vero uomo, Gajeel sbuffa, cercando di nascondere gli occhi lucidi che si portano più volte sulla mia piccola amica dai capelli azzurri, e Gray sorride, incoraggiante, portando di tanto in tanto lo sguardo su una sognante Lluvia.

Loro, probabilmente, saranno i prossimi.

La cerimonia procede tranquilla, accompagnata da qualche singhiozzo sommesso, di commozione.

Giunge velocemente, forse troppo, il momento del bacio.

È leggero, delicato, il contatto delle loro labbra, al contrario del boato di approvazione della gilda, che con ogni probabilità è stato udito anche nei confini più remoti della città.

Il bouquet, lanciato con grazia da una gioiosa Lisanna, finisce con il colpire sulla testa Lluvia, risvegliandola dai suoi sogni ad occhi aperti, che,notando poi il bouquet, finito nelle sue mani, lancia un'occhiata adorante al suo Gray, per poi svenire in una marea di cuoricini ed essere sorretta proprio da quest'ultimo, che,dopo un sonoro sbuffo, guarda il viso della sua compagna, senza riuscire a nascondere un sorriso spontaneo.

Usciamo di corsa, ignorando tutte quelle cerimonie caratteristiche, come il lancio del riso.

Natsu solleva sua moglie in perfetto stile principesco, mentre lei avvolge le braccia al suo collo, e corrono con noi verso la gilda.

È lì che si terrà il buffet.

In perfetto stile Fairy Tail.

*

“È un vero peccato che il bouquet non sia finito nelle tue mani, Lucy.”

È Loki a sussurrare quelle parole al mio orecchio, facendomi arrossire.

Mi giro a guardarlo, mentre attorno a noi volano pezzi di cibo di ogni sorta e panche di varie dimensioni.

Mi guarda sorridendo, conscio del fatto che io provi dei sentimenti vero il dragon-slayer del fuoco, ma con una vena di speranza negli occhi.

E io so che se lui saprà aspettare, un giorno non lontano riuscirò ad amarlo, come ora amo l'esuberante mago dai capelli rosa.

E forse, un giorno, anch'io percorrerò quella lunga navata con indosso un bellissimo vestito bianco.