RATING: Verde.
GENERE: Comico, Nonsense, Romantico (?).
PAIRING: JongKey, 2Min, Onew/Sorpresa.
AVVERTIMENTI: Slash, demenzialità in
abbondanza, OOC (è inevitabile,
temo).
DISCLAIMER: Nessuno degli SHINee mi appartiene
(anche se vorrei adottarli tutti, ma vabbè);
fyccina scritta assolutamente non a
scopo di lucro: non guadagno niente dalla mia attività di
fangirlamento
compulsivo.
DEDICA: A
Cloud
Ribbon, perché non le dedico una storia da tantissimo tempo
e perché lei è
l’altro emisfero del mio cervello, la mia metà
della mela <3.
NOTE: Premetto che questa è la prima
fanfiction che scrivo sugli SHINee
(nonché all’interno della sezione Artisti
Musicali). Sono una Shawol con solo
due-tre mesi di esperienza alle spalle, praticamente una neofita: ergo
non odiatemi
troppo se ho scritto un mucchio di castronerie XD.
Che altro dire? Buona lettura (si
spera)!
Jinki si è sempre
ritenuto -a ragione- una persona che si adatta facilmente a qualsiasi
situazione, per quanto scomoda essa sia. E’ un ragazzo alla
mano e senza troppe
fisime: quando i manager hanno annunciato a lui e al resto degli SHINee
che
avrebbero condiviso tutti e cinque un’unica stanza non
s’è fatto alcun
problema.
Non gli dà fastidio
l’idea di dormire su un materasso singolo piazzato tra due
letti a castello,
dicendo addio a qualsivoglia forma di privacy, né che ogni
tanto il suo sonno
venga disturbato da uno schioccare timido di baci e gemiti a malapena
trattenuti. Comprende benissimo le esigenze di Minho e Taemin,
fidanzatini
novelli alla loro prima esperienza amorosa; ricorda
ancora i primi
giorni della relazione con Lui, quando tenere le
mani a posto per non
farsi scoprire dai rispettivi manager sembrava un’impresa
titanica…
Fortunatamente Jonghyun e Kibum, da bravi genitori putativi del gruppo,
hanno
da tempo imparato la discreta arte dell’appartarsi in un
luogo non meglio
identificato dove poter commettere le peggiori sconcezze.
Jinki fa del suo
meglio per essere un leader responsabile e di cui ci si possa fidare.
Sopporta
con grazia le scenate da primadonna di Kibum, lascia che Jonghyun di
quando in
quando prenda in prestito i suoi vestiti senza avvisarlo; accetta di
giocare in
coppia con Minho alla Wii anche dopo un’estenuante giornata
di prove e
partecipazioni a programmi televisivi, si assicura che Taemin si tenga
ben
lontano dai fornelli e in generale dagli oggetti di forma acuminata o
dotati di
lama.
Jinki vuole un bene
dell’anima a quelli che, da quattro anni a questa parte,
considera i suoi
fratelli minori. Davvero. Ma ci sono giorni in cui sarebbe disposto a
rinunciare a vita al pollo fritto pur di levarseli
di torno.
Rumore di porta
sbattuta, interruttore della luce acceso a tradimento: sono le sette di
una
domenica mattina e la giornata non inizia con le migliori premesse.
Jinki sbadiglia
sonoramente. In piedi, di fronte al suo letto, gli pare di scorgere lo
sgargiante pigiama rosa, decorato con unicorni e arcobaleni, di Kibum.
“E’
inaudito” lo
sente esasperarsi. “Passi il tubetto del dentifricio
schiacciato a metà, passi
la lacca per capelli che finite prima che io riesca ad utilizzarla
più di due
volte: ma la mia crema per il viso non si tocca, mi
sembrava di essere
stato abbastanza chiaro!” sbraita, brandendo un vasetto vuoto
per tre quarti.
“Kibum” prova a
calmarlo Jonghyun, emerso da sotto le coperte con due occhiaie da dare
invidia
ad un procione -evidentemente la notte prima si son dati da fare, pensa
il
leader tra sé e sé, ormai completamente sveglio.
“Non è
giusto”
scuote la testa Kibum. “L’ho comprata nemmeno una
settimana fa e, per quanto io
sia più donna di migliaia di nostre fan, è
impossibile che l’abbia già quasi
finita. Ieri mattina ce n’era ancora un bel po’, me
lo ricordo benissimo!”
“Kibum”,
ritenta il
suo ragazzo, “te la ricompro io, s’è
questo il problema. Torna a dormire, ti
prego”.
“Mi dispiace, non
posso. E’ una questione di principio, tesoro” dice,
facendo avvampare Jonghyun.
“Privarmi della mia costosissima Creme de la Mer
è praticamente una
dichiarazione di guerra… Ed io ho il dovere morale di punire
il ladruncolo” corruga
le sopracciglia.
“Taemin” indica
poi, accusatorio. “Sei stato tu, non è
vero?”
“Cosa?”
è la vivace
protesta dell’altro, che si tira prontamente a sedere.
“Perché sospetti di me?
Non mi permetterei mai di toccare la tua crema, tanto più
che non è nemmeno
adatta al mio tipo di pelle”.
“Ma non mi hai
certo chiesto il permesso di spruzzarti addosso la mia Eau
Par Kenzo”.
“Una sola
volta!”
sbuffa sistemandosi una ciocca ribelle. “Sapete che
c’è? Mi sono proprio rotto
di venire tirato in ballo ogni santissima volta che si parla di
cosmetici e
altra roba da femmine. Ho un fisico androgino e più fanboy
di tutti gli altri
idol sudcoreani messi insieme, ma non sono una ragazza!”
Si alza, fiero ed
agguerrito nel suo pigiama di Hello Kitty, e punta il dito contro il
letto
sopra il suo, da dove fa capolino la chioma arruffata di Minho.
“E se proprio ci
tieni a saperlo, Kibum, è stato il mio stupido ragazzo ad
usare la tua stupida Creme
de la Mer!”
“Taemin…”
Minho gli
rivolge uno sguardo ferito.
“Scusami”
mormora
l’altro. “Avevo promesso di non rivelarlo a
nessuno, ma devo pur difendermi da
certe accuse. Cerca di capirmi” conclude prima di avviarsi a
grandi passi verso
il bagno e di chiudervisi dentro.
“Ti scuso, ti
scuso” mugugna il rapper. “Ma tanto stanotte dovrai
pagare pegno”.
“Fossi in te
aspetterei a fare promesse che non potrei mantenere, Minho”
lo silenzia Kibum
con occhi fiammeggianti. “Voglio proprio vedere se sarai
ancora in grado di
camminare, dopo che avrò finito con te!” e
ciò detto si arrampica sulla
scaletta del letto a castello.
“N- No, Kibum, ti
prego!” supplica Minho ricevendo in risposta una cuscinata
dritta in faccia.
“Non dovevo, scusami, giuro che te ne ricompro due vasetti
-che dico, altri
cinque!”
“Non mi commuovi,
mio caro” ghigna Kibum, inchiodandolo al materasso e
prendendo a fargli il
solletico.
“Nooooo!
Tipregotipregotiprego,
torna in te!” urla il malcapitato contorcendosi dalle risate.
“Jonghyun,
leader, fate qualcosa! Intervenite, non lasciatemi alla sua
mercé!”
Impietosito,
Jonghyun cerca di portare il consorte a
più miti consigli.
“Tesoro, dai”
lo
chiama. “Rischiate di farvi male, te e il
bambino…”
“Cosa?” esala
Minho, liberatosi dalla presa dell’altro. “Kibum,
sei per caso incinto?”
“JONGHYUN!”
è
l’ultima cosa che Onew concede alle sue orecchie di udire
prima di precipitarsi
fuori dalla stanza e chiudersi la porta alle spalle.
Quand’è troppo
è troppo.
Seleziona un numero
sul display del cellulare e preme il tasto di chiamata. Appoggia la
schiena
alla parete del corridoio.
Due squilli, tre.
Rispondi, per favore. Ho bisogno di
te.
“Jinki?”
farfuglia
una voce assonnata.
“Scusami, ti ho
svegliato? Richiamo più tardi”.
“No, non
preoccuparti; mi fa piacere sentire la tua voce appena
sveglio” lo rassicura
l’altro. “Piuttosto, c’è
qualche problema? Di solito non sei così
mattiniero”.
“I ragazzi oggi
sono un tantino fuori controllo” ammette con un sospiro.
“Povero tesoro, ti
hanno dato del filo da torcere? Già a
quest’ora?”
“Uh-uh. Sono uno
più fuori di testa dell’altro”.
“Ma li ami proprio
per questo, no?” sussurra dolcemente l’altro.
“Ascolta, ho un’idea: visto che
oggi non abbiamo impegni e il tempo minaccia pioggia, che ne dici di
trascorrere la giornata insieme? Vieni da me, abbiamo la camera tutta
per noi
-ho idea che Kyuhyun sarà più che lieto di stare
da Siwonnie; noleggiamo un
film, ordiniamo del pollo fritto, pomiciamo un po’
e-”
“Dammi venti minuti.
Fa’ come se fossi già lì” lo
interrompe Onew con impeto.
“D’accordo”
ride.
“Ti aspetto”.
“…Grazie,
Sungmin.
Non so come farei senza di te” dice, un po’
imbarazzato perché le romanticherie
non sono mai state il suo forte.
“Ti amo
anch’io”.
Per fortuna a
questo ci pensa Sungmin.
Per tutti coloro
che sono ancora in ascolto e non hanno chiuso la pagina o sono morti
prima:
grazie e complimenti! XD
Ok, so che la
maggior parte di voi sarà rimasta di sale nello scoprire che
il misterioso Lui
non era altri che Sungmin dei Super Junior; ma prima che
cominciate a
tirarmi pomodori marci, vi prego di cliccare qui (http://www.youtube.com/watch?v=3JW4M-wiY2A)
e godervi lo spettacolo a partire da 0:50, se non ricordo male: io ho
cominciato a shippare Onew e Minnie proprio a causa di questo video!
E’ tutta
colpa loro, comunque.
Ah, riguardo alla descrizione della
camera da
letto degli SHINee non mi sono inventata nulla; la mia preziosissima
Cloud mi
ha gentilmente fornito questo link (http://kpculture.files.wordpress.com/2009/06/shinee4.jpg?w=400&h=273)
a cui mi sono ispirata.
Comunque sia, sono pronta a
qualsiasi cosa:
critiche, linciaggio e (se proprio non riuscite a trattenervi) lancio
di frutta
e verdura putrefatta.
Alla prossima!