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Autore: C h e s h i r e_    23/09/2012    4 recensioni
[PrUngary- Gilbert/Elizabeta]
Tre momenti per Prussia e Ungheria, per tre scene più o meno quotidiane.
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Diary ~ "Un lieve sorriso intenerito si era disegnato sulle sue labbra mentre sfogliava pagine e pagine di appunti, considerazioni, ricordi. Ad un tratto si era fermata, contemplando con aria indecifrabile un foglio. Era un disegno."
Bastoncini al cioccolato ~ "Il prussiano aveva fatto spallucce, prendendone rapidamente uno. Con quel gesto, si era meritato un’occhiataccia da parte della castana, che per fortuna di Gilbert non aveva con sé la padella."
Apprensione ~ "Il prussiano guardò la bambina appollaiata sulle sue gambe, a metà tra il divertito e il contrariato. Probabilmente più il primo che il secondo."
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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So … Dreaming does not cost anything?

{Prussia/Ungheria- Gilbert/Elizabeta}

Diary ~ Ah, ricordi …
[Elizabeta Centric]
 
Sospirò, chiudendo il libro con lieve tonfo.
I suoi occhi si soffermarono qualche istante sulla copertina e ne osservarono la superficie blu cobalto, un dito che percorreva il consunto bordo argentato.
In effetti, si ritrovò a pensare Elizabeta, quel libro era parecchio vecchio.
L’aveva rinvenuto mentre era intenta a mettere in ordine delle cianfrusaglie in soffitta e, incuriosita, si era fermata a leggerlo.
Con un po’ di fatica a causa della fioca luce che rischiarava quel luogo angusto, la ragazza era riuscita a leggere tra le righe, capendo di avere tra le mani il vecchio quadernetto che da bambina teneva come diario segreto.
Un lieve sorriso intenerito si era disegnato sulle sue labbra mentre sfogliava pagine e pagine di appunti, considerazioni, ricordi.
Ad un tratto si era fermata, contemplando con aria indecifrabile un foglio. Era un disegno.
Se lo ricordava bene, oh sì. Quel disegno non era suo, ma di Gilbert.
Glielo aveva regalato cinque o sei anni prima che Elizabeta andasse a vivere con Austria, quando Gilbert era ancora conosciuto come il Cavaliere Teutonico. A quel tempo, aveva sostenuto che in un momento di noia gli era venuto voglia di disegnare, ma che in seguito non aveva idea di che farsene di un disegno e così piuttosto che gettarlo, aveva preferito darlo a lei, Ungheria.
E’ fatto troppo bene per essere buttato, tsk. Tienitelo, a me non serve. Ah, ma come sono magnificamente magnanimo.”
Aveva detto, incominciando le solite lodi rivolte a se stesso.
Elizabeta si era lasciata sfuggire una leggera risata, nel ricordare la propria espressione perplessa e le guancie lievemente arrossate dell’albino.
Ma solo in quel momento, riguardando il disegno liso che teneva tra le mani, le era capitato di pensare che –forse- ciò che gli aveva detto il piccolo Prussia, non era nient’altro che una scusa.
 
 
 
Bastoncini al cioccolato~ “Siamo alle solite …
 
Ruppe il dolce con un colpo secco, sgranocchiandolo distrattamente.
La guardò di sottecchi, con la coda dell’occhio. Elizabeta era seduta vicino a lui, anche lei intenta a mangiucchiare uno dei quei bastoncini ricoperti al cioccolato.
Fissava il cielo sereno, pensierosa.
Erano seduti su un muretto, poco lontano dalla Hetalia Academy. Il fatto bizzarro, è che Gilbert non ricordava davvero come ci fossero finiti.
In effetti, non stavano nemmeno litigando. Erano in silenzio da parecchi minuti, dopo un quasi pacato battibecco.
Oh, sì, ora ricordava. Si erano fermati in quel luogo dopo aver attraversato bisticciando il verde prato della scuola.
Elizabeta si era seduta lì, incominciando a masticare nervosamente quei Mikado, così recava la scritta sulla scatola.
Il prussiano aveva fatto spallucce, prendendone rapidamente uno. Con quel gesto, si era meritato un’occhiataccia da parte della castana, che per fortuna di Gilbert non aveva con sé la padella.
Ora erano lì, in silenzio da vari minuti, Elizabeta che guardava le nuvole spostarsi lentamente alla leggera brezza che soffiava e Gilbert, impegnato ad osservarla senza farsi notare.
Inarcando un sopracciglio, l'albino allungò una mano verso la confezione dei dolci.
Con sua sorpresa, avvertì contro le dita qualcosa di caldo e morbido, qualcosa che non corrispondeva affatto ad un improbabile ed appiccicaticcio bastoncino al cioccolato sciolto dal sole.
Si bloccò, improvvisamente a disagio. “Che stai facendo?” Domandò in un sussurro Elizabeta, anche lei imbarazzata, nonostante cercasse di nasconderlo simulando una voce tranquilla e indifferente.
Gli occhi cremisi di Gilbert si abbassarono e vide la sua mano sopra a quella della ragazza, entrambe posate sull’unico dolcetto rimasto.
I due ragazzi si scambiarono un’occhiata, accigliati. “E’ mio” Sibilò l’ungherese, irrigidendo la mano.
“Wollen wir wetten?!*” Si squadrarono con aria omicida, sorridendosi reciprocamente in maniera inquietante. E per quell’ultimo Mikado, guerra fu.
 
 
 Apprensione ~ Forse non è poi tutta sua madre …”
 
Gilbert posò i fogli, quando sentì un lieve tonfo accanto a sé, sapendo già di chi si trattava.
Due occhi color rubino lo fissarono, brillanti di vivacità mentre un gran sorriso illuminava il volto della bambina.
L’albino incurvò le labbra verso l’altro, spettinandole i lunghi capelli castani.
“Magnifica quasi quanto me.” Pensò, mentre la piccola saltellava gioiosamente, accanto a lui.
“Cosa stai facendo?” Chiese allegramente la bimba, distraendo il prussiano dai suoi pensieri.
“Mh? Oh, niente. Leggevo.” Spostò velocemente i suoi appunti, con noncuranza.
“Che cosa?”
“Cose che solo il Magnifico può leggere” cercò di liquidare in fretta la domanda.
La piccola rise, sedendosi in braccio a Gilbert e dando una veloce sbirciatina sulla sua scrivania.
“Naemi …” Scosse la testa. Quella bambina aveva preso tutto da sua madre … Beh, almeno i suoi magnifici occhi gli aveva ereditati da lui.
“Naemi! NAEMI BEILSCHMIDT!” Gridò una voce femminile, facendo sobbalzare il militare.
“Was hast dujetzt getan … ?**ˮ La piccola castana sfoderò un sorriso innocente. Ok, forse aveva preso qualcos’altro da lui, oltre agli occhi.
Elizabeta comparve sulla soglia, trafelata: “Ecco dove eri finita!”
Il prussiano guardò la bambina appollaiata sulle sue gambe, a metà tra il divertito e il contrariato. Probabilmente più il primo che il secondo.
L’ungherese si avvicinò, sbuffando “Ti avevo detto di andare a fare i compiti, non di venire a disturbare tuo padre.”
Naemi mise su il broncio, stringendosi al tedesco. Quest’ultimo, dal canto suo, si ritrovò un po' a disagio, non sapendo bene cosa fare.
Elizabeta sospirò pesantemente: “Mi hai fatto preoccupare …- Commentò turbata –Non devi sparire così.”
La bimba annuì lentamente, senza riuscire a reggere lo sguardo della madre.
Gilbert si lasciò sfuggire un sorriso dolce. Si sarebbe mai abituato all’idea di essere diventato padre?
 
 
* “Vuoi scommettere?!”
** “Cosa hai fatto/cosa hai combinato ora …?”
 
 

 

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Nd/A. Finalmente ce l’ho fatta! La mia PruUngary … Ah, che emoziòn. (?) *vocina alla Francis*
Ho dovuto piangere duemillemila volte stile fontana per terminare questa ‘cosa’. Seriamente.
Ci ho messo una settimana. Per tre flashfic. E non sono nemmeno sicura di averli mantenuti IC. Someone help me.
Beh, piagnucolii a parte … Ebbene sì, lo ammetto. Non avevo idee per il titolo. Ho sparato il primo che mi è venuto in mente, tanto da dare un nome alla storia. Ma lasciamo stare. Vediamo di parlare un po’ della fan fic.
La prima, è a sfondo malinconico. Ancora. Non so, ultimamente mi sento ispirata su questo fronte. Ma vabbeh, passiamo avanti.
Sono perfettamente a conoscenza della banalità della scusa che ho fatto dire a Chibi!Prussia, ma non avevo davvero idee. Excuse me.
Nella seconda, ho cercato di inserire sia del Fluff -con scarsi risultati, temo- sia del Comico. Devo dire che tra tutte, è quella che mi è piaciuta di meno ...
Infine, la terza. Ho avuto più tempo per sviluppare questa, dato che già da vari giorni avevo l'idea di Gil e Eliza genitori. Il nome Naemi l'ho trovato su Internet spulciando qua e là. Mi è piaciuto, così l'ho usato per la piccola Beilschmidt.
Anyway, spero vi sia piaciuta e magari vi abbia fatto sorridere. Dedicata a chi –come me- adora questi due teppistelli ammmmorosi (?) insieme ♥
Grazie a tutti quelli che hanno letto fino a qui, a chi leggerà ma soprattutto a chi recensirà. Arigatou MinnaH

 
 
   
 
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