Allora,
innanzi tutto devo dire che questa one shot è dedicata a Kocchy per il suo
compleanno. AUGURI SORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
È
una AU (Come al solito cugina? Ndfrancy) vai a quel paese! Sparisci! Tu non mi
hai nemmeno aiutato qui quindi piantala! (Ma l’amica è la tua no?
Quindi io non potevo intromettermi! Ndfrancy) hai ragione... vabbè basta
dire ste cavolate, leggete la one shot va...
Piccola
introduzione, altrimenti non ci capite un fico secco, almeno io non ci capirei
niente: Inuyasha è il migliore amico di Kagome, ma lui prova più
che amicizia nei confronti di lei… e il resto dovete leggerlo!
Sei speciale perché sei tu...
(Capitolo Unico)
In
una casa accanto ad un tempio Scintoista, in una stanza, l’unica con la luce ancora
accesa, c’era ancora qualcuno che parlava al telefono a quell’ora
tarda.
_
No… perché?… Non è vero!… No io non provo
niente per lui! Siamo solo amici!… Come puoi dirlo?! _
_ Addio _
Tuuu tuuu tuuu
La
ragazza dalla lunga chioma corvina posò il cordless che aveva appoggiato
all’orecchio fino a quel momento, calde lacrime scesero dai suoi occhi
nocciola.
Non
poteva credere che lui, Kouga, l’avesse mollata perché credeva che
il suo migliore amico la amasse, era assurdo! Lei non provava nulla per
Inuyasha e lui non provava niente per lei tranne una profondissima amicizia, ne
era sicura!
Certo
è vero che molta gente avrebbe potuto pensare, vedendoli insieme, che
fossero una coppia, anche perché erano talmente affiatati e se la
intendevano in una maniera spaventosa. Certo che non avevano segreti e si
volevano un gran bene, ma per lei non era mai stato più di quello.
E
ora il suo ragazzo, che infondo lo aveva sempre saputo non era mai andato molto
d’accordo con Inuyasha, aveva deciso di lasciarla perché il giorno
prima Inuyasha le aveva detto se voleva andare un week end nella sua casa di
montagna, come facevano tutti gli anni infondo!
Kouga
era sempre stato molto possessivo con lei e questo, aveva notato da un
po’, sembrava dare abbastanza fastidio ad Inuyasha, che ci teneva
tantissimo a lei, infondo era stata l’unica che aveva fatto amicizia con
lui anche se solo mezzodemone, e infondo lei era un po’ come lui, non le
piaceva stare al centro della attenzione e inoltre era molto restia nelle
amicizie.
Una piccola bambina dai lunghi capelli corvini e gli occhi
cioccolato entrò nella classe timorosa perché era il suo primo
giorno di scuola elementare.
_ Bene bambini, abbiamo una nuova alunna, lei è Kagome
Higurashi, scegli pure il posto dove vuoi sederti cara _
La piccola guardò un poco la classe, a destra erano
tutti demoni di tutti i generi, a sinistra tutti umani, in mezzo,
nell’ultimo banco in un angolo scuro c’era un bambino con una folta
capigliatura argentata con due tenerissime orecchiette bianche sulla testa, non
riusciva a vedere i suoi occhi perché era troppo distante.
Iniziò a camminare calma per i banchi per raggiungere
quel bambino che l’aveva tanto colpita, man mano che si avvicinava aveva
notato che il suo sguardo era perso nel vuoto e che non sembrava molto
interessato al commento dell’insegnate che si stava sedendo alla cattedra
per iniziare la lezione.
Raggiunto il bambino, lo vide voltare appena la testa dalla
finestra e fissarla con due splendidi occhi ambrati che la fissavano tra
l’incuriosito, lo stupito e l’intimorito.
_Tao tome ti tiami?_ chiese Kagome nel suo strano modo, che
mangiava la c, cosa che fece sorridere quel bambino, che però subito
riprese l’espressione pensierosa di prima, rispondendo freddo e diretto _
Lasciami in pace ningen _ cosa che irritò un poco la bambina che non si
diede per vinta _ te scorbutito te sei _ disse lei incrociando le braccia al
suo piccolo petto _ Non hai capito? Sparisci! _ disse questa volta con
espressione un poco alterata – No, tu sei tutto solo non mi piate vedere
gli altri soli tome me _ disse lei sorridendo appena.
La risposta della bambina aveva stupito il bambino, che adesso
si domandava come una piccola bambina, abbastanza carina potesse essere sola _
e perché tu saresti sola? _
chiese curioso, però mantenendo espressione indifferente _ Io...
non mi piate la gente... preferisto stare sulle mie etto! _ disse questa
risposta sorprese moltissimo il bambino, che decise di rispondere alla bambina
_ va bene, io sono Inuyasha _ Kagome lo fissò con un tenero sorriso che
fece arrossire il mezzodemone _ Piatere io sono Kagome _ disse porgendo la
manina candida ad Inuyasha che la strinse sorridendo.
Da
quel giorno Kagome ed Inuyasha non si erano più separati, sempre
insieme, erano sempre uniti e erano un duetto perfetto. Un giorno quando
iniziarono le medie incontrarono Miroku, un giovane ragazzo che aveva un debole
per tutte le femmine, soprattutto però aveva la mano morta, che molte
volte si era posata casualmente sulle forme di Kagome, che veniva difesa molto
possessivamente da Inuyasha che di solito menava a sangue Miroku.
Miroku
era diventato parte del gruppo, erano diventati un terzetto popolarissimo,
tanto che alla fine delle medie tutti gli alunni della scuola che li
conoscevano, ovvero tutti, avevano urlato: _ VIVA IL “KIM”!!!!!!!!!!
_ (Nome idiota... -___-“ nda).
Quando
iniziarono le superiori si unì al gruppo Sango, una dolce ma decisa
ragazza che aveva preso come missione uccidere la mano morta di Miroku, e tutte
le volte che lui toccava qualcuna lei arrivava con un enorme oggetto non
identificato e glielo tirava in testa!
Da
allora come si può ben immaginare erano diventati il KIMS (Altra
schifezza... -__- Nda) in seconda un ragazzo incominciava a frequentarli,
insomma non tutti diciamo che seguiva sempre Kagome, la cosa aveva dato
abbastanza fastidio ad Inuyasha, tanto che i due erano arrivati ad odiarsi, poi
Kouga aveva chiesto a Kagome di diventare la sua ragazza e Kagome aveva
accettato, non accorgendosi che Inuyasha vi era rimasto abbastanza male.
Si
lui c’era rimasto male perché Kagome era solo SUA, nessuno poteva
toccarla ne tanto meno portargliela via, ma se lei aveva deciso così chi
era lui per impedirglielo? Allora se ne era rimasto zitto, ma nel profondo
odiava molto Kouga e si era accorto
di amare Kagome, ma come si era già detto... chi era lui per impedire a
Kagome di essere felice? Era solo un ibrido, mentre Kouga era un demone
COMPLETO e come spesso accade si sceglie la cosa più ovvia, ovvero
quella più vicina alla PERFEZIONE, cosa che lui non era...
Sentì
il telefono squillare, piano si alzò dal letto e si avviò verso
la cornetta stancamente
_
Pronto? _
_ Pronto? Inuyasha... _ quella voce, era Kagome,
la cosa lo preoccupò, di solito lei dormiva sempre molto presto e non lo
aveva mai chiamato tardi al telefono.
_
Kagome! _
_ Scusa per l’ora
ma... _ un
singhiozzo mal celato catturò le sue orecchie e il suo cervello
cominciò a essere del tutto presente, adesso era sveglissimo, dopo che
aveva sentito Kagome piangere era ritornato sveglio, pronto per sapere
perché piangeva.
_
Che ti è successo Kagome? Perché piangi? _ domandò
preoccupatissimo, non poteva sopportare sentire piangere Kagome, lei doveva
sempre sorridere! Era così bello il suo sorriso e le sue risate erano
così dolci alle sue orecchie.
_ Ecco... Kouga mi ha
lasciato... _ il suo cuore si fermò un attimo e
poi urlò
_COSA?!
COSA HA FATTO QUEL DANNATO?! MA IO LO AMMAZZO! _ non gli importava se erano le
3 di notte, lo avrebbe cercato e poi menato a sangue, finché il suo visino
del cazzo sarebbe stato irriconoscibile! Come si permetteva?! E poi mollare Kagome
al telefono! Che razza di...
_ Inuyasha non urlare...
comunque... voleva lasciarmi già da un po’ e lo ha fatto
utilizzando una scusa patetica... ha detto che tu mi amavi... _ Scusa... patetica?... tacque, non... non
poteva credere che Kouga se ne fosse accorto, pensava che non si notasse... lui
aveva fatto di tutto per mascherare il suo sentimento...
_
eh... ma come gli è venuto anche solo in mente una cosa del genere? _
_ Già... ma infondo
era destino... infondo noi siamo solo migliori amici! _ sorrise amaramente,
infondo cosa sperava? Che lei gli disse che lo amava, che lo aveva sempre
amato, come lui amava lei? No... sapeva troppo di favola... lui era solo il
migliore amico della ragazza che amava più della sua stessa anima. Ma
come poteva anche solo sperare che lei lo ricambiasse? Era da stupidi
sperare...
_ Allora Inuyasha per quel
campeggio? _ riprese
un po’ di buon umore sentendola più allegra di prima
_
mmm... non so... Miroku e Sango hanno detto che voglio starsene da soli... _
_ Già! I due
piccioncini... come li invidio! Trovare così il vero amore! Mi
piacerebbe pure a me essere felice come loro... però non vorrei uno come
Miroku... _
sorrise di nuovo, Kagome era così dolce e sognatrice... le era sempre
piaciuto leggere le fiabe come Cenerentola o La bella addormentata nel bosco...
e fantasticava sempre sul suo principe azzurro, a volte gli aveva pure detto
che sperava tanto fosse come lui... come il suo migliore amico, questo lo aveva
fatto sperare, ma poi aveva capito che lui per lei era solo un AMICO, il
migliore amico.
_
Già... hai ragione _
_ Allora come restiamo
d’accordo? _ Kagome era così
ingenua... così...
_
mmm.. potremmo andarci venerdì dopo scuola che te ne pare? Tanto abbiamo
una settimana di stop! _ sorrise... infondo lei era così...
_ Hai ragione! E
perché non portiamo pure Kikyou? _ ebbe una stretta al cuore
_
K-kikyou? E perché? _ domandò.. ma infondo la sapeva già
la risposta di Kagome
_ Ma come perché? Ti
fa il filo da 3 mesi ormai! Su voglio vederti fidanzato e felice! _ sorrise, questa volta tristemente...
perché no? Infondo non poteva avere Kagome... perché non
fidanzarsi con Kikyou? Infondo forse sarebbe stato felice...
_ Inuyasha? _ la voce di Kagome lo
riportò alla realtà... no non sarebbe stato felice... Kikyou
assomigliava troppo a Kagome, l’avrebbe sempre vista riflessa in Kikyou,
non voleva giocare con i sentimenti di quella ragazza, infondo gli stava
simpatica, ma nel suo cuore ormai c’era Kagome...
_ INUYASHA? _ si accorse solo in quel
momento di non aver più risposto a Kagome
_
Ecco... no, non voglio giocare con i sentimenti di Kikyou, non la amo. Sarebbe
crudele _ fu sincero per la prima volta fu sincero nel dire a Kagome che amava
qualcuno.
_ AH! E chi sarebbe la
fortunata? Su su... voglio saperlo!!!!!!!!!! Chi ha rubato il cuore del mio
best friend? _
eh... si lei era proprio ingenua e pura... mentre lui era un ibrido
_
eh... non posso dirtelo... infondo il mio è un sentimento a senso
unico... _ lo ammise, il suo tono era davvero triste e rassegnato, no non
glielo avrebbe detto, almeno non al telefono, nonostante tenesse tantissimo
alla loro amicizia non poteva più tacere... prima o poi glielo avrebbe
detto...
_ Cosa? Ma che dici! Sono
sicura che quella ragazza ti corrisponde dai un po’ di coraggio! _ era così determinata Kagome... non
le passava nel cervello che fosse lei... ma infondo era talmente strano che lui
la potesse amare... per quanto amare quelle parole le dovette dire
_
Ti dico di no Kagome... questa volta non posso illudermi... mi spiace... non si
può più sognare... io infondo sono solo un mezzodemone, un
ibrido... un... errore... _
_ COSA?! NON PENSARLO
NEANCHE PER SCHERZO! ADESSO ARRIVO! _ non poteva vederla in quel momento, non poteva...
le avrebbe detto sicuramente i suoi sentimenti e non poteva... non avrebbe
retto alla sua lontananza.
_
Kagome asp... _ non ebbe neanche il tempo di ribattere che Kagome aveva
già agganciato.
Tuuu tuuu tuuu
Cominciò
a prepararsi mentalmente, non doveva assolutamente dirle di amarla! Doveva
assolutamente tacere!
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin
driiiiiiiiiiiiiin (Perdono...
me non sapeva che mettere come suono Nda)
Andò
ad aprire velocemente e si ritrovò di fronte una Kagome in camicia da
notte con sopra una felpa, che però non la copriva particolarmente e lasciava
intravedere le sue forme. Arrossì vistosamente al pensiero che aveva
avuto, anche se era normale se ne vergognò molto.
_
Allora adesso mi dici chi è quella che ti piace e che tu sei convinto
non ti corrisponda! _ disse mentre si sedeva sul divano blu nel salotto della
casa di Inuyasha.
Lo
vide arrossire e distogliere lo sguardo dal suo, lo capiva poverino, era
imbarazzato, infondo era la ragazza che gli piaceva quella di cui si stava
parlando ed era naturale che si sentisse in imbarazzo a parlarne con qualcun
altro.
_
Ecco... non me la sento di parlarne... _ le disse con il volto in fiamme _
Inuyasha? Non deve dispiacerti, però ricordati che tu non sei ne un
errore ne sei diverso, sei perfetto così! Devi piacere solo a te
stesso... agli altri non devi prestare attenzione, se non ti amano non ti
meritano! Se non ti accettano per come sei sono solo delle persone
superficiali! _
_
Davvero lo pensi? _ le domandò Inuyasha con gli occhi luccicanti _ Certo
Inuyasha _ le sorrise... nonostante fosse uno dei suoi rari sorrisi a lei
piacevano tanto, erano così belli, li ci vedeva il vero Inuyasha, quello
che lui mostrava solo a lei, quello dolce e sensibile, quello che le piaceva
per come era, anche se fuori era scorbutico e chiuso con lei era veramente
Inuyasha, non una maschera.
_
Ok Inuyasha ci vediamo domani! _ gli disse sorridendo, doveva andare a casa,
altrimenti chi la svegliava l’indomani? Ormai erano le 4!
_
Perché non ti fermi qui? È tardi... non mi fido a lasciarti
andare a casa! _ come era dolce e protettivo...
_
Ok _ disse felice perché lui
si preoccupava di lei _ Bene, puoi dormire nella stanza degli ospiti! Vieni ti
ci accompagno _ disse lui facendole strada.
Si
fermò davanti ad una porta, che aprì e le indicò il letto
a una piazza che era vicino alla finestra _ Notte Inuyasha! _ disse allegra _
Notte Kagome _.
La mattina dopo...
Kagome
aprì piano la porta della stanza di Inuyasha, era voltato verso il muro
ed era raggomitolato su se stesso, come se avesse freddo, si avvicinò e
sorrise, non aveva mai visto Inuyasha con quel tratto così sereno,
sembrava un bambino. La frangetta argentea era sopra gli occhi chiusi
seneramente, i capelli argentei erano scomposti sul letto e la coperta era in
fondo al letto, tutta stropicciata.
La
prese e rimboccò le coperte al suo migliore amico, era così
carino quando dormiva! gli accarezzò una guancia e rimase immobile, era
caldissimo!
Sentì
che pure la fronte era calda e sudata, quindi corse in bagno, e prendendo un
asciugamano e bagnandolo lo appoggiò sulla fronte di Inuyasha che
cominciò a svegliarsi con un tremendo mal di testa.
_
Kagome che stai facendo? _ domandò vedendola trafficare sulla sua
scrivania _ Ti preparo la medicina
baka! Ma che cavolo ti è saltato in mente di dormire scoperto?! _ disse
rivelando la sua espressione tra il preoccupato e l’arrabbiato _ Ecco...
mi dava fastidio la coperta _ mentì, non poteva certo dirle che non
aveva dormito per tutta la notte perché lei era in casa e che quando era
riuscito a dormire si era dimenticato di coprirsi!
_
Baka!!!!!!!!!!! Potevi coprirti meglio con un pigiama più pesante no???
_ dibatté Kagome un po’ arrabbiata, ma l’espressione che
aveva lui, tra il pentito e il dispiaciuto la fece sorridere, quei grandi occhi
oro riuscivano a farla sciogliere quando erano brillanti, cosa che quando
Inuyasha la guardava succedeva sempre, chissà perché? (ma
è scema o cosa? -.-* Nda).
Come
era dolce Kagome, nonostante non lo amasse lei riusciva lo stesso a farlo
sentire amato, importante, gli era sempre successo in quegli anni che lei
quando scopriva che era malato corresse da lui e lo ricoprisse di attenzioni,
probabilmente era per quello che se ne era innamorato, quel suo modo di fare
dolce e ingenuo, di chi dona amore e non vuole nulla in cambio. “Ma io la amo...”
pensò tristemente sorridendo amaramente. Si accorse che Kagome lo
fissava intensamente e arrossì: perché lo fissava così?
_
Inuyasha... toglimi una curiosità... non è che tu... _
arrossì di più, il volto di lei si era avvicinato al suo e aveva
un’aria molto seria, aveva paura che avesse scoperto la verità...
aveva paura che lei se ne andasse e lo lasciasse solo...
_...
non è che tu... ami Sango? _ cadde a terra, ma come diavolo le era
venuto in mente che lui potesse amare Sango?
_
Baka! Io non amo lei! _ urlò, lo aveva ammesso più chiaramente...
allora amava davvero qualcuna... lei si sentì stranamente triste a
quella consapevolezza, quasi... gelosa? No, non era possibile, doveva essere
felice se Inuyasha aveva trovato l’amore, ma allora perchè era
così delusa? Per cosa? Lei gli voleva bene, ma il suo non era amore,
no... lei non lo amava!
Però...
un pensiero, anche se improbabile, anzi impossibile si era formato nella sua
mente e non se ne sarebbe andato finché non avrebbe sentito la risposta
di lui, solo allora sarebbe stata tranquilla.
_
E poi... come ti ho già detto... è un sentimento a senso unico...
_ aggiunse, non sapeva perché ma sentiva la necessità di
sottolinearlo, soprattutto a lei. Vide Kagome assumere un’aria strana,
era pensierosa... poi la vide
prendere un respiro profondo chiudendo gli occhi e quando lei li ebbe riaperti,
vi lesse dentro dubbio... un dubbio che aveva paura fosse quello a cui lui non
voleva rispondere per paura di perderla per sempre...
_
Inuyasha, voglio chiederti una cosa, ma voglio che tu sia sincero... _ si
formò un groppo nella sua gola, aveva paura della domanda, aveva tanta
paura che fosse quella, aveva terrore...
_
Tu... _ prese un altro respiro profondo prima di continuare _ ... mi ami? _ lo
vide dilatare gli occhi all’inverosimile, diventare paonazzo, arrossire e
abbassare lo sguardo... no, non poteva essere... non poteva essere vero...
l’unico di cui si fidava, il vero e unico amico che aveva mai avuto, quello
che lei aveva sempre trattato come un fratello, quello che era diventato la sua
guardia del corpo...
_
no... NO... NO! _ urlò come in preda a convulsioni, non poteva non voleva che lui l’amasse!
Perché? Perché il destino le era così avverso?
Perché non poteva far felice gli altri? Perché alla fine dovevano
tutti soffrire a causa sua? Solo sua?
_
Non voglio... NON VOGLIO FAR SOFFRIRE ANCHE TE! NON VOGLIO! _ Kagome aveva
cominciato a piangere davanti a lui, urlava cose che lui non riusciva a
comprendere. La vide stringersi le nocche delle mani, mordersi il labbro per
trattenere i singhiozzi, abbassare il capo e infine inginocchiarsi a terra
prendendo a pugni il pavimento.
Quello
era troppo! Perché si stava facendo così male? Perché
stava piangendo? Perché urlava di non voler far soffrire anche lui? L’ultima
cosa che voleva era che lei soffrisse per causa sua... non poteva vederla
piangere!
Si
inginocchiò di fronte a lei, cercando di farla smettere di piangere e
soffrire così.
_
Mi dispiace... io ti amo ma ti prego... non piangere così... e ti
prego... non te ne andare... non lasciarmi solo, fammi almeno restare quello
che ero prima, non mi importa niente se non mi ricambi, a me basta rimanere
anche ad osservarti da lontano, senza interferire. Infondo l’ho sempre
fatto... a me basta vederti felice, ti prego non voglio vederti così per
causa mia! _
Alzò
il volto, ormai ricoperto di lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi
cioccolato e incrociò lo sguardo di lui: per la prima volta, per la
prima volta in tutta la sua vita... lei lesse dentro a degli occhi amore... ma non un amore finto, no... quello
era amore sincero. Quell’amore cieco che porta a sacrificarsi per la
felicità della persona amata, lo stesso che porta le persone a pensare
sempre, prima di tutto, alla assoluta felicità dell’altro, senza
preoccuparsi della propria, quello che tutti vorrebbero trovare in
un’altra persona, quando invece tutti pensano prima solo a se stessi.
Lui
era disposto a sacrificarsi... a sacrificarsi pur di renderla felice? Rendere
felice lei? In quel momento, in quel
preciso istante sentì di avere nelle sue piccole mani la felicità
di qualcuno, aveva il potere di decidere della vita di lui, avrebbe potuto
renderlo felice oppure farlo soffrire... aveva in mano il suo cuore, quella
cosa che lei aveva donato a molti, ma che tutti avevano sempre buttato via...
Pensò
ancora alle parole di lui, a lui bastava davvero solo restare accanto a lei
senza infierire? Davvero a lui non importava niente se lei non lo avesse
ricambiato? La consapevolezza che alla fine faceva soffrire tutti si fece
nuovamente strada in lei...
_
Davvero ti basterebbe restarmi al fianco solo come amico? _ gli domandò
lei mentre continuava a piangere disperata, ma perché piangeva? Come
faceva qualcuno come Kagome ad avere nel cuore così tanta sofferenza?
Avrebbe tanto voluto abbracciarla e accarezzarle i capelli per calmarla, ma
aveva paura... si paura che lei lo respingesse.
_
Si... mi basterebbe sapere che tu sei felice... solo quello _ pianse più
forte di prima e si fiondò tra le braccia di Inuyasha che era ancora
inginocchiato di fronte a lei, si sentì stringere dolcemente, e la testa
di lui si appoggiò sulla sua spalla, mentre lei si rifugiava nel suo
petto caldo.
_
Inuyasha... ho paura... paura di rimanere sola _ gli bisbigliò Kagome
mentre singhiozzava tra le sue braccia, come era gracile e delicata... come gli
piaceva averla tra le sue braccia, era una sensazione unica.
_
Io non ti lascerò mai sola... te lo prometto _ asserì baciandole
i capelli corvini sul capo. Si sentì stringere di più, Kagome era
così piccola e altruista... probabilmente era un altro dei motivi per
cui la amava così tanto.
_
Inuyasha... tu mi ami davvero? _ domandò ad Inuyasha, sapeva che lui la
amava davvero, ma voleva sentirselo dire, sapeva che era da egoisti,
perché voleva solo sentirselo dire, ma non poteva farne a meno, le
piacevano quelle due parole dette da lui ed erano solo per lei, lui amava solo lei...
_
Si Kagome... ti amo, ti amo, ti amo e ti amo _ le bisbigliò
all’orecchio, sentendola tremare, non capiva il motivo per cui lei glielo
aveva chiesto, però amava poterglielo dire, anche se lei non ricambiava
lui era felice che non lo avesse allontanato (Che dolce!!!!!! ^//^ Nda).
Da quel giorno passarono 2
anni, ma Kagome non allontanò mai da se Inuyasha, tuttavia...
_
Sango muoviti! La cerimonia sta per cominciare!!! _ urlava Inuyasha alla
ragazza dai capelli marroni e gli occhi dello stesso colore che si stava
lucidando l’anello d’oro dove i era inciso il nome suo e di Miroku.
_
Arriviamo calmati Inuyasha! Sembra quasi che ti debba sposare te oggi! _
urlò Miroku dall’altra stanza che si stava allacciando la cravatta
blu.
_
E piantala! _ gli rispose Inuyasha alterato dandogli un pugno in testa, dopo di
che corse a sedersi in prima fila nella cappella, e il suo sguardo
diventò triste mentre aspettava il resto degli invitati, infondo mancava
ancora un’ora alla cerimonia!
I
suoi occhi divennero cupi, aveva nascosto molto bene in quell’ultimo anno
la sua sofferenza nel vedere Kagome fidanzata, ma purtroppo nel profondo odiava
sempre più quel dannato di un Kouga! Si era lui quello che la sua dolce
Kagome stava per sposare!
Un ragazzo dai capelli lunghi e neri si stava avvicinando ad
altre due figure, un ragazzo dai lunghi capelli argentei e una ragazza dai
capelli neri, che non appena si accorse di lui gli corse incontro.
_ Kouga! _ a Kagome brillarono gli occhi, nonostante Kouga
l’avesse lasciata in quel modo lei continuava a volergli tanto bene.
_ Kagome! Piccola come va? Mi chiedevo se ti andava di uscire
questo sabato! _ domando diretto il demone lupo a Kagome che assunse
un’aria pensierosa, stava calcolando cosa avrebbe dovuto fare quella
settimana.
_ Ok! Non ho impegni! _ però la verità era ben
diversa, e Inuyasha lo sapeva, lei stessa gli aveva chiesto di andare in
montagna il venerdì per poi tornare la settimana dopo... ma lei aveva
accettato, probabilmente non voleva più andarci.
Dopo che Kouga se ne fu andato, Kagome si scusò con
Inuyasha
_ Scusa, il fatto è che... _ cercò di dire lei,
però Inuyasha la interruppe
_ Non scusarti... infondo devi farti una vita, devi pensare al
futuro adesso _ continuò lui esprimendo appieno i sentimenti di Kagome.
_Ok, ci vediamo Inuyasha! _ lo salutò Kagome dandogli un
bacio sulla guancia... quel piccolo bacio era stato l’unico contatto che
Kagome gli avesse mai concesso.
Nonostante
lei sapesse bene che lui la amava, lei aveva deciso così. Aveva deciso
di escluderlo dalla sua vita sentimentale, non gli aveva mai dato una shance,
l’unica ragione per la quale lei aveva deciso così era che non
voleva perderlo col tempo, non voleva se ne andasse perché stufo di
stare con lei. Lei che aveva deciso di non concedersi mai, almeno fino a dopo
il matrimonio a nessuno, Kouga sarebbe stato il primo... però... era
davvero quello che voleva? Voleva davvero sposare Kouga? Certo era gentile,
bello e innamorato... ma... sarebbe davvero stata felice?
Kagome
si diresse a passo svelto verso la porta che entrava proprio nella cappella,
entrò e notò una figura seduta in prima fila con il capo un
po’ chino.
_
Inuyasha! cosa fai già qui? Manca ancora un’ora! _ alzò il
capo... quella voce era la voce di Kagome, i suoi occhi si riempirono della sua
figura, era davvero bellissima: i lunghi capelli corvini erano sciolti, solo un
piccolo fermaglio bianco spiccava sul lato destro del capo, una piccola rosa
bianca, la stessa che lui le aveva regalato tanti anni prima, mentre la
frangetta che ricadeva sui suoi occhi leggermente truccati per far risaltare il
suo colore, il vestito la fasciava interamente, la lunga gonna era tutta in
ghirigori e ricami, tutti bianchi, le scarpe erano leggermente alzate da un
piccolo tacco a ballerina.
_
Kagome sei bellissima _ arrossì di botto, un complimento, uno dei pochi
che lui le avesse mai fatto in quegli anni, le aveva davvero fatto piacere.
_
Grazie Inuyasha! Comunque stai benissimo pure tu: non ti avevo mai visto in
completo, sembri un’altra persona! _ scoppiarono a ridere mentre
l’uno si avvicinava all’altra, quando furono di fronte lei gli
regalò un sorriso stupendo, un sorriso talmente splendente che ad
Inuyasha sembrò per un momento che quel sorriso fosse pieno di amore
puro e genuino, ma sicuramente si stava sbagliando.
_
Kagome... _ iniziò esitante Inuyasha, aveva paura a dirglielo, non
sapeva come l’avrebbe presa
_
Si cosa c’è Inuyasha? _ chiese lei al suo amico, che sembrava un
po’ dubbioso
_...
io me ne devo andare... devo trasferirmi per un po’ in Italia, sai per
via di quel progetto a cui sto lavorando _ammise, alzò lo sguardo e
notò lei sorridente _ Sono felice per te! Forza allora che aspetti a
fare le valigie? E quanto starai via? _ glielo chiese con una tale
semplicità, una tale ingenuità... davvero non capiva che lui non
sarebbe mai più tornato li? Non aveva capito che lui non sarebbe
più stato al suo fianco?
_
Ecco... a quanto mi hanno detto un mesetto _ rispose, in effetti era vero, ma
lui aveva deciso di trasferirsi li per sempre.
Ad
interrompere il dialogo fu Miroku che si avvicinò correndo e a sguardo
basso _ Kagome... Kouga è... Kouga se ne è andato, è
partito per l’America _ (EVVVAI ^^ Nda) Kagome dilatò gli occhi
che poi si riempirono di lacrime, lacrime che bagnarono, come sempre, Inuyasha
che la cercava di consolare.
Purtroppo arrivò il giorno
della partenza di Inuyasha...
_
Fai buon viaggio Inuyasha e torna presto! _ disse Kagome baciandogli una
guancia, mentre Miroku e Sango si fissavano, possibile che Kagome non avesse
capito che Inuyasha non sarebbe più tornato in Giappone?
_
D’accordo. Arrivederci ragazzi! _ urlò Inuyasha mentre era sulla
scala mobile per partire in aereo. In quel momento una piccola lacrima scese
dai suoi occhi, vedendo Kagome che si sbracciava per salutarlo e gli sorrideva
ingenua _ Addio Kagome... _ sussurrò al cielo mentre guardava
un’ultima volta Kagome che lo salutava prima che lui entrasse
nell’aereo.
_
Non vedo l’ora che torni! Mi manca già! _ esclamò Kagome
mentre guardava l’aereo di Inuyasha che partiva.
_
Kagome, forse non dovrei dirtelo... ma penso non rivedremo mai più
Inuyasha... _ le disse Sango dopo che il marito ebbe annuito, mentre Kagome
diventava pallida _ Cosa? No vedrete lui tornerà! Mi ha promesso che non
mi avrebbe mai lasciata sola! Lui tornerà perché io lo
aspetterò e... _ ma poi dai suoi occhi nocciola sgorgarono lacrime, come
aveva potuto non capire che Inuyasha non sarebbe più tornato? Come...
come aveva osato sperare che non si stancasse di amarla da lontano... come
aveva potuto anche solo per un momento credere che lui l’avrebbe amata
per sempre e non l’avrebbe mai lasciata sola? _ Tornerà... ne sono
sicura... un giorno tornerà... _ sussurrò anche lei al cielo
piangendo.
Dopo 3 anni...
Inuyasha
era ormai diventato un programmatore esperto ed era molto famoso in Italia,
tuttavia continuava ad amare Kagome, voleva rivederla, voleva sapere come
stava, se era diventata mamma se si ricordava ancora di lui e se gli mancava
come a lui lei mancava.
Sospirò...
infondo lì si stava bene, però... però Kagome gli mancava
diamine! Gli mancava da impazzire! Sapeva bene che il suo amore non lo avrebbe
mai ottenuto... però voleva ancora poterle dire di amarla... poterla
nuovamente abbracciare, consolarla, vedere di nuovo il suo sorriso... quello
splendido sorriso che le aveva visto in volto l’ultima volta... quel
sorriso pieno di amore che gli aveva
rivolto quel giorno.
Mentre
pensava a quello nel suo ufficio entrò la sua segretaria, una ragazza
dai capelli rossicci, sembrava una bionda ossigenata, aveva gli occhi azzurri,
la sua segretaria; ci aveva sempre provato con lui, ma non aveva mai ottenuto
nulla, Inuyasha sembrava il tipico uomo che si porta a letto tutte, eppure, da
nessuno parte c’era qualcuna che aveva avuto quell’onore, nessuna.
_
Inuyasha la cercano! C’è un certo Miroku da Tokyo _ Inuyasha
divenne paonazzo, in quei tre anni nessuno lo aveva mai cercato, perché
proprio ora? _ Grazie Vin, ha per caso detto perché chiamava? _ chiese
Inuyasha _ Signore sembra che qualcuno che conosce stia male _ Inuyasha divenne
paonazzo e attaccò subito la linea, in altoparlante, senza preoccuparsi
che la segretaria potesse sentire.
_
Pronto? _ iniziò esitante
_ Inuyasha! E’ da
anni che non ci sentiamo come stai? _ la voce squillante di Miroku si fece sentire al di
là dell’apparecchio
_
Miroku! Sempre pervertito come sempre? _ domandò assumendo un tono
scherzoso
_ Cattivo... si in effetti
un pochino... _
sorrise e represse una risata, finché Miroku non continuò, questa
volta serio _ Come penso ti abbiano
già detto ti ho chiamato per un motivo ben preciso... lei sta male _ Inuyasha rimase immobile, dilatò
gli occhi e impallidì
_
Co-cosa le è successo? _ domandò, aveva paura della risposta
_ Ah già... tu sei
andato via poco prima che succedesse tutto... ebbene devi sapere che Kagome non
aveva capito che tu non saresti tornato, nonostante Sango e io glielo avessimo
ripetuto un mucchio di volte, lei continuava a dire che saresti tornato... _ rimase in silenzio in
attesa che Miroku continuasse _ Ebbene,
dopo un mese esatto dalla tua partenza lei ogni giorno andava
all’aeroporto aspettando che spuntassi dall’aereo appena atterrato.
Dopo 2 settimane a cominciato a non mangiare più, dimagrì, non si
curò più nell’aspetto, diventò una specie di
fantasma, ogni giorno è andata all’aeroporto per aspettarti... io
e Sango abbiamo cercato di convincerla a farsene una ragione, ma non
c’è stato verso... _ era col fiato sospeso... aveva paura
dell’epilogo della faccenda _ Poi
un giorno... ha smesso di sorridere... ha cominciato a dire che non avevi
mantenuto la tua promessa di rimanerle accanto per sempre... c’è
stato un momento in cui ho pensato di mandarla da uno psicologo... poi
però... ieri... _ si stava avvicinando la ragione per
cui Miroku lo aveva chiamato, respirò a fondo _ ... Inuyasha... Kagome ha tentato il suicidio... _ rimase
immobile e la sua segretaria fece cadere il caffé che gli stava portando _ E’ stata messa in osservazione
costante, il medico mi ha chiesto cosa le fosse successo per ridurla in quello
stato e poi mi ha detto che se continua così... non ci sarà
più modo per farla uscire dalla depressione. Inuyasha... Kagome è
convinta che tu l’abbia abbandonata perché ti sei stufato di
lei... adesso la speranza l’ha abbandonata, mi fa paura Inuyasha, nei
suoi occhi leggo solo rassegnazione... so che probabilmente ormai tu non provi
più nulla per lei e magari ti sei anche sposato... però...
però Kagome non merita quello che sta passando... è troppo
persino per lei... ha raggiunto il suo limite... morirà se continua
così... _ Vin fissò il suo capo, Inuyasha aveva gli occhi
dilatati, non sembrava più il capo che comanda, adesso sembrava un
ragazzo, solo un ragazzo che ha paura... paura di perdere qualcuno che non ha
mai dimenticato.
_
Miroku... questa volta manterrò la mia promessa... tornerò a
Tokyo _
_ Inuyasha... _ disse Miroku capendo che l’amico
non aveva mai dimenticato Kagome.
Chiuse
la chiamata e disse alla segretaria di annullare tutto quello che aveva in
programma per quei giorni, in confidenza le disse _ Vin... probabilmente non
tornerò più qui _ la segretaria sorrise, e quando Inuyasha lasciò
l’ufficio sussurrò al cielo azzurro _ Capo... quella ragazza è
fortunata ad avere qualcuno disposto a lasciare tutto per lei... _.
Arrivò a Tokyo...
Anche
dopo 3 anni quella città era sempre uguale... gli stessi posti, le
stesse canzoni, lo stesso cielo... tutto era rimasto uguale.
Giunse
davanti alla casa di Kagome e lì trovò Miroku ad attenderlo, con
una Sango con il pancione.
_
Bentornato Inuyasha! _ urlarono i due correndogli incontro _ Ragazzi! Vedo che
avete messo su famiglia! _ disse inuyasha fissando il bambino che aveva in
braccio Miroku, quello che dava la mano a Sango e la pancia di
quest’ultima, entrambi sorrisero _ Già... eheh... comunque vieni
ti portiamo da Kagome _.
Inuyasha
fissò tutto quel bianco con orrore... quel posto era troppo bianco,
troppo pulito, era una cosa finta, era una gabbia. Poi delle urla lo distolsero
dalla contemplazione di quel posto orribile.
_
NON TORNERA’ PIU’! MI HA MENTITO! ALLA FINE MI HA LASCIATA SOLA
PURE LUI! _ quella voce... nonostante fosse isterica, nonostante fosse rotta
dal pianto, nonostante tutto... era la voce che lui voleva risentire, la stessa
che aveva sempre amato.
_
Kagome calmati! Nessuno vuole lasciarti sola! _ cercò una infermiera di
calmarla... ma quella era... Kikyou?! E di fianco a lei c’era... Kouga?!
Quella guardò Kouga e lui le fece cenno di no col capo, e Kikyou
lasciò il braccio di Kagome e si avvicinò al ragazzo che intanto
la guardava dolcemente.
_
SI INVECE! MI LASCIANO SEMPRE TUTTI SOLA! _ si avvicinò piano a lei, Kikyou
non appena lo vide si allontanò da Kagome e tornò da Kouga,
Kagome non si era ancora accorta della presenza di Inuyasha perché
voltata di schiena.
Le
posò una mano sulla spalla _ Lasciatemi sola... lui non
tornerà... lui non tornerà mai più... _ bisbigliò
triste piangendo e scuotendo il capo _ Alla fine anche lui si è stancato
di me... alla fine... non sono riuscita a dirgli la verità... lui mi
amava... ma io... pure io lo amo... non è giusto... _ la mano sulla
spalla di lei cominciò a tremare, chi le aveva messo la mano sulla
spalla? Proprio adesso che lei era riuscita a capire i suoi sentimenti, proprio
adesso che lo avrebbe voluto accanto a se... solo allora capì che era
solo una stupida... lui l’aveva aspettata, l’aveva aspettata
tanto... ma lei... _ Io faccio soffrire tutti... per questo... per questo
rimarrò sola per sempre... _
Dagli
occhi oro di Inuyasha caddero lacrime, Kagome... la sua Kagome era li davanti a
lui che non si era accorta della sua presenza e aveva detto di amarlo... si
chinò per raggiungere il suo orecchio e ci bisbigliò dentro
parole dolcissime _ Non sei sola... ehi... infondo lo sai che ti amo, ti amo,
ti amo e ti amo... inoltre... te lo avevo promesso _.
Kagome
riconobbe all’istante quella voce, si voltò di scatto e quegli
occhi opachi divennero brillanti e lucenti _ Inuy... _ non riuscì a
finire la frase che le labbra di lui si posarono sulle sue baciandola con
dolcezza e tanto amore...
Quando
lui si fu staccato lei cominciò a piangere disperatamente e lo strinse a
se _ Inuyasha ti amo anch’io... ti prego non mi lasciare più sola
_ disse piangendo e affondando il capo nel suo petto, lui sorrise dolce, mentre
la prendeva tra le braccia e la portava via da quel posto orribile _ No mai
più... _ sussurrò nel suo orecchio.
La
portò davanti a quella casa, la casa dove a lei piaceva rifugiarsi
quando era triste, la stessa nella quale lui ormai non tornava da tanto tempo.
Salì le scale, le stesse dove Kagome, quando era ancora bambina, si
divertiva a saltare, dalle quali era caduta un sacco di volte.
Inuyasha
aprì la porta con la sua chiave, quella che aveva conservato se mai
fosse tornato, era tutto così dannatamente uguale, era tutto così
immutato nel tempo, era rimasto lo stesso appartamento anche dopo che lui se ne
era andato... non era cambiato, proprio come lui e i suoi sentimenti.
Poco dopo...
Inuyasha
sempre con Kagome tra le braccia si sedette sul divanetto blu e la fece
appoggiare sulle sue gambe, mentre quella si voltava e lui si perdeva nel suo
dolce sguardo, quel sorriso che lo aveva tormentato tanto tornò sulle
sue labbra e questa volta ne fu sicuro... quel sorriso era pieno di amore...
Lei
poggiò le labbra su quelle di lui, che intanto la stringeva dolcemente
tra le braccia, entrambi dopo poco intensificarono il bacio dischiudendo le labbra
esplorando la bocca dell’altro, mentre succedeva ciò Kagome prese
a sbottonare delicatamente la maglia di Inuyasha, toccando il petto di lui che
fremette e intanto lui esplorava delicato il corpo di lei.
Senza
rendersene conto si ritrovarono nel letto di Inuyasha, che aveva le stesse
lenzuola immacolate di tanto tempo prima, e si amarono per la prima volta
entrambi, bisbigliandosi parole d’amore e di scuse per quei
fraintendimenti, quelle promesse non mantenute e quelle che probabilmente non
avrebbero mantenuto in futuro.
Kagome
per la prima volta sentì davvero che qualcuno l’amava, e si
pentì di non essersi accorta prima di amarlo così tanto
permettendogli di andare via. Si maledì per quel giorno in cui aveva
scoperto che lui la amava e lei non aveva raccolto il suo cuore. si
pentì amaramente di quando il giorno del suo matrimonio fallito non
avesse capito la sofferenza di lui...
Inuyasha
era al settimo cielo, poteva toccare il cielo con un dito, si sentiva tre metri
sopra il cielo... no non tre metri... di più... probabilmente di fronte
al paradiso. Aveva finalmente ritrovato Kagome, l’aveva persino sentita
dichiararsi, scusarsi e adesso la stava amando come se non fossero mai stati
lontani, come se tutto quello che era successo fosse stato solo un orribile
incubo.
Quando
finalmente la possedette le sussurrò di nuovo quelle dolci parole che
lei gli aveva detto di non smettere mai di dire, quelle parole così vere
adesso, così speciali, come lei _ Ti amo, ti amo, ti amo e ti amo Kagome
_ le regalò il sorriso più bello che lei avesse mai visto da lui
e poi quando si sentì una cosa sola con lui finalmente gli rispose
sorridente _ Anch’io ti amo Inuyasha... non lasciarmi mai più... _
sussurrò lei _ Non ti lascerò... perché tu sei speciale
perché sei tu e io ti amo per questo... _ rispose lui ribaciandola
dolcemente mentre la abbracciava dolcemente.
Così...
semplicemente erano loro... erano insieme ed erano felici, infondo erano
speciali perché erano loro e non sarebbero mai più stati soli.
Mai
più...
@...Fine...@
Ehi... non guardatemi così... lo so
è lunghissima... esattamente 15 pagine e un quarto.
So anche che era esageratamente drammatica e
anche piena di zucchero... ma che ci volete fare... mi sentivo così
perché ho visto quello che mi piace...
Vabbè... ditemi che ne pensate se vi
va di leggerla tutta... io sono esausta dopo averla scritta tutta! Sono
praticamente morta...
Spero ti sia piaciuta la ff sore, ti voglio
tanto bene!
Ciao ciao e alla prossima raga!
Voglio bene pure a voi!
By athenachan