24/09/2012
9 recensioniPersonaggi: Goku/Chichi
Genere: sentimentale, triste
Rating: verde
Contest partecipante: Questa storia partecipa al Contest "Tutti Siamo Vincitori-Winner" di Nede: non ci sarà nessuna classifica ma ognuno avrà un merito speciale in base alla sua storia. Una bellissima iniziativa, insomma!
Note: ogni volta che partecipo a contest in cui il pairing è a piacere, mi propongo di scrivere qualcosa su coppie alternative come Vegeta/Bulma e Gohan/Videl, ma mi ritrovo sempre e comunque a scrivere su Goku/Chichi. Che posso farci? Sono la mia passione. XD
Spero di aver combinato qualcosa di decente. La storia è ambientata nell’universo di Mirai!Trunks, durante la malattia di Goku.
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Saiyan
Sognava il nulla, ogni notte.
Sognava un vuoto minaccioso e opprimente, nient’altro che il riflesso della sua anima torturata.
Avrebbe preferito stare sveglia, piuttosto che dover subire tutta quella sofferenza.
Ore ed ore passate a bagnare il cuscino, mentre Goku urlava nella stanza accanto e Gohan, il cuore a pezzi e l’infanzia negata, cercava di alleviargli il dolore con qualche inutile medicina acquistata in città e l’ingenuità dei suoi dieci anni.
E non era colpa di un alieno con manie di grandezza, né di un cyborg creato da chissà quale mente geniale.
Goku rischiava la morte a causa della malattia.
Ma non erano invulnerabili i saiyan?
Si diede della stupida per averlo semplicemente pensato.
Quella parola, saiyan, non indicava altro che una razza aliena di invincibili e orgogliosi guerrieri dalle fattezze umane. Goku era un saiyan, ma prima di tutto una persona: estraneo alla paura e innamorato della guerra, ma non immune alla malattia.
Ma perché proprio a lui, che meritava di vivere più di tutti? Lui che era l’eroe del mondo, lui che agiva senza mai chiedere niente in cambio, lui che anteponeva il benessere degli altri alla sua felicità.
Lui che ora se ne stava lentamente andando.
Lui che non avrebbe mai più rivisto la sua famiglia e il suo mondo.
Lui che avrebbe segnato per sempre la storia dell’umanità.
Lacrime amare solcavano il volto di Chichi, mentre fuori la pioggia batteva sul vetro della finestra e il resto del mondo viveva la propria esistenza, inconsapevole di cosa avrebbe perso da un momento all’altro.
La donna chiuse lentamente gli occhi, gonfi di lacrime.
Un debole sorriso si affacciò sul suo volto: sperava che, almeno in un’altra dimensione, il destino avrebbe deciso diversamente per il suo saiyan.
