She knows you tried

E’ finita, ancora una volta.
Il sole tramonta su ciò che resta di Mitakihara, calando il sipario sulla venuta di Walpurgisnacht e la sua ennesima vittoria.
Stesa sui detriti, Homura riesce a malapena a muovere la testa. Persino respirare le provoca dolore.
Madoka…
Ruota piano la testa, nella speranza di vederla – di saperla sana e salva, per una volta. Ma tutto ciò che vede attorno a sé è solo una distesa di macerie a perdita d’occhio. Di Madoka neanche l’ombra.
Sente le lacrime bruciarle gli occhi.
Perdonami Madoka… è colpa mia, ho fallito di nuovo...
Si lascia andare a un pianto liberatorio, necessario; il suo corpo dolorante, che affiora appena dall’acqua che ricopre le rovine, sussulta per i singhiozzi.
La frustrazione è tanta, così come il senso di colpa per l’ennesimo fallimento.
Ancora una volta non ha potuto impedire che Walpurgisnacht arrivasse, che distruggesse tutto – ma soprattutto, anche questa volta non ha potuto impedire che Madoka contrattasse con Kyuubey.
Ogni volta che credeva di essere vicina alla soluzione, all’aver trovato la variabile che avrebbe cambiato il corso degli eventi, inevitabilmente la situazione precipitava. C’era sempre quel dettaglio che le sfuggiva, quel ritardo di pochi secondi che portava sempre alla stessa conclusione: che fosse prima o dopo il suo arrivo nella nuova linea temporale, Madoka finiva sempre per stipulare la sua condanna a morte con l’Incubator.
E lei non riusciva mai ad impedirglielo.
Qualunque cosa facesse, gli eventi rimanevano invariati.
Ci ho provato Madoka, davvero… ho tentato, ma non sono stata capace di proteggerti…
Stringe in mano la Soul Gem, la osserva emanare una tenue luce viola. E’ ancora intatta, nonostante tutto.
Deglutisce a fatica, poi osserva la luce intensificarsi.
In fondo al cuore Homura spera che Madoka capisca. Che sappia che ci ha provato con tutte le sue forze, che non smetterà mai di inseguire le sabbie del tempo per poterla salvare.
E’ il suo ultimo pensiero, prima di risvegliarsi nel suo letto d’ospedale.
E ricominciare.

Altra storia nata per il PPS – Progetto Prompt Settimanale, un giochino tra me, Kaos, Nyappy e Rowina: uno di noi prompta qualcosa a rotazione, e ha una settimana di tempo per scriverci su.
Stavolta è tutta per la mia amata Homura, con il prompt “You hope she knows you tried” (da Unforgivable sinner di Lene Marlin).
Spero vi piaccia :>

Mana