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Autore: Mary West    25/09/2012    6 recensioni
La verità era che non era pronta a lasciare il suo migliore amico.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agente Phil Coulson, Altri, Pepper Potts, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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My best friend


Le parole sommesse del prete risuonavano vuote e inesistenti nella piccola radura colma di gente. Pepper chiuse gli occhi e altre lacrime – le ennesime – le colarono dalle palpebre tremanti, rigando ancora il suo viso candido. Il labbro inferiore le tremò appena e strinse lo sguardo, fino a sentire l’acqua salata impedirle la vista e a offuscare in caratteri opachi il nome inciso sulla lapide.
Philippe Eugene Coulson.
La mascella s’irrigidì appena e finalmente il pianto cessò. Faceva male, molto di più di quanto immaginasse, molto di più di un dolore qualsiasi che potesse essere sfogato con una crisi isterica di singhiozzi e convulsioni. Aveva perso troppo: Phil non era un agente dello S.H.I.E.L.D. o una guardia del corpo speciale o un eroe pronto a salvare il mondo. Certo, anche questo, ma non solo: prima, era il suo migliore amico, una persona speciale, dall’animo gentile, buono, con un futuro davanti e Pepper strinse le dita più forte che mai per reprimere la rabbia. Sembrava così stupido da dire o anche solo da pensare, così infantile, ma non era giusto.
Perché doveva andare così? Perché era sempre necessario perdere per vincere? Perché era stato indispensabile perdere proprio Phil? A che scopo salvare il mondo dai cattivi, se per farlo bisogna sacrificare i supereroi?
Un sospiro sfiancato le dischiuse appena le labbra smunte e sentì un fremito di terrore e angoscia percorrerle la spina dorsale fino a intorpidirle le guance e a farle emettere un flebile gemito. Il prete aveva concluso la sua drammatica omelia e due uomini elegantemente vestiti afferrarono le estremità del feretro legnoso in cui giaceva, ormai inerte, il suo migliore amico. Con delicatezza, la lasciarono scivolare dentro il fosso scavato nella terra, facendola atterrare con uno sbuffo quasi comico sul manto fangoso. Pepper sorrise debolmente e soffiò piano, osservando con nostalgia la bara serrata.
Decisa a non voler vedere il seppellimento concreto e reale di Phil, alzò lo sguardo e lasciò che vagasse come un fantasma pallido sui presenti: Natasha scrutava triste i due uomini scuri, con una mano che sfiorava appena quella del dottor Banner, il cui volto appariva criptico e remissivo; accanto a loro, stavano un giovane impacciato con le mani nelle tasche, dai lunghi capelli biondi e l’aria affranta, due agenti dello S.H.I.E.L.D. seri e composti e un altro ragazzo piuttosto giovane, dagli occhi azzurri e l’espressione rassegnata. Fu lui a venirle incontro appena la funzione fu terminata.
“Stark… mi dispiace” mormorò rivolgendosi a Tony che le stava accanto.
Tony annuì, sorridendo debolmente, ma con affabilità.
“Non è colpa tua, Steve. Dispiace a tutti” replicò gentile. Il ragazzo di fronte a lui annuì a sua volta e gli tese la mano; Tony rimase per un istante a fissarla, poi la strinse, sempre con lo stesso sorriso tirato, ma reale.
“Grazie, Anthony” bisbigliò di nuovo il ragazzo prima di allontanarsi e seguire l’uomo scuro dall’occhio bendato verso il limite del cimitero.
Pepper restò indietro. I suoi occhi meravigliosamente dolci continuavano ad osservare la lapide bianca, incapaci di accettare la scritta cristallina che splendeva sotto i raggi del sole. Era assurdo quanto potesse brillare il sole, in giorni come quello: Phil era morto, ingiustamente e allora perché tutto non si era fermato, il sole non si era spento, tutto non taceva per rendere omaggio al suo coraggio, alla sua forza, alla sua natura straordinaria?
Come poteva continuare a vivere senza di lui?
No, la verità era che non era pronta a lasciare il suo migliore amico. Non voleva.
Le sue dita sottili sfiorarono le lettere perfettamente intagliate nel marmo opalescente e strinse di nuovo le labbra. Poi, il suo sguardo cadde su una giovane minuta e graziosa che le stava a fianco. Come lei, aveva gli occhi gonfi e arrossati, di chi si è consumato dal dolore, arrivando a smettere di piangere per una sofferenza che va aldilà di ogni lacrima. Indossava un elegante completo scuro e portava un foulard nero a fasciarle la chioma castana. Al collo, le pendeva una chiave di violino.
“Mi mancherà tanto” sussurrò distrutta. Fra le mani sudate, stringeva convulsamente il biglietto di un concerto, accartocciato e strappato in più punti; la scritta in rosso in alto richiamava il nome di Mozart. La ragazza intercettò lo sguardo di Pepper e capì.
“Era per il nostro primo appuntamento” confessò. “Dovevamo andarci insieme.”
Emise un soffio disperato e si sporse per poggiare il biglietto accanto alla lapide; guardò di nuovo Pepper, storcendo le labbra in una smorfia disperata che voleva essere un sorriso incoraggiante,  poi si incamminò verso il limitare del cimitero.
Pepper rimase ancora lì, a fissare quel biglietto e quel nome e quella terra che si era presa il suo migliore amico. Non poteva lasciarlo lì: forse lui era pronto, ma lei no. Non voleva restare sola.
“Virginia.”
La voce di Tony la fece trasalire di getto. Lui non la chiamava mai così.
“Sì?” chiese in un sussurro. Tony le prese una mano, intrecciando le loro dita, e la strinse fra le braccia, posandole un bacio sulla fronte tremante.
“Torniamo a casa.”
“Non possiamo” replicò subito lei. “Non possiamo lasciarlo solo.”
Sembrava una bambina spaventata, mentre tremava senza sosta e scuoteva la testa, aggrottando gli occhi in una dolce espressione di bisogno e paura; Tony aumentò la stretta.
“Phil non è solo, piccola. Ci sei tu e ci sono io e ci sono tutte le persone che gli hanno voluto e che continuano a volergli bene con lui. Non sarà mai solo” le spiegò dolcemente, accarezzandole con delicatezza una tempia accaldata. “E neanche tu lo sei.”
Pepper emise uno sbuffo divertito, anche se sapeva che doveva essere irritata da tanta comprensione – era sempre molto snervante essere un libro aperto per lui – ma pensò che forse per una volta, poteva soprassedere.
Lanciò un altro sguardo alla lapide e, per un istante, gli sembrò che sorridesse. Ricambiò il sorriso e si lasciò stringere ancora. Poi seguì Tony verso il cancello del cimitero, mentre l’ultima lacrima le solcava il volto ormai sereno.
Il sole splendeva ancora.

[1000 parole]

 



















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Buonasera cari :)
Allora, chiariamo una cosa: a me non piace postare troppo spesso. La verità è che, durante l'anno, il tempo per scrivere si assottiglia notevolmente e a me piace poter scrivere tantissimo d'Estate, così da avere almeno un paio di storie sempre di scorta, da postare nei periodi in cui lo studio mi tiene troppo lontana dal computer. Avevo scritto questa storia qualche giorno fa e, devo dirlo, scrivere la notte, quando tutti a casa tua dormono, una storia del genere mette tanta angoscia addosso, tanta che sono stata costretta ad andare a leggere qualcosa di frizzante e romantico e felice prima di mettermi a letto per evitare di sognare il fantasma di Phil tutta la notte :P 
Amo Phil. Non come Tony, questo no - credo non esista nessuno che amo come lui e non nego che la cosa stia davvero cominciando a preoccuparmi LOL - ma lo amo, sì. La sua morte mi ha lasciata molto infelice e volevo scriverci qualcosa su, ma soprattutto volevo scrivere dal punto di vista di Pepper perché adoro la loro amicizia <3 Credo sia una delle cose che amo di più nei film della Marvel e mi mancherà nel terzo Iron Man :( 
Comunque, ho postato stasera solamente perché la mia migliore amica mi stava letteralmente angosciando che lo voleva leggere e perché inizia l'Uni prima di me, quindi serve per evitare di deprimerla - almeno secondo lei, il che non ha senso perché, oltre ad essere angst in modo assurdo, non è neanche chissaché. Speravo uscisse qualcosa di meglio, e l'ho riletta milioni di volte, ma questo è uscito >.< u.u

Prima di lasciarvi, volevo ringraziare le persone che hanno recensito la mia storia precedente in questo fandom: 
-Melmon: oddio, ma quanto sei carina. I tuoi complimenti mi fanno arrossire e purtroppo è qualcosa su cui sto cercando assolutamente di lavorare, perché, maledizione, arrossisco davvero per troppo poco e in pubblico è tremendamente imbarazzante. Ah, la nostra Pepper è straordinaria: il suo essere così diversa da ogni altra donna dei supereroi è favoloso, il suo modo di tenere sempre testa a Tony, proprio come hai detto tu, laddove le altre donne cadrebbero ai suoi piedi rende tutto così perfetto. Ti ringrazio ancora per i complimenti. Un bacio <3;
-_Diane_: sì, certe volte credo davvero che questa coppia mi faccia impazzire per quanta tenerezza e perfezione mi ispiri. Ah, Tony, perfetto anche per questo e, diciamocelo, lui può permetterselo LOL Sono davvero felicissima che tu abbia immaginato la scena: che tu ci creda o no, io penso che questa sia una delle cose più belle della lettura. Io personalmente, come lettrice, sono molto fantasiosa, forse troppo xD, e amo chi riesce a farmi immaginare le scene con poche frasi, quindi il tuo complimento mi lusinga non poco. Scrivere in poche parole, poi, è parecchio complesso, ma a me piace tanto provarci spesso. Grazie per tutti i complimenti, davvero. Un bacio <3;
-Rogue92: Capitano, Capitano che mi combini? Ah, a me, devo dire, Steve non dispiace, ma ci sta che molte non impazziscano per lui. Tra l'altro, devo dire che il suo è il film che mi è piaciuto di meno, fra quelli della Marvel. E poi il fatto che sia evidentemente vergine mi lascia un po' così O.O Comunque, grazie per i tuoi gentilissimi complimenti, sul serio. Essì, uno Stark anche per noi, ci vorrebbe proprio *-* Un bacio <3;
-Varda: ahahaha la tua recensione mi ha fatta morire dalle risate xD Grazie mille per i complimenti, sono felice che ti sia piaciuta, davvero tanto. Grazie, grazie. Un bacio <3;
-Alley: hai visto? u.u Eccomi qua e non è venuta neanche bene, ufff. Comunque, devo, mio malgrado, ringraziarti perché se c'è qualcuno che recensisce sempre e legge sempre e mi incoraggia sempre e mi fa sempre brillare gli occhi con le sue parole, purtroppo sei tu. Spero che tu gradisca anche questa, anche se era meglio quando ancora non eri iscritta - mannaggia a me che ti ho trascinata qui! O.O Però, dai: ti amo anch'io <3 

Alla prossima a tutti! Un bacio ;)
Mary 
   
 
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