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Autore: Ruushi    27/09/2012    3 recensioni
Fanfiction dedicata alla minore degli Strauss, incentrata sui suoi sentimenti, al rimpianto che porta in fondo al cuore per non averlo aperto a chi amava quando poteva, al dolore di non poter tornare alla sua vera casa e di rivedere i suoi veri fratelli.
"Il mio cuore urla un tacito rimpianto, [...] il rimpianto di non aver condiviso a pieno momenti con i miei compagni di gilda, di aver forse sorriso troppo all'apparenza della mia vita, così cristallina e quasi perfetta, seppure a questo pensiero, davanti lo specchio, io stessa mi guardi come se avessi detto chissà quale eresia. [...] Tutto cambia, io sono cambiata. E sopporterò in silenzio l'agonia del mio rimpianto."
Spero vi possa piacere. :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lisanna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio cuore urla un tacito rimpianto, il rimpianto di essere qui, in questa terra sconosciuta, una terra nascosta dalla coltre del cielo, sconosciuta alle menti di chi vive in Earthland. 
Il rimpianto, il mio rimpianto di non aver condiviso a pieno momenti con i miei compagni di gilda, di aver forse sorriso troppo all'apparenza della mia vita, così cristallina e quasi perfetta, seppure a questo pensiero, davanti lo specchio, io stessa mi guardi come se avessi appena enunziato un'eresia. 
Nell'arco della mia infanzia, sono stata cullata da affetto, una famiglia, i genitori che mi è stato negato di conoscere, i miei fratelli Mira-nee ed Elfnii-chan, e lui. Assurdo colore di capelli, occhi neri come la pece, profondi e sinceri, fiamme ambrate delle sue emozioni, sempre sorridente. Un sorriso che ha conquistato il mio cuore. 
Nella capanna dei nostri ricordi, probabilmente non avrò più modo di entrare. Non accudirò più Happy insieme a te, non diventerò tua moglie come ti chiesi anni orsono, non avrò alcum modo di parlare con te, di vedere il tuo volto dinnanzi ai miei occhi. 
Eppure, forse questi mi stanno giocando uno scherzo, ma sono certa che il ragazzo che ho difronte, che riversa lacrime prossime a schiantarsi al suolo e che tenta invano di abbracciarmi, ora non sia lo stesso che conosco di Edoras. 
No, lui non è quel timido e impacciato giovane che mi ha accompagnato nel corso di questi due anni. E al suo fianco, c'è quel micio azzurro che ho ritenuto come fosse mio figlio per gli anni della mia pura innocenza. 
E' Natsu. 
Seppure al suo fianco ci sia sempre l'ombra scura di Lucy, prossima a colpirlo, lui non è il Natsu di Edoras. E' il Natsu del mio passato, dei miei ricordi, il Natsu che sosta nel mio cuore da tempi ormai sconosciuti, quasi immemori. 
Mentirei se dicessi che stavo abituandomi alla tua assenza, al ragazzo di qui che altri non è che una perfetta copia di quello che è il tuo corpo, non il tuo animo. 
Vorrei abbracciarti, piangere tra le tue braccia, urlare al mondo ciò che provo e tornare con te a casa
Ma non posso.
Non posso abbandonare Elfman e Mira, non un'altra volta. Sono ormai consapevole che loro non siano i miei veri fratelli, ma loro hanno già subito il dolore della perdita della loro Lisanna, non sarò l'ennesima pietra scagliatagli contro, il flagello che lacera la carne della loro anima e calpesta i loro cuori. 
Per un attimo, però, mi ero illusa che tu fossi giunto ad Edoras per riprendermi, che un qualche sentimento da me immaginato ti avesse condotto alla mia persona. Mi sbagliavo.
Ti attende una battaglia, Natsu. Una battaglia in cui questa Fairy Tail non si assumerà il ruolo che le spetta. Fosse successo ad Earthland, nessuno avrebbe esitato a venirti incontro, ad aiutarti, a sostenerti, come vorrei poter fare io. Invece mi limito a piangere, lacrime amare solcano il mio viso e ne lasciano il leggero segno. Calde lacrime scendono dai miei occhi, quando la loro scia raggela la pelle delle mie guance a causa del vento che mi ha presa alla sprovvista. 
Vorrei gridare. 
Vorrei andarmene.
Vorrei tornare a casa. 
Vorrei abbracciare i miei fratelli.
Vorrei rimettere piede nella mia gilda. 
Vorrei vedere il Master, Erza, Gray, Cana, e tutti gli altri.
Vorrei vedere Gildarts, chissà se ha fatto ritorno dalla sua missione centenaria.
E soprattutto,
Vorrei amarti come mi è stato negato di fare, permettere ai miei sentimenti di esprimersi e non reprimere ogni singola goccia traboccante quella spirale di emozioni in cui ti mi convolgi. Se non fossi una vigliacca, se il mio animo non fosse debole e se la mia mente non fosse così fragile da sgretolarsi all'ulteriore incertezza del mio cammino, non esiterei.
Non esiterei un solo istante a correre da te, a permetterti di stringermi come avresti voluto fare, a bearmi della vista del tuo sorriso, a combattere al tuo fianco come la nostra squadra avrebbe voluto fare un tempo. 
Ma ormai non c'è più modo perché ciò accada, vero Natsu?
Sei uscito trionfante dal tuo scontro, hai salvato Edoras dalla crudeltà di un re fuori di senno. Ti sei finto un demonio per permettere al legittimo erede al trono di mostrarsi come un eroe agli occhi del suo popolo, ma il vero eroe sei tu. 
La magia viene rigettata dalle terre di questo mondo parallelo, tu e i tuoi compagni tornerete a casa, senza di me. Così credevo, finché Edoras non mi ha concesso una seconda occasione, l'occasione di tornare insieme a voi. Un'occasione che non avrei mai concepito, se solo fosse dipesa da me la scelta. 
Il mio corpo si libra leggero nell'aria, l'asfalto comincia a divenire distante alla mia vista, Mira-nee mi prende per mano, rivela la sua consapevolezza della mia identità. Loro sapevano, sapevano che io non ero la loro vera sorella, eppure mi hanno voluta con loro. Mi hanno accettata per colmare l'amore di quel vuoto lasciato da una ragazza che era la mia figura identica. 
La presa si scioglie, vengo risucchiata all'interno di Anima per la seconda volta. E, per la seconda volta, abbandono mia sorella in lacrime, nell'impotenza di mio fratello. 
Cado su fili di erba, fradici.
Qualcuno o qualcosa mi trova, silenzioso si avvicina e come un abile predatore mi cattura. Un exceed, proprio come Happy, ora mi trascina violentemente interrogandomi su chi sia, quali siano le mie intenzioni e il perché li abbia seguiti.
Raggiungo una raduta aperta e vedo gli altri.
Erza e Gray li riconosco, ci sono anche Lucy e Wendy, accompagnata da una exceed bianca. Un altro è apparentemente rozzo, non rivela alcunché dalla sua immagine, su Edoras non l'ho mai visto. 
Infine, Natsu, che non appena incrocia il mio sguardo, mi fissa stupito. 
Lo abbraccio senza neanche pensarci, le lacrime escono nuovamente, stavolta per gioia. Non sono mai stata così felice di vederlo, di sentire quel contatto con lui. 
Ovvio che vogliano delle spiegazioni, perciò non tardo a dargliele. Inizialmente, Erza sembra non credermi, dopotutto mi sapevano morta ed è più che comprensibile. Gli altri mi guardano sorpresi. Natsu, nonostante il rimprovero per non essermi rivelata a loro sin da subito, sorride. E finalmente, mi riaccompagnano dai miei fratelli. 
L'immagine di loro, coperti da un ombrello rosso, il mio ombrello, dinnanzi a quella che è la mia lapide, trafigge il mio cuore con una scarica di colpi, lame taglienti e ben affilate si accaniscono contro il mio petto. 
Li chiamo, corro da loro, stringo a me mia sorella, coinvolgendola nel mio stesso pianto. 
Sono tornata. 
Dico, incerta io stessa sulla verità di quelle parole, sulla realtà che ora mi circonda e sull'insicurezza che essa sia veritiera come sembra. 
Bentornata. 
Risponde Mira-nee, abbracciata al mio Elfnii-chan sorridente, mentre gli altri osservano la scena da lontano.
Tornare alla gilda non è mai stato così bello, anche se in ambito strutturale è completamente diversa, così come lo sono gli altri.
L'accoglienza che mi hanno riservato è stata la migliore carezza che il mio animo potesse ricevere, l'unica medicina in grado di rimarginare tutte quelle ferite causate nel tempo, due anni che sembrava immutabili nel tempo.
Mi sento egoista, perché ho comunque abbandonato i miei fratelli. E adesso mi ritrovo così, a riposare, dopo estenuanti festeggiamenti, avvolta dalla stretta dei miei fratelli. 
Mi sveglio appena, quando sento dei passi di fianco a me. 
Lucy si è svegliata, l'unica tra tutti, si guarda intorno e sorride. E' l'esatto opposto della Lucy di Edoras, o almeno della parte che lei mostrava quando mi trovavo lì. 
La vedo poi voltarsi verso Natsu, avvicinarglisi e guardandolo malinconica, per poi sostituire quell'espressione con un sorriso dolce, un caloroso gesto che stuzzica la velocità del mio cuore. 
Sono mancata per molto tempo, Natsu è cambiato, ha trovato Lucy. 
Da quando sono tornata, ho visto il loro rapporto mutare. Non sono più io la consorte del tuo destino, la compagna di una sqauadra che avrei voluto fondare. Lucy è riuscita a prendere possesso del tuo cuore, a sigillare quel sentimento tra le vostre labbra. 
Tutto cambia, io sono cambiata. 
E sopporterò in silenzio l'agonia del mio rimpianto
  
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