Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: KiraLenny    27/09/2012    1 recensioni
la mancanza dell'"ombra" seduta dietro di lui. gli è strana quella sensazione, per la sua mancanza in classe. e andare a trovarlo a casa alla fine dell'orario di scuola, nonostante l'innumerevole pioggia che sta cadendo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Numero Due, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments, Nonsense, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pioggia che cade imperterrita. Questo è il panorama fuori dalle finestre della classe. Di conseguenza gli allenamenti previsti all’esterno sono annullati, e la palestra inagibile per delle tubature rotte negli spogliatoi.
Una vera tortura per Kagami, anche se è la cosa che lo preoccupa di meno al momento. Infatti, il banco dietro al suo è vuoto. E la cosa lo preoccupa, perché nonostante sia particolarmente facile non notarlo e ci si spaventa facilmente quando sbuca all’improvviso, in questa giornata piovosa l’assenza di Kuroko si nota. E neanche gli altri membri della squadra sanno cosa gli sia successo.
E non sentire gli occhi azzurri della sua “ombra” puntati sulla sua schiena, gli fa uno strano effetto.
Suona la campanella. Guarda l’ora e si accorge che è la fine delle lezioni. Non gli sembra vero di dover già andare a casa. E a quella parola gli si accende una lampadina. Prende alla svelta la sua cartella e si dirige velocemente verso l’uscita della classe.
Non si accorge nemmeno che nel correre per i corridoi e giù per le scale lo chiamano sia Jumpei sia Riko.
Non si preoccupa neanche della pioggia quando esce nel cortile. Non è un problema tanto si sarebbe bagnato comunque, anche se cammina poiché non ha portato con sé un ombrello. Sul tragitto passa davanti al fast-food, dove si fermano normalmente lui e Kuroko, si ferma ad osservarlo e gli sfugge un sorriso. Entra prima di proseguire, e percorrere la strada che gli ha spiegato un giorno Kuroko per arrivare a casa sua.
Arriva a destinazione un’ora e mezza più tardi, dopo essersi perso lungo il tragitto due volte.
Guarda un momento la porta davanti a se e muovendo lentamente un braccio suona il campanello.
Sta per suonare il campanello una seconda volta che la porta si apre, e sulla soglia appare Kuroko.
Il ragazzo dai capelli azzurri guarda un momento il ragazzo dai capelli rossi davanti a se.
“Ciao Kagami-kun. Come mai ti trovi qui?” gli chiede con lo sguardo da cucciolo inespressivo.
Kagami lo guarda un momento male ma si riprende subito “Sono passato a vedere se stavi bene, visto che non ti ho visto a scuola” gli risponde.
“A già. Scusa se non ho avvertito ne te ne nessuno del resto della squadra.” Gli risponde Tetsuya.
E guardandogli i vestiti bagnati riprende a parlare “Vieni dentro così ti do qualcosa con qui sciugarti”.
“Grazie” risponde Kagami entrando nel corridoio. Aspetta li sulla soglia che Kuroko gli porta un asciugamano, e gli dice “Questo è per te” porgendogli il frappe alla vaniglia che gli ha preso apposta, appena lo rivede di fronte a lui.
Kuroko lo guarda un momento, e poi gli prende il bicchiere dalla mano dicendo “Grazie” e con l’altra gli porge l’asciugamano.
Kagami inizia ad asciugarsi i capelli fradici guardando fisso Kuroko che beve lentamente.
“Come mai oggi ti sei assentato?” gli chiede.
“Numero due non si è sentito molto bene” risponde Tetsuya.
Taiga si scosta l’asciugamano dai capelli e lo fa ricadere sulle spalle. Lo sguardo un po’ perplesso, che guarda ma non guarda allo stesso tempo Kuroko.
Gli ci va un po’ prima di chiedergli “Come sta adesso la piccola palla di pelo?”
“Adesso sta dormento, ed è migliorato da questa mattina” gli risponde Kuroko, e aggiunge “Lo vuoi vedere?” e si scosta per far passare il rosso.
Kagami non sa nemmeno perché si stia dirigendo verso la stanza che gli ha indicato Kuroko, visto che lui non sopporta la vista e la presenza dei cani. Anche dei cucciolo come Numero Due. Però varcata la soglia del soggiorno e vedendolo acciambellato su un cuscino che è il doppio se non il triplo di lui, addormentato e un poco tremante nonostante sia coperto da più strati della stessa coperta che Kuroko gli ha accuratamente appoggiato sopra, quella sensazione che prova alla vista di un cane scompare. Per lo meno in parte.
Cercando di avanzare senza svegliare il cagnolino bicolore, con gli occhi del medesimo colore del padrone, gli si siede a una certa distanza, ne troppo lontano ne troppo vicino, e lo osserva.
Kuroko si siede vicino a lui. Osservano entrambi Numero Due che dorme, e che un momento trema e un momento no.
Con il passare dei minuti, in parte scandito dal rumore e l’aumento della pioggia.
Spinto da non si sa bene quale impulso, Kagami allunga una mano e accarezza la testolina di Numero Due. Sente un piccolo uggiolio provenire dal cane, come se quel contatto della mano gli piacesse e lo calmasse.
“Gli piaci” gli dice Kuroko.
E spostando lo sguardo da uno all’altro e senza cercare di farsi notare, a Kagami gli esce un lieve sorriso sulle labbra.
Guarda l’orologio e si rivolge al ragazzo seduto accanto a lui “E’ meglio che ritorno a casa. Questa pioggia non mi piace”.
Entrambi si alzano e vanno verso l’ingresso e quando sono sulla soglia Kuroko porge all’altro ragazzo un’ombrello dicendogli “Prendilo, me lo ridarai poi domani a scuola”.
E così si salutano. E ormai raggiunto l’angolo della strada, Kagami si ferma un attimo e gli ritorna sul volto il sorriso che gli era apparso pochi minuti prima.
E pensando fra se e se, si dice “Prima o poi io e Numero Due diventeremo amici” e riprende a camminare verso casa sua. Sotto tutta quella pioggia incessante.
   
 
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