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Autore: OhBirds    27/09/2012    4 recensioni
Era normale per la sua fascia d'età avere dei bisogni fisici; allo stesso modo, bisognava avere dei metodi per "scaricare" tali bisogni. Aomine lo sapeva bene, una ragazza sarebbe stata la risposta più scontata ai suoi problemi, ma si sa... una donna ha un utilizzo e mille svantaggi, non valeva la pena sopportare un tale peso per soddisfare un semplice desiderio sessuale, inoltre Sastsuki -com'era già successo in passato- l'avrebbe rimproverato per il modo superficiale e maschilista con il quale trattava il gentil sesso (...)
[Aomine x Kise]
Genere: Commedia, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: OhBirds
Titolo: Non l'avessi mai fatto
Fandom: Kuroko no Basuke
Personaggi: Aomine Daiki, Kise Ryouta
Generi: Commedia, Sportivo, Sentimentale
Avvertimenti: //
Rating: Giallo
Note: Cosa diavolo è successo a EFP? Non pubblico una fan fiction da una vita e come ho aperto il sito mi ha fatto mille e più domande (peggio di quando vado a donare il sangue), ma alla fine ce l'ho fatta -o almeno credo- Per questa ff vorrei ringraziare la -peto-Sara, perchè è lei che ha insistito a farmela scrivere, dato che il mio culo è troppo pesante e solitamente sono idee che nascono, crescono e muoiono nel mio cervelletto. Inoltre mi ha anche dato una rapida correzzione agli errori (quindi penso che la si possa chiamare Beta qualcosa -troppi nomi complicati gente, non fa per me la cosa-). Comunque mi farebbe piacere se poteste apprezzare anche solo un briciolo la storia che segue. Buona lettura.

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Era normale per la sua fascia d'età avere dei bisogni fisici; allo stesso modo, bisognava avere dei metodi per "scaricare" tali bisogni. Aomine lo sapeva bene, una ragazza sarebbe stata la risposta più scontata ai suoi problemi, ma si sa... una donna ha un utilizzo e mille svantaggi, non valeva la pena sopportare un tale peso per soddisfare un semplice desiderio sessuale, inoltre Sastsuki -com'era già successo in passato- l'avrebbe rimproverato per il modo superficiale e maschilista con il quale trattava il gentil sesso.
 
Era per quel motivo -probabilmente- che Aomine era single: l'amore per il basketball -che già di per se riempiva le sue giornate- sommato al suo carattere pigro e involontariamente disattento lo rendevano un perfetto nemico femminile.  "Dai-chan dovresti aspettarla finite le lezioni, accompagnarla a fare compere, ricordarle sempre e comunque che lei è l'unica che...ehi Dai-chan..Mi stai ascoltando?" Sastuki blaterava qualcosa del genere al riguardo, e solo il "pensiero" per l'appunto lo stancava, facendogli perdere il sunto del discorso.
 
Per questi e vari altri motivi, il moro era giunto alla conclusione che se era una "mano" ciò che gli serviva, allora la sua andava più che bene. Era routine per il giovane "liberarsi" tutte le sere, tanto per conciliare il sonno, scaricando lo stress della giornata appena trascorsa. Era un ragazzo, uno sportivo, un adolescente, e come tutti anche lui aveva l'esigenza di quei momenti. Per aiutarsi -non avendo cotte per alcuna ragazza in particolare- Aomine utilizzava le classiche riviste colme di Idol nelle più svariate pose possibili; tra le sue preferite spuntavano quelle riguardanti Mai Horikita, nipponica, pelle chiara e lineamenti delicati, seno prorompente -suo tallone d'Achille- capelli color pece e labbra sporgenti.
 
Era una sera come tante, nulla di interessante veniva trasmesso in TV, l'opzione "fare i compiti" come sempre era stata scartata in primo luogo. Era giunto il momento più piacevole -dopo gli allenamenti pomeridiani- della sua giornata tipica. "Cosa potrei utilizzare oggi?" Il moro si inginocchiò andando a frugare al di sotto del suo letto, dove era custodito il suo "tesoro", riviste su riviste erano ammassate tra i vari scatoloni di vestiti invernali. Eppure nulla attirava la sua attenzione, la stessa Mai usata e riutilizzata più volte sembrava non invogliarlo particolarmente quella sera. Sbuffò al solo pensiero di dover saltare il suo solito "esercizio notturno", quando vide che dalla sua stessa cartella una copertina lucida di un colore ramato spiccava -tra i vari quaderni di scuola- attirando la sua attenzione.
 
"Una rivista?" Quella stessa mattina qualche suo compagno di scuola doveva avergliela passata di sotto banco, uno scambio per lo più normale, e quotidiano. Venivano ripresi più volte dal professore di Inglese per "atti osceni" -se scambiarsi "riviste porno" poteva essere classificato tale-. Evidentemente il moro era troppo preso da una delle sue pennichelle mattutine per essersene reso conto. 
 
Diede un'occhiata veloce, sulla copertina mille e più scritte si accavallavano l'una sopra l'altra. 'Sondaggio del mese', 'test -come presentarsi al primo appuntamento' e bla bla bla, spazzatura varia; 'Pag.18 HOT ISSUE' un lieve ghigno si disegnò sul volto del giovane, che sensa ripeterselo due volte,  sfogliò avidamente la rivista per arrivare alla pagina designata. Su tutta la sua lunghezza, una ragazza dalla pelle cerea ne riempiva l'articolo, inutile dire che le varie didascalie relative ad una probabile intervista erano passate subito in secondo piano. Allungò in fretta e furia una mano verso la scatola di fazzoletti riposta sul suo comodino, per poi sedersi -spalle contro il cuscino- sul suo letto. Era inspirato, se non invogliato da quella nuova figura, così differente e fresca, completamente opposta al suo genere. Le seguenti tre pagine erano dedicate unicamente alla giovane, una chioma bionda e liscia cadeva leggera sulle sue spalle, i seni minuti venivano coperti da una maglia color pesca, mentre degli shorts lasciavano esordire le gambe lunghe ed armoniose. Quel che colpì di più Aomine però, fu il viso, le labbra rosee lasciate al naturale -senza nessun bisogno di qualche particolare cosmetico- le goti lievemente arrossate in contrasto con il resto della persona, ma in particolare gli occhi, quegli occhi che sembravano suonargli familiari, occhi vispi color miele, un semplice pezzo di giornale sembrava non bastare a contenere l'euforia che il suo viso sembrava emanare. Furono pochi istanti dopo essersi concentrato su quello che Aomine imbrattò il fazzoletto contro il quale aveva avvoltò la sua erezione. 
 
"Dannazione.." era così preso dal viso della ragazza, che era 'venuto' assaporando unicamente il volto e non la figura nella sua unità, non che ci fosse molto da osservare -data la 1° scarsa di reggiseno-.
 
Soddisfatto e appagato per la "new entry", ripose la rivista -lievemente stropicciata ma almeno immacolata- nel suo zaino, tirando un sospiro di sollievo "Domani dovrò informarmi su l'Idol, magari è nuova" con queste ultime parole, Aomine si coricò tra le coperte, assopendosi in una manciata di minuti.
 
 
(...)
 
 
La notte era trascorsa veloce, troppo veloce per il parere del giovane che a passi lenti -e praticamente costretto dall'amica d'infanzia- attraversava ora i corridoi dell'istituto. In quel momento poteva essere considerato come un prigioniero che si avviava dal boia, per l'esecuzione finale.
"Aomine-kun" una voce apatica, proveniente dal basso, lo destò da quello che probabilmente doveva essere una continuazione del sogno -chiaramente erotico- della sera precedente.
"T-Tetsu..."  Aomine sussultò poco prima di essere spintonato dall'amica alle sue spalle. "Tetsu-kun, Ohayou!" la giovane si lanciò -letteralmente- contro la sua cotta, avvinghiandogli le braccia contro il collo ed iniziando ad elencare quanto fosse stata lunga la sua giornata in sua assenza.  Il moro ne approfittò per dirigersi -ancora intorpidito- verso il suo banco. Banco strategico: terza fila al fianco delle vetrate, luogo ideale per sonnellini prolungati, arieggiato e piacevole, inoltre da quella distanza il professore non aveva nulla da ridire se l'alunno non disturbava l'istruzione e l'ora d'apprendimento del resto della classe, non che la classe di per sè fosse interessata alle varie spiegazioni -secchioni esclusi-.
 
"Aomine-kun, hai letto l'articolo?" la sua "ombra" era riapparsa come suo solito dal nulla; nonostante lo conoscesse da parecchio, non si era ancora abituato alle sue "entrate in scena" improvvise. "Mmh?" Aomine era ancora in quello che la gente chiamava "dormiveglia", ovvero era fisicamente presente in quella classe, sul quel banco, ma la sua mente riposava ancora comodamente tra le lenzuola di lino del suo appartamento. 
 
"L'articolo della rivista che ti ho passato ieri.." Kuroko osservò il ragazzo -che era completamente assente- guardare un punto indefinito al di fuori della finestra, mentre aveva posato goffamente il viso contro l'avambraccio. "Aomine-kun..è successo qualcosa che dovrei sapere?" esordì il ragazzo minuto. "Ah? Testu oggi sei più loquace del solito.." lo fissò l'altro con la coda nell'occhio "Niente di nuovo, ho solo fatto più tardi del solito ieri. C'era uno show in TV che non volevo perdermi" Daltronde non poteva di certo dirgli: "Ehy ieri ho trovato questa nuova modella, e mi ci sono masturbato fino a notte fonda". Il moro rise al solo pensiero di una possibile reazione da parte della sua ombra. Sarebbe stata esilerante, e magari da provare in un prossimo futuro.
 
'Kyaaa, sta benissimo' 'Quel colore gli dona' 'Com'è possibile che abbia delle gambe più aggraziate delle nostre che siamo donne?' 'Pensi che quelle erano extension o una parruccha?' 'Era così Kawaiiiii"
 
"Tch..che diavolo hanno da urlare di prima mattina quelle och-.." La voce del moro venne interrotta dallo spigolo di una rivista che Momoi gli aveva bellamente dato sulla noce del collo, "DAI-CHAN finiscila di offenderle." La giovane sbuffò rassegnata, per poi proseguire "è normale, tutta la classe, anzi tutta la scuola è in fermento oggi". Il moro la guardò con fare interrogativo, mentre lei proseguì divertita: "La nuova idol è diventata parecchio apprezzata da entrambi i sessi"; Momoi trattenne una risata divertita, mentre  adagiava sul banco del moro una rivista a lui ben conosciuta. La stessa rivista ramata dalla copertina traslucida della sera precedente. "Aomine-kun era di questo che stavo parlando." riprese Kuroko "L'hai letta, non è vero?" Aomine sbattè gli occhi confuso, bombardato da tutte quelle domande senza capo né coda. Perchè diamine avrebbe dovuto leggere una rivista di quel genere? Era chiaramente uno dei mille settimanali banali, dediti ad un pubblico di ragazzine, che trattava per lo più di tematiche frivole, della serie 'Il colore di quest'estate è il giallo'  - 'Oroscopo della settimana, item portafortuna da portare sempre con te per far colpo sul tuo "lui"' o ancora 'Test-sei una persona attenta o superficiale?' - 'Come farsi notare dalla persona amata in poche e semplici mosse'. In sostanza materiale inutile, che poteva forse interessare al feticista degli oroscopi di Midorima.
 
"Aomine-kun sei incoreggibile" disse Kuroko con un tono fiacco seppur lievemente irritato. "Ieri mattina durante lezione ti avevo detto di leggere la rivista, ricordi?" "AH!" Il moro si ricordò che effettivamente la rivista non gli era stata data da nessuno del suo gruppo "scambiamoci tutti i porno allegramente" ma bensì dal suo compagno di squadra, per qualche assurdo motivo che Aomine ovviamente non si era degnato di ascoltare. "Diciamo che sono stato impegn.." Il moro venne interrotto dalla ragazza al suo fianco "Aah, povero Ki-chan ci teneva che anche tu leggessi il suo articolo". Kuroko annuì semplicemente, mentre prendendo in mano la rivista, ne sfogliava le pagine. "Pagina 18, Kise Ryouta.." incominciò leggendo una parte del paragrafo designato sulla stampa "Il giovane Idol, che sembra aver catturato il cuore di moltissime ragazze nipponiche, è stato scelto insieme ad altri 3 modelli per il concorso "Cross dressing - the story of a idol transformed into a beautiful girl", progetto adottato dalla campagna casting I.G., in seguito al sondaggio che ha permesso di vendere in triplice copia il numero della settimana passata." Man mano che le parole uscivano fluide dalla bocca del ragazzo, Aomine incominciava ad avere un "presentimento" dei più malaugurati. "M..momento momento ! Fermi tutti" Il moro con un gesto fulmineo rubò la rivista dalle mani di Kuroko -seguita da qualche lamentela di Momoi sul suo pessimo comportamento- "Questa Idol..." disse puntando la ragazza dalla chioma bionda e gli occhi color miele "Dico...Questa ragazza è..." deglutì al terrore del suo stesso pensiero "Kise-kun" "Ki-chan" terminarono rispettivamente i suoi compagni.
 
Aomine si pietrificò istantaneamente. La ragazza, l'idol della rivista dai seni minuti e le gambe longilinee, non era altri che quell'idiota di Kise Ryouta? Era shockato, non solo Kise si era travestito da donna -cosa che lo rendeva già di per se un transessuale- ma Aomine stesso era cascato in quella "trappola", senza essersi accorto dell'inganno che si celava dietro. "A..aspetta" Aomine era ormai in un mondo a parte, e le parole che uscivano dalla sua bocca probabilmente non avevano nessuno senso logico per il compagno di squadra e l'amica d'infanzia, che lo guardavano sconcertati. Quel che era peggio era che, se Kise era davvero la donna della copertina, allora lui, Aomine Daiki, asso della Teikou Middle School, si era masturbato -con successo- su un'immagine di un uomo -compreso di attributi maschili e privo di quelli femminili-, un uomo che altro non era un suo compagno di squadra, con cui avrebbe dovuto convivere per i restanti anni di scuola. "Non ci posso credere" Il moro scivolò dalla sedia sulla quale era seduto, sdraiandosi praticamente sul pavimento. "Dai-chan cosa diavolo ti pre..." la ragazza venne interrotta dall'ombra che con un lieve -seriamente lieve- ghignò proseguì "Momoi-san penso che dovremmo lasciare per qualche minuto Aomine-kun da solo". La ragazza era confusa, non capiva il perchè dell'affermazione del suo amato, ma essendo pronunciata appunto dallo stesso, eseguì le sue istruzioni senza obiettare minimamente. Kuroko si avvicinò all'orecchio del ragazzo -ora abbracciato alla gamba del proprio banco- "Aomine-kun.." sussurrò "..non è che hai usato Kise-kun come materiale por...." Il moro si voltò in un istante tappando fulmineo con una mano la bocca del ragazzo. "T-Tetsu" Il cuore iniziò a palpitargli furiosamente, stretto nel petto. Si sentiva come un ladro colto in flagrante, sulla scena del crimine. Non che lui fosse colpevole. Lui era ignaro della vicenda, e per la prima volta in tutta la sua vita malediva il fatto di non aver letto quelle inutili interviste a bordo pagina.
 
Sapeva che l'amico aveva compreso tutto, e per tutto intendeva proprio tutto. Probabilmente aveva anche percepito che fosse stato un "incidente" e non una "scelta volontaria". Sapeva i gusti del moro, e sapeva che tra quelli non vi era indicato alcun interesse per lo stesso sesso -ne tanto meno per il travestimento-. Aomine era un ragazzo semplice, e piuttosto banale, tutte le sue giornate ruotavano attorno al basket, tutto ciò che ne faceva parte era interessante ai suoi occhi, e al contrario, ciò che ne era escluso era monotono e irrilevante. Per quanto riguardava i suoi "gusti sessuali", Aomine era il più scontato ed evidente. Era il più palesemente etero tra i suoi compagni. E chiunque, nella sua squadra, sapeva che aveva un'ossessione per le ragazze dal seno prorompente. Non esisteva nessun caso nel quale Aomine si potesse masturbare -spontaneamente- con l'immagine di uno suo coetaneo. Solo l'idea gli dava i brividi.
 
"Tetsu, credo di non stare molto bene" Il moro si accasciò sul banco con fare depresso. "Lo posso immagine, Aomine-kun" disse l'altro picchiettando appena la spalla dell'amico. "No Tetsu, ti prego, non immaginare niente" disse in un singhiozzo mentre la sua ombra sorrideva divertita.
   
 
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