Le orecchie allenante di Kahlan la svegliarono all'istante: c'erano parecchi rumori nella piccola radura. Il famigliare scricchiolio della legna ardente, il respiro pensante di Richard che riposava al suo fianco, il frusciare delle foglie smosse dal freddo vento del nord, lo scorrere dell'acqua del torrente poco lontano. E poi c'era quello. Non lo avrebbe saputo definire neanche se avesse provato, ma sapeva che qualsiasi cosa fosse, era vicino. Molto vicino.

Si costrinse ad aprire completamente gli occhi e fu accolta da un cielo stellato che le mozzò il fiato. Ignorando il desiderio di restare ad ammirare una delle opere più emozionanti del Creatore, Kahlan si mise a sedere e non senza alcuna fatica. Aveva riposato su un terreno non del tutto regolare per almeno due ore, le ossa della sua schiena stavano reclamando a gran voce.

Guardandosi attorno notò Zedd seduto dall'altra parte del fuoco, un vecchio libro di magia in mano che aveva l'abitudine di tirare fuori la sera e una lunga coperta attorno le spalle. Lui non doveva aver sentito nulla di strano perché continuava a leggere indisturbato. Richard invece le si era sdraiato vicino, così vicino che praticamente la sua testa castana era finita sul suo sacco a pelo. Ultimamente era sempre stato così appiccicoso, nonostante avessero deciso di prendere una pausa nel loro rapporto. O per meglio dire, lei aveva deciso di prendere una pausa, lui aveva potuto solo assecondarla. Era stato un brutto colpo per Richard, soprattutto dopo aver scoperto che il suo amore per lei lo proteggeva persino dai suoi poteri. E soprattutto dopo aver scoperto che anche Cara era immune alla confessione.

Il pensiero della bionda la fece voltare immediatamente. Cara si era raggomitolata in sé stessa durante il sonno, giaceva su un fianco con il viso rivolto verso la direzione di Kahlan. E dalla sua bocca schiusa usciva proprio il rumore straniero ancora persistente nell'aria.

Cara stava russando!

Non era un russare forte e assordante come quello di Zedd, era anzi leggero e basso. Probabilmente se non le fosse stata così vicino non lo avrebbe neanche sentito. Però era ancora un russare. Uno dei più adorabili che avesse mai ascoltato. La Mord-Sith ovviamente non lo aveva mai fatto prima, era sempre stata piuttosto composta anche nel sonno. Questa piccola scoperta scaldò quindi il petto di Kahlan.

Cara stava russando e lei era lì a testimoniarlo.

Non potendo farne a meno, Kahlan tornò a sdraiarsi, questa volta su un fianco in modo da dare le spalle a Richard ed avere Cara proprio di fronte a lei. Si rannicchiò vicino la bionda fino a quando non furono naso contro naso e si mise in ascolto, sperando di non addormentarsi in quella posizione.

C'era stata una sorta di rivalità tra Cara e Richard da quando avevano portato la Pietra delle Lacrime ai Pilastri della Creazione. Ed ecco perché ultimamente dormiva tra i due e sedeva tra i due ovunque andassero. Richard poteva diventare un bambino petulante se non riceveva le stesse attenzioni che riceveva anche Cara, e Cara... beh Cara fingeva di non essere interessata alla situazione, ma se pensava ci fossero ingiustizie sulla quantità di tempo che Kahlan dedicava ai due, allora si racchiudeva in sé stessa e metteva il broncio.

Così Kahlan doveva accontentare tutte e due: Richard perché altrimenti riusciva ad essere davvero fastidioso, e Cara perché la bruna non riusciva a sopportare di vedere la Mord-Sith triste.

Quindi la possibilità che il Cercatore la trovasse in quella posizione non era davvero un'opzione.

Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto prendere una decisione, o per lo meno avrebbe dovuto comunicarla, perché aveva giù scelto Cara molto tempo fa ormai. Aveva solo paura di ferire Richard più di quanto non avesse già fatto.

Rendendosi conto che il sonno stava prendendo il sopravvento, Kahlan decise di tornare sulla sua schiena, ma non prima di avvicinarsi ulteriormente alla bionda e posarle un leggero bacio sulla fronte. Cara reagì immediatamente, rannicchiandosi più vicina a Kahlan, che dovette sforzarsi per tornare alla posizione originale da cui riusciva comunque a sentire quel leggero russare che la cullò per tutto il resto della notte.

Cara si svegliò per ultima quella mattina. La posizione del sole indicava che aveva dormito almeno due ore in più del dovuto. E questo non accadeva mai. Si sentiva stranamente sconnessa dal resto del mondo, come se qualcuno le avesse avvolto il capo con un panno trasparente, appannandole la vista e tappandole le orecchie e il naso. Oh soprattutto il naso! Provò a prendere un profondo respiro e quando l'aria incontrò resistenza fu presa dal panico: che razza di incantesimo era quello? Si mise a sedere di scatto, notando appena che le sue coperte erano mescolate con quelle di Kahlan. Doveva trovare il vecchio mago subito.

Ma una mano pallida sulla spalla la costrinse di nuovo sdraiata. Kahlan apparì poco dopo nel capo della sua visuale con un dolce sorriso sulle labbra. Se non fosse stata sul punto di morire avrebbe fatto in modo di farlo sparire.

“Sta giù Cara”

Cara voleva protestare perché, davvero? Ma la sua attenzione era ormai alla voce di Kahlan, che suonava così ovattata rispetto al solito. Anche le sue orecchie avevano smesso di funzionare!

“Ti ho preparato un infuso di erbe che ti aiuterà, non preoccuparti”

Un infuso di erbe non avrebbe fatto nulla contro un incantesimo, era forse stata avvelenata? Ma quando? Come? Non avevano mangiato nulla di particolare la sera prima, solo un piccolo coniglio che aveva cacciato personalmente. No bacche, no frutti strani, perfino no spezie! E gli altri? Erano ancora vivi? Kahlan sembrava stare bene.

Provò a guardarsi attorno, cercando tracce dei due uomini che però non erano in vista. Cercò di sollevarsi ancora una volta, ma tra la poca forza e tra la mano ferma di Kahlan ancora sulla sua spalla non ci riuscì.

“Tranquilla. Richard è andato a prendere un po' di acqua al torrente e Zedd è andato a cercare delle altre erbe. Intanto dovresti bere questo”

Rassicurata dalle quelle parole, Cara lasciò che Kahlan le sollevasse il capo con una mano, mentre con l'altra le porgeva una ciotola di legno. Infondo se era sul punto di morte perché non approfittare delle cure di Kahlan tutte per lei? Prese un sorso della brodaglia bollente e quasi vomitò per il cattivo sapore. Ma il liquido caldo fece comunque il suo effetto e il dolore alla gola, che le sembrava essere stata presa a pugnalate, cominciò a calmarsi.

“Co-cosa è successo?”gracchiò con voce così rauca che se non fosse stata consapevole di aver pronunciato quelle parole non si sarebbe mai resa conto di essere stata lei ad aver parlato.

Il sorriso di Kahlan si allargò ancora di più, e da questo Cara capì che si sarebbe pentita di quella domanda. Ma comunque stava morendo, quindi che importava?

La Depositaria si chinò un po' più vicino e le sfiorò il naso con la punta del dito indice. “Ti sei presa il raffreddore sciocchina. Dovevo capirlo questa notte, quando ti ho sentita russare. Avrei potuto darti le mie coperte da subito invece di farti prendere tutto questo freddo”

Ci fu solo una cosa che arrivò al cervello di Cara.

“Io non ho russssato!” cercò di urlare, ma ovviamente quello che rimaneva della sua incredibile voce sexy – che spreco - non glielo permise.

Kahlan ridacchiò, mentre nei suoi occhi azzurri si leggeva chiaramente il suo divertimento. “Oh sì che l'hai fatto. Eri così carina! Sono stata praticamente tutta la notte ad ascoltarti russare. Ma stai tranquilla, è solo perché hai preso il raffreddore” spiegò la bruna ancora sorridendo ampiamente.

“Io non ho il raffreddore!” sibilò allora Cara. In tutta la sua vita non era mai stata malata, non c'era modo che un semplice raffreddore l'avesse messa K.O così facilmente. Tentò per l'ennesima volta di sollevarsi per recuperare almeno un po' di dignità, ma la presa di Kahlan sulla sua spalla era ferma.

“Ho detto di stare giù! Mi prenderò cura di te fino a quando starai meglio. Tutto quello che devi fare è riposare”

Cara era già pronta a protestare quando improvvisamente due labbra sottili si posarono sulle sue, rubandole così un bacio inaspettato. Il contatto durò solo qualche secondo, ma fu abbastanza per risucchiare le poche energie rimaste alla bionda che giurò di aver sentito il suo corpo tremare.

“Per augurarti una buona guarigione” sussurrò Kahlan direttamente al suo orecchio.

Qualche ora più tardi...

“Sei sicura Kahlan? Perché credo di avere un certo mal di gola... Cara deve avermi passato il raffreddore”

Kahlan sbuffò e, cercando di non far travasare l'infuso di Cara, si diresse con la ciotola fumante verso la bionda, che se ne stava seduta su un tronco d'albero caduto con almeno tre coperte drappeggiate sulle spalle.

“Ti ho detto di no Richard. Non credo tu stia male! In questo momento dovrei preoccuparmi di Cara, non vedi come è ridotta?”

Cara finse un colpo di tosse improvviso che fece scattare la bruna immediatamente.

Kahlan poggiò sul terreno la ciotola e si precipitò al fianco della bionda, ignara dell'inganno, e usò una mano per batterle dolcemente la schiena e l'altra per accarezzarle in ginocchio rivestito di pelle rossa, cercando di calmarla.

“Shhh Cara andrà bene vedrai”

Richard osservò come Cara poggiò il capo sulla spalla di Kahlan mentre questa le accarezzava i capelli biondi con la mano, sussurrandole dolcemente cose all'orecchio che lui non riuscì a catturare.

Con un profondo respiro ed un ultimo sguardo alle due donne, lasciò la radura sconfitto.

Kahlan aveva preso la sua decisione e lui l'avrebbe rispettata.

Almeno per ora.

Vi è piaciuta? Vi ha fatto schifo? Bene! Fatemi sapere cose ne pensate ;)

Adoro così tanto Cara e Kahlan che sto pensando ad una nuova long fic, che dovrebbe riprendere più o meno da questa one-shot. Del resto Richard non può arrendersi così facilmente, Kahlan è l'amore della sua vita...

Ecco, se c'è qualcuno che sarebbe interessato a leggerla me lo faccia sapere :)

E ormai mi sento anche di chiedervi se qualche Beta sarebbe disposto a darmi un aiutino. Mandatemi un MP in caso.

Ora vi saluto, alla prossima ;)