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Autore: Hayley_91    28/09/2012    0 recensioni
“Mi ricordo così quella notte... le goccie della pioggia battente che si infrangevano sull’asfalto. Il tepore primaverile sembrava essersi annientato di fronte a quell’improvviso acquazzone e la nebbia,che si diradava in mezzo al traffico e ai fari delle automobili,dava un senso di solitudine, sebbene i rumori dei mezzi si facessero sentire in una metropoli come Roma. Non sembrava pesarmi così tanto quell’angoscia.. l’euforia era troppa per poter pensare di già alle cose negative. Potevo solo sorridere per ciò che avevo vissuto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 3-  Naked


“tu resti qui..”
“tu resti..”
“tu resti qui..”
“con me..”
“me.. me .. me”

Questa frase mi rimbombava nel cervello. Il battito del mio cuore stava aumentando..

“bè.. siediti. Non vorrai mica stare sulla porta per tutta la notte spero !”mi disse ridendo e facendomi segno con il braccio di sedermi accanto a lui sul divano.
Era un divano color panna..sembrava morbido e comodo...era stupendo.

Ogni cosa di quella stanza lo era.. sembrava un castello..
Il castello di un principe..

Rimasi titubante al mio posto per qualche secondo e poi lo raggiunsi.
“ma io... non posso stare qui!”dissi io in imbarazzo.
“non ti fa piacere?” rispose guardandomi con disappunto.
Sbiancai totalmente e iniziai a sudare freddo.
“no no non volevo dire questo.. è che io ..non lo so... qui... la gente ... le fan... potrebbero vederci e ..io.. io .. io NON VOGLIO ESSERE UN PROBLEMA PER TE...” conclusi facendomi coraggio e completando tutta la frase.

Cadde il silenzio tra noi. Sfortunatamente o no,fu interrotto da una risata molto soddisfatta di quel ragazzo che mi sedeva accanto.
“mi stai forse dicendo che tu potresti crearmi problemi? Guarda che ti ho detto io di rimanere per non crearlo a te il problema.. io posso andare con chiunque.” Mi disse fissandomi dritto negli occhi con uno sguardo impenetrante e divertito.
Ma chi si credeva di essere???! Andare con chiunque??  IO non sono chiunque!e poi..Manco fosse sta bellezza..

Ok Yle tu vaneggi... è una bellezza! è Dio sceso in terra per te! Ok respira... ora tu respiri e ti rilassi,metti in moto il criceto che attiva il tuo cervello e rispondi in modo carino e gli fai le tue scuse...
“vorresti andare con chiunque...ma non ne sei in grado.” dissi io senza accorgermene.
Che cazzo mi era saltato in mente!? Ma da dove poteva essermi uscita una frase del genere?! E tutt questa strafottenza poi? Stavo peggiorando tutto...!
“non sono in grado?!” la sua faccia cambiò di espressione e mi fissò molto male.
“certo... non sei tom !”dissi con tono sempre più di strafottenza.
“Tom?!! “urlo lui incredulo.
Non sapevo cosa dire ne fare.. l’avevo voluto io questo casino e non sapevo nemmeno perchè.
“tom è tanto fumo e niente arrosto.. il vero gemello malvagio sono io .” disse ridendo.
Sembrava gli fosse passata l’arrabbiatura di colpo.

Era strano... bè meglio approfittare e cambiare discorso.
“quanto starete qui a Roma?”dissi io sorridendo.
“non posso dirlo a una fan..o mi spierai”disse divertito mentre mi guardava.
“S..spiare per chi mi hai preso???!ti ricordo che io sono in camera tua perchè tu hai trovato il mio portafoglio ...”dissi per giustificarmi.
“infatti potevi ringraziarmi e andartene...”
“sei tu che mi hai infilato nella tua stanza!”

Mi stavo a dir poco infuriando. Non ero una tipa che si faceva mettere i piedi in testa e anche se era Bill Kaulitz di certo non potevo assorbire tutte le sue frecciatine da donna isterica mestruata.
“anche questo è vero....ahahha vabbè dai come te la prendi .. io scherzavo.” Mi sorrise.
Io lo ammazzo... ok... non avrei mai pensato di dirlo.. ma chi è questo qui??!è davvero chi pensavo fosse da 8 anni a sta parte?!NO diamine!
“uh... hai il balcone!” dissi cambiando discorso  e mi alzai dal divano puntando dritta la finestra davanti a me e aprendola uscì fuori sul balcone,che più che un balcone era un terrazzo grande 3 volte casa mia .

Mi affacciai dalla ringhiera in marmo. Eravamo piuttosto in alto.
Il vento soffiava sulla mia pelle. Era una notte molto fredda..
Aveva smesso di nevicare e si potevano vedere alcune stelle in cielo.. era tutto così magico...
Mi accesi una sigaretta...
Non riuscivo a pensare..non riuscivo a voltarmi verso di lui.
Avevo paura,che come nei miei sogni, nel momento in cui mi fossi girata lui sarebbe sparito...avevo troppa paura.
Mi stavo a dir poco congelando. Quel maglioncino che avevo addosso e quei pantacollant non mi riparavano dal freddo. E stavo iniziando a sentirlo ben bene..
Cosa posso fare?Mi sembra così assurdo.. chiunque per essere al mio posto darebbe via qualsiasi cosa e io... sono qui.. immobile...
I miei sentimenti sono quelli di una semplice fan,contorti da capire.. eppure perchè nel momento in cui lo guardo mi sento così ...

Nuda..

Mi sentì di colpo urtare la spalla.
“non pensi che faccia un pochino freddo per stare su un terrazzo senza giacca?” mi disse mentre di colpo lo trovai accanto a me,coi gomiti poggiati sulla ringhiera e lo sguardo perso a fissare il vuoto.
“è così tranquillo quassù... di solito la maggior parte delle serate post concerto amo passarle da solo,nella quiete.
Solo così riesco a fare tesoro dei ricordi migliori che ho vissuto quella sera... e sono tanti quei momenti... e ogni volta che li percorro è tutto un brivido..” concluse.
Quelle parole le ho dette anche io molte volte.... non eravamo poi così diversi io e lui..
“già...vivere i ricordi come se fossero presenti...” dissi.
“ti fa sentire vivo...” concluse lui.
Mi girai verso di lui e lo guardai.
“sì.. non importa se ti lascieranno amarezza o sofferenza... più sofferenza ti lasciano e più sono stati importanti per te..” aggiunsi.
“dai fa freddo.. meglio entrare.. domani io devo cantare non posso prendermi il mal di gola.. o mando te al mio posto!” disse ridendo e con un braccio accompagnò il mio corpo mentre entrai nella stanza.

Eravamo al punto di partenza.. io e lui..

SOLI...
in quella camera di hotel...

“non sei una reporter vero?” disse lui rompendo il silenzio.
Sgranai gli occhi e impallidì di colpo.
Abbassando lo sguardo restai in silenzio.
“se l’avevi capito.. perchè hai accettato la mia intervista...?” dissi io sempre fissando il pavimento.
“mi piace vedere fino a che punto si spingano le fan pur di passare il tempo con noi.. sono così .. CARINE.” Disse lui come se nulla fosse.
“carine.... devo dire che la sensibilità e il tatto non sono il tuo pregio.”dissi con tono fermo e con le parole che uscivano tremanti dalla mia bocca.
“bè non posso dire certo ,come fate voi, che io ami una fan così avendola vista per cinque secondi..”continuò lui.
Questo discorso stava prendendo una piega che non mi piaceva di niente.
Serrai i polsi. Il mio sangue stava iniziando a ribollire.

La voglia di prenderlo a pugni stava iniziando a prevalere su qualsiasi altro sentimento carino che potessi avere nei suoi confronti.
“certissimo. Non capisco questo discorso però.. visto che non ha le basi in partenza,almeno con me.” Dissi con tono fermo per non far trasparire nessuna emozione.
“strano... quando mi hai chiesto di abbracciarti e mi hai detto quelle parole, con quegli occhi lucidi e il corpo tremante,pensavo ci fosse dell’altro.. mi sarò sbagliato.. chiedo scusa..”rispose e come se nulla fosse si girò dall’altra parte,prendendo il suo cellulare dal comodino.

Come poteva essere così crudele?! Comportarsi così.. a quale scopo poi? Non gliel’avevo nemmeno chiesto!
Una coltellata in pieno petto avrebbe fatto meno male! Non c’era bisogno di sottolineare così marcando la realtà, ci arrivavo benissimo da sola.. ormai in questi anni me ne ero fatta una ragione...

Il mio nervoso stava ribollendo e delle piccole lacrime stavano per scoppiare.
I miei occhi non riuscivano più a tenerle bloccate.
“Non hai proprio capito niente allora..”dissi con lo sguardo basso e , prendendo la giacca che era sul divano, mi diressi verso la porta di uscita.
“dove stai andando? ... ehi..”  mi chiese  alzandosi dal letto.
“il più lontano possibile da te.. io  TI ODIO .. Bill Kaulitz...!” mi girai verso di lui con gli occhi pieni di lacrime, aprì la porta e sbattendola uscì.
Non era cambiato.. non era mai stato quello che avevo sempre visto in lui.!

E’ diverso....
Era finita... per me era davvero finita..

.. Continua...

   
 
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