C'era una volta, un coniglietto, dal pelo candido e con una bella coda a batuffolo. Iniziava le sue giornate sempre allo stesso modo, andava in riva a un laghetto vicino e ammirava il suo riflesso dicendo -Sei il coniglietto più bello, lo sanno tutti.-.

In seguito, si sciacquava la faccia, e si incamminava, per mangiare qualcosa e sgranchirsi le zampe. 

Un giorno passando vicino a un prato, vide altri coniglietti che giocavano, allora gli dissero, -Vuoi giocare con noi??-, e lui rispose -No, mi sporcherei il pelo, e poi non sarei il più bello.- e andò dritto per la sua strada.

Camminando si avvicinava sempre più alla foresta, e altri coniglietti gli dissero .Non andare! Li è pericoloso, chi entra non torna più!-, ma lui non li ascoltò, -Io sono il più coraggioso, qualche albero non mi fa paura.- e spari tra gli alberi. 

Addentratosi nella foresta, tutto iniziò a essere più scuro e sinistro, gli alberi senza foglie sembravano mostri che volevano catturarlo, -Io, io sono il più co...coraggioso- si ripeteva per farsi forza anche se si era ricreduto.
Appena finita la frase, senti un fruscio alle sue spalle che lo fece trasalire -Chi c'è?!?- urlo spaventato.

Con stupore il coniglietto vide che da sotto un cumulo di foglie era uscita una piccola riccia, aveva una foglia rossa incastrata negli aculei che sembrava un fiocco, -Buongiorno.- disse lei stropicciandosi gli occhi. -Mi hai fatto spav...em, no, ti avevo vista, non mi sono spaventato affatto.- disse il coniglietto gonfiando il petto, poi chiese, -Che ci fai qui da sola?-_-io vivo qui da sola- rispose lei sorridendo.

-Come? Da sola? In questo posto?-_ -Si,dopo un po ci si sa bene.- tirò fuori da sotto le foglie due castagne, -ne vuoi una?- chiedendo con voce gentile, -no, non mi piacciono, ora vado, qui non è bello, ciao.- e saltellò via veloce...-ah, va bene, se vuoi ritorna- disse lei dopo che il coniglietto fu andato, delusa e triste.

Il coniglietto si addentrava sempre di più nella foresta, non riusciva più a trovare la strada di casa, -E ora che faccio?- si domando, poi, alle sue spalle senti un rumore, sorrise, si schiarii la voce e voltandosi disse -Sei ancora tu eh? e va bene, ti permetterò di indicarmi la strada per uscire dalla for..!!- lui credeva che fosse ancora la piccola riccia, invece alle sue spalle c'era una volte che lo guardava con aria famelica.

Fu un istante la volpe scatto in avanti, il coniglietto fu veloce e iniziò a correre, il terreno era pieno di foglie e lui non era abituato, per non sporcarsi il pelo non aveva mai corso prima di allora.

Poco alla volta la volpe gli si avvicinava sempre più, fino a mordergli la coda e facendolo cadere tra delle radici.

Il coniglietto era con le spalle all'albero e la volpe lo fissava gustandoselo con gli occhi, allora una lacrima gli scese sulla guancia.

La volpe si lanciò verso di lui, chiuse gli occhi, ma non avvenne niente, allora li riapri e vide che la piccola riccia si era messa in mezzo, la volpe l'aveva morsa, ma gli aculei l'avevano ferita, quindi era scappata lasciando la piccola riccia a terra.
Il coniglietto corse verso la riccia -Ehi!! Mi senti!? Sei ferita?!?-, la piccola riccia si alzò piano disse sorridendo al coniglietto -Ma, perché mi hai aiutato? io ti ho anche trattata male-_ -Perché non passa mai nessuno di qui, e mi ha fatto piacere parlare con qualcuno, cosi, quando ho visto la volpe che ti seguiva ti sono corsa dietro per avvertirti, sono arrivata giusto in tempo.- 

Il coniglietto a quelle parole iniziò a singhiozzare -Sigh, mi dispiace tanto-.

Da quel momento il coniglietto non fu più presuntuoso, visse con la piccola riccia che non dovette più stare da sola, e anche se la sua coda era tutta rovinata non gli importava, perché aveva trovato qualcosa di più bello.