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Autore: Kairi_Gin    28/09/2012    0 recensioni
È mai possibile restare così colpiti da una persona da non riuscire a pensare nient’altro che non la riguardi? Si, ed eccoti la prova vivente
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la prima volta che pubblico qualcosa perciò non mi aspetto nulla. Lasciate un commento se vi và. Vi auguro buona lettura!

ORA C'E' SOLO IL NULLA


Ecco un angelo. È questo quello che pensai la prima volta che ti vidi. E per me eri veramente un angelo: così  esile ma estremamente determinata, occhi di ghiaccio che mi attiravano come calamite, i tuoi corti capelli rossi. È mai possibile  restare così colpiti da una persona da non riuscire a pensare nient’altro che non la riguardi? Si, ed eccoti la prova vivente.

La prima volta che ti vidi fù un giorno d’estate: così bella e perfetta che non potei fare altro che ammirarti in tutto il tuo splendore, mentre tu nemmeno ti accorgesti di me. Questo fù l’inizio della mia fine. Inizialmente bramavo la tua sola semplice amicizia, anche un solo scambio di saluti ma ben presto aprii gli occhi sulla realtà: desideravo molto di più di esserti amica avrei voluto essere anche  la tua amante: avrei fatto qualsiasi cosa per potermi immergere nel ghiaccio dei tuoi occhi, per poter passare le mie mani tra i tuoi capelli, per poter sfiorare quella fossettina nella guancia che ti rende ancora più sexy di quanto fossi già, per poter assaggiare e mordere le tue labbra così rosse. Non sai quanto avrei voluto fare tutto ciò e molto altro insieme a te. Ogni momento era ottimo per osservarti da lontano, per contemplare il mio angelo così puro e sperare che un giorno ti saresti accorta di me. Ma tutto ciò non era altro che un’utopia, tu non mi avresti mai rivolto nemmeno uno sguardo, ed io non mi sarei mai azzardata ad avvicinarmi a te, ti consideravo irrangiungibile. È passato un anno da allora, da quando realizzai che avrei fatto meglio a non pensarti più. Non fù facile ma ce la feci. Almenofin’ora  ho creduto di aver voltato pagina ma non è così. Esattamente una settimana fà, per puro caso, vidi una tua foto. Secondi, minuti,ore. Ho perso la concezione del tempo, mi è parso che il tempo si fosse fermato nell’esatto momento in cui quel viso tanto amato fece capolino nel mio campo visivo. Ed ho capito di essermi illusa ancora, non ti ho affatto dimenticata. Ritorno alla realtà quando sento pronunciare il tuo nome da qualcuno e mi affretto ad ascoltare ma quello che sento è ciò che mi spacca dentro: qualcuno si è impossessato del mio angelo, senza che io potessi farci niente. E dentro di me c’è il caos più puro: la cruda realtà si scontra con la dolce illusione, l’amore si scontra con il nulla. Nulla è accaduto e nulla potrà mai accadere tra me e te ormai l’ho capito. Non sono mai stata alla tua altezza e mai potrò esserlo, ma intanto io brucio ancora dentro, ed il mio angelo non potrà salvarmi, nessuno può. Mentre io a poco a poco svanisco, spero solo che almeno una volta tu, Gin, ti sia accorta dei miei sguardi bramosi, desiderosi di te, spero che almeno una volta tu abbia pensato a me anche solo per un secondo.  Spero che adesso sul volto del mio angelo ci sia quel sorriso così dolce che le illumina il viso e che mi ha stregato, con quell’immancabile fossettina che occupa ancora i miei sogni ormai lontani.

Gin, mio unico angelo, in quel posto del mio cuore che era destinato a te, ora c’è solo il nulla.
  
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