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Autore: Lady Joanne    29/09/2012    1 recensioni
Quanto può reggere un cuore prima di scoppiare per tutto quello che è in grado di provare?
Stefania lo sapeva bene perché Federico era tutto il suo mondo, lei aveva bisogno di lui e lui aveva bisogno di lei, nessuno li avrebbe mai allontanati.
Gli altri non la pensavano allo stesso modo, Federico le diceva che era tutta invidia.
A volte però non tutto va come si spera, le promesse vengono infrante e restano solo briciole.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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At first sight

 

 

 

Quando l’amicizia ti attraversa il cuore,

 nasce un emozione che

non se ne va

-Laura Pausini-

 

 

A cinque anni...

 

 

Stefy era una bambina spensierata, allegra, col sorriso sulle labbra.

Era così fragile all’apparenza, sembrava pronta a spezzarsi da un momento all’altro, bastava un soffio di vento per farla cadere, ma in realtà era forte, forte perché già a cinque anni non frignava come le altre sue amiche quando i suoi genitori si rifiutavano di comprarle qualcosa che desiderava, perché quando portava con sé una sola merendina non aveva bisogno che le venisse chiesto prima di fare a metà con la sua compagna di giochi.

Lei era così. Lei era buona, ma non sempre la bontà veniva apprezzata.

Aveva i capelli castani arricciati sempre in morbidi boccoli, quelle guanciotte rosee da voler strizzare per bene e quei vestitini che sua madre amava farle indossare come se fosse uscita da un libro dell’ottocento.

Non aveva sorelle e fratelli, desiderava tanto qualcuno con cui giocare a casa ma i suoi genitori le avevano spiegato che la sua mamma non poteva più avere bambini e lei sarebbe stata l’unico amore della loro vita.

-Stefy ci passi la palla?-

Si allontanò dall’altalena su cui era seduta per prendere la palla e darla alle altre ma quando tornò indietro vide che il suo posto era già stato occupato.

-Ero seduta io, perché l’hai fatto?-

Non capiva perché fossero così cattive con lei, eppure aiutava sempre tutti

-Non più, adesso ci sono io-

Con gli occhioni pieni di lacrime andò via, non voleva litigare con nessuno aveva solo voglia di piangere e di tornare a casa dalla sua mamma.

Qualcuno non era dello stesso parere, perché appena si allontanò spinse giù dall’altalena la bimba che l’aveva fatta piangere, ma lei questo non l’avrebbe mai saputo

 

 

 

 

 

 

Fede era un bambino in perenne conflitto con il mondo, litigava con tutti e le maestre non facevano altro che rimproverarlo in continuazione.

Aveva pochi amici con cui amava stare, faceva scappare tutte le povere bambine dell’asilo che terrorizzava a morte.

Poteva sembrare un principe azzurro dai capelli biondi e occhi verdi, ma in realtà era irrequieto e non stava mai fermo per più di dieci minuti nello stesso posto.

Aveva un fratellino più piccolo nato da pochi mesi, Alessandro, e non vedeva l’ora che diventasse grande per poter giocare con lui.

Quella mattina tutti i bambini stavano giocando nel giardino dell’asilo, le femminucce si sfidavano tra di loro a chi avesse più giocattoli.

Stefy le ascoltava senza alcun interesse, pensava piuttosto che quel pomeriggio avrebbe guardato di nuovo la bella e la bestia.

I maschietti, invece, si rotolavano a terra e facevano la guerra tra di loro, Federico era ovviamente il primo.

All’improvviso, prese un po’ di terra e la lanciò all’amico che si scansò ed andò a colpire Stefy.

Tutti si fermarono in quel momento, chi lo fissava arrabbiato, chi compiaciuto invece lei al contrario sembrava tranquilla, incrociò lo sguardo dispiaciuto di Federico e prima che potesse dirle qualcosa, arrivarono le maestre che lo misero in punizione.

La bambina era mortificata, lui non aveva fatto nulla di male, così decise che gli avrebbe parlato.

 

 

 

 

Qualche giorno dopo la bambina lo incontrò mentre andava in bagno e lo fermò.

-Ciao- sussurrò timida

Federico la guardò e pensò che da vicino fosse ancora più bella, sembrava una bambola di porcellana, al contrario lui sembrava un elefante  pronto a spezzarla.

-Scusa, l’altra volta, non volevo sporcare il tuo vestitino-

Lei sorrise e lo tranquillizzò.

-Non è stata colpa tua. Mi dispiace, la maestra non doveva punirti-

Lui scrollò le spalle, ormai era abituato, la colpa era sempre sua.

-Io sono Stefania, ma se vuoi chiamami Stefy-

Il bambino sorrise felice, non credeva che fosse così gentile, gli aveva sempre dato l’idea di una bambina viziata come tutte le altre amiche.

-Io sono Federico, ma tu puoi chiamarmi Fede-

Sorrise entusiasta di quel nuovo compagno di giochi, l’aveva osservato tante volte, era un bimbo taciturno sempre sulle sue, e quando stava con gli altri si azzuffava.

Nessuno voleva stargli vicino, ma lei pensava che forse aveva bisogno solo di affetto e lei ne aveva tanto da offrire.

Era l’inizio di una grande amicizia. Fede promise a se stesso che l’avrebbe sempre protetta come aveva fatto quel giorno, e senza che lei se ne accorgesse si ritrovò un piccolo cavaliere pronto a difenderla.

 

 

 

 

________________________

Buongiorno!

Come avevo promesso ho pubblicato oggi! Sono stata brava, vero? ^^

Anyway, questa storia sarà un po’ particolare, ho deciso di voler partire a ritroso ovvero di cominciare dal loro primo incontro quando erano solo due bambini spensierati e senza nessun grillo per la testa.

Cresceremo con loro e in ogni capitolo ci proietteremo di qualche anno avanti, per farvi capire come si consoliderà la loro amicizia fino ad arrivare agli anni più critici per Fede e Stefania, descrivendo i momenti più importanti.

 

Grazie per il supporto che mi avete dato, il numerino magico che mi fa capire quanti siete a leggere >///< me commossa tanto!

 

Spero che vogliate continuare ancora questo viaggio con me.

 

Ricordo che ho pubblicato ieri il penultimo capitolo della mia long “Amici mai”

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1286636

 

Un bacio, LadyJ

   
 
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