La Famiglia
-Ancora?!- nel Regno dei Gioielli si stava tenendo l'ennesima riunione tra i potenti di Wonder, divenuti sei. Erano passati ben quattordici anni dalla morte del duca del Regno Solare e dalla scomparsa delle due principesse, nessuno sapeva dove fossero, se stessero bene o altro. Niente.
-Zitto che altrimenti ci scoprono!- una ragazza dai ricci capelli biondi e splendidi occhi verdi, stava appoggiata con l'orecchio a una grande porta azzurra.
-Eddai Altezza, non fare così- la ragazza fulminò con lo sguardo il ragazzo dai dolci occhi rossi, cercò di aprire bocca per protestare ma un'altra ragazza la zittì violentemente.
-Smettetela voi due! Piuttosto sorellina, senti cosa stanno dicendo- una ragazza dai capelli biondi con qualche “onda” rossa, lasciò cadere un pugno sulla testa dei due litiganti.
-Che cavolo state facendo?!- i tre si girarono imbarazzati per poi fissare i loro occhi innocenti su quel ragazzo ficcanaso. I capelli blu cobalto ondeggiavano ad ogni passo e gli occhi dello stesso colore facevano trasparire la sua serietà.
-S..Shade... qual buon vento ti porta qui?- la ragazza con i pugni ancora sulle teste dei fratelli sorrise incerta. Il ragazzo la guardò di sbieco per poi osservare la porta azzurra ancora chiusa.
-Come sei scontroso Shaduccio- un'altra ragazza sbucò da dietro il cobalto. Aveva candidi capelli lunghi e sinceri occhi blu. Abbracciò l'amica dagli occhi violetti e appoggiò l'orecchio alla porta.
-Correte! Stanno per uscire!- La biondina si staccò pronta a scappare, ma qualcuno la trattenne per la manica del vestito viola.
-La prossima volta dillo a bassa voce, Rubina- Camelia lanciò uno sguardo di rimprovero ai cinque ragazzi per poi incamminarsi a testa alta verso la sala del trono. I cinque si lanciarono un'occhiata fugace e seguirono la donna preceduta da tutti i duchi del pianeta. Giunti all'enorme e preziosa sala, la donna si sedette accanto al marito e si prese il capo tra le mani, esasperata da quelle notizie preoccupanti.
-Di cosa avete discusso, madre? Alla fine non siamo riusciti ad ascoltare niente- il ragazzo dagli occhi rossi affiancò la madre passandole un bicchiere d'acqua.
-Oh Bright, la situazione è peggiorata da quando quell'uomo ha affermato di aver visto le due principesse essere rapite e portate via dal castello- la voce di Camelia faceva intendere quanto fosse difficile la ricerca delle gemelle scomparse.
-Non vi preoccupate madre, le troverete le principesse-
-Sì, non disperatevi Camelia, sicuramente sono in salute e vivono allegramente- la candida fanciulla provò a rassicurare la duchessa che non riusciva a trattenere le lacrime dalla disperazione.
-Vi ringrazio Heaven, siete proprio una donzella a modo- Camelia provò a tirarsi su, ma cadde a terra svenuta dalla troppa stanchezza.
-Dobbiamo fare qualcosa Bright- il cobalto si avvicinò all'amico per non farsi sentire dai presenti.
-Lo so bene amico, ma la questione non è affatto semplice-
In un altro castello, una donna era seduta su una poltrona con le gambe accavallate e l'indice sul mento. I lunghi capelli neri le contornavano il viso dalla pelle diafana e gli occhi color indaco non si staccavano dalla porta dell'immenso salone.
-Mia signora, sta ancora pensando a un modo per farli uscire?- una ragazza sulla ventina le spostò i capelli di lato, per massaggiarle il collo rigido e teso. L'oscurità regnava sovrana e gli occhi gialli della serva scintillavano perfidi e languidi.
-Sì Lottie, in quattordici anni ancora non è successo niente, devo trovare al più presto un modo per farli uscire- la donna si massaggiò le tempie con fare irritato.
-Si rilassi, forse ho un piano- la donna prese per mano la serva e la tirò a sedere davanti a sé.
-Non tenermi sulle spine- le soffiò sul collo mentre le accarezzava i boccoli color cioccolato. Charlotte sorrise malefica e incrociò le gambe scoprendo ancora di più le cosce bianche come il latte.
-Devono soffrire, se continuano a raccogliere rose nel vostro giardino, non li faranno mai uscire. Mi capite Alyss? Ma niente di eccessivamente doloroso, io direi di- la porta si aprì con un tonfo rivelando le figure snelle di quattro ragazze.
-Mamma- disse la prima con fare scocciato. Aveva lunghi capelli rossi e vispi occhi cremisi, teneva in mano delle immacolate margherite e delle rose rosse.
-Dimmi Fine- la donna sorrise delicatamente, aiutando la serva ad alzarsi. Una ragazza le si avvicinò, aveva lunghi capelli azzurri e dolci occhi verde acqua, porgendole un mazzo di rose bianche.
-Le abbiamo raccolte per te- sorrise come solo lei sapeva fare, un sorriso caldo e sincero, colmo di sentimento e affetto.
-Grazie Rein, sei il mio tesoro- Lottie soffocò una risatina e corse a prendere un vaso abbastanza grande per accogliere quella quantità di fiori.
-E noi?- una ragazza dai lunghi capelli neri e occhi lilla sbattè un piede a terra scocciata. La madre le fu subito vicino e le stampò un bacio tra i capelli scuri.
-Grazie anche a te Sunny, sei il mio amorino. E tu Sharil? Mi hai portato dei fiori?- la ragazza girata di spalle si voltò facendo oscillare la treccia blu. Abbassò gli occhi azzurri, quasi verdi, e mormorò un raggiante “sì” sorridendo allegramente. Le porse delle campanule riservandole un altro splendido sorriso a trentadue denti.
-Il pranzo è pronto- due ragazze molto belle sbatterono le mani attirando l'attenzione di tutti. Come una mandria inferocita, Sunny e Fine si catapultarono a tavola e presero fameliche delle gustose cosce di pollo.
-Sempre le solite- si lamentò l'azzurra sedendosi accanto alla gemella rossa.
-Signorina Fine, mangi con più grazia e si ricordi di augurare un buon pranzo prima di aprire la bocca per masticare- una donna dai lunghi capelli castani e gli occhi rossi le fu accanto esasperata. Indossava una divisa nera e bordeaux da cameriera, smanicata, che lasciava intravedere una rondine sulla spalla destra.
-Se se certo- Fine addentò voracemente una coscia di pollo divorandola con gusto e facendo sospirare la povera ragazza.
-Eddai Jessica, ormai dovresti esserci abituata- una risata cristallina uscì dalle rosee labbra di un'altra giovane. Come l'amica, indossava una divisa bianca e turchese, i capelli biondi stretti in una lunga coda, le coprivano la spalla nuda e gli occhi acquamarina accompagnavano la risata lampeggiando allegramente.
Ciao ragazze ^^
Grazie ancora per la vostra partecipazione e il vostro sostegno, siete gentilissime :D
Questo capitolo non è il massimo lo so, ma spero di rifarmi con il prossimo. Ho presentato tutte le ragazze! Evvai! Ma nel capitolo successivo parlerò un po' di più su alcune di loro :)
Spero di non avervi delusa e di non aver fatto troppi errori ^-^
A presto
Baci
Molly Lolly xD