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Autore: Haileys_little_world_    29/09/2012    2 recensioni
Katelyn è una ragazza di 18 anni, che, stufa della sua vita e della sua famiglia, scappa di casa. Si troverà a dover affrontare una nuova scuola, una nuova vita, una nuova 'famiglia', ma ciò che veramente le scombussolerà l'esistenza sarà un ragazzo, un ballerino, che la porterà a vivere esperienze del tutto nuove. Katelyn imparerà ad ambientarsi in questo nuovo mondo a tempo di musica, amori e amicizie che la renderanno, per la prima volta nella sua vita, realmente felice.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Katelyn non era una ragazza viziata, non molto perlomeno, infatti, nonostante la sua famiglia fosse veramente molto ricca, lei non era una di quelle smorfiose che snobbano gli altri: non centrava nulla con il resto dei suoi parenti, era la pecora nera di casa.
Katelyn abitava in un’enorme casa, dove lavoravano molte persone tra domestiche, cuochi, balie, sarti e quant’altro, ma lei si sentiva sempre in imbarazzo quando veniva servita, avrebbe preferito di gran lunga una vita normale, come quella dei suoi coetanei. La prima volta che aveva espresso questo desiderio ai genitori, a undici anni, loro avevano finito col pagarle delle lezioni di danza PRIVATE due volte a settimana con un ragazzo di soli due anni più grande di lei. Ma che era un vero fenomeno. Katelyn aveva provato a dissuadere i suoi genitori da questo proposito, eppure loro si erano ostinati sostenendo che ogni femmina delle loro famiglie aveva sempre saputo ballare e così sarebbe stato anche per lei. La prima lezione capì quanto in realtà questa fosse un’enorme, stratosferica, emerita… baggianata. Lei non era proprio portata per la danza, almeno non agli inizi, soprattutto non per quella classica. Quel giorno, prima ancora di iniziare la lezione aveva detto al ragazzo una frase che l’aveva lasciato di stucco per un momento:
-Non perdere il tuo tempo, licenziati prima che sia troppo tardi! Stai cercando di cavar sangue da una rapa!- lui sembrò pensarci per un po’ e poi rispose:
-Mi spiace, non posso! Allora, iniziamo?- lei con uno sbuffo si era arresa, ma, non volendo appunto far perdere tempo al ragazzo, si era sempre impegnata al massimo, per tutto l’anno. Finito questo, Katelyn, pensò di aver concluso la sua carriera da ballerina, ma i genitori, ostinati come cani che fiutano una pista, avevano annunciato che lei avrebbe invece continuato a danzare. E così fu, per i sei anni successivi.
Katelyn aveva ormai 18 anni e il ragazzo 20, avevano un’età talmente simile che ci si sarebbe aspettato un qualche tipo di legame tra i due. In realtà, però, essi non avevano mai legato molto, si erano sempre concentrati solo sulle lezioni e nient’altro, addirittura lei non si ricordava il suo nome. Non aveva mai pensato a lui come un amico, e faceva fatica a dichiararlo addirittura un conoscente. Non sapeva dove viveva, cosa faceva, se aveva una famiglia, nulla, se non che i suoi genitori l’avevano notato ad uno spettacolo di beneficienza e subito avevano pensato a lei. Katelyn cercava sempre di mostrarsi gentile con il ragazzo e lo stesso faceva lui, ma la ragazza aveva iniziato a prendere da qualche tempo in considerazione l’idea di stargli seriamente antipatica.
La nostra storia inizia in un fresco giorno di metà autunno, le foglie erano oramai tutte cadute dagli alberi che costeggiavano il vialetto di casa Ross e si stendevano a coprire quasi del tutto la fine ghiaia grigia, ravvivando un po’ l’ambiente con i loro colori sgargianti e rendendo la casa un posto da fiaba. Per Katelyn, però, quella era la dimora del cattivo in cui il/la protagonista veniva rinchiuso/a. Quel giorno era terribilmente in ritardo per la lezione di danza, perché si era intrattenuta troppo a lungo in biblioteca a leggere un libro e non si era accorta dell’ora: aveva ben venti minuti di ritardo, quindi, appena scesa dall’auto, corse lungo il vialetto e salì in fretta le scale di quello strano edificio fino a trovarsi nella palestra che i genitori avevano fatto costruire per le lezioni di danza della loro prima figlia, Annabeth. Katelyn aveva in tutto tre sorelle e due fratelli, lei era la penultima. C’era Marcus, di 30 anni, Annabeth, di 27, Lorelay, di 24, Davon, di 21 e infine Mary Jane, di 15. Sì, esattamente, proprio così: i suoi genitori avevano avuto un figlio ogni tre anni, quasi li avessero programmati.
Quando Katelyn entrò nella stanza, il ragazzo non si accorse subito della sua presenza, e continuò a danzare come stava facendo su quel genere di musica che lei non gli aveva mai visto ballare. Così rimase a guardarlo, mentre si muoveva, perfetto nei suoi movimenti, senza sapere che qualcuno lo stesse guardando. La musica finì e il ragazzo si fermò accorgendosi solo allora della presenza della ragazza e guardandola stupito. Dopo un lungo e intenso sguardo il ragazzo si mosse verso di lei di un passo.
-Mi dispiace, non volevo farti perder tempo… visto che non arrivavi io… io…- lei lo guardò stranita.
-Tu non volevi far perdere tempo a me? Ma se sono io che da ormai quasi sette anni ti faccio perdere un’ora e mezza due volte a settimana?- disse lei sbrigativa con un cenno della mano e dirigendosi verso il fondo della stanza.
-E poi sono arrivata solo da due minuti… A proposito, scusa il ritardo, ero in biblioteca e ho perso la cognizione del tempo.- nell’espressione del ragazzo qualcosa cambiò e il suo sopracciglio destro scattò verso l’alto, quasi facendo intendere che non pensava che una snob figlia di papà sapesse leggere. Katelyn si indispettì un poco, ma le passò subito.
-Posso cambiarmi qui, vero?- disse lei indicando il borsone che portava a tracolla.
-Certo, fai pure. Dopotutto è casa tua!-
-Quanto vorrei che non lo fosse!- borbottò lei.
-Come scusa?-
-Niente, niente. Pensavo tra me e me…- Intanto Katelyn si stava spogliando e infilando lo stretto body nero con le calze bianche che portava abitualmente per quelle ore, il ragazzo rimase un attimo a guardarla, quasi ipnotizzato, distogliendo lo sguardo solo quando, accortasi del paio di occhi che la studiavano da cima a fondo, la ragazza era diventata rosso pomodoro.
La lezione iniziò e, dopo solo un’ora, finì senza altre interruzioni.
 
Buongiorno a tutti! Eccomi qui con il primo capitolo della mia prima FF. Spero vi piaccia perché a me questa storia ispira molto. Mi piacerebbe che, se l’idea vi piace, me lo facciate sapere, giusto per capire se questa storia può avere un futuro. Adesso vi devo lasciare…
 
Ciao, una pazza.
   
 
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