In un angolo di mondo
incontaminato dall'ingestibile progresso
di un'inumana scienza
vive un letterato con le sue illusioni
racchiude la sua esistenza entro pagine
invecchiate dal tempo ma mai fuori tempo:
la sua utopia.
Solo
nella sua vana caparbietà
sussurra a se stesso
ciò che al mondo non può gridare
poichè sordo è divenuto al suo richiamo.
Nell'accavallarsi delle ore
alla luce di una candela
la fiamma scioglie la cera
e lo consuma.