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Autore: Hollowolf    30/09/2012    3 recensioni
Un capitolo differente nella vita di Taiga e Ryuuji.
Non vi aspettate un lieto fine.
Una descrizione più accurata è scritta all'interno.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryuji Takasu, Taiga Aisaka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Premetto: Questa è una storia diversa dalle altre che ho scritto.
Non è horror, splatter, sanguinolenta, thriller, o tutto il resto. 
Parla della vita quotidiana di Ryuuji e Taiga, come le prime tre.
Ma qualcosa andrà diversamente.
E non in positivo.
Siete stati avvisati. Buona lettura!
(P.s. Se vi garba, consiglio di far partire in sottofondo la canzone "Gabriel (Lamb)".
Altrimenti "Hide&Seek (Imogen Heap)"
Non è difficile da trovare, la riconoscerete subito. Buon trip.)
 
Di nuovo.
 
Le urla, la confusione, vestiti gettati a terra, piatti rotti, il cuscino bagnato di lacrime.
Un'altra volta, Taiga e Ryuuji stavano litigando.
Non era la prima volta questo mese; ultimamente qualcosa aveva preso possesso di loro e li spingeva a litigare, a ricercare qualunque motivo per farsi del male.
Per spingere il coltello più a fondo nelle ferite altrui, cercando ragione, o sollievo dalle proprie.
E faceva male, molto. 
Forse avrebbero preferito non litigare, calmarsi, sedersi, chiacchierare.
O, ancora meglio, baciarsi, accarezzarsi, fare l'amore, divertirsi, scherzare, ridere.
 
Come una volta.
 
Ma tutto questo sembrava appartenere a un passato, uno distante, di quelli che fatichi a ricordarti, come quando ti risvegli la mattina e cerchi di richiamare a te un bel sogno ma non ci riesci, e ti senti solo più frustrato.
Le parole volavano, come piccole frecce, e si infilzavano nella loro schiena, nel cuore, ovunque.
Colpivano a caso con ragionamenti astrusi, con vecchi rancori, ombre, paure, con ogni arma che riuscivano a trovare al momento, a caso, senza senso, senza riflettere sull'effetto che avrebbero fatto in futuro; Solo sul dolore che potevano provocare al momento.
 
Stupidi.
 
"Basta."
E poi queste parole uscirono dalla bocca di Taiga.
 
Silenzio.
 
"Non ce la faccio più. 
Fa troppo male. 
Finiamola qui, è meglio per entrambi, lo sai anche tu."
 
E' meglio per entrambi.
 
No, non era meglio per nessuno.
Questo fu il colpo finale, la decisione che poneva fine ad ogni discussione.
Ryuuji si sentì le ginocchia tremare, crollare sotto il proprio peso.
Taiga avrebbe voluto dire altro, correggersi, dare alle proprie parole un peso differente:
Ma sarebbe stato inutile.
 
Le parole dette e le azioni compiute non si possono cancellare.
 
Ryuuji non disse altro. 
Prese le ultime cose dalla grande casa di Taiga e si diresse fuori spedito, senza nemmeno girarsi.
Non c'era più spazio per altro, nè scuse nè rimpianti.
L'orgoglio aveva preso il sopravvento su entrambi, l'odio aveva cancellato l'amore.
Di loro, IN loro rimanevano solo bei ricordi.
Ricordi che non riuscivano a richiamare alla mente.
Ed entrambi piansero, quella sera.
E poi...
 
E poi...
 
Non si sentirono per 3 mesi.
3 lunghi, lunghissimi mesi, passati a deprimersi, vedere gente, cercare conforto.
E lo trovarono;
Taiga incontrò un ragazzo, simpatico, carino, gentile, che la viziava, l'accontentava in ogni cosa;
Al contrario di Ryuuji, sempre imbronciato, nervoso.
Ryuuji che amava scavare nel passato, rivangare ogni errore della sua tigre, sfogare il proprio rancore con frecciatine dolorose.
Ryuuji che non poteva reggere il paragone con quel ragazzo perfetto, che Taiga sentiva ormai di essere pronta ad amare.
Ryuuji che cercò conforto in altre ragazze, alla ricerca di un paliativo, qualcosa che gli facesse dimenticare il dolore.
A lui andò diversamente.
Trovo una ragazza, sì; lontana, che diceva di amare.
Che diceva di volere avere a fianco, che lo facesse sentire meno solo.
 
Meno "solo"?
 
Non funzionò, sia chiaro.
La sua mente tornava sempre a Taiga; Alle sue mani, le sue labbra, il suo corpo.
E poi vagavano sulle sue urla isteriche, i pianti, le discussioni.
Sapeva che non valeva la pena amarla ancora, cercarla, desiderarla.
Non riusciva a farne a meno.
I suoi sentimenti non erano mai cambiati.
 
E i sentimenti di lei?
 
Anche lei diceva di amarlo ancora.
Diceva che l'amore del suo ragazzo perfetto erano inferiori, differenti.
Capitò anche che in brevi momenti di solitudine Taiga e Ryuuji si baciassero.
E sorridessero.
E si perdessero nei ricordi, quelli belli.
Ma questo solo la sera, per qualche ora.
 
Nella luce del giorno, un amore così evanescente può solo scomparire.
 
E Ryuuji un giorno si propose un'ultima volta.
"...Se tu tornassi, sarei migliore. Smetterei di scavare nel passato, cullarmi nei rancori, odiare.
Ci sarebbe solo amore. Solo quello."
 
"E' tardi."
 
Era troppo tardi, questo fu quello che disse Taiga.
Con quelle parole che rimbombavano nella testa, Ryuuji tornò a casa.
Stava male, il dragone.
Rifiutato dalla prima persona al mondo che gli aveva dato tutto;
Amore, corpo, bei momenti.
E ora? E ora qualcun altro avrebbe avuto tutto questo.
Era troppo tardi.
A lei non importava più nulla.
Era solo lui a sperare ormai.
Ormai.
 
Ormai...
 
E finì così.
Lui che ancora sperava, lei che viveva.
Lui perso, lei trovata.
 
In tutto questo, solo una cosa avevano sbagliato.
 
I loro momenti, quelli che avrebbero dovuto ricordare, non erano gli ultimi,
i loro litigi,
il dolore,
la paura,
le parole.
 
Erano gli abbracci,
i baci,
le passeggiate,
le risate.
 
Non lo sapevano.
E ora non c'era più tempo.
Era già troppo tardi.
 
Troppo tardi.
   
 
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