13/04/2007
16 recensioniSe sono diventato come mio padre, allora avrò la spada di mio padre. Castigo è il mio drago, e un castigo sarà per tutti i miei nemici. Perciò è più che giusto che io impugni la spada Miseria. Miseria e Castigo, una coppia perfetta.
Murtagh, Eldest
...
Before the battle
Ho ancora negli occhi il bagliore del tramonto che già spunta l’alba.
La luce è debole, troppo debole, ma fa male lo stesso.
Mi schermo il volto con una mano; preferivo la notte.
Preferivo il buio e fingere di stare bene e che tutto andrà bene.
Un soldato mi chiede che cosa dobbiamo fare anche se lo sa pure lui. Guardo l’uomo con sufficienza.
Schierate le truppe. Attacchiamo.
Annuisce e vedo il suo pomo d’Adamo alzarsi e abbassarsi in un singulto di agitazione.
Sorrido anche se non sono felice. Sarà uno dei primi a cadere, è già in preda al panico.
Mi guardo attorno. Dovrei fare un giro dell’accampamento ma non mi importa.
La notte non è ancora morta del tutto, voglio godermela fino a che non sarà spazzata via.
Il rosso alla fine dell’orizzonte mi fa venire in mente il sangue.
Rabbrividisco anche se non fa freddo.
Ho talmente tanti ricordi di sangue che non potrei contarli.
Ho paura. Io ho paura un’altra volta, sempre, per sempre, da sempre. Mi viene la nausea, la mia vista si confonde.
Ho paura di morire…
Le armature iniziano a rilucere e a scintillare al buio che non è più buio.
Brillano di luce rossa che sembra sangue.
Ricordo un altro tempo, prima di questo, quando avevo pensato che forse sarei anche riuscito ad avere una vita normale, che forse avrei potuto anche, un giorno, dimenticare chi sono dalla nascita.
Stupido.
E poi ricordo anche un altro tempo, più vicino, quando mi sono trovato a scegliere fra morte e una vita quasi indegna di esserlo, al soldo di un uomo che odio e che odierò per sempre, e io ho scelto la vita.
Stupido.
O forse no, forse per una volta ho fatto davvero la cosa giusta, ed è così che doveva andare.
È stata la cosa giusta.
Lo sento nella mente e nelle vene.
Ma ricordo di nuovo qualcos’altro, ancora prima. Gli orrori che ho visto, gli orrori che ho subito, gli orrori che non mi hanno lasciato alla solitudine per un attimo. Gli orrori ordinati da quell’uomo stesso che adesso chiamo mio re.
La notte inizia a morire. Fra poco sarà luce.
Salgo in sella a Castigo.
Le mani mi tremano, sento il sudore freddo sulla fronte, mi gira la testa.
Abbasso l’elmo.
La notte è quasi morta.
Mi sento come se stessi per morire anch’io.
So che fra poco dovrò urlare e mi alzerò in volo e inizieremo a combattere.
L’ho immaginata tante volte, questa scena, ma adesso è come se la voce non esistesse più e…
Ricordo una vita, nell’arco di un secondo.
Improvvisamente non è più notte.
Urlo e spicco il volo.
L’alba sembra impallidire alla nostra furia, che però non è davvero nostra ma è di chi ce l’ha ordinata.
E adesso vorrei urlare ancora, come se qualcosa si fosse rotto dentro di me.
Non mi sento più me stesso, se mai lo sono stato.
Ho una voce nella testa, un’altra forza nel sangue.
Ho un nome che non conosco ma è come se fosse mio da sempre.
E all’improvviso non sento più neanche il fragore della battaglia e punto verso il drago azzurro.
Uccido i miei ricordi e dimentico me stesso per non sentirmi più urlare di star sbagliando.
Ma so che non mi dimenticherò mai. Mentre incrocio la spada e uccido e combatto dentro di me urlo e penso e ricordo fino a desiderare con tutte le mie forze di non appartenere ad un nome.
Ma questo non basta per essere libero.
.................corner A
Io ADORO Murtagh! E' uno dei miei personaggi preferiti in assoluti, di tutti i film/manga/libri che conosco! Questa one-shot è un po' vecchiotta, l'ho scritta qualche mese fa. Alla fine ho deciso di pubblicarla anche qui. Che ve ne pare?^^ Ho scritto qualche altra cosa sempre su Murtagh e sulla Trilogia dell'Eredità, ma non so ancora se pubblicarle o no.
Se questa fic vi è piaciuta, se avete commenti o suggerimenti o critiche, per favore lasciate un commento. Ve ne sarei molto grata.
A presto^^
Ele.