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Autore: Piccola Yuki    01/10/2012    8 recensioni
Una gara.
Due ragazzi in competizione.
Una principessa da trovare.
Sembrerebbe una storia come tante, ma se a tutto ciò si aggiungessero poteri soprannaturali e nemici al servizio delle forze del male?
Cambierebbe tutto, non trovate?
[Red♥Moon]
In revisione.
Sospesa momentaneamente.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! :)

Vorrei avvisarvi di alcuni cambiamenti che ho deciso di fare durante la revisione di questa storia. Allora, il presente lo userò soltanto nella descrizione dei protagonisti principali ( cioè quelli segnati dal POV) e nei pensieri veri e propri. Noterete questi particolari anche nei capitoli successivi, quindi cercate di non dimenticarli. Non ho altro da dirvi. :D Buona lettura!

L’inizio della gara!

Shade POV

-Shade, Shade! È pronta la colazione, scendi giù!- urlò una bimba di circa cinque anni dal piano di sotto. Lei era la mia dolce sorellina, Milk.

-Arrivo subito!- risposi, urlando a mia volta.

Chi sono? Semplice, io sono il grande Shade Moon, principe del regno della Luna. Ho diciotto anni e sono molto popolare tra le ragazze. Perché? La risposta è ovvia! Tutte le fanciulle che hanno la fortuna d’ incontrarmi, cadono subito ai miei piedi grazie alla mia straordinaria bellezza. Ho un corpo perfetto senza il minimo difetto, inoltre il colore dei miei occhi e dei capelli è di uno stupendo blu cobalto. Insomma, chi può non resistermi?

Ah, quasi dimenticavo di dirvi una cosa importantissima!

Nel mio pianeta, Wonder, si svolge una gara fra il mio regno e quello dei Gioielli per avere il potere del nostro mondo. Questa sfida si svolge ogni duecento anni, da diversi millenni oramai. Siete curiosi di sapere chi vinse l’ultima? Ovviamente il mio bis bis bis (bis?) nonno e anch’io vincerò e farò orgoglioso il mio popolo! Sono o non sono il grande Shade?

Quando scesi nella sala da pranzo, trovai la tavola imbandita da croissant, latte, biscotti e da molte altre cibarie per iniziare al meglio la giornata. Mia madre e la mia sorellina erano già sedute a tavola pronte a mangiare.

Mio padre? Be’, lui è morto in un brutto incidente quando ero ancora piccolo, però non passa un solo giorno in cui smetta di pensarlo.

-Fratellone, finalmente! Credevo che non scendessi più!- disse Milky con un dolcissimo broncio stampato sul volto.

Mi misi a ridere e le diedi un bacio dolce sulla fronte.

-Buongiorno anche a te, Milky- dissi, mettendomi a sedere accanto a lei –Buongiorno anche a te, madre-

-Buongiorno, figliolo- rispose quest’ultima con un sorriso stupendo.

Amavo la mia famiglia e avrei fatto di tutto pur di proteggerla.

Iniziammo a mangiare e, dopo un paio di minuti, mia madre mi disse di preparami per andare nel regno Solare.

Già, era quello il giorno in cui sarebbe iniziata la gara.

-No, fratellone! Non lasciarmi da sola!- urlò Milky, aggrappandosi alle mie gambe. Lo faceva sempre quando voleva ottenere qualcosa o giocare con me.

-Milky, lo sai che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi- dissi con il tono più dolce che avevo. La presi in braccio e le accarezzai i capelli per tranquillizzarla e farle smettere di piangere.

-Amore, Shade ha ragione- disse mia madre.

-S-Shade…- disse tra i singhiozzi la mia sorellina.

-Mi raccomando Shade, fai del tuo meglio. Ho molta fiducia in te- disse la regina Maria.

-Vedrai… come il mio bis bis bis (bis?) nonno, vincerò questa sfida!- dissi sicuro di me.

Secondo voi, ce l’avrei fatta? Giusto, che domanda sciocca!

-Bravo figliolo, ora sbrighiamoci ad arrivare nel regno Solare-

-Sì, madre-

Dopo qualche minuto di viaggio, arrivammo a destinazione. C’erano tutti i sovrani dei vari regni con i propri figli. E, ovviamente, lì in mezzo c’era anche il mio avversario: Bright, il principe del regno dei Gioielli. Aveva la mia stessa età e anche lui era molto popolare tra le ragazze. Era poco più basso di me, aveva un corpo asciutto, dei capelli color del grano e gli occhi tra il rosso e l’arancione. Insomma, come poteva essere attraente un tipo come lui? Mah… forse le ragazze erano attratte da lui solo per il denaro o per il suo rango.

Donne, chi le capisce è bravo!

-Pronto a perdere, Principino?- dissi con strafottenza. Ero io il migliore e di conseguenza avrei vinto senza alcuna difficoltà.

-Buongiorno, principe Shade. Mi dispiace, ma non credo che riuscirai a vincere. In questo periodo mi sono allenato molto e sono pronto per affrontarti in questa sfida e vincere.-

-Sì, certo… Ahahaha. Questa sì che è una battuta. Ahahah-

Io e lui non siamo mai andati d’accordo e mai lo saremo.

All’improvviso, un rullo di tamburi catturò l’attenzione dei presenti.

-Bene, principe Shade e principe Bright, fatevi avanti- disse il re Toulouse.

Ci incamminammo per raggiungere il centro della sala.

Era giunto il momento tanto atteso.

-Come già sapete ogni duecento anni, tra i vostri due regni si tiene una gara per ottenere il potere dell’intero pianeta- disse la regina Elza.

-Sì, regina Elza-

-Avrete a disposizione quattro mesi per trovare mia figlia, convincerla dell’esistenza del nostro mondo e che essa è la principessa del regno Solare. Durante questo periodo dovete fare in modo che s’ innamori di voi senza costringerla e…- ma il re Toulouse si fermò.

Strano… c’è qualcos’altro che dovremmo sapere?

-E quando tornerete a Wonder, dovrete sposarvi- continuò la consorte al suo posto.

-Che cosa?! Quando è stato deciso ciò?- dicemmo in coro io e il “Principino”.

Non potevo crederci. Ero rimasto sconvolto da quella rivelazione. Perché accontentarsi di una sola ragazza, quando se ne potevano avere centinaia? Se foste stati al mio posto, cosa avreste fatto? Io non potei fare altro che accettare quella crudele realtà.

Quanto mi sbagliavo…

-Infatti è stato deciso qualche giorno addietro per vedere se i sentimenti di mia figlia saranno veri a tal punto che essa sarà disposta a sposarsi senza alcuna esitazione- disse il re.

-Per me sarebbe un grande onore sposare vostra figlia- disse Bright, inchinandosi al loro cospetto e mettendosi una mano sul petto.

Era la verità o stava solo fingendo?

-Ne sono felice… e voi principe Shade?- disse la regina.

-Anch’io, vostra maestà- dissi inchinandomi.

Ne ero davvero sicuro?

-Ne sono lieta. Comunque, abbiamo deciso di darvi qualche indizio, prestate molta attenzione- continuò la regina.

-Noi l’abbiamo osservata per sedici anni, quindi conosciamo sia il suo aspetto che il suo carattere. Lei è una ragazza solare e amichevole, le piacciono i fiori e gli sport e frequenta il liceo Shiroru- continuò il re, osservandoci attentamente come se volesse scrutarci l’anima.

Chissà a cosa stava pensando…

-Per il resto dovrete occuparvene da soli. Che la gara per il trono abbia inizio!- disse infine la regina.

Subito dopo comparve un’ enorme portale dorato e, per nulla impauriti, entrammo.

Sì, ce l’avrei fatta, ne ero più che sicuro! E voi? Mi avreste sostenuto in questa sfida?

Fine POV

Mi trovavo in cucina e con i mei genitori stavo facendo tranquillamente colazione. Stavo mangiando una deliziosa fetta biscottata con la marmellata, quando mia madre mi disse:

-Fine, è meglio se inizi a dirigerti verso la scuola, sono già le 7:45-

- Cavolo! È tardissimo! Ciao mamma, ciao papà!- presi la cartella e iniziai la mia “maratona” verso la scuola.

Salve a tutti! Mi chiamo Fine Toya, ho sedici anni e sono una studentessa del liceo Shiroru. Sono una ragazza come tante: media altezza, magra, occhi e capelli rossi, solare e amichevole. Mi piacciono tutti gli sport e sono una grande amante della natura. Ho sempre sognato di trovare il grande amore, una specie di principe azzurro con il quale condividere il resto della vita. Sì, sono una gran romanticona!

Ah, vero! Rischiavo di arrivare in ritardo per la scuola!

Dopo una stancante corsa, arrivai a scuola prima del suono della campanella.

Grazie al cielo!

-Ciao, Fine!- disse una ragazza, abbracciandomi affettuosamente.

Lei era Rein, la mia migliore amica. Ci conoscevamo da quando andavamo all’asilo ed era una delle poche persone di cui ci si poteva fidare ciecamente. Avevamo molte caratteristiche in comune, tra cui: l’età, l’altezza e la corporatura. Le uniche cose che ci differenziavano erano i capelli e gli occhi, infatti lei aveva dei lunghi capelli azzurri e degli occhi di un particolare colore turchese. Era una grande amante della moda ed era la presidentessa del corpo studentesco.

-Ciao, Rein!- dissi, ricambiando l’abbraccio.

-Sei arrivata appena in tempo-mi ricordò lei, indicando l’enorme orologio, posto al centro della struttura scolastica, che indicava le otto in punto.

-Già- dissi nervosamente.

E se fossi arrivata davvero in ritardo? Oddio, non volevo pensarci!

Non perdemmo altro tempo e ci dirigemmo subito in classe. Per nostra grande fortuna, quel giorno il professore era entrato qualche minuto in ritardo, sennò una punizione non ce l’avrebbe tolta nessuno. Tutti i nostri compagni sembravano molto eccitati per qualcosa, ma non avemmo il tempo per chiedergli il motivo del loro comportamento, che il professore entrò in classe.

-Buongiorno, ragazzi- ci salutò cordialmente il prof, sedendosi sulla sedia.

Sbaglio o anche lui è eccitato per qualcosa?

-Buongiorno-

-Oggi avrete due nuovi compagni di classe. Su, entrate-

Dall’uscio della porta, entrarono due ragazzi bellissimi :uno aveva i capelli spettinati color cobalto e gli occhi del medesimo colore, mentre l’altro aveva i capelli ordinati color del grano e con gli occhi tra il rosso e l’arancione.

Sono la bellezza in persona… Cosa?! Fine, riprenditi!

-Questo ragazzo si chiama Shade Moon- disse, indicando il cobalto –lui, invece, si chiama Bright Jewel- continuò, indicando l’altro.

-Ciao- disse schietto il ragazzo cobalto. Sembrava piuttosto scocciato di quella situazione, ma non me ne importò più di tanto.

-Sarà un vero piacere essere il compagno di queste bellissime ragazze- disse l’altro con un sorriso smagliante.

In meno di due secondi, tutte le mie compagne di classe, circondarono i nuovi arrivati. Le uniche parole che uscirono da quest’ultime, furono: “Siete bellissimi” e “Siete single?”

Patetiche.

-Ehm, ehm- si intromise il professore, cercando di riavere l’attenzione su di sé.

Le mie compagne, anche se a malavoglia, si risedettero nei loro posti.

Finalmente un po’ di silenzio. Quelle galline facevano sempre così, quando incontravano qualche ragazzo carino.

-Bene, Moon siediti dietro a Fine Toya, la ragazza vicino alla finestra con i capelli rossi-mi indicò –e voi Jewel, il posto libero accanto alla ragazza di prima-

Ok… avevo capito male, vero? Non poteva essere vero! Perché ero così sfortunata?! Ora sicuramente le mie compagne non desideravano altro che uccidermi!

Mi guardai intorno per confermare le mie ipotesi e ciò che vidi, mi fece accapponare la pelle: tutte le mie compagne mi stavano fissando con occhi pieni di rabbia e gelosia, inoltre, come se tutto ciò non bastasse, attorno a loro c’era un’aura nera.

Ops!

I nuovi arrivati fecero finta di nulla e si sedettero nei loro rispettivi posti.

-Ciao, ti chiami Fine, giusto?- disse il ragazzo che doveva chiamarsi Bright. Mi prese la mano e vi posò sopra un bacio. Diventai subito più rossa dei miei capelli. Ma poteva essere possibile?

-S-sì- dissi balbettando.

-Lo sai che sei bellissima?- continuò lui

Mi voleva morta, per caso?

-Tsk… Bright, smettila. Ti stai solo rendendo ridicolo- disse il ragazzo che doveva chiamarsi Shade.

Che antipatico! Chi si credeva di essere?!

-Là dietro, smettetela di parlare- per la grande fortuna del ragazzo cobalto, il professore s’ intromise appena in tempo. Se ci avesse interrotti qualche secondo più tardi, sicuramente sarei esplosa e gliel’avrei fatta pagare cara.

Durante quell’ora così noiosa di matematica, continuavo a sentirmi osservata. Sicuramente quello sbruffone, trovando anche lui la lezione noiosa, stava escogitando un modo per prendermi in giro, così per passatempo. Si vedeva che ancora non mi conosceva! Si sarebbe pentito amaramente di avermi incontrata.

Già, non tolleravo che qualcuno mi prendesse in giro.

Senza farmi notare da Shade, feci cadere la matita a terra. Nel momento in cui la raccolsi, vidi gli occhi del cobalto puntati nei miei.

Che occhi meravigliosi… Fine, riprenditi!

Distolsi lo sguardo indignata e cercai di prestare attenzione alla lezione. Dopo mezz’ora, suonò finalmente la campanella, segnando l’inizio dell’ora di educazione fisica. Uscii dalla classe insieme a Rein e ci dirigemmo verso la palestra.

-Fine, anche oggi sconfiggerai i ragazzi a calcio?- disse la mia migliore amica.

-Ovvio! Ahahah- risposi.

Shade POV

Cosa aveva quella ragazzina di diverso dalle altre? Perché mi aveva attirato dal primo istante che l’avevo vista? Qualcuno poteva darmi delle risposte?

Era appena iniziata l’ora di educazione fisica e io mi stavo riscaldando, facendo diversi giri di corsa. Inutile dirvi che già tutte le mie nuove compagne mi sbavavano dietro. O meglio, quasi tutte. Già, mancava proprio lei: Fine Toya. Era la prima ragazza che in tutta la mia vita non mi cadeva ai piedi. Tutto ciò non riuscivo a sopportarlo! Ah, ma vedrete come sarei riuscito a conquistarla! Dopotutto, io ero il grande Shade Moon. Ultima cosa: se avete creduto che mi fossi dimenticato della sfida, vi siete sbagliati di grosso!

Dopo essermi riscaldato a dovere, uscii all’aperto. Lì trovai alcuni miei compagni che stavano giocando a calcio. Dopo un quarto d’ora la partita finì e indovinate chi portò la squadra vincitrice alla vittoria? Esatto, Fine. Quella ragazzina riusciva sempre a sorprendermi!

-Fine, sei stata bravissima!- sentii dire in lontananza da una ragazza dai lunghi capelli azzurri.

-Grazie, Rein!- rispose la rossa con un bellissimo sorriso.

-Complimenti, Fine!- dissero altre due ragazze con i capelli castani.

-Grazie, Kagami e Haruhi- le abbracciò e iniziò a ridere insieme a loro.

Era così solare e amichevole. Un momento, il re Toulouse aveva detto che sua figlia era una ragazza solare e amichevole! Se le piacevano anche i fiori, avevo qualche probabilità che essa era la principessa del regno Solare! Per esserne completamente sicuro, decisi che, quando sarebbe finita la scuola, l’avrei seguita fino a casa. Solo in quel momento il mio puzzle sarebbe stato finalmente completo!

Ottimo, uno a zero per me! Ora come la mettiamo, mio caro Principino?

Nota autrice: *io che mi nascondo dietro a un muro, mentre tremo dalla paura* Uccidetemi pure… ç_ç Come vi sembra?

Mi aspetto di tutto, anche che veniate a casa mia per fucilarmi sul posto in meno di due secondi…

Ho continuato la storia grazie alle recensioni di:

· FRANFRYlove : ti ringrazio tantissimo. <3<3

· TwinGirl : grazie per avermi dato la forza di continuarla diventando mia amica… T.V.T.T.B <3 *--*

· Sunny Angel : grazie per aver pensato che la gara tra Shade e Bright è bella e di essere diventata una mia nuova amica. *--*

· stella94ballerina : non so quante volte ti dovrò ancora ringraziare *---*… grazie per aver seguito tutte le mie storie e per avermi dato più fiducia in me stessa… ti ringrazio per tutto. <3<3<3

Ringrazio anche chi ha messo la mia storie nelle preferite e nelle seguite :)) Grazie!!! Alla prossima baci :* Piccola Yuki

Capitolo revisionato.

 

   
 
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